Cerimonia del tè
a cura di Tomoko Hoashi e Alberto Moro
La via del tè è una delle più famose arti tradizionali giapponesi, una dimostrazione per far avvicinare il pubblico milanese a questa pratica sarà tenuta durante il settimo incontro della rassegna "Frammenti di Giappone".
giovedì 28 aprile ore 18.00 e ore 19.00
"Frammenti di Giappone al Museo d’Arte e Scienza" nasce dalla collaborazione tra l’Associazione culturale Giappone in Italia e l’Associazione Amici del Museo d’Arte e Scienza di Milano.
Il progetto si articola in otto serate che hanno lo scopo di presentare alcuni aspetti propri della cultura classica giapponese proponendo degli incontri che siano lontani da una facile banalizzazione e che esaltino la ricchezza del patrimonio culturale nipponico.
Per il programma completo dell'iniziativa clicca qui.
E' richiesta la prenotazione.
Museo d'Arte e Scienza di Milano
via Quintino Sella 4, 20121 Milano
(angolo Piazza Castello - M1 Cairoli, M2 Lanza)
Per informazioni:
Telefono: +39 02 72 022 488
E-mail: info@museoartescienza.com
Sito: www.giapponeinitalia.org
La vestizione del Kimono
a cura di Tomoko Hoashi
con commento di Rossella Marangoni
Il kimono - letteralmente, cosa da indossare - cela particolari complessità di indossamento e accorgimenti non visibili all'occhio inesperto. L'eleganza del tradizionale abito femminile giapponese verrà illustrata e mostrata durante il sesto incontro della rassegna "Frammenti di Giappone".
giovedì 21 aprile ore 18.30
"Frammenti di Giappone al Museo d’Arte e Scienza" nasce dalla collaborazione tra l’Associazione culturale Giappone in Italia e l’Associazione Amici del Museo d’Arte e Scienza di Milano.
Il progetto si articola in otto serate che hanno lo scopo di presentare alcuni aspetti propri della cultura classica giapponese proponendo degli incontri che siano lontani da una facile banalizzazione e che esaltino la ricchezza del patrimonio culturale nipponico.
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Si consiglia la prenotazione.
Museo d'Arte e Scienza di Milano
via Quintino Sella 4, 20121 Milano
(angolo Piazza Castello - M1 Cairoli, M2 Lanza)
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Telefono: +39 02 72 022 488
E-mail: info@museoartescienza.com
Sito: www.giapponeinitalia.org
Matsuri, feste religiose e chiave di lettura della società giapponese
ROSSELLA MARANGONI e FULVIO CINQUINI presenteranno le principali feste religiose, specchio della società giapponese.
giovedì 14 aprile ore 18.30
“Frammenti di Giappone al Museo d’Arte e Scienza” nasce dalla collaborazione tra l’Associazione culturale Giappone in Italia e l’Associazione Amici del Museo d’Arte e Scienza di Milano.
Il progetto si articola in otto serate che hanno lo scopo di presentare alcuni aspetti propri della cultura classica giapponese proponendo degli incontri che siano lontani da una facile banalizzazione e che esaltino la ricchezza del patrimonio culturale nipponico.
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Si consiglia la prenotazione.
Museo d’Arte e Scienza di Milano
via Quintino Sella 4, 20121 Milano
(angolo Piazza Castello – M1 Cairoli, M2 Lanza)
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Telefono: +39 02 72 022 488 begin_of_the_skype_highlighting
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E-mail: info@museoartescienza.com
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Evanescente come rugiada: l'estetica del mondo fluttuante
Il quarto appuntamento di Frammenti di Giappone vedrà la dott.ssa Rossella Marangoni analizzare l'estetica del periodo Edo durante l'incontro:
EVANESCENTE COME RUGIADA: L'ESTETICA DEL MONDO FLUTTUANTE
giovedì 7 aprile ore 18.30
"Frammenti di Giappone al Museo d’Arte e Scienza" nasce dalla collaborazione tra l’Associazione culturale Giappone in Italia e l’Associazione Amici del Museo d’Arte e Scienza di Milano.
Il progetto si articola in otto serate che hanno lo scopo di presentare alcuni aspetti propri della cultura classica giapponese proponendo degli incontri che siano lontani da una facile banalizzazione e che esaltino la ricchezza del patrimonio culturale nipponico.
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Si consiglia la prenotazione.
Museo d'Arte e Scienza di Milano
via Quintino Sella 4, 20121 Milano
(angolo Piazza Castello - M1 Cairoli, M2 Lanza)
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Non solo Kurosawa: il cinema nella tradizione del Sol Levante
La cinematografia giapponese è stata l’unica al mondo che si è distinta da quella occidentale.
Un incontro che analizzerà l'originalità del cinema del Sol Levante.
giovedì 31 marzo ore 18.30
"Frammenti di Giappone al Museo d’Arte e Scienza" nasce dalla collaborazione tra l’Associazione culturale Giappone in Italia e l’Associazione Amici del Museo d’Arte e Scienza di Milano.
Il progetto si articola in otto serate che hanno lo scopo di presentare alcuni aspetti propri della cultura classica giapponese proponendo degli incontri che siano lontani da una facile banalizzazione e che esaltino la ricchezza del patrimonio culturale nipponico.
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Si consiglia la prenotazione.
Museo d'Arte e Scienza di Milano
via Quintino Sella 4, 20121 Milano
(angolo Piazza Castello - M1 Cairoli, M2 Lanza)
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Telefono: +39 02 72 022 488
E-mail: info@museoartescienza.com
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Workshop con giochi tradizionali giapponesi
Sabato 12 febbraio, ore 16.00 - 18.30
Presso Il Ciani
Viale Cattaneo 5
Giochi tradizionali giapponesi per bambini
Ryoko Takano
Durante questo workshop sia i bambini che gli adulti potranno conoscere e cimentarsi attivamente con giochi tradizionali provenienti direttamente dal Giappone.
Saranno spiegate le origini e lo sviluppo dei vari giochi e saranno organizzate anche vere e proprie gare tra tutti i partecipanti al workshop. Tra i vari giochi che saranno presenti ricordiamo i più comuni: KENDAMA, OTEDAMA, DARUMA OTOSHI, KAMI FUSEN, TAKETOMBO, ITODENWA, FUKUWARAI…
Mettete alla prova con ironia la vostra abilità e la vostra concentrazione.
Per informazioni:
Telefono: +41 58 866 72 14
E-mail: cultura@lugano.ch
Sito: http://www.nipponlugano.ch
Armature - Spada giapponese - Kendo
Sabato 5 febbraio, ore 16.00 - 19.00
Presso Il Ciani
Viale Cattaneo 5
Conferenza sulla spada giapponese: Token Conferenza sulle armature: Yoroi e Tosei Gusoku. Storia ed evoluzione Dimostrazione di Kendo
Conferenza sulle armature: Yoroi e Tosei Gusoku. Storia ed evoluzione
Giuseppe Piva
Per sette secoli il Giappone è stato governato da una casta militare - i bushi ovvero la classe dei samurai – che ha lasciato di fatto all’imperatore una sovranità di tipo sacerdotale. L’abbigliamento da guerra dei samurai è quindi sempre stato considerato, anche in periodo di pace, come un importante segno di comando e di condizione sociale. La necessità di distinzione della casta di potere ha talvolta, a seconda dei periodi storici, prevalso sulla funzione protettiva dell’armatura, portando alla realizzazione di armature dalla bellezza stupefacente, impreziosite da ornamenti di pregevole fattura.
La ô-yoroi (letteralmente “grande armatura”) è l'equipaggiamento del periodo medioevale utilizzato esclusivamente a cavallo: bellissima ed estremamente complessa, rappresenta il modello di eleganza anche per i periodi successivi, quando cadrà in disuso. Con l’arrivo della tosei gusoku, l’armatura “moderna”, non si ha infatti una completa progettazione ex novo delle parti bensì una modifica dei modelli che erano stati concepiti nei secoli precedenti. Più agevole in battaglia, ma anche più resistente e confortevole, questo nuovo equipaggiamento venne sviluppato nel XVI secolo, quando in Giappone vennero introdotte le armi da fuoco, cannoni ed archibugi, ad opera dei portoghesi; non più archi e spade, quindi, ma pallottole di piombo che rivoluzionarono sia il combattimento sul campo di battaglia che le strategie militari di più largo respiro. Concepita per far fronte a una situazione di guerra civile, paradossalmente l’armatura moderna rimase in voga anche per il successivo periodo di pace, diventando un importante simbolo di status sociale e non più un mezzo di difesa. Lo sfarzo di lacche e legature colorate, l’impiego di bordure e ornamenti cesellati e dorati e la continua ricerca di decori insoliti sono la principale caratteristica delle armature tosei gusoku del periodo Edo (1615-1867), con un progressivo riavvicinamento ai motivi decorativi delle o-yoroi medievali.Leggere di più
Vestizione del Kimono
Sabato 30 ottobre, ore 17.00 Presso Il Ciani Viale Cattaneo 5 Lugano
Il kimono (letteralmente “cosa che si indossa, indumento”, da mono, cosa e ki, radice del verbo kiru, indossare), è il costume nazionale giapponese che si indossa in ogni occasione seguendo un preciso codice. Il kimono ha mantenuto la stessa forma originaria che risale al periodo Nara (VIII sec.), epoca ancora sotto l’influenza culturale della Cina dei Tang. Una pezza di tessuto che, chiusa sovrapponendo il lato sinistro a quello destro, forma con l’angolo delle maniche una grossa T. Viene tenuto chiuso dall’uso di una lunga fascia variamente annodata, lo obi. Questo circonda più volte il corpo femminile stringendolo in una sorta di elegante corazza, va annodato a una altezza prestabilita (variabile a seconda dell’età della donna) e legato sulla schiena per mezzo di un nodo la cui forma cambierà a seconda dell’occasione e dell’età di chi lo indossa. Il kimono è costituito da varie parti, ciascuna delle quali ha un nome specifico: hada-juban (abbigliamento intimo), naga-juban (sottoveste), han-eri (colletto decorativo). Ed è accompagnato da vari accessori fra cui i tabi, calze infradito bianche che ben si adattano alle calzature tradizionali, gli zoori.Leggere di più |
Geisha, il fascino dell'inespresso
Geisha, termine giapponese dal forte potere evocativo sia nell’immaginario nipponico che in quello occidentale, è composto dai caratteri gei芸, arte e sha者 persona. Le geisha sono infatti persone educate nelle arti e nella danza, che intrattengono gli uomini con le loro performance e una conversazione brillante e colta. Spesso, dal punto di vista occidentale, la figura della geisha ha avuto una connotazione legata al commercio sessuale, frutto di certa cinematografia hollywoodiana e di parte del nipponismo. Niente è più lontano dalla realtà. La geisha, così lontana dal mondo della famiglia e da quello degli affari, occupa uno spazio in cui gli uomini si incontrano e socializzano, in un gioco di allusioni e di scambio elegante a cui l’inespresso dona il più grande fascino.
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