dal 24/08/2020 al 28/08/2020

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 24/08/2020 al 28/08/2020

 

SKY TREE ILLUMINATO IN TRE COLORI AD UN ANNO ESATTO DALLE PROSSIME PARALIMPIADI DI TOKYO

Le Paralimpiadi di Tokyo si terranno dal 24 agosto al 5 settembre 2021. La notte del 24 agosto di quest’anno, Tokyo Sky Tree è stato illuminato con luci dei tre colori simbolo delle Paralimpiadi : rosso, blu e verde. Insieme all’illuminazione, è stato proiettato anche il messaggio “Manca un anno per le Paralimpiadi di Tokyo ! ”. Inoltre, dal 24 agosto è possibile acquistare poster, magliette e altri gadget delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo nei negozi e su internet.

 

CONTINUA ANCHE A SETTEMBRE IL LIMITE DI 5000 PARTECIPANTI PER EVENTO A CAUSA DEL COVID-19

Il governo giapponese ha imposto che quando si tengono eventi, partite sportive e concerti, non si possono ospitare più di 5000 partecipanti nelle sala o negli stadi, fino alla fine di settembre. Se ci saranno segnali della conclusione dell’infezione, si esaminerà la possibilità di allentare le restrizioni come il numero di partecipanti e il tasso della capacità della sala e dello stadio.

 

MASCHERINA A MANO

Quando si vuole conversare mentre si mangia al ristorante, è difficile mettere e togliere la mascherina. Kyoto Saga University of Arts insieme ai ristoratori a Kyoto vorrebbero realizzare una mascherina che possa essere tenuta in mano senza legarla dietro orecchi, da usare in tutte le situazioni. La mascherina a mano ha un manico attaccato alla carta o al panno delle stesse dimensioni di una maschera normale. Si usa davanti alla bocca solo quando si parla durante i pasti. Il 25 agosto, circa 20 persone, compresi rappresentanti di ristoranti ecc, hanno fatto un pasto usando un prodotto sperimentale in un hotel a Kyoto: mentre mangiavano curry e frutta, hanno coperto la bocca con la mascherina a mano. Un partecipante ha detto : “Non è realistico indossare e togliere una mascherina normale mentre si mangia, ma penso che questa “mascherina a mano” possa essere usata senza senso di disagio ed è efficace per prevenire le infezioni”.

 

IL PRIMO MINISTRO ABE HA DECISO DI DARE LE DIMISSIONI

Il Primo Ministro Abe ha annunciato al Consiglio d’Amministrazione del Partito Liberaldemocratico nel pomeriggio del 28 agosto che ha deciso di dare le dimissioni da Primo Ministero. Vuole evitare situazioni in cui la politica nazionale venga ostacolata dal fatto che la sua malattia cronica, una colite ulcerosa, è peggiorata. Il Primo Ministro Abe ha ricoperto tale carica per 2799 giorni al momento del 24 agosto, più di ogni altro Primo Ministro precedente.

 

I ROBOT CAMERIERI IN UN RISTORANTE DI RAMEN

Al ristorante di Ramen a Motomiya nella prefettura di Fukushima, 2 robot portano i piatti dal 27 agosto. Lo staff mette i piatti sul vassoio dei robot e preme il pulsante sul pannello, poi i robot trasportano i piatti ai tavoli dei clienti. Se c’è un oggetto o una persona nel luogo in cui passano i robot, evitano di scontrarsi o dicono : “Scusate, passiamo”. Oltre a migliorare l’efficienza e ridurre le spese per il personale, può aiutare a prevenire l’infezione riducendo il contatto tra camerieri e clienti.

 

Fonti:

 

SKY TREE ILLUMINATO IN TRE COLORI AD UN ANNO ESATTO DALLE PROSSIME PARALIMPIADI DI TOKYO

 

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200824/k10012581961000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012581961000/k10012581961000.html

 

CONTINUA ANCHE A SETTEMBRE IL LIMITE DI 5000 PARTECIPANTI PER EVENTO A CAUSA DEL COVID-19

 

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200824/k10012581231000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012581231000/k10012581231000.html

 

MASCHERINA A MANO

 

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200826/k10012583821000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012583821000/k10012583821000.html

 

IL PRIMO MINISTRO ABE HA DECISO DI DARE LE DIMISSIONI

 

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200828/k10012588071000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012588071000/k10012588071000.html

 

I ROBOT CAMERIERI IN UN RISTORANTE DI RAMEN

 

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200827/k10012587031000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012587031000/k10012587031000.html

 

 

 

 


dal 03/08/2020 al 07/08/2020

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 03/08/2020 al 07/08/2020

 

L’AZIENDA GIAPPONESE DI RISTORANTI DI CURRY APRE IL PRIMO PUNTO IN INDIA

Il 3 luglio a Nuova Delhi, la capitale del paese del curry, apre il primo ristorante della catena giapponese “CURRY HOUSE CoCo ICHIBANYA”, conosciuto con il soprannome di “CoCo ICHI” ed è la più grande del Giappone. Oltre al Giappone, hanno i ristoranti anche all’estero come negli Stati Uniti, Cina, Corea del Sud, Thailandia ecc. A causa della diffusione del Covid-19 anche in India, l’apertura ha subito un ritardo di circa 4 mesi rispetto il programma. Anche in India si può ordinare il curry giapponese, scegliendo la piccantezza, e sono presenti alcuni menù che non ci sono in Giappone, come il curry con formaggio indiano. All’inaugurazione sono venuti in tanti a godersi il gusto del curry giapponese. Un cliente ha detto : “è un po’ piccante ma delizioso. È davvero unico. Penso che piaccia anche agli indiani.”. Un dipendente dell’azienda ha detto : “Siamo contenti che sia venuta così tanta gente. Vogliamo che anche gli indiani conoscano il curry giapponese d’ora in poi.”.

 

PIÙ DEL 70% DEI CLIENTI DEI CONVENIENCE STORES NON RICHIEDE SACCHETTI DI PLASTICA

Per ridurre la quantità di rifiuti di plastica, è diventato obbligatorio pagare per sacchetti di plastica nei negozi al dettaglio in tutto il Giappone. Un sacchetto di plastica costa, ad esempio, 3 yen(circa 3 centesimi) in questi convenience stores: 7-Eleven, Fmily Mart e Lawson. Più del 70% delle persone che hanno fatto la spesa in questi 3 convenience store non ha utilizzato i sacchetti di plastica. Secondo Japan Franchise Association e i diversi convenience stores, prima era solo circa il 25% a non richiederli. I clienti si stanno abituando a portare a casa gli articoli senza sacchetto o utilizzare le proprie borse. Family Mart ritiene che se continuerà così si sarà in grado di ridurre i rifiuti di plastica di 9.000 tonnellate in un anno.

 

ISTRUZIONI AI BAMBINI PER EVITARE I COLPI DI CALORE

Poiché quest’anno si è verificata una sospensione temporanea della scuola a causa del Covid-19, al fine di recuperare i ritardi dello studio si tengono lezioni nelle scuole di tutto il Giappone riducendo le vacanze estive. Un gruppo di medici pediatrici ha lanciato un messaggio chiedendo ai bambini di togliersi le mascherine in anticipo se sentono caldo, dicendo che sono a rischio di colpo di calore e sono state fornite le seguenti istruzioni sul loro uso nella vita scolastica dei bambini: vanno utilizzate in luoghi con molte persone, per esempio quando si va a scuola e si torna a casa, tuttavia, se fa caldo o ci si sente male, vanno tolte inmediatamente; non vanno messe nei luoghi poco affollati, e quando si cammina con gli amici è importante non parlare ad alta voce o davanti al viso altrui; non servono neanche quando non si parla durante le lezioni in aula, infine bisogna indossarle durante le pause, ma quando fa caldo bisogna toglierle. I medici avvertono “Gli adulti dovrebbero stare attenti che i bambini indossino le mascherine solo quando è necessario e bevano molta l’acqua.”. Inoltre, poiché continua a fare caldo e la temperatura supera i 35 gradi, stanno aumentando le persone che comprano gli ombrelli da sole per i bambini. Un ombrello da sole prodotto da un’azienda di Nagoya, nella prefettura di Aichi, dal costo che varia tra 2,000 yen e 2,500 yen (circa tra 16 euro e 20 euro), viene realizzato con materiali molto leggeri in modo che anche i bambini piccoli possano portarlo. Finora quest’anno sono stati venduti 4000 omblelli, 40 volte di più rispetto all’anno scorso. La città di Chikugo, nella prefettura di Fukuoka, ha distribuito ombrelli da sole a tutti gli studenti delle scuole elementari. Anche nelle scuole elementari delle prefetture di Nara e Gifu i bambini vanno a scuola con gli ombrelli da sole. Un medico esperto di colpi di calore nei bambini ha infatti affermato : “se la temperatura supera i 28 gradi, consiglierei di utilizzare un ombrello da sole.”.

 

LA PESCA DEDICATA AL DESIDERIO DI DEBELLARE IL COVID-19

JA Fruits Yamanashi ha realizzato una pesca con un’immagine di uccello chiamato “Yogennotori (ucello di predizione)” nella città di Koshu con il desiderio di debellare il Covid-19. Al frutto è stato dato il nome di “Yogennomomo (pesca di predizione)”. “Yogennotori” è un uccello leggendario con 2 teste, descritto in un libro più di 150 anni fa e predisse la diffusione del colera in cui molte persone morirono. Per la produzione viene utilizzata una tecnologia brevettata che la prefettura Yamanashi ha ottenuto quest’anno. Circa 2 settimane prima della raccolta, si coprono le pesche con dei collant e un’etichetta che non fa passare la luce, le parti diverse dall’etichetta si colorano e diventano un disegno. Dall’inizio d’agosto sono state prodotte circa 900 pesche e sarano vendute da JA Fruit Yamanashi. Una singola pesca costa 1000 yen (circa 8 euro). Un dipendente di JA ha detto : ”Quando sentite la tristezza a causa del problema del Covid-19, vorrei che vi godeste questa pesca.”.

 

GIORNO COMMEMORATIVO DEL LANCIO DELLA BOMBA ATOMICA

Il 6 agosto è il giorno in cui la bomba atomica venne lanciata su Hiroshima nel 1945, e anche quest’anno c’è stata la cerimonia per pregare per la pace al Parco della Pace a Hiroshima. Hanno partecipato circa 800 persone, comprese le vittime dell’esplosione atomica, le loro famiglie e i rappresentanti di 83 paesi. A causa della diffusione del Covid-19, il numero di participanti era inferiore al 10% del numero di tutti gli altri anni perché non c’erano posti sufficienti. Si è pregato in silenzio alle 8:15, ora in cui è stata sganciata la bomba atomica. Ogni anno alla cerimonia, il sindaco di Hiroshima fa un discorso sulla pace e quest’anno il sindaco Kazumi Matsui ha dichiarato : “Vorrei che il governo giapponese partecipasse al Trattato per la proibizione delle armi nucleari, conoscendo i pensieri delle vittime delle radiazioni.”. “Il Trattato per la proibizione delle armi nucleari” è un trattato che vieta la creazione e il possesso di armi nucleari e vi fanno parte 40 paesi in tutto il mondo. Dopo 75 anni, l’età media delle vittime delle radiazioni è salita a oltre 83 anni. Fondamentale d’ora in poi è continuare a trasmettere il ricordo della tragedia bomba atomica.

 

Fonti

L’AZIENDA GIAPPONESE DI RISTORANTI DI CURRY APRE IL PRIMO PUNTO IN INDIA

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200803/k10012548851000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012548851000/k10012548851000.html

 

PIÙ DEL 70% DEI CLIENTI DEI CONVENIENCE STORES NON RICHIEDE SACCHETTI DI PLASTICA

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200803/k10012547971000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012547971000/k10012547971000.html

 

ISTRUZIONI AI BAMBINI PER EVITARE I COLPI DI CALORE

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200805/k10012551101000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012551101000/k10012551101000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200805/k10012552641000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012552641000/k10012552641000.html

 

LA PESCA DEDICATA AL DESIDERIO DI DEBELLARE IL COVID-19

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200802/k10012546231000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012546231000/k10012546231000.html

 

GIORNO COMMEMORATIVO DEL LANCIO DELLA BOMBA ATOMICA

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200806/k10012553411000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012553411000/k10012553411000.html?utm_int=news_contents_easy_003


dal 27 al 31 luglio

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 27/07/2020 al 31/07/2020

 

SVILUPPATO UN NUOVO SACCHETTO DI PLASTICA CON “MATERIALI FACILMENTE DECOMPONIBILI IN MARE”

I principali produttori chimici hanno sviluppato un nuovo tipo di sacchetto di plastica che utilizza materiali facilmente decomponibili in mare con lo scopo di ridurre la quantità di rifiuti plastici marini, diventata un problema in tutto il mondo. Poiché ora è obbligatorio pagare per i sacchetti di plastica nei negozi, i consumatori stanno diventando più consapevoli dell’importanza del rispetto della natura. Questo nuovo sacchetto, che non rimane un rifiuto inquinante anche se sfocia in mare, è stato sviluppato da Mitsubishi Chemical con una società di Nagoya. È composto da piante come la canna da zucchero che vengono consumate dai microrganismi marini fino a sparire del tutto. La difficoltà era il minor numero di microrganismi presenti nel mare rispetto che nel suolo, ma questo sacchetto può completamente decomporsi in circa un anno. Per realizzarlo è stata necessaria un’alta tecnologia perciò è probabile che il prezzo sia più di 6 volte quello dei sacchetti normali. Anche una società della prefettura di Ehime produce un sacchetto simile e si sta preparando per la vendita.

 

RIMANGONO ELEVATI I PREZZI DELLE VERDURE

A causa della mancanza di sole e delle lunghe piogge di quest’anno, la produzione agricola rimane bassa e i prezzi di verdure come lattuga e melanzane continuano ad essere elevati. Il 27 luglio nel mercato di Tokyo, il prezzo della lattuga è aumentato del 71%, i peperoni del 47%, il cavolo del 45%, rispetto al prezzo medio in questa stagione degli altri anni, e più alti della settimana scorsa. I prezzi di melanzane, cetrioli e cipolle sono aumentati del 40%, ma diminuiti rispetto alla settimana precedente. Inoltre, ci sono stati molti giorni in cui non era possibile raccogliere le verdure a causa della pioggia continua, facendo marcire parte del raccolto. Il Ministero dell’Agricoltura, Foreste e Pesca ritiene che i prezzi elevati continueranno fino a metà agosto.

 

PERMESSO IL RIENTRO DI STUDENTI STRANIERI A PARTIRE DAL 5 AGOSTO, PREVIO CONTROLLO

Per prevenire la diffuso del Covid-19, attualmente gli stranieri di 146 paesi e regioni non possono entrare in Giappone. Anche gli stranieri che abitano in Giappone da tanto tempo tornati temporaneamente in patria non possono tornare in Giappone a meno che non ci sia un motivo particolare. Tuttavia, dal 5 agosto, il governo giapponese consentirà ad alcuni stranieri di tornare in Giappone. Chi è tornato nel suo paese prima della data in cui il governo giapponese ha deciso di vietare l’ingresso degli stranieri che hanno il permesso di soggiorno, come studenti, stagisti tecnici, impiegati che lavorano in Giappone, può finalmente rientare in Giappone, dopo aver fatto l’esame PCR nel suo paese per verificare se ha il virus.

 

463 NUOVI CONTAGI A TOKYO IL 31 LUGLIO

In Giappone il numero di contagi del Covid-19 è in aumento, soprattutto a Tokyo. Il 30 luglio sono stati confermati 367 nuovi contagi, il 31 luglio 463 nuovi contagi. Questa è la prima volta che vengono confermati più di 400 contagi al giorno. Si è diffuso non solo tra i giovani, ma alle persone di tutte le generazioni e molti sono state infettate in strutture, case e luoghi di lavoro. La Tokyo Medical Association ha istituito 40 “PCR Testing Centers”, ma il numero di persone che si sono sottoposte all’esame PCR è aumentato ulteriormente e i posti sono risultati insufficienti. Pertanto si sta valutando di aumentare il numero di ospedali che possono fare l’esame PCR a 1400.

 

Fonti:

SVILUPPATO UN NUOVO SACCHETTO DI PLASTICA CON “MATERIALI FACILMENTE DECOMPONIBILI IN MARE”

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200726/k10012533231000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012533231000/k10012533231000.html

 

RIMANGONO ELEVATI I PREZZI DELLE VERDURE

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200728/k10012536841000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012536841000/k10012536841000.html

 

PERMESSO IL RIENTRO DI STUDENTI STRANIERI A PARTIRE DAL 5 AGOSTO, PREVIO CONTROLLO

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200730/k10012540231000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012540231000/k10012540231000.html

 

463 NUOVI CONTAGI A TOKYO IL 31 LUGLIO

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200731/k10012543021000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012543021000/k10012543021000.html

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GLI AINU DEL GIAPPONE – X. CONCLUSIONI DI UN VIAGGIO

In genere, la ricerca tende allo stato ideologico che classifica anziché analizzare, etichettando lo stile di vita degli Ainu come “arretrato” e “statico”. In accordo con la letteratura antropologica, il termine “tradizionale”, si riferisce alla generale categoria di cacciatori-raccoglitori che vivono in società egalitarie con una estesa divisione del lavoro tra comunità.  Realizzando l’integrazione in un gruppo maggioritario, gli Ainu hanno impiegato le loro specificità in varie modalità. Una di queste riguarda la strategia di enfatizzazione degli elementi peculiari del proprio patrimonio culturale, dunque, la questione ruota intorno a quali credenze e ideologie appartengono attualmente agli Ainu, quali sono gli aspetti che vengono enfatizzati, quali invece quelli trascurati.

Vi è una differenza molto considerevole tra una tradizione genuina (con la capacità di flessibilità) e una tradizione inventata (molto più rigida). La forza e l’adattabilità della prima non devono essere confuse con l'invenzione della tradizione.

Attraverso pratiche come la danza, il cibo, il ricamo, viene a crearsi il fenomeno del revival culturale che fa rivivere pratiche passate negate e ora riconsegnate. La difficoltà di questo processo di riconsegna è una messa in discussione dei termini “appartenenza razziale” e “modernità”, ove parlare di modernità sottolinea una scelta o meglio una negoziazione del loro patrimonio culturale.

Gradualmente si sono venuti a formare dei veri e propri centri culturali, che costituiscono eccellenti esempi di conservazione degli aspetti fondamentali della cultura Ainu tradizionale. Il turismo, in aggiunta, gioca un ruolo indispensabile per l’affermazione dell’etnicità Ainu, la quale si colloca progressivamente attraverso l’etno-turismo che diviene luogo d’espressione personale e di ridefinizione identitaria in continuo movimento. Esso col tempo è divenuto una parte integrante necessaria della sfera sociale Ainu contemporanea. A questo punto un dato importante emerge, ossia che la tradizione culturale non scompare, bensì si trasforma.

Questi centri, sono diventati col tempo luoghi in cui gli Ainu possono esprimere la loro identità, enfatizzando o meno gli aspetti distintivi del loro patrimonio culturale e religioso. I turisti e il grande pubblico sono, non solo invitati all’acquisto di prodotti di manifattura, ma hanno anche la possibilità di osservare come vengono realizzati e perfino realizzarli essi stessi durante i diversi workshop. Altra possibilità è quella di apprendere la storia Ainu, la mitologia, le tradizioni religiose e persino assaporare il cibo tradizionale. La loro presenza come gruppo indigeno dunque, non è solo relativa alle performances di danza e musica.

Centri culturali, villaggi ricostruiti ed etnoturismo sono divenuti “il luogo” in cui i simboli dell'identità Ainu contemporanea vengono costruiti e in cui vengono affrontati temi importanti quali i diritti umani, la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema e dunque il tema della coscienza ecologica, attirando in questo modo l'attenzione dell'opinione pubblica. Non meno importante è la questione del rapporto tra persone e le relazioni che ne scaturiscono; rapporti tra Ainu stessi, tra Ainu e giapponesi, tra Ainu e il resto del mondo. Viene a crearsi in questo modo, senza contare però le sfumature tra i diversi livelli, un universo relazionale avente una triplice dimensione.

Quei rapporti tra Ainu e giapponesi di cui tanto si decantano gli aspetti di contrasto nel passato, sembrano oggigiorno differenti. Il Giappone che si è da sempre considerato un paese “monolitico”, ad un certo punto della sua storia, ha dovuto mettersi in discussione avendo incontrato un’altra storia, quella degli Ainu appunto. Come in ogni incontro umano che si rispetti, il primo passo da compiere è quello di conoscere il mondo altrui, poi di comprenderlo, di stabilire un contatto, sperimentando i punti di connessione e di conflitto, prima di giungere a creare una relazione. Questo processo ha caratterizzato anche il rapporto tra Ainu e giapponesi nel corso degli anni.

Se la cultura orale ha il potere di generare l’interazione fra individui e unire la persone in gruppi, lo stimolo per la conservazione delle tradizioni, la ricerca di nuovi significati nei rituali e negli oggetti tradizionali e la creazione di forme nuove, rende queste dimensioni sempre stimolanti da più punti di vista. Sebbene la ricerca e la promozione della cultura Ainu, da parte degli Ainu stessi è importante, diviene fondamentale il coinvolgimento degli individui non-Ainu dell’Hokkaidō. In questo senso, molte energie sono state investite in fatto di materiali educativi e di offerta di programmi validi proposti in età scolastica, oltre alla creazione di maggiori opportunità per gli Ainu, di confrontarsi con individui non-Ainu, attraverso la promozione di studi multietnici.           Le recenti politiche di promozione della cultura Ainu, hanno visto un incremento sia dell’orgoglio relativo alla propria etnicità sia di un’altissima motivazione nel voler trasmettere la loro cultura nella società dell’Hokkaidō.

 

Kushiro city museum, Kushiro. Foto dell’autrice.

Tra gli ultimi sforzi a cui assistiamo da parte del governo giapponese, possiamo far riferimento alla legge promulgata il 26 aprile 2019 ed entrata in vigore il 24 maggio 2019, la quale oltre a riconoscere la minoranza etnica come “popolo indigeno”, propone nuove sovvenzioni legate al turismo nell'isola di Hokkaidō e permetterà agli Ainu di abbattere gli alberi nelle foreste di proprietà nazionale per i rituali tradizionali. Un altro passo importante, che si sta compiendo già da alcuni anni, riguarda il nuovo Museo Nazionale la cui apertura, che era prevista per il 24 aprile 2020, è stata posticipata per il 29 maggio 2020, a causa del COVID-19. 

 

Prima di lasciare l’Hokkaidō e di salutare a malincuore la mia “famiglia Ainu” visito ancora qualche museo. Mi trovo al “Kushiro city museum”, in compagnia della mia amica Sachiko e ad attenderci vi è una Ricercatrice dell’Università di Hokkaidō e del Center for Ainu and Indigenous People. La sua guida è davvero interessante, poichè scopro degli oggetti Ainu di straordinaria bellezza che non avevo mai visto prima in nessun altro museo, come le else delle spade Ainu per esempio.

 

Museo di Kawamura Kaneto, Asahikawa. Foto dell’autrice.

Sachiko mi consiglia di visitare anche il museo Ainu di Asahikawa, che è il più antico museo Ainu in Asahikawa, costruito nel 1916, dal capo Ainu Kawamura Kaneto. Li incontro una componente delle Marewrew, conosciute durante il Festival dei Popoli Indigeni a Bergamo nel 2017, quando ho avuto la fortuna di organizzare il gruppo Ainu (di cui facevano parte le Marewrew, Oki Kano e l’artista Kohei Fujito), che mi fa da guida al piccolo museo.  

Concluse anche queste due ultime visite museali, è arrivato purtroppo il momento dei saluti, dello scambio di regali, degli abbracci e di qualche lacrima. Ci ritroviamo come sempre al villaggio “Akan Kotan”, nel negozio di artigianato e d’arte di Kohei, dove non ci risparmiamo battute varie, ricordi passati, risate e tante foto assieme.   

Il mio ovviamente non è un addio ma un arrivederci, perché curiosa dei prossimi  avvenimenti che caratterizzeranno l’isola l’indomani della nuova apertura museale nel 2020. Dunque, arrivederci mio bell’Hokkaidō a te e al tuo meraviglioso popolo, gli Ainu.

 

                                                                                                                                 Sabrina Battipaglia


White Day, un secondo San Valentino

di Mayuko Okuno

奥野 真悠子

Il 14 marzo è il White Day in Giappone.

In questo giorno gli uomini contraccambiano i regali che hanno ricevuto dalle donne a San Valentino. Passato quest’ultimo infatti, al reparto vendite speciali di San Valentino in grandi magazzini, supermercati, pasticcerie si sostituisce quello del White Day. In questo periodo, ci sono più acquirenti uomini del solito nelle città: chi si preoccupa di cosa poter regalare ad amiche e colleghe per ricambiare i girichoco (lett. “cioccolato d’obbligo”, che si regala sul luogo di lavoro, cfr. San Valentino in Giappone) di San Valentino, chi pensa di regalare qualcosa alla propria ragazza o moglie, ecc. C’è anche chi non sa cosa regalare come girichoco, e che quindi chiede aiuto nella scelta alla moglie.

Il White Day ha una forte impressione di “contraccambio” rispetto a San Valentino, in cui le donne regalano agli uomini spontaneamente. Che regali si aspettano allora le donne, soprattutto negli ultimi anni? E cosa gli uomini regalano loro effettivamente?

In cima alla lista sicuramente c’è cioccolata e dolci leggermente costosi, accessori, una cena al ristorante ecc. In passato, si diceva che i regali fossero sanbaigaeshi, ossia il valore del regalo deve essere almeno tre volte superiore di quello ricevuto però recentemente sono aumentate le ragazze che, al posto di sanbaigaeshi , desiderano che gli uomini spendano più per l’anniversario e il compleanno ecc.. tuttavia si aspettano comunque che i regali per il White Day siano almeno dello stesso valore di quelli che hanno fatto loro a San Valentino.

Per quanto riguarda girichoco non tutte si aspettano dei regali, per quanto riceverne faccia molto piacere, e si tratta in ogni caso di dolci e cioccolatini.

Secondo me è molto gentile regalare cioccolata o dolci, perché si possono conservare, in certi casi anche a lungo. È diventata popolare anche la Starbucks card, una carta prepagata che si può utilizzare da Starbucks caricando in anticipo qualsiasi importo da 1,000 a 30,000 yen.

Dal canto loro gli uomini hanno la tendenza a scegliere cioccolatini e dolci leggermente costosi o accessori per le loro fidanzate, mogli, o le ragazze che si sono dichiarate a San Valentino. Anche se non si contraccambiano i sentimenti della ragazza che si è dichiarata, è meglio sempre donare qualcosa, ma si dovrebbe scegliere qualcosa che non rimanga da conservare, come dei dolcetti.

È fantastico, i regali degli uomini concordano con i regali che le donne si aspettano! Penso che la maggior parte degli uomini faccia ricerche accurate sui regali, in questi ultimi tempi grazie ad internet, ma c’è anche chi regala dolci troppo economici o accessori che non si adattano al gusto di chi li riceve. Dovrebbero fare più attenzione per non deludere..

Per i regali in cambio a girichoco, tanti uomini regalano cioccolatini o dolci, fazzoletti da donna, o crema per le mani. Nell’ufficio in cui lavoravo in Giappone, c’erano tanti colleghi che regalavano i cioccolatini. Il mio ex-capo mi ha regalato Starbucks card una volta e, a dire la verità, mi sono accorta solo in quel momento che può essere un regalo per il White Day. In questo periodo la Starbucks card ha un bel disegno di Sakura (i ciliegi) che richiama l’arrivo della primavera perciò è molto apprezzata.

Anche se non c’è l’usanza del White Day in Italia chi ha ricevuto i regali a San Valentino provi a contraccambiare per il White day! Magari gli italiani potrebbero imbarazzarsi perché non sono abituati a questa usanza ma basterebbe spiegare che in Giappone si usa così. Ringraziare non è mai sbagliato!

ホワイトデー

3月14日はホワイトデー。日本では、バレンタインにチョコレートをもらった男性が女性へお返しのプレゼントを贈る日となっています。バレンタインがすぎると、デパートやスーパー、お菓子屋さんなどでは、バレンタインの特設コーナーはホワイトデーの特設コーナーにとってかわります。職場などで受け取った義理チョコのお返しに頭を悩ます男性や、彼女や奥様からのチョコへのお返しを考える男性など、この季節になると、街中では、普段より男性の買い物客が多く見受けられます。中には、義理チョコに対して、何をお返しするのが良いかわからず、自身の奥様にプレゼントを選んでもらう男性もいます。

自発的にプレゼントをするバレンタインデーに比べて、「お返し」の印象が強いホワイトデー。近年の日本では、女性は男性にどのようなプレゼントを期待しているのでしょうか。また、男性はどのようなプレゼントを女性へ贈っているのでしょうか。

彼氏や旦那様、告白した男性からのお返しで、女性がもらって嬉しいプレゼントには、少し高級なチョコレートやお菓子、アクセサリーやレストランでの食事がよく挙げられます。昔は、バレンタインにもらったプレゼントの金額の3倍返しということも言われていましたが、最近では3倍返しを求めていない女性も多いようです。ホワイトデーにお金をかけるよりは、二人の記念日や誕生日などにお金をかけて欲しいと思う人が増えているように思います。とはいえ、プレゼントした金額の同等額以上のものを女性は期待していることでしょう。

義理チョコに対してのお返しには、お返し自体あまり期待しない女性も多いようです。しかし、やはりプレゼントはもらえると嬉しいですよね。義理チョコのお返しで女性が嬉しく思うのは、チョコレートやお菓子類でしょう。できれば日持ちするものだと親切かと思います。また、最近はスターバックスカードも女性に人気があります。スターバックスカードとは、日本では事前に1,000円〜30,000円まで好きな金額をチャージして使えるプリペイドカードです。

一方、男性は本命の相手へのプレゼントとして、少し高級なお菓子やアクセサリーを選ぶ傾向にあります。女性の期待するものに一致していますね。インターネットの普及のおかげもあり、男性は、女性へのプレゼントをよくリサーチしているのだと思います。ただ、中には、安すぎるお菓子や女性の趣味に合わないアクセサリーをプレゼントしてしまう男性もいるので、女性をがっかりさせないように気をつけた方が良いでしょう。

義理チョコのお返しには、チョコレートやお菓子類、ハンカチやハンドクリームなどの小物を贈る男性が多い印象です。私が以前働いていた会社では、やはりチョコレートを贈る男性社員が多かったです。元上司からは、スターバックスカードをもらったこともあります。実は、このとき初めて、ホワイトデーのプレゼントとしてスターバックスカードという手もあるのかと気づきました。この時期には、桜柄で春のおとずれを感じられる素敵なデザインのカードも販売されているので、桜柄のスターバックスカードをプレゼントする男性も増えているようです。

イタリアにはホワイトデーをする習慣はないと思いますが、バレンタインデーにプレゼントをもらった方は、ホワイトデーにお返しをしてみてはいかがでしょうか。イタリア人には馴染みのない文化で戸惑われるかもしれませんが、日本にはホワイトデーという日があると一緒に説明してみてください。感謝の気持ちを伝えて、悪い気をする人はいないはずです!


HINA- MATSURI , LA FESTA DELLE BAMBINE

di Mayuko Okuno

奥野 真悠子

In Giappone, il 3 marzo si celebra la Festa delle Bambine: “Hina-Matsuri” (lett. la festa delle bambole), chiamata anche “Momo no Sekku” (lett. la festa dei peschi), si festeggia decorando Hina-Ningyo (bambole ornamentali), mangiando e offrendo Hina-Arare (snack di mochi), Hishi-mochi, Chirashi-Zushi1, Zuppa di vongole ecc.

  • Che cos’è Sekku?

Ci sono 5 giorni che si chiamano “Sekku” o “Go-Sekku”(nome generico). In Giappone Sekku è stato tramandato dalla Cina: è un evento in cui si prega per la fertilità del terreno, buona salute, discendenti e prosperità, si fa un’offerta e ci si purifica per il cambiamento di stagione.

Hina-Matsuri originariamente non era un evento solo per le bambine, ma anche per augurare buon inizio allontanando disastri e sfortuna durante il rinnovo stagionale. In Cina le persone avevano l’abitudine di lavare il corpo in fiume, invece in Giappone le persone facevano le bambole in forma umana con la carta e se le passavano sul corpo per spostare il male da sè a queste, per poi farle scorrere nel fiume.

Inoltre un gioco di bambole chiamato “Hina-Asobi”, simile a quello di oggi, era in moda tra le bambine nobili. Si dice che questo gioco combinato con quell’usanza di fare scorrere le bambole al fiume, sia all'origine di “Nagashi-Hina”(fare scorrere le bambole al fiume) rimanente anche oggi. Con lo sviluppo della tecnologia di produzione di bambole, hanno iniziato a esserne prodotte di belle e di maggior pregio, così che negli anni siano cambiate da quelle da fare scorrere a quelle da decorare.

Allora, in Giappone come si festeggia Hina-Matsuri? Di seguito vi presento alcuni aspetti tipici.

  • Decorare Hina-Ningyo

Hina-Ningyo sono le bambole da decorare per Hina-Matsuri, e ce ne sono diversi tipi a seconda dei livelli della struttura di appoggio e del numero delle bambole: a sette scale o cinque scale, “Shinnokazari (ornamenti di principe)” cioè solo Odairi-sama e Ohina-sama (il principe e la principessa), ecc.. Le Hina-Ningyo rappresentano il matrimonio dell’imperatore, Odairi-sama e Ohina-sama, rispettivamente l’imperatore e l’imperatrice, indispensabili, ed esprimono il desiderio di avere un matrimonio felice come quello imperiale. Generalmente si decorano Hina-Ningyo dal primo giorno di primavera (intorno al 4 febbraio) fino a metà febbraio, e dopo che finisce Hina-Matsuri si deve metterle via il prima possibile, al massimo metà marzo. Si dice infatti “se dimentichi di mettere via Hina-Ningyo il tuo matrimonio sarà ritardato”, che ha il significato educativo “una ragazza che rimanda a mettere in ordine non può diventare una donna affascinante”.

  • Nagashi-Hina o Hina-Nagashi (fare scorrere le bambole al fiume)

Rappresenta forse la pratica più antica, raccontata anche nel Genji Monogatari. Si fa scorere carta o piante umanoidi nel fiume desiderando salute per i bambini. Oltre fare scorrere le bambole di carta a forma umana, si tengono vari eventi di Hina-Nagashi in vari luoghi, come per esempio la mostra di Hina-Ningyo, in cui appaiono Odairi-sama e Ohina-sama, e lo spettacolo per fare vedere come si indossa jūnihitoe (un tipo di kimono molto elaborato per le donne di corte) .

  • I cibi legati a Hina-Matsuri

Ogni piatto (o cibo) ha un significato legato alla fortuna. Nel Giappone attuale, vendono le torte e i dolcetti decorati di Hina-Matsuri e, oltre ai piatti tradizionali di Hina-Matsuri, alcune persone festeggiano mangiando questi.

  • Hina-Arare, un tipico snack di Hina-Matsuri, fatto da riso mochi: si prepara un boccone di riso mochi poi si abbrustolisce. Dicono che i quattro colori, rosso (rosa) e verde e giallo e bianco, esprimano le quattro stagioni, e così il desiderio che la figlia possa essere felice si estende a tutto l’anno.

rosso (rosa) → primavera

verde → estate

giallo → autunno

bianco → inverno

Hina-Arare generalmente ha quattro colori ma esiste anche Hina-Arare di tre colori. In questo caso i colori sono bianco e verde e rosso. Il bianco esprime la terra coperta di neve, il verde esprime gli alberi che germogliano, il rosso esprime il sangue e la vita.

Il sapore di Hina-Arare è diverso da regione a regione, in Kanto si mangia condito con zucchero, invece in Kansai si mangia con salsa di soia o sale.

  • Hishi-Mochi, fatto tagliando i mochi di tre colori, verde e bianco e rosa (rosso), in losanga e stratificandoli. Dicono che il verde abbia significato di salute e lunga vita, il bianco quello di purezza, il rosa quello di scongiuro. Inoltre questi tre colori sono stratificati nell’ordine del rosa → bianco → verde, e questo ordine significa “nella stagione che si avvicina, la primavera, sotto la neve le piante germogliano e i fiori di pesco spuntano sulla terra ancora innevata”. È fantastico che le persone del passato abbiano espresso la stagione così con solo tre colori!

Il mochi verde è fatto da assenzio che ha un effetto di aumento del sangue, il mochi bianco è fatto da semi di Castagna d’acqua che abbassano la pressione, il mochi rosa è fatto da gardenia che ha un effetto disintossicante. Ci sono varie teorie perché è diventata la forma di losanga ma in tutte cè il desidero dei genitori per la salute della figlia.

  • Zuppa di vongole. La vongola ha 2 conchiglie, e se queste sono parte della coppia giusta si adattano insieme, altrimenti non si incastrano. Per questo le vongole esprimono la coppia che va d’accordo, e il desiderio che la figlia possa stare felice con il marito e vadano d’accordo per sempre.
  • Chirashi-Zushi ( è uguale con Chirashi-Sushi. In giapponese, generalmente quando una parola si compone di 2 parole la pronuncia cambia, in questo caso “Zu” è il suono sonoro di “Su” n.d.a.), un tipico piatto di Hina-Matsuri che in realtà non ha alcun significato di fortuna in sé, ma lo hanno gli ingredienti: innanzitutto sulla Chirashi-Zushi si puo mettere cerfoglio, uova, fiori di colza ecc, e il colore diventa così bello e primaverile tanto da averlo reso un piatto tipico di Hina-Matsuri, mentre nella preparazione si usano i gamberi (simboleggiano la lunga vita, assomigliando ad anziani con la loro barba lunga e la schiena curva), le radici di loto (simboleggiano il poter guardare bene in anticipo per via dei loro buchi) e i legumi (simboleggiano la salute e una persona che lavora diligentemente).
  • Qual è una bevanda per Hina-Matsuri? La risposta dovrebbe essere “Shiro-Zake”!!(Shiro significa bianco, zake significa il sake. “Za” di “Shiro-Zake” è il suono sonoro di “Sa” di “Shiro-Sake” n.d.a.). Si dice si bevesse originariamente Toukashu (il sake con I petali dei fiori di pesco), tramandato dalla Cina come un tipo di bevanda alcolica medicamentosa; la pesca, infatti, nella tradizione purifica dal male e porta energia e forza per lungo tempo. Nel periodo Edo, le persone hanno iniziato a bere più Shiro-Zake di Toukasyu, ed è rimasta questa usanza anche ai giorni nostri. Tuttavia lo Shiro-Zake è una bevanda alcolica perciò le bambine, che sono le protagoniste di Hina-Matsuri, bevono l' Amazake che è simile ma analcolico.

Nella stagione di Hina-Matsuri, io festeggiavo decorando Hina-Ningyo, mangiando i cibi legati alla festa con la mia famiglia. All’asilo facevo Ohina-sama e Odairi-sama con gli origami e cantavo la canzone di Hina-Matsuri. Nelle scuole elementari e medie, in questo giorno i pranzi scolastici diventavano più ricchi e prelibati, e noi bambini non vedevamo l’ora che arrivasse! Diventando adulta, gli impegni mi hanno impedito di trovare il tempo di decorare le Hina-Ningyo negli ultimi anni, ma al giorno di Hina-Matsuri mia madre mi cucinava Chirashi-Zushi e zuppa di vongole e festeggiavamo così, anche senza bambole, e adesso che vivo in Italia vorrei continuare, il 3 marzo, a festeggiare Hina-Matsuri.

Provate a festeggiare anche voi!!

ひなまつり

 日本では、33日は「ひなまつり」という女の子の健やかな成長を祈る行事です。「桃の節句(※)」とも呼ばれ、ひな人形を飾ったり、ひなあられや菱餅をお供えしたり、ちらし寿司やハマグリのお吸い物を食べたり飲んだりしてお祝いします。

  • 節句とは

日本には節句と呼ばれる日が5つあり、総称して五節句と呼ばれています。節句とは、もともと中国から伝わったもので、季節の節目に五穀豊穣、無病息災、子孫繁栄などを祈り、神さまへお供え物をしたり、邪気を払ったりする行事のことです。

 ひなまつりは、もともと女の子のための行事ではなく、季節の変わり目に、災難や厄を祓い、良い幕開けができるよう願う行事でした。中国では、川で身を清める習慣がありましたが、日本では、紙などで人型の人形をつくり、自分の体を撫でて穢れをうつして川に流すことで、邪気払いをする行事として広がって行きました。

 また、この行事がはじまる頃、平安貴族の女の子の間で「ひなあそび」と呼ばれる、現在のままごとに近い人形遊びが流行していました。この遊びと、人形を川に流す風習が結びついて、現在でも残る「流し雛」のルーツになったと言われています。時代とともに人形作りの技術が発展したことで、立派な人形が作られるようになり、やがて人形は流すものから飾るものへと変わっていきました。

 日本ではどのようにひなまつりをお祝いするのでしょうか。下記にて、代表的なものをご紹介します。

  • ひな人形を飾る

ひな人形とは、ひなまつりに飾る人形のことで、7段や5段飾りの豪華な段飾りのもの、お内裏様とお雛様だけの親王飾りなど、さまざまな種類があります。女の子がいる家庭では、ひな人形を飾り、ひなまつりをお祝いします。ひな人形は天皇陛下の結婚式を表現しており、どのひな人形にも欠かせないお内裏様とお雛様は、天皇と皇后を表していて、二人のように幸せな結婚ができるようにとの願いが込められています。ひな人形は、一般的に立春(暦上で春が始まる日、2月4日頃)〜2月中旬にかけて飾り、ひなまつりが終わったらなるべく早めに、遅くとも3月中旬までにはしまいます。「ひな人形をしまい忘れると婚期が遅れる」という迷信がありますが、これは、「片付けを後回しにするような女の子は、素敵な大人の女性になれませんよ!」という教育的な意味が込められています。

  • 流し雛

流し雛とは、雛流しとも呼ばれるひなまつりの伝統行事です。紙や草木を人型にしたものを、子供の無病息災を願いながら川に流します。流し雛は源氏物語の中にも出てくるほど歴史ある行事で、現在でも各地で流し雛が行われています。人型の紙の人形を流す他にも、雛人形が展示されたり、お内裏様とお雛様が登場したり、十二単を着付ける様子を見ることができたりなど、各地でさまざま流し雛イベントが開催されます。

  • ひなまつりにまつわる食べ物

ひなまつりには、下記のような物を食べ、お祝いをします。それぞれの料理には、縁起の良い意味が込められています。現代の日本では、ひなまつりの季節になるとひなまつりのデコレーションがされたケーキやお菓子が販売されており、下記のような伝統的な料理の他にも、ケーキなどを食べてお祝いする人々もいます。

  • ひなあられ

ひなあられは、一口大のもち米を炒って作るひなまつりの代表的なお菓子です。赤(ピンク)、緑、黄、白の4色でそれぞれ四季を表していると言われています。四季を表すことにより、「1年中娘が幸せに過ごせるように」という願いを込めています。

赤(ピンク)→春

緑     →夏

黄     →秋

白     →冬

また、ひなあられは基本的には4色ですが、3色の場合もあり、この場合は白・緑・赤で構成されます。白が雪の大地、緑が木々の芽吹き、赤が血と命を意味していて、自然のエネルギーが得て、健やかに成長してほしいという願いが込められています。

ひなあられの味は、関東と関西で異なっており、関東は砂糖で味付けした甘いひなあられ、関西は醤油や塩で味付けしたひなあられが食べられています。

  • 菱餅

菱餅は、緑、白、ピンク(赤)の3色の餅をひし形に切って重ねたものです。緑は「健康長寿」、白は「清浄」、ピンクは「魔除け」を意味していると言われています。また、この3色は上からピンク→白→緑の順で重ね、この順番には「春が近づく季節、雪の下には緑の草が息づきはじめ、雪が残る大地には桃の花が芽吹く」という意味合いがあります。3つの色だけで、このように季節を表す昔の人々の考えはとても素敵ですね。

緑の餅には増血作用のあるよもぎ、白の餅には血圧を下げる効果のあるひしの実、ピンクの餅は解毒作用があると言われるクチナシが使われています。菱形になった経緯には諸説ありますが、どの説にも親が娘の健康を願う気持ちが込められています。

  • ハマグリのお吸い物

ハマグリは2枚の貝殻をもつ2枚貝です。貝殻は対の貝殻であれば、ぴったりあいますが、それ以外の貝殻があうことはありません。このことから、ハマグリは仲の良い夫婦を表しており、「一人の相手と永遠に仲良く過ごせますように」という願いが込められています。

  • ちらし寿司

ちらし寿司は、ひなまつりの定番メニューですが、実は、ちらし寿司そのものにはいわれは何もありません。しかし、使われている具材に縁起の良い意味があり、また、三つ葉や卵、菜の花などをちらすことで彩りが華やかになり、春を運んでくれる料理として、ひなまつりの定番となったようでうす。具材には、えび(長生きできますように)、れんこん(先が見通せるように)、豆(健康でマメに働けるように)などが使われます。

  • 白酒

ひなまつりの飲み物といえば、白酒です。もともとは桃の花びらをつけた桃花酒というものが飲まれていたと言われています。桃は古くから、邪気を払い、気力や体力の充実をもたらすということで、薬酒のひとつとして中国から伝えられました。江戸時代になり、桃花酒より白酒の方が親しまれるようになり、現在でもひなまつりには白酒を楽しむ風習が続いています。とはいえ、白酒は大人の飲み物ですので、ひなまつりの主役である子供は、白酒に似た、ノンアルコールの甘酒を楽しみます。

 私は、ひなまつりの季節になると、家族と一緒にお雛様を飾り、ひなまつりにまつわる食べ物を食べ、お祝いしていました。幼稚園では、お雛様とお内裏様を折り紙でつくったり、ひなまつりの歌をよく歌っていました。小学校や中学校では、ひなまつりの日は給食が少し豪華になるので、給食を楽しみにしていた記憶があります。大人になるにつれて忙しくなり、なかなかお雛様を飾る機会も減りましたが、ひなまつりの日には母が毎年ちらし寿司とハマグリのお吸い物を作ってくれ、ひなまつりのお祝いは毎年していました。現在、私はイタリアに住んでいますが、これからも33日はひなまつりのお祝いを続けていきたいと思います。みなさんも、33日は、日本風にひなまつりをお祝いしてみてはいかがでしょうか。


Kintsugi, corso di tecnica tradizionale a Milano

Sono Chiara Lorenzetti, restauratrice. Il mio lavoro consiste nel riparare oggetti importanti per le persone, nascondendone rotture e difetti. Qualche anno fa, però, ho scoperto che non interessa a tutti che una crepa sia ben nascosta, ho scoperto che a volte le crepe sono la cosa che aggiunge valore, storia e significato a un oggetto.

Ho scoperto l’arte del Kintsugi, un’antica tecnica giapponese, nata alla fine del quindicesimo secolo, che consiste nel riparare oggetti in ceramica mettendo in evidenza le crepe con polvere d’oro. Dopo un periodo di studio ed esperimenti ho incontrato l’Associazione Giappone in Italia e, assieme, abbiamo deciso di proporre un corso di Kintsugi con la tecnica tradizionale giapponese, quella originale. Infatti, al posto delle resine epossidiche usate in Occidente, il Kintsugi originale prevede l’impiego della lacca autoctona Urushi. Insegnare ad altri è sempre una grande responsabilità ma, al contempo, trasmettere la propria passione ad altre persone è appagante e, come nel caso del primo corso tenuto a Milano, permette sia a chi insegna che a chi apprende di aprire se stesso a nuove esperienze.

Durante le quattro settimane di corso i sei allievi, tutti provenienti da realtà diverse, hanno imparato come rompere e riparare un oggetto in ceramica, hanno sperimentato l’uso di materiali antichi come la lacca Urushi e hanno applicato la ricchezza dell’oro alle fratture nell’oggetto. Oltre a questo, però, ciascuno di essi ha vissuto un esperienza, artigianale e umana, che lo ha portato più vicino al sé artistico.

Ognuno degli allievi ha vissuto il corso in un modo personale, chi focalizzandosi più sull’aspetto tecnico e chi su quello filosofico e umano. Anche per l’insegnante questo corso è stata un’esperienza importante. La soddisfazione espressa dagli allievi rispecchia quella dell’insegnante che, per quattro settimane, ha seguito e incoraggiato, corretto e suggerito a sei persone desiderose di apprendere di più su una tecnica di restauro e su se stessi.

Forse è con le loro parole che il successo del corso si esprime al meglio.

[blockquote align="none" author="Annamaria"]"È stato un bellissimo corso, mi sono trovata molto bene con te e tutto il gruppo.
Le ore sono volate anche per l’argomento interessante."
[/blockquote]

[blockquote align="none" author="Raffaella"]"Il corso per me è stata una piacevole sorpresa, alla prima lezione non sapevo esattamente cosa aspettarmi, […] ma la tua professionalità e passione insieme all'armonia creatasi nel gruppo si è trasformata in una bellissima esperienza e crescita costante."[/blockquote][blockquote align="none" author="Melania"]"Nelle 4 settimane in cui siamo stati insieme mi hai insegnato infatti, con la tua arte, a dilatare il tempo. […] La cosa di cui ora sono compiaciuta è che mi hai insegnato  tra le altre cose a sorridere di fronte ad un oggetto rotto…"[/blockquote]

[blockquote align="none" author="Maurizio"]Grazie a te per il corso che hai organizzato. Mi è piaciuto tantissimo ed era quello di cui avevo bisogno. Ho imparato tanto da te e mi sono divertito.[/blockquote]

[blockquote align="none" author="Ilaria"]"È stata veramente una bella esperienza, finalmente ho imparato questa affascinante tecnica che rincorrevo da anni! Ho trovato un arricchimento sia a livello formativo sia a livello umano, conoscendo te ed i miei compagni di corso, tutte belle persone con le quali ho percepito subito una sintonia, al di là delle età differenti, delle diverse città di provenienza e delle professioni di ognuno. "[/blockquote]

[blockquote align="none" author="Fiorenza"]"Ho trovato il corso molto interessante e stimolante. Mi sono avvicinata al kinsugi pensando sia di poter aggiungere nuove  competenze al mio bagaglio  tecnico di restauratrice, imparando le basi di questa antichissima arte, che di poter dare un valore aggiunto alla mia creatività […].Un ulteriore punto di forza è stato l'ottimo rapporto che si è creato immediatamente tra tutti i componenti del corso."[/blockquote]

Al termine di questa esperienza mi sento di dire grazie ai miei allievi. E buon lavoro!

Se volete maggiori informazioni o desiderate sapere se ci saranno nuovi corsi, non esitate a contattare l’associazione. Per saperne di più sull'arte del Kintsugi, cliccate qui


Penne del Sol Levante - L'uomo che voleva uccidermi di Yoshida Shuichi

Benvenuti all’appuntamento settimanale con gli scrittori nipponici, oggi parliamo di un romanzo uscito appena l’anno scorso, un giallo davvero particolare, L’uomo che voleva uccidermi di Yoshida Shuichi.

È un romanzo corale, dove varie voci si intersecano e sovrappongono allontanandoci sempre di più dalla verità finale. Ci ritroviamo così a rincorrere il colpevole senza sosta, sempre più confusi.

Sulla statale 263 che collega Fukuoka a Saga, nel sud-ovest del Giappone, all’altezza del valico di Mitsuse, viene ritrovato il cadavere della giovane Ishibashi Yoshino, impiegata in un agenzia assicurativa di Fukuoka. La ragazza aveva passato la serata con le amiche, confidando loro di avere un appuntamento al parco cittadino con il suo fidanzato Masuo. Qualche capitolo più tardi scopriamo che in realtà l’incontro era con qualcun altro, un tale conosciuto su un sito di appuntamenti, Shimizu Yuichi. Ma è andata davvero così? Qual è la verità? Chi ha incontrato davvero Yoshino? E chi l’ha portata fino al valico per ucciderla a sangue freddo? Perché sia Masuo che Yuichi continuano a scappare? Chi è la donna sconosciuta che accompagna quest’ultimo nella sua fuga disperata?

Tutti gli indagati paiono nascondersi e l’indagine si ferma a un punto morto. Uno dopo l’altro conosciamo tutte le persone coinvolte e nessuna pare dirci la verità fino in fondo, ogni personaggio ci racconta la sua versione dei fatti, apparentemente in contrasto con quella di tutti gli altri. Si dipana così una storia difficile da comprendere e dal finale inaspettato.


Nel panorama della letteratura nipponica contemporanea sono ben pochi i romanzi crime che vengono tradotti per noi, purtroppo, e questo si inserisce in questa cerchia ristretta. La trama è interessante e lo svolgimento per nulla banale, il tutto avvolto da una solida struttura narrativa e uno stile di scrittura semplice e rapido, direi disincantato e parco di lunghe descrizioni.

Se il libro vi incuriosisce venite a leggere la recensione completa su Penne d’Oriente! Vi auguro un buon fine settimana.


Cinema giapponese: la nuova produzione nella "seconda epoca d’oro"

A metà del ventesimo secolo, per l’industria cinematografica giapponese ebbe inizio un glorioso periodo di rinascita che avrebbe percorso gli anni Cinquanta nel cosiddetto "secondo decennio d’oro".

In seguito alla ripresa economica del dopoguerra, nello scenario cinematografico il decisivo confronto con gli Stati Uniti, sebbene avesse determinato una riorganizzazione dell’assetto industriale, aveva offerto alle case giapponesi l’occasione di espandersi nel mercato internazionale, attraverso una produzione rinnovata e per la prima volta orientata all’esportazione. Il dopoguerra vide inoltre la fioritura di numerose personalità che difficilmente si sarebbero imposte negli anni precedenti a causa del tipico sistema di apprendistato giapponese, per cui la quasi totalità dei registi si vedeva affidare la piena responsabilità di un film solo dopo un lungo tirocinio come assistenti.

Uno tra questi fu senza dubbio Kurosawa Akira, che già nel 1943 aveva esordito con Sugata Sanshiro. Con Rashomon, infatti, nel 1950 una nuova era di rinnovamento e prosperità si era affacciata alle porte del cinema giapponese, che fino a quel momento aveva sviluppato uno stile proprio nella costante alternanza tra codici provenienti dall’esterno e rappresentazioni minuziose dei costumi del popolo. Il film riscosse un successo senza precedenti: fu premiato l’anno successivo al Festival di Venezia con il Leone d’Oro e in seguito con l’Oscar come miglior film straniero a Hollywood, dando così la possibilità al cinema nazionale di essere conosciuto e apprezzato all’estero per la prima volta.

L’ambiguità del trionfo conseguito dalla pellicola derivò dall’innovativa interpretazione del genere jidaigeki proposta da Kurosawa, che tramite questo esperimento d’avanguardia stabilì un punto di rottura rispetto alla tradizione e ai film in costume convenzionali ai quali il pubblico era abituato. A ossessionare il popolo giapponese, oltre Kurosawa stesso, era la preoccupazione di aver fornito al resto del mondo un’immagine troppo eccentrica della cultura nipponica. Tuttavia Rashomon diede al regista l’opportunità di trasporre al meglio il suo stile espressivo, ma soprattutto rappresentò un passo importante verso l’internazionalizzazione del cinema giapponese, che in breve tempo avrebbe conquistato l’attenzione dei grandi festival europei.

L’iniziale diffidenza di Nagata Masaichi della Daiei riguardo alla produzione di Rashomon fu così smentita, tanto che il presidente della casa si convinse a produrre una quantità sempre maggiore di jidaigeki per il mercato straniero. Inoltre, Nagata lanciò un programma di produzioni a colori permettendo alla Daiei di diventare la prima major giapponese a servirsi del colore non solo sul piano sperimentale. Il procedimento utilizzato per questa novità era il Fujicolor, già impiegato dalla Shochiku in Carmen torna a casa del 1951; quest’ultimo film, diretto da Kinoshita Keisuke, aveva ottenuto un grande successo al botteghino che consentì alla casa produttrice di recuperare il potere perduto a causa della mancata adesione agli standard moderni, concentrandosi piuttosto sui classici melodrammi destinati a un pubblico prevalentemente femminile.

In seguito alla nuova disposizione postbellica dell’apparato industriale, il numero delle major era aumentato a tal punto che il monopolio del mercato fu spartito tra sei grandi case: Nikkatsu, Shochiku, Daiei, Toho, Shintoho e la neocostituita Toei. Mentre la Daiei era occupata nella realizzazione di film di alta qualità e continuava a rivolgere la sua attenzione al mercato estero, la Toho era ancora troppo debole per reggere il confronto con le altre case. In tale contesto, la Toei si fece avanti proponendo un piano di produzione il cui scopo era distribuire un nuovo doppio programma ogni settimana: il piano permise alla casa di concentrarsi sulla produzione interna di film in costume con budget decisamente ridotti.

Dal 1950 ci fu anche una rinnovata proliferazione di compagnie indipendenti, interessate principalmente alla politica. Nello stesso anno, infatti, un provvedimento del Comandante Supremo delle Forze Alleate aveva allontanato i comunisti da tutti gli organismi di comunicazione di massa attraverso la cosiddetta red purge, che aveva già coinvolto numerosi nomi celebri a Hollywood. Le più importanti tra queste case nascenti furono la Studio 8, fondata da Gosho Heinosuke, la Kindai Eiga Kyokai e la Shinsei Eigasha. In alcuni casi la scelta dell’indipendenza risiedeva piuttosto nel desiderio di usufruire di una libertà creativa fino ad allora limitata da alcune major, come la Shochiku.

Mentre già nel 1953 la quasi totalità delle sale cinematografiche proiettava spettacoli a doppio programma, l’industria aveva l’onere di soddisfare sia le esigenze del pubblico locale che quelle dell’audience straniera. Tuttavia, a causa di una fiacca coordinazione tra le major non fu possibile attuare in questi anni una politica esportatrice adeguata; soltanto nel 1957 la creazione della UniJapan Film compensò l’assenza di un organismo centrale destinato all’esportazione.

Lorenzo Leva

 

Lorenzo Leva nasce a Fermo nel 1990 ed è laureato in Lingue, Mercati e Culture dell’Asia (Università di Bologna). Ha approfondito le sue conoscenze riguardanti l'economia, la cultura e la società giapponese durante un periodo di sei mesi presso la Université Paris Diderot-Paris VII di Parigi, con un Master in Asian Studies presso l'Università di Lund e un'esperienza di fieldwork presso la Waseda University a Tokyo.
Coltiva da anni una forte passione per il cinema orientale e giapponese in particolare, di cui ha analizzato l’evoluzione e le caratteristiche.

Contatti:
lorenzo.leva@gmail.com