L’artista giapponese Kazumasa Mizokami sabato 16 settembre al Museo Diocesano di Massa

Luogo dell’evento: Museo Diocesano di Massa
Data dell’evento: Sabato 16 settembre
Orari: dalle ore 16:00 alle 19:00
Scadenze e PrenotazionePer info: e-mail: museodiocesanomassa@gmail.com tel. 0585 499241. E-mail a.q.coronati@gmail.com, tel. 371 6257954.

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Prosegue al Museo Diocesano di Massa la mostra “Dove nascono le stelle” dell’artista giapponese di fama internazionale Kazumasa Mizokami (1958, Arita), che sta riscuotendo interesse e successo di pubblico. 

Sabato 16 settembre dalle ore 16 alle 19 sarà di nuovo presente l’artista disponibile ad incontrare i visitatori e accompagnarli alla scoperta del percorso espositivo insieme agli organizzatori, in cui le coloratissime creazioni dell’artista dialogano con le raccolte d’arte del museo (opere di Jacopo della Quercia (1374 – 1438), Felice Palma (1583 – 1625), Agostino Ghirlanda (1550 – 1588), Domenico Fiasella (1589 – 1669)). 

Le sculture esposte di Mizokami sono 46 tutte in ceramica dipinta dall’apparente semplicità, con cui lo scultore giapponese, raffinato interprete delle antiche tecniche della ceramica nipponica, esprime una visione del mondo che proietta lo spettatore verso un futuro archetipico che è dentro di noi. Un’occasione per immergersi nel mondo fantastico di Kazumasa, ma anche per riscoprire tesori d’arte del territorio con opere di artisti come

 

«L’opera di Kazumasa Mizokami – spiega Mauro Daniele Lucchesi dell’Associazione Quattro Coronati che ha organizzato l’evento insieme al Museo Diocesano – è un dialogo con i materiali e le tecniche per assecondare la dimensione poetica che si sposa perfettamente con gli esiti formali. È il risultato della dimensione astratta-progettuale dell’artista, quest’ultimo cresciuto come erede della grande tradizione della lavorazione della ceramica orientale, dove domina perfettamente la moderazione della terracotta con cui realizza molte delle sue sculture. Le sue opere non sono solo vettori poetici – prosegue Lucchesi – ma sono anche lavori in una dimensione di sospensione temporale; i temi a cui l’artista da forma sono quelli della quotidianità, quelli circadiani delle piccole cose e delle micro-azioni che costellano lo scorrere della vita dell’uomo».

 

In questo senso esplicative sono le opere “Ragazza che cammina sui fiori”, “Uomo Blu” mentre rimane netta la scelta poetica di Mizokami rispetto al linguaggio scultoreo; rifugge la monumentalità e l’istanza celebrativa che hanno connotato la scultura per millenni, come medium in grado di tramandare figure e gesta eroiche per millenni alla posterità. La sua scultura conquista “l’orizzontalità”, rompe il diaframma fra arte e vita, allontanando quell’aura elitaria che spesso caratterizza l’arte plastica. La scultura di questo artista è inoltre in grado di dialogare in maniera sinergica con l’istanza pittorica, con  la sottile capacità di armonizzare forme e colori, integrare spettro cromatico, volumetrie e proporzioni (basta vedere “Le stelle di Giorno”, “Chiara la Luna”, “Una Goccia di Luna”, solo per citare alcune delle opere esposte) Opere che vengono declinate rispetto alla frazione dell’osservatore sia secondo dinamiche orizzontali che sulla verticalità del muro, testimoniando anche qui una profonda conoscenza dei processi fruitivi.

 

La mostra, aperta fino al 4 ottobre nelle sale del Museo Diocesano Via Alberica 26, Massa (Ms), è stata organizzata dall’Associazione Quattro Coronati e dal Museo. E’ visitabile dal mercoledì alla domenica dalle ore 15 alle 19.

 

Info link: https://www.voceapuana.com/cultura-e-spettacolo/2023/09/12/al-museo-diocesano-di-massa-sabato-16-settembre-lartista-giapponese-kazumasa-mizokami/70402/

L’artista giapponese Kazumasa Mizokami sabato 16 settembre al Museo Diocesano di Massa

Il sapore della felicità -うま味- un film di Slony Sow

Luogo dell’evento: Al cinema!
Data dell’evento:

ABRUZZO

  • Dal 7 Settembre a Pescara – Massimo – Biglietti

EMILIA-ROMAGNA

  • Mercoledì 20 settembre a Fiorenzuola D’Arda – Capitol – Biglietti
  • Dal 15 al 19 settembre a Imola – Pedagna  Biglietti
  • Dal 14 al 17 settembre a Rimini – Tiberio – Biglietti

PIEMONTE

  • Mercoledì 13 settembre a Bra – Impero – Biglietti

PUGLIA

  • Mercoledì 13 settembre a Foggia – Sala Farina – Biglietti

SICILIA

  • Mercoledì 13 settembre a Palermo – Lux – Biglietti

TOSCANA

  • Mercoledì 13 settembre a Firenze – Cinema Astra – Biglietti

VENETO

  • Mercoledì 13 settembre a Mestre – Dante – Biglietti

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Il film è una commedia francese, uscita nel 2022, girata sia in Giappone che in Francia di una durata di 105 minuti.

Il film segue la vita del miglior chef di Francia, interpretato dall’attore Gérard Depardieu, che dopo aver sfiorato la morte, si lancia alla ricerca del sapore massimo, l’inafferrabile quinto sapore -l’umami- che ha sconvolto la sua vita fin da ragazzo quando, al suo primo concorso di cucina, era stato battuto da uno chef giapponese con una normale scodella di noodles. 

Disposto a tutto per scoprirne i segreti e pur odiando volare, l’uomo parte improvvisamente alla volta dell’Oriente, dove scoprirà molto più che una semplice ricetta.

Ambientato tra Francia e Giappone, Il sapore della felicità è un’avventura culinaria e sentimentale tutta da scoprire.

Info link: https://www.wantedcinema.eu/it/article/il-sapore-della-felicita

Per maggiori informazioni sul film: https://www.giapponeinitalia.org/2023/09/87411/

L’artista giapponese Kazumasa Mizokami sabato 16 settembre al Museo Diocesano di Massa

Il sapore della felicità -うま味- un film di Slony Sow

Jakukai 20° anniversario

Luogo dell’evento: Porto Antico di Genova, nella Piazza delle Feste
Data dell’evento: domenica 17 settembre
Orari: dalle 9:30
Scadenze e Prenotazione: è necessaria la prenotazione sul sito Eventbrite.it per molti eventi.

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Domenica 17 settembre, al Porto Antico di Genova (nella Piazza delle Feste) grande festa per i 20 anni dell’Associazione sportiva JAKUKAI: Karate, Judo, Shodo, Taiko e molto altro!

Cari amici, se avete voglia di assaporare fino all’ultimo l’estate “giapponese” prima di voltare pagina e passare a una nuova stagione, ecco un appuntamento per voi.

Domenica 17 settembre 2023, nella Piazza delle Feste del Porto Antico di Genova, l’ Associazione Sportiva Dilettantistica Jakukai celebra i suoi primi vent’anni. Per tutto il giorno sarà possibile partecipare gratuitamente a laboratori di Karate e di molte arti e discipline orientali che fanno parte delle proposte della storica Associazione sportiva, con sede in Via Fieschi 20 A.

Jakukai ha deciso di festeggiare nel modo che meglio descrive la propria filosofia: avvicinare le persone alle tante discipline che ospita durante l’anno nei suoi spazi, antichi saperi accomunati da valori come il rispetto, la tradizione, l’inclusione, la socialità e l’attenzione al territorio.

La mattinata sarà dedicata alle esibizioni e l’allenamento degli allievi di karate della scuola e delle Associazioni che collaborano con Jakukai.

Nel pomeriggio, ci saranno lo spettacolo di tamburi giapponesi – gratuito previa prenotazione sul sito Eventbrite.it – e l’esibizione di Shodo (calligrafia giapponese) e degli istruttori Jakukai.

Dalle 17 in poi sarà possibile partecipare a uno dei tanti laboratori gratuiti e aperti al pubblico con prenotazione da effettuare sul posto: karate, judo, calligrafia giapponese (shodo), tamburi giapponesi (taiko), inglese e ceramica, capoeira, scacchi.

A completare l’offerta, ci saranno le preziose attività organizzate dal Museo di Arte Orientale di Genova e dal Japanese Club. Il Consolato ha patrocinato l’iniziativa.

Potete visualizzare il programma completo sotto la locandina e qui: https://jakukai.it/evento/20-anniversario-jakukai-compie-20-anni/ 

Costo: gratuito

Info link: https://jakukai.it/evento/20-anniversario-jakukai-compie-20-anni/

L’artista giapponese Kazumasa Mizokami sabato 16 settembre al Museo Diocesano di Massa

Il sapore della felicità -うま味- un film di Slony Sow

Jakukai 20° anniversario

Il regista giapponese Ryusuke Hamaguchi vince il Premio Film Impresa

Luogo dell’evento: Italian Pavillion di Cinecittà all’Hotel Excelsior
Data dell’evento: 8 settembre 2023

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Giampaolo Letta e Mario Sesti hanno conferito, durante l’ottantesima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Premio Film Impresa al regista giapponese Ryusuke Hamaguchi.

Il regista giapponese Ryusuke Hamaguchi, in concorso all’ottantesima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia con il film “Evil Does Not Exist” (Il male non esiste) – distribuito in Italia da Tucker e Teodora – ha ricevuto oggi lo Special Award del Premio Film Impresa.

Le parole di Ryusuke Hamaguchi

“Mi fa molto piacere ricevere questo premio che nasce su impulso delle imprese perchè il mio film si basa sul lavoro profondo di documentazione sui processi che vedono le imprese confrontarsi con il territorio. Pur non avendo nelle mie intenzioni un significato sociale, apprezzo l’idea che qualcuno vi abbia colto anche questo significato.”

Le parole di Mario Sesti, direttore artistico del Premio Film Impresa

“E’ la prima volta che un’iniziativa, nata da un’associazione di imprenditori, segnala un film per il coraggio con il quale esplora, con lo sguardo di un autore premio Oscar, il complesso rapporto tra l’impresa responsabile, la comunità di un territorio e la salvaguardia dell’ambiente: Premio Film Impresa è nato anche per portare all’attenzione pubblica tematiche come queste e intende farlo anche in futuro.”

La cerimonia di consegna si è tenuta presso lo spazio Italian Pavillion di Cinecittà all’Hotel Excelsior, alla presenza peraltro del direttore della Mostra Alberto Barbera e del presidente del Premio Film Impresa Giampaolo Letta.

Hamaguchi, che nel 2022 ha vinto la statuetta d’oro per il miglior film internazionale con “Drive My Car”, ha ottenuto lo Special Award “per il coraggio e la palpitante sensibilità con le quali racconta dei rapporti tra un’impresa e la comunità del territorio in cui intende insediarsi: la complessità e difficoltà di questa relazione non impedisce allo sguardo di Hamaguchi di affrontare con onestà e profondità entrambe le parti in gioco rendendo protagonista, insieme a loro, l’ambiente e la natura”.

(Ufficio Stampa “Gargiulo&Polici Communication”)

Il Premio Film Impresa

Il Premio Film Impresa è ideato e realizzato da Unindustria – su impulso del Presidente Angelo Camilli, attraverso il Gruppo Tecnico Cultura, Turismo e Grandi Eventi, con il supporto di Confindustria.

Dopo il successo della prima edizione, tornerà presso la Casa del Cinema a Roma la prossima primavera.

A metà settembre verrà lanciato il bando di concorso per partecipare alla seconda edizione del Premio Film Impresa, che come sempre sarà dedicata ai film d’impresa (corti e mediometraggi, di finzione e documentari, narrativi e sperimentali) che raccontano la vita delle aziende di oggi, e di chi le vive dall’interno, la passione creativa dell’impresa, il rapporto con il territorio in cui si insediano, la responsabilità sociale, i valori e la storia della civiltà d’impresa, la sfida ambientale e i progetti di innovazione, il vissuto del lavoro, il valore delle persone che ne sono protagoniste.

Le opere selezionate nelle tre diverse aree del Premio (Narrativa, Documentaria e Innovative Image & Sound) saranno premiate ancora una volta da una giuria d’onore. Anche nell’edizione 2024, infine, saranno assegnati premi speciali a personaggi del mondo del cinema.

Le parole di Giampaolo Letta

Siamo particolarmente felici ed onorati di poter omaggiare il Maestro Hamaguchi con uno Special Award durante la Mostra del Cinema di Venezia.

Si tratta di un riconoscimento significativo, che sottolinea la stretta connessione tra le tematiche dei film e quelle del Premio Film Impresa. Questa cerimonia, inoltre, dà idealmente il via per noi alla seconda edizione del Premio, che si terrà dal 9 all’11 aprile 2024.

Info link: https://www.radio5punto9.it/venezia-hamaguchi-premio-film-impresa/ 

L’artista giapponese Kazumasa Mizokami sabato 16 settembre al Museo Diocesano di Massa

Il sapore della felicità -うま味- un film di Slony Sow

Jakukai 20° anniversario

Il regista giapponese Ryusuke Hamaguchi vince il Premio Film Impresa

Festival Pianistico Internazionale Bartolomeo Cristofori UKIYO – il pianoforte del SOL LEVANTE

Luogo dell’evento: Padova
Data dell’evento: 14 – 26 settembre 2023
Orari:

– giovedì 14 settembre (concerto inaugurale): ore 20.45, Teatro Verdi

– sabato 16 settembre: ore 20.45, Sala dei Giganti

– giovedì 21 settembre: ore 20.45, Scuola della Carità

Scadenze e Prenotazione: per informazioni contattare la Segreteria Organizzativa: tel. 049 8717641, info@cristoforipianofestival.it

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Il Festival Cristofori si rivolge per la sua sesta edizione a oriente con un percorso nel rapporto tra il Giappone e la musica classica. Primo pianista in residenza del Festival Cristofori sarà infatti il giovane Mao Fujita, argento al Concorso Tchaikovsky 2019 e artista Sony, che inaugurerà il Festival con l’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Wolfram Christ.

Il Festival si svilupperà nei due fine settimana padovani con recital solistici, concerti di musica da camera, visite guidate con concerto, lounge jazz, conferenze, incontri ed eventi in seconda serata dedicati alla musica contemporanea, per concludersi con il concerto di Leonora Armellini il 26 settembre, parte del suo progetto di esecuzione integrale dell’opera di Fryderyk Chopin. Le anteprime del Festival si terranno dal 6 al 13 settembre a Padova, Rovigo, Conegliano e Abano Terme.

Tra gli artisti principali presenti al Festival anche Alessandro Lanzoni in duo pianistico con Enrico Zanisi per un progetto sulle folksongs giapponesi, Keiko Shichijo in trio con Nicolas Baldeyrou e Alessandro Andriani, il Quartetto Indaco (fresco di vittoria al Concorso di Osaka), Chisato Taniguchi con una prima esecuzione assoluta di un Sonetto per pianoforte di Atsuhiko Gondai e la data conclusiva del tour italiano della Japan National Orchestra con il pianista e direttore Kyohei Sorita, secondo premio al Concorso Chopin 2021.

Il Festival Cristofori 2023 è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Veneto, del Comune di Padova e della Fondazione Cariparo.

 

Info link: https://cristoforipianofestival.it/programma/ 

L’artista giapponese Kazumasa Mizokami sabato 16 settembre al Museo Diocesano di Massa

Il sapore della felicità -うま味- un film di Slony Sow

Jakukai 20° anniversario

Il regista giapponese Ryusuke Hamaguchi vince il Premio Film Impresa

Festival Pianistico Internazionale Bartolomeo Cristofori UKIYO – il pianoforte del SOL LEVANTE

URUSHI La lacca giapponese e le sue tecniche

Luogo dell’evento: Museo d’Arte Orientale di Venezia
Data dell’evento: 14 settembre 2023
Orari: ore 16.00
Scadenze e Prenotazione: per info: 041-5241173

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Simonetta Capetta e Kenta Takeshige introdurranno l’antica tecnica della lacca giapponese, la sua storia e le aree e l’attività di produzione in Giappone.

L’intervento sarà in lingua inglese con traduzione consecutiva. L’intervento è svolto in collaborazione con Guild LacArt e Urushi Lab.   

Kenta Takeshige è nato a Osaka (Giappone).

Si è diplomato in ebanisteria all’istituto tecnico Nagano Agematsu e ha studiato con il maestro del legno e artista laccatore Tatsuya Furuse e con il professore Nagatoshi Onishi dell’Università delle Belle Arti di Tokyo.  Ha lavorato in Botswana come artigiano del legno per la Japan International Cooperation Agency.  Ha poi studiato presso la facoltà di Restauro e conservazione all’Accademia regia delle belle arti di Antwerp. Ha lavorato a Ghent per 3 anni nell’atelier Jean Christiaens, specializzato nel restauro dei mobili, e ha frequentato il corso di liuteria al Centro di costruzione di strumenti musicali di Puurs. Infine, ha fondato la sua bottega di falegnameria, laccatura e restauro a Evergem in Belgio.  É professore ospite all’École Nationale Supérieure des Arts Visuels de La Cambre presso il Corso di Conservazione e Restauro delle Opere d’Arte di Bruxelles e collaboratore all’Accademia Regia di Ghent.  

 

Simonetta Capetta è nata a Torino.  

Ha una laurea magistrale in Restauro e conservazione dei beni culturali. Dopo la laurea, ha svolto un tirocinio presso il Museo d’Arte Orientale di Torino, compiendo uno studio storico-artistico su oggetti di lacca giapponesi (urushi). In seguito, ha partecipato in 4 livelli al Workshop Internazionale sulla Conservazione e il Restauro degli oggetti laccati (urushi) tenuto dal dottor Yoshihiko Yamashita.  Dopo anni di pratica presso vari atelier di restauro, Simonetta Capetta ha istituito il suo studio, fondando RestArt, una società di restauro con sede a Milano. Inoltre, porta avanti il lavoro di Urushi-lab, un progetto nato dall’intenzione di sperimentare con le tecniche di laccatura urushi.  Capetta è professoressa a contratto di Storia delle tecniche artistiche presso l’Università di Urbino Carlo Bo (Corso di conservazione e restauro dei beni culturali).

 

Costo: Evento gratuito su invito

Info link: https://orientalevenezia.beniculturali.it/urushi-la-lacca-giapponese-e-le-sue-tecniche-14-settembre-2023-ore-16-00-simonetta-capetta-kenta-takeshige/

L’artista giapponese Kazumasa Mizokami sabato 16 settembre al Museo Diocesano di Massa

Il sapore della felicità -うま味- un film di Slony Sow

Jakukai 20° anniversario

Il regista giapponese Ryusuke Hamaguchi vince il Premio Film Impresa

Festival Pianistico Internazionale Bartolomeo Cristofori UKIYO – il pianoforte del SOL LEVANTE

URUSHI La lacca giapponese e le sue tecniche

“Visitatori”, ciclo di conferenze del CSAEO, in collaborazione con il Museo Civico Medievale di Bologna

Luogo dell’evento:Museo Civico Medievale 

Data dell’evento: il 20 e 27 settembre, e l’11 ottobre

Orari: ore 17:00

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Il CSAEO presenta il ciclo di conferenze dal titolo Visionari, riguardante tre artisti giapponesi, vissuti nell’arco di 150 anni, accomunati da personalità eccentriche e da una vena artistica originalissima e sorprendentemente moderna. Il carattere visionario, a tratti allucinato, delle loro opere colpisce noi occidentali moderni tanto quanto colpiva i giapponesi del passato.

Le conferenze si terranno di mercoledì, presso il Lapidario del Museo Civico Medievale (via Manzoni 4, Bologna),

alle ore 17:00, nei giorni seguenti:

  • 20 settembre – Uragami Gyokudô (1745-1820): il pennello e la cetra (Alessandro Guidi)
  • 27 settembre – Il mondo estroso, umoristico. poetico di Nagasawa Rosetsu (1754-1799) (Giovanni Peternolli)
  • 11 ottobre – Kawanabe Kyôsai (1831-1889): pittore dei demoni, demone della pittura (Giovanni Gamberi)

Costo: Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

Info link: http://www.museibologna.it/arteantica/rassegne/53159/id/108601

L’artista giapponese Kazumasa Mizokami sabato 16 settembre al Museo Diocesano di Massa

Il sapore della felicità -うま味- un film di Slony Sow

Jakukai 20° anniversario

Il regista giapponese Ryusuke Hamaguchi vince il Premio Film Impresa

Festival Pianistico Internazionale Bartolomeo Cristofori UKIYO – il pianoforte del SOL LEVANTE

URUSHI La lacca giapponese e le sue tecniche

“Visitatori”, ciclo di conferenze del CSAEO, in collaborazione con il Museo Civico Medievale di Bologna

L’Essenza dell’En: L’arte giapponese a Lucera

Luogo dell’evento: Lucerna Puglia
Data dell’eventomercoledì 20 settembre -vernissage alle ore 19, fruizione sino alle ore 21-

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“L’ESSENZA DELL’EN”: L’ARTE DELLA GIAPPONESE SEIKO KAWAGUCHI, NELLA MOSTRA DEL 20 SETTEMBRE A LUCERA, IN PUGLIA. L’EVENTO INTERNAZIONALE PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE UTO’-LO SPAZIO DELLA LUCE PER LE CREAZIONI DIGITALI DELLA CREATIVA PUBBLICITARIA DI SONY E WARNER BROS

 Invenzioni visive capaci di unire il mondo umano a quello della natura. E’ l’arte dell’illustratrice giapponese Seiko Kawaguchi che il prossimo 20 settembre esporrà a Lucera, in provincia di Foggia, presso lo spazio laboratoriale di via Pignatelli 14, nella mostra dal titolo L’Essenza dell’En, che racchiude opere e dipinti della sua cinquantennale carriera. L’evento dal respiro orientale è ideato e promosso dall’associazione culturale, artistica, ambientale e scientifica Utò-Lo Spazio della Luce, in collaborazione con Poser by Giorgia Ferosi e Masseria nel Sole.

Classe 1954, Seiko Kawaguchi vive ed opera a Shirahama, la splendida “Spiaggia bianca” situata sulla costa meridionale della penisola di Kii in Giappone. Sul lembo dell’isola di Honshu, da oltre un ventennio Kawakuchi ha trasferito il proprio posto di lavoro, dando vita al suo marchio di prodotti Arte Seiko. Grafiche, illustrazioni digitali, come le creazioni che affondano le loro radici nell’anima di creatrice pubblicitaria, che hanno visto l’artista giapponese lavorare per un decennio a Tokyo per importanti società internazionali come Sony, Warner Bros e Rara Avis. 

La mostra del 20 settembre (vernissage alle ore 19, fruizione sino alle ore 21) curata da Cleonice Di Muro, vicepresidente dell’associazione Utò-Lo Spazio della Luce, racchiude lo straordinario talento di Seiko Kawaguchi in un condensato della sua carriera artistica, che spazia dagli anni Novanta sino a i giorni nostri per tre decenni. Le sue opere fatte a mano, i dipinti, le litografie digitali, le sue creazioni realizzate per la compagnia di gas nazionale di Shirahama, con la quale Arte Seiko è popolare firma da un ventennio.  

Il mondo creativo di Seiko Kawaguchi, come scrive Antonio Tudisco, “è racchiuso in animali fantastici (o umani animalizzati), che esprimono la raffinata fantasia nipponica dell’artista, mediata sensibilmente da influssi indiani e, di quando in quando, occidentali. La tecnica usata per dipingere è di origine pubblicitaria; un substrato cartaceo normalmente bianco ma a volte di tonalità diverse, che è sempre violato da colori acrilici, molto spesso scelti in tinte calde, combinazioni quanto mai felici ed ideali per esternare un’inesauribile fantasia fatta di strani esseri antropomorfi e di figure astratte riecheggianti, però, forme umane. Seiko Kawaguchi realizza anche opere tridimensionali con oggetti e materiali di uso domestico che, associati e modificati, raggiungono inusitate e simpatiche forme umane”.

Dal Giappone all’Italia, approdando a Lucera, la riconosciuta “Città d’arte”, che concorre con i Monti Dauni a “Capitale italiana della Cultura 2026”. Nello scenario storico del Palazzo gentilizio di via Pignatelli 14, il 20 settembre verranno esposti in mostra le opere  più importanti di Seiko Kawaguchi, la quale ritorna in Italia, terra alla quale è legatissima, sia umanamente che professionalmente, come ci ricorda una delle sue mostre tenute a Firenze durante gli anni Novanta. Particolarmente forte è il rapporto con la città di Lucera, che viene rinnovato da questo evento targato Utò-Lo Spazio della Luce. “Quello che è strano e allo stesso meraviglioso, è il filo invisibile che collega le persone e gli eventi. In Giappone si chiama En e riporta al concetto spirituale di cerchio umano” dichiara alla vigilia della sua inedita mostra lucerina Seiko Kawaguchi.

Info link: https://lucerabynight.it/53533-l-essenza-dell-en–l-arte-giapponese-a-lucera

L’artista giapponese Kazumasa Mizokami sabato 16 settembre al Museo Diocesano di Massa

Il sapore della felicità -うま味- un film di Slony Sow

Jakukai 20° anniversario

Il regista giapponese Ryusuke Hamaguchi vince il Premio Film Impresa

Festival Pianistico Internazionale Bartolomeo Cristofori UKIYO – il pianoforte del SOL LEVANTE

URUSHI La lacca giapponese e le sue tecniche

“Visitatori”, ciclo di conferenze del CSAEO, in collaborazione con il Museo Civico Medievale di Bologna

L’Essenza dell’En: L’arte giapponese a Lucera

Time Space Existence: Venezia teatro dell’incredibile progetto di casa dello studio Mitsubishi Jisho Design

Luogo dell’evento: Biennale di Architettura di Venezia
Data dell’evento: Inizio: sabato 20 maggio, fine: domenica 26 novembre

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Alla Biennale di Architettura di Venezia lo studio con sede a Tokyo, ha portato a termine un progetto innovativo la cui attenzione è puntata sull’importanza del riciclo e l’uso di materiali di scarto alimentare.

Gli architetti Takaaki Fuji, Hiroya Inage e De Yuan Kang di Mitsubishi Jisho Design hanno progettato la sala da tè per la mostra Time Space Existence organizzata dal Centro Culturale Europeo durante la Biennale di Architettura di Venezia di quest’anno.

Il progetto ha preso il nome di Veneti-An, una combinazione che nasce dalle parole veneziano e An e che, tradotto in giapponese, ha il significato di piccola capanna. Un’espressione, questa, utilizzata spesso nella cultura nipponica proprio per identificare le sale da tè.

Andando oltre la sua denominazione, comunque, questa visione è nata dalla volontà di offrire ai visitatori un luogo in cui sperimentare una cerimonia del tè giapponese e, al tempo stesso, riflettere su come le persone si connettono dopo la pandemia di Covid.

Oltre al suo valore simbolico e sociale, la sala da tè presenta anche un’importanza ecosostenibile ben precisa. Questa, infatti, è stata costruita con vari materiali ricavati da rifiuti alimentari, tra cui fondi di caffè e pasta, alimenti comuni nella cultura italiana.

Nello specifico l’architettura è composta e realizzata grazie a 7.165 tubi di carta e 128 pannelli di pavimento in sughero, con l’aggiunta di 74 pannelli realizzati con macinato di caffè e 2.324 componenti di giunzione realizzati con pasta di scarto. Secondo gli architetti, i componenti di giunzione a base di pasta prodotti da Fabula sono durevoli come il cemento.

Il collegamento con la città

L’angolo dei montanti che compongono il padiglione è stato fissato a 45 gradi. Questa scelta particolare nasce dalla volontà di collegare il progetto alla città in cui è collocato. La misurazione, infatti, corrisponde alla latitudine di Venezia.

Oltre a questo aspetto, poi, Veneti-An è impermeabile poiché i suoi componenti sono stati trattati con un liquido a base di silicio dal produttore giapponese di rivestimenti SilicaGen. Il team, infine, misurerà e registrerà le modifiche ai materiali utilizzati durante la mostra di sei mesi come parte della sua ricerca sui materiali sostenibili, rispondendo al tema generale della Biennale – Laboratorio del futuro. Al termine della manifestazione la sala da tè sarà smantellata e ricostruita in mobili.

Costo: Visitabile gratuitamente presso i Giardini della Marinaressa

Info link: https://www.pianetadesign.it/news/time-space-existence-venezia-teatro-dellincredibile-progetto-di-casa-dello-studio-mitsubishi-jisho-design.php

L’artista giapponese Kazumasa Mizokami sabato 16 settembre al Museo Diocesano di Massa

Il sapore della felicità -うま味- un film di Slony Sow

Jakukai 20° anniversario

Il regista giapponese Ryusuke Hamaguchi vince il Premio Film Impresa

Festival Pianistico Internazionale Bartolomeo Cristofori UKIYO – il pianoforte del SOL LEVANTE

URUSHI La lacca giapponese e le sue tecniche

“Visitatori”, ciclo di conferenze del CSAEO, in collaborazione con il Museo Civico Medievale di Bologna

L’Essenza dell’En: L’arte giapponese a Lucera

Time Space Existence: Venezia teatro dell’incredibile progetto di casa dello studio Mitsubishi Jisho Design

Kengo Kuma. Onomatopoeia Architecture

Luogo dell’evento: ACP – Palazzo Franchetti

Data dell’evento: dal 14 maggio al 26 novembre 2023

Scadenze e Prenotazione: Telefono per informazioni: +39 041 2689389; E-Mail info: tickets@acp-palazzofranchetti.com; Official site: http://www.acp-palazzofranchetti.com

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Le responsabili del progetto sono Chizuko Kawarada e Roberta Perazzini Calarota

“Onomatopoeia non tratta l’architettura come oggetto di operazioni da parte di attori di rango superiore (architetti), ma tratta l’architettura e gli esseri umani sullo stesso piano. Gli architetti non sono a capo dell’architettura, ma camminano intorno all’architettura con gli utenti. Onomatopoeia è una sorta di voce animale che viene emessa a livello fisico ed esperienziale”. Ispirandosi alle parole di Kengo Kuma, ACP Art Capital Partners – Palazzo Franchetti, in collaborazione con lo studio internazionale Kengo Kuma and Associates, presenterà un’originale retrospettiva su un tema unico dell’innovativo architetto giapponese contemporaneo e dei suoi progetti dislocati in tutto il mondo, che aprirà al pubblico il 14 maggio.

Partendo da Onomatopoeia, l’atto di creare o utilizzare parole che includono suoni associati a ciò che viene nominato, Kengo Kuma dà forma a una sensazione fisica che esprime la sua idea di architettura sostenibile, in cui i materiali vengono recuperati e le persone e le cose fisiche vengono ricollegate. Prendendo spunto dalle tradizioni giapponesi e dai suoi materiali preferiti (legno, carta e metallo), Kengo Kuma li applica in un’architettura unica e contemporanea.

li applica nel suo modo unico e contemporaneo. Nella sua visione, le superfici non si limitano a coinvolgere la vista, ma anche i sensi dell’olfatto e del tatto. La mostra è costituita dai modelli di alcuni dei suoi edifici più significativi, che incoraggiano i visitatori a scoprire la sonorità dei diversi materiali.

“Ogni volta che vado a Venezia e mi sento vicino all’acqua come “materiale”, penso al dialogo tra uomo e materia. In questa mostra a Palazzo Franchetti a Venezia, vorrei mostrare come creo un dialogo con i materiali. In questo dialogo, non uso spesso un linguaggio influenzato dalla logica. E quando lo uso, è impossibile farmi capire. Ecco perché uso sempre le onomatopee. Il materiale e il corpo si parlano e risuonano quando si usa questo linguaggio primordiale”.

Kengo Kuma

Costo: Prezzo del biglietto: intero € 10, ridotto € 8 / € 4. Gratuito Giornalisti muniti di tesserino – Bambini fino ai 5 anni – Persone con disabilità e accompagnatori – Tessera ICOM – Guide turistiche autorizzate di Venezia – Soci Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti

Info link: https://www.acp-palazzofranchetti.com/exhibitions/19-kengo-kuma-onomatopoeia-architecture/overview/ 

 

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