“HOKUSAI – IL VECCHIO PAZZO PER LA PITTURA E LA GRANDE ONDA“

Luogo dell’evento: Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone
Data dell’evento: VENERDÌ 22 SETTEMBRE 2023
Orari:ore 17,30

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La visione del mondo ed il racconto della vita straordinaria di uno dei grandi artisti giapponesi, attraverso le sue opere, i disegni, le composizioni cromatiche, le incisioni, i manuali didattici,  i suoi scritti, le sue emozioni, le testimonianze dei suoi contemporanei e l’omaggio di alcuni tra i maggiori interpreti della prima stagione delle Avanguardie artistiche europee.

 

La conferenza verrà tenuta da Alberto de Simone, direttore del CELSO Istituto di Studi Orientali – Dipartimento Studi Asiatici

Docente di Estetica Interculturale, Storia dell’arte Cinese e Giapponese, Teoria delle Arti e Calligrafia Cinese al Master in Studi Orientali e Interculturali Rimini-Urbino, alla Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa di Rimini, al Dipartimento di Studi Asiatici – CELSO Istituto di Studi Orientali, e all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.

Direttore e responsabile scientifico di Sôsho International.

Fondatore e curatore del Programma internazionale di ricerca e documentazione ASIART Asian Contemporary Art, istituito con il Patrocinio del Ministero Italiano per i Beni e le Attività Culturali.

Già collaboratore della Direzione di Ricerca del Zhongguo Hua Yanjiuyuan Accademia Nazionale delle Arti di Pechino.

Curatore delle sezioni Cina, India, Tibet, Medio-Oriente del Museo delle Culture del Mondo Castello D’Albertis di Genova, dedicate alle Medicine Tradizionali dei Popoli

Direttore della Biblioteca di Studi Asiatici di Genova.

Curatore e responsabile scientifico di numerosi programmi di ricerca e di formazione, convegni, manifestazioni culturali, saggi e programmi di traduzione e di più di 40 mostre dedicate in particolare alle arti ed all’estetica orientali, dal 1995 ad oggi, in collaborazione con Enti, Istituti ed Istituzioni culturali a livello nazionale ed internazionale.

Costo: INGRESSO GRATUITO (fino ad esaurimento posti)

Info link: https://www.celso.org/conferenze.html 

“HOKUSAI – IL VECCHIO PAZZO PER LA PITTURA E LA GRANDE ONDA“

Scritto nella pietra Mostra di shodō / calligrafia dell’Asia orientale

Luogo dell’evento: Teatro Franco Parenti 

Data dell’evento: dal 9 al 16 ottobre

Orari:

  • lunedì 9 Ottobre h 19.00 – 22.00
  • da martedì 10 a lunedì 16 Ottobre h 14.00 – 20.00

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Una grande mostra per illustrare l’intreccio di culture e linguaggi tra l’antico e il contemporaneo, attraverso le opere di tre artisti che lavorano con la calligrafia: Morioka Shizue, Nakajima Hiroyuki, Bruno Riva.

Il tema della protezione dell’ambiente si unisce a quello del valore della memoria, evocando un passato dove natura, ambiente e cultura non erano separati. In molte parti del mondo la presenza dell’uomo si è manifestata nel segno inciso sulle rocce: segno magico, simbolo, e poi scrittura.

Utilizzando le scritture più antiche dell’Asia orientale, i tre artisti hanno creato opere di grande formato, progettate appositamente per le sale della Palazzina dei Bagni Misteriosi. In occasione del 50° anniversario del Teatro Franco Parenti è stata realizzata un’opera collettiva composta da cinquecento piccole calligrafie su carta artigianale, che saranno donate al pubblico.

Durante l’inaugurazione Morioka Shizue, Nakajima Hiroyuki e Bruno Riva daranno vita a una performance calligrafica e nel weekend guideranno due seminari sulla Via della calligrafia.

Programma:

lunedì 9 Ottobre h 19.00

inaugurazione e performance calligrafiche dei tre artisti (entrata libera)

 

martedì 10 Ottobre h 18.30

Morioka Shizue

Development and Current Status of Japanese Calligraphy

 

mercoledì 11 Ottobre h 18.30

Nakajima Hiroyuki

My key words as a contemporary calligrapher

 

giovedì 12 Ottobre h 18.30

Rossella Menegazzo

L’arte contemporanea giapponese con uno sguardo rivolto al passato

 

venerdì 13 Ottobre h 18.30

Bruno Riva

Forma e gesto nelle avanguardie calligrafiche giapponesi

 

sabato 14 Ottobre h 15.00–18.00

seminari di shodō con i tre artisti

 

domenica 15 Ottobre h 15.00–18.00

seminari di shodō con i tre artisti

 

Costo: L’ingresso alla mostra prevede un Biglietto cortesia a 5€ valido per la mostra + incontro/seminario della stessa giornata.

Info link: https://teatrofrancoparenti.it/spettacolo/scritto-nella-pietra/

“HOKUSAI – IL VECCHIO PAZZO PER LA PITTURA E LA GRANDE ONDA“

Scritto nella pietra Mostra di shodō / calligrafia dell’Asia orientale

Visita guidata al giardino dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma

Luogo dell’evento: Istituto Giapponese di Cultura di Roma 

Data dell’evento: Giovedì e venerdì da giovedì 21 settembre a venerdì 29 settembre

Orari: dalle 14:00 alle 16:00 (Conclusione alle 16:30)

Scadenze e Prenotazione: LE PRENOTAZIONI SONO GESTITE DAL SITO EVENTBRITE.

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Informazioni da sapere per la visita al giardino:

  • Si raccomanda ai visitatori di indossare scarpe comode. Il terreno non è pianeggiante e il sentiero è coperto di ghiaia. 
  • Vietato calpestare il prato. 
  • È vietato fumare (incluse sigarette elettroniche ), sedersi e consumare cibi e bevande dentro il giardino. 
  • Si consiglia di arrivare 10 minuti prima dell’inizio della visita per la registrazione. 
  • La prenotazione della visita al giardino viene confermata  solo con la ricezione dell’email di avvenuta conferma da parte di Eventbrite.
  • Chi viene inserito nella lista di attesa riceverà un messaggio automatico dal sistema che non è la conferma della prenotazione.
  • Eventuali cancellazioni andranno effettuate attraverso la piattaforma EVENTBRITE

Costo: Gratuito

Info link: https://jfroma.it/giardino-2/ 

“HOKUSAI – IL VECCHIO PAZZO PER LA PITTURA E LA GRANDE ONDA“

Scritto nella pietra Mostra di shodō / calligrafia dell’Asia orientale

Visita guidata al giardino dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma

FESTIVAL DEL CINEMA GIAPPONESE IN TOSCANA – EDIZIONE INAUGURALE 2023

Luogo dell’evento: Cinema la Compagnia Via Camillo Cavour, 50/R, 50121 Firenze FI

Data dell’evento: Dal 21 al 24 settembre

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Il Giappone come set cinematografico: Narrazioni e territorio, tra iper sviluppo e tradizione. 4 giorni a La Compagnia con la prima edizione del Festival del cinema giapponese in Toscana, in collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma.

Il Festival del Cinema Giapponese in Toscana, la cui prima edizione si terrà dal 21 al 24 settembre, nasce con l’obbiettivo di promuovere il mondo culturale del Giappone e di realizzare dei momenti di incontro del pubblico italiano con registi ed esperti di cinema giapponese. I film saranno proiettati in pellicola! Tra di essi troviamo sia titoli del passato, rappresentativi del canone classico giapponese, sia opere recenti. Alla base della selezione c’è un unico tema: “Il Giappone come set cinematografico: Narrazioni e territorio, tra iper sviluppo e tradizione“.

Il Giappone, come l’Italia, offre una ricchissima varietà di paesaggi e realtà che talvolta sfuggono al grande pubblico internazionale, catturato da immagini iconiche di luoghi, abitudini e stili di vita che, per quanto splendidi e significativi, non restituiscono la complessità dell’insieme. Grandi registi giapponesi della storia e del presente utilizzano come set luoghi e paesaggi meno conosciuti, che non solo fanno da sfondo, ma che assumono ruolo di vera e propria voce narrante, capace di dare significato all’azione in primo piano. Splendidi e quasi segreti, questi posti sono oggi al centro di fenomeni che meritano attenzione: l’abbandono delle campagne verso le grandi città li ha spopolati, lasciandoli alle cure di una popolazione che invecchia; oppure, li ha lanciati con violenza nel gorgo del turismo di massa, esponendoli ad una paradossale spoliazione proprio del loro ruolo di custodi della tradizione; oppure, ancora, li ha visti vittime di disastri che sono effetto del cambiamento climatico o di interventi umani fuori controllo.

Il cinema, che in questo caso è sentinella e custode, ci restituisce paesaggi e atmosfere dell’iper sviluppo e della tradizione più pura, in dialogo tra loro e come facce di un Giappone poliedrico da scoprire, capire e preservare. Le pellicole selezionate ci permetteranno, quindi, di viaggiare nello spazio e nel tempo di un Paese che, come l’Italia, vive aspetti sempre nuovi di quella spinta tra modernità e conservazione che oggi non può che guardare al mondo come casa comune.

Tutte le proiezioni saranno precedute da una presentazione a cura del comitato scientifico che ha realizzato la selezione, che permetterà al pubblico di comprendere al meglio le opere e di esplorare nel profondo il percorso tematico.

Gli eventi collaterali

Non solo proiezioni e dibattiti ma anche eventi dedicati ai prodotti tipici giapponesi. L’azienda Seitoku Meijo, grazie all’interessamento del Comune di Kanra, offrirà gratuitamente il sake che verrà utilizzato sia nel brindisi inaugurale, sia nelle degustazioni che arricchiranno le tre serate del festival. Come evento collaterale, è inoltre prevista una piccola mostra di oggetti appartenuti a Mario Verdone, messi a disposizione dalla sua famiglia, che testimoniano il legame tra lo studioso toscano e il mondo del cinema giapponese.

PROGRAMMAZIONE: 

(Tutti i film sono in versione originale con sottotitoli italiani.)

GIOVEDÌ 21 SETTEMBRE

ORE 17.00: CERIMONIA DI APERTURA

Hitoshi Moridaira, Vice Sindaco di Kanramachi, presenta la storia e il territorio della città e della prefettura di Gunma.

A seguire: 

KANRA. Castle Town of the Oda Clan (16′ – v.o. inglese)

Nishioka Yoshihiko, Consulente esperto per la produzione del sake presso l’azienda Seitoku Meijo, illustra le caratteristiche principali del sake e le diverse fasi della sua produzione.

Nihonshu ga dekiru made (15′ – v.o. giapponese con sottotitoli in inglese)

ORE 21.00: Quando cessa la pioggia (Ame Agaru) di Takashi Koizumi (Giappone e Francia, 1999, 92′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano)

Da un racconto di Shūgorō Yamamoto (1903-1967) e con la sceneggiatura di Akira Kurosawa (1910-1998), che morì prima di poterlo dirigere personalmente, è la storia di quel che accade quando un gruppo di pellegrini è costretto dalla piena di un fiume a fermarsi presso una locanda di campagna. Nel tentativo di alleviare la tensione tra i compagni di viaggio, il rōnin Ihei si scontra con il rigido sistema di regole che inquadra la vita del samurai.

Introduzione a cura di Norimasa Morita

 

VENERDÌ 22 SETTEMBRE

ORE 11.00: RICORDO DI MARIO VERDONE E DEI SUOI STUDI SUL CINEMA GIAPPONESE

Presentazione dell’esposizione di alcune testimonianze del lungo rapporto dello studioso con il Giappone, rese disponibili per gentile concessione della famiglia Verdone.

A seguire

Benvenuti in Paradiso (Tōkyō jōkū irasshaimase) di Shinji Sômai (Giappone, 1990, 109′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano)

Yu è una kyanpein gāru (campaign girl), il cui volto compare ovunque, dalla pubblicità murale agli spot televisivi, fino alla carta stampata. Al di là dell’immagine che proietta nei lanci dei prodotti che le vengono assegnati, però, è una donna come tutte, esposta al problema delle molestie sul lavoro. Un giorno, il direttore dell’agenzia pubblicitaria per cui lavora, la aggredisce mentre sono in macchina…

Introduzione a cura di Roberta Novielli

ORE 17.00: Oshin di Shin Togashi (Giappone e Cina, 2013, 109′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano)

All’inizio della primavera del 1907, Oshin viene venduta dalla sua famiglia per 60 chili di riso. L’unico ricordo di casa sarà una moneta da 50 sen, che la bambina terrà con sé come portafortuna. Un brutto giorno, però, proprio quella moneta, la metterà al centro di un equivoco che la costringerà a fuggire sulle montagne. Dopo vicende drammatiche, la conquista di una vita serena sembra raggiunta con il nuovo lavoro presso un mercante di riso.

Introduzione a cura di Luca Verdone

Degustazione di sake offerta dalla ditta Seitoku Meijo

ORE 21.00: Il fiume Shimantō (Shimantō gawa) di Hideo Onchi (Giappone, 1991, 111′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano)

Dal romanzo autobiografico di Kyūzō Sasayama (n. 1950), è la storia di Atsu, che è cresciuto in un villaggio della prefettura rurale di Kōchi, dove ha assorbito una visione del mondo fortemente indebitata con il folklore e le leggende trasmesse dagli anziani, e ora si scontra con il materialismo pragmatico della nuova vita di città, dove si è trasferito con la famiglia. Il disastroso tifone Isewan, del 1959, ridisegna ulteriormente la comunità e i suoi valori.

Introduzione a cura di Maria Gioia Vienna

 

SABATO 23 SETTEMBRE

ORE 11.00: I bambini dell’isola (Nijūyon no hitomi) di Yoshitaka Asama (Giappone, 1987, 129′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano)

Negli anni ’20, in una piccola isola del Giappone in cui le antiche tradizioni sono ancora osservate, la scuola elementare attende la nuova maestra. Quando Oishi arriva, vestita all’occidentale e in sella alla sua bicicletta, però, la diffidenza che genera è destinata ad essere vinta più dai suoi studenti che dagli adulti del luogo. Un incidente costringe la giovane docente a trasferirsi di nuovo, ma dopo la guerra…

Introduzione a cura di Maria Gioia Vienna

ORE 17.00: Notturno di Tokyo (Tōkyō yakyoku) di Ichikawa Jun (Giappone, 2013, 109′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano)

Vincitore del premio alla miglior regia del Festival del Cinema di Montreal del 1997, il film è incentrato sull’atmosfera di una strada commerciale di Tokyo attraverso le vicende di alcuni negozianti di zona, le cui vite si fondono in un curioso intreccio. A tentare di interpretarne i complessi rapporti sarà uno scrittore di romanzi che abita nel quartiere, sempre in cerca di materiale originale di cui nutrire le sue storie.

Introduzione a cura di Stefania Carpiceci

Degustazione di sake offerta dalla ditta Seitoku Meijo

ORE 21.00: L’amore di Nabbie (Nabī no koi) di Yuji Nakae (Giappone, 1999, 92′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano)

Negli anni ’90, in una piccola isola dell’arcipelago di Okinawa, Nabbie non dimentica l’uomo che le hanno impedito di sposare da giovane. Anche per lui, SunRa, i sentimenti non sono cambiati e quando fa ritorno sull’isola nei panni di un bizzarro forestiero, sia alla nipote di Nabbie, Nanako, sia agli anziani capi-clan non rimane che constatare un amore che resiste da più di mezzo secolo. Il marito di Nabbie, Keitatsu, racconta alla nipote che…

Introduzione a cura di Luca Verdone

 

DOMENICA 24 SETTEMBRE

ORE 10.00: Neve di primavera (Haru no yuki) di Isao Yukisada (Giappone, 2005, 150′ – v.o. giapponese con sottotitoli in italiano)

Ispirata all’omonimo romanzo del 1968 di Yukio Mishima (1925-1970), la storia si svolge tra Tokyo, Kamakura e Nara intorno al 1912. In un mondo in cui idee e valori dell’Occidente mettono in discussione le tradizioni autoctone, i figli di due antiche famiglie, Kiyoaki dei Matsugae e Satoko degli Ayakura, che si conoscono fin da bambini, finiscono per innamorarsi. Sarà la passione a trionfare, oppure vinceranno gli obblighi che entrambi sentono di avere verso il loro nome?

A seguire

Conversazione con Stefania Carpiceci, Norimasa Morita, Luca Verdone e Maria Gioia Vienna su “Narrazioni cinematografiche giapponesi in dialogo con il territorio: Riflessioni sull’esperienza dell’Edizione Inaugurale 2023 e lancio dell’Edizione 2024”

 

Costo:IL FESTIVAL È INTERAMENTE A INGRESSO LIBERO

Info link: https://www.cinemalacompagnia.it/evento/festival-del-cinema-giapponese-in-toscana-2023/

“HOKUSAI – IL VECCHIO PAZZO PER LA PITTURA E LA GRANDE ONDA“

Scritto nella pietra Mostra di shodō / calligrafia dell’Asia orientale

Visita guidata al giardino dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma

FESTIVAL DEL CINEMA GIAPPONESE IN TOSCANA – EDIZIONE INAUGURALE 2023

Programma e corsi 2023/2024 del Centro di Cultura Giapponese

Luogo dell’evento: Centro di Cultura Giapponese di Milano
Data dell’evento:
– Da settembre 2023 a giugno 2024: Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva un sabato al mese
– Corso autunno 2023: Watoji – Legatoria giapponese con Luca Cisternino
Orari:
– Dalle ore 11:00 alle 18:00: Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva
– Dalle 10.30 alle 13.00: Watoji – Legatoria giapponese con Luca Cisternino
Scadenze e Prenotazione:
– Per info e prenotazioni sul corso Shodo – Arte della scrittura scrivete direttamente a katia@shodo.it
– Per info e prenotazione sul corso Watoji – Legatoria giapponese scrivete direttamente a Luca alla mail lucacister@gmail.com

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Il Centro di Cultura Giapponese è pronto per ripartire con corsi e attività nel Programma 2023/2024.

Non mancate di visitare le sezioni dedicate ad ogni corso sul sito, nelle quali ci sono informazioni e contatti.

Inoltre vi segnaliamo che sono in partenza questi due corsi, per i quali c’è ancora qualche posto disponibile:  

Shodo – Arte della scrittura con il Maestro Bruno Riva

Corso di Calligrafia in kanji e in kana di 10 lezioni, da settembre 2023 a giugno 2024 – un sabato al mese dalle ore 11:00 alle 18:00

Date:

30 settembre 2023

28 ottobre,

18 novembre,

9 dicembre,

13 gennaio 2024

10 febbraio,

9 marzo,

6 aprile,

11 maggio,

15 giugno

Per info e prenotazioni scrivete direttamente a katia@shodo.it

 

Watoji – Legatoria giapponese

Corso autunno 2023 con Luca Cisternino

Date:

07-14-21 ottobre

04-11-25 novembre

Dalle 10.30 alle 13.00

Per info e prenotazione scrivete direttamente a Luca alla mail lucacister@gmail.com

Info link: www.centrodiculturagiapponese.org

“HOKUSAI – IL VECCHIO PAZZO PER LA PITTURA E LA GRANDE ONDA“

Scritto nella pietra Mostra di shodō / calligrafia dell’Asia orientale

Visita guidata al giardino dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma

FESTIVAL DEL CINEMA GIAPPONESE IN TOSCANA – EDIZIONE INAUGURALE 2023

Programma e corsi 2023/2024 del Centro di Cultura Giapponese

ARTE DELLA CALLIGRAFIA CINESE-GIAPPONESE Stage-Laboratorio

Luogo dell’evento: CELSO Istituto di Studi Orientali
Data dell’evento: DA OTTOBRE 2023 A GIUGNO 2024 (incontri con cadenza mensile)
Orari: Date e orari: http://www.celso.org/corso_stage_shudao.html
Scadenze e Prenotazione: Lo Stage-Laboratorio è AD ISCRIZIONE (fino ad esaurimento posti)
Richieste di informazioni e prenotazioni possono essere inviate a questo indirizzo elettronico : info@celso.org
Per le prenotazioni è necessario segnalare : Nome, Cognome, indirizzo, telefono, e-mail. Le iscrizioni possono essere formalizzate online o in Segreteria.
La Segreteria è aperta al pubblico su appuntamento ed è possibile fissare un appuntamento inviando richiesta a : info@celso.org

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STAGE-LABORATORIO PER LIVELLO

Livelli : 1 – 2 – 3 – 4 – Avanzato 

Le forme della scrittura, i materiali, le tecniche, l’estetica

In un Laboratorio allestito alla maniera tradizionale cinese-giapponese

SHUDAO – SHODÔ

Arte della calligrafia cinese-giapponese

Contenuti del corso:

– Introduzione all’arte della calligrafia cinese-giapponese

– La ‘via della scrittura’

– I ‘quattro tesori’

– Il tratto e la forma

– Pittogrammi, ideogrammi e composti

– La ‘pratica’ del corpo e della mente

– Dinamica del gesto ed elaborazione della forma

– Ritmo e controllo

– Strutture ed equilibri nella composizione

– Forme e stili calligrafici

– Tecnica ed estetica

– Tradizione e creativita’ nell’arte della calligrafia

L’arte della calligrafia in Cina come in Giappone è una delle forme più alte di espressione artistica che da sempre ha legato indissolubilmente la pittura alla filosofia.Lontana dalle forme di abbellimento della scrittura che connotano la tradizione calligrafica in Occidente, la Calligrafia in Cina come in Giappone è così intimamente legata alla pittura che ne costituisce il fondamento nell’apprendimento come nella pratica, così intimamente legata alla filosofia che ogni opera eseguita nel giusto spirito è considerata uno stadio della riflessione filosofica, al pari di un trattato, da ‘leggere’ e sulla quale meditare.

Un buon pittore è prima un buon calligrafo, in grado di controllare nella continuità del ritmo e nella rapidità dell’esecuzione ogni variazione nell’azione del pennello, la cui tecnica si fonda sulla capacità di muovere la propria mano in consonanza con il proprio spirito.

Un buon calligrafo è prima un buon filosofo che prova ad esprimere attraverso la pratica e la tecnica la dimensione più profonda della propria ricerca filosofica.

Info link: https://www.celso.org/corso_stage_shudao.html 

“HOKUSAI – IL VECCHIO PAZZO PER LA PITTURA E LA GRANDE ONDA“

Scritto nella pietra Mostra di shodō / calligrafia dell’Asia orientale

Visita guidata al giardino dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma

FESTIVAL DEL CINEMA GIAPPONESE IN TOSCANA – EDIZIONE INAUGURALE 2023

Programma e corsi 2023/2024 del Centro di Cultura Giapponese

ARTE DELLA CALLIGRAFIA CINESE-GIAPPONESE Stage-Laboratorio

Evento il 19 settembre visione del film Il sapore della felicità di Slony Sow

Luogo dell’evento: Cineteca Milano Arlecchino, Via S. Pietro All’Orto, 9, 20121 Milano MI
Data dell’evento: Martedì 19 settembre 2023
Orari:ore 18:30
Scadenze e Prenotazione: per registrazione all’evento: https://forms.gle/jppc59ctc3iTsLHy9  (chiusura compilazione ore 9:00 di Lunedì 18 settembre)

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Il 19 settembre Wanted Cinema vi invita al Club del Martedì, presso la cineteca di Milano (Cinema Arlecchino) dove verrà proiettato il film “Il sapore della felicità”  di Slony Sow.

Collaborando all’evento con Wanted Cinema, la nostra associazione Giappone in Italia, ha a disposizione 30 biglietti gratuiti per la visione della pellicola. Chiunque volesse partecipare dovrà compilare il google form inserendo: Nome Cognome e mail. La possibilità di compilazione si concluderà lunedì 18 settembre alle ore 9:00.

I dati verranno utilizzati per l’invio dei biglietti dell’evento.

Il film è una commedia francese, uscita nel 2022, girata sia in Giappone che in Francia di una durata di 105 minuti.

Il film segue la vita del miglior chef di Francia, interpretato dall’attore Gérard Depardieu, che dopo aver sfiorato la morte, si lancia alla ricerca del sapore massimo, l’inafferrabile quinto sapore -l’umami- che ha sconvolto la sua vita fin da ragazzo quando, al suo primo concorso di cucina, era stato battuto da uno chef giapponese con una normale scodella di noodles. 

Disposto a tutto per scoprirne i segreti e pur odiando volare, l’uomo parte improvvisamente alla volta dell’Oriente, dove scoprirà molto più che una semplice ricetta.

Ambientato tra Francia e Giappone, Il sapore della felicità è un’avventura culinaria e sentimentale tutta da scoprire.

Per maggiori informazioni sul film cliccate il seguente link: https://www.giapponeinitalia.org/2023/09/87411/

“HOKUSAI – IL VECCHIO PAZZO PER LA PITTURA E LA GRANDE ONDA“

Scritto nella pietra Mostra di shodō / calligrafia dell’Asia orientale

Visita guidata al giardino dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma

FESTIVAL DEL CINEMA GIAPPONESE IN TOSCANA – EDIZIONE INAUGURALE 2023

Programma e corsi 2023/2024 del Centro di Cultura Giapponese

ARTE DELLA CALLIGRAFIA CINESE-GIAPPONESE Stage-Laboratorio

Evento il 19 settembre visione del film Il sapore della felicità di Slony Sow

Al Centro Caprense Ignazio Cerio la presentazione del libro IRO – L’essenza del colore nel design giapponese

Luogo dell’evento: Centro Caprense Ignazio Cerio
Data dell’evento: Venerdì 15 settembre
Orari: ore 18:30
Scadenze e Prenotazione:  Info Centro Cerio: 081 837 6681

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Venerdì 15 settembre alle 18:30 la Sala Conferenze del Centro Caprense Ignazio Cerio ospiterà la presentazione del libro “IRO – L’essenza del colore nel design giapponese”. Ne parlerà l’autrice Rossella Menegazzo con il giornalista Antonio Moscatello e la professoressa Chiara Ghidini. Il volume è dedicato alle origini dei colori tradizionali del Paese del Sol Levante ed è stato pubblicato dalla Casa editrice L’ippocampo. L’opera riporta una selezione di 200 colori (iro, in giapponese) rappresentati negli oggetti di culto della cultura nipponica: dai kimono del XVI secolo alle sedute contemporanee, dagli utensili da cucina alle ceramiche raffinate.

Attraverso le pagine del libro si compie un viaggio alla scoperta dei talenti che hanno dato forma al design giapponese tra i quali: Naoto Fukasawa, Issey Miyake e Reiko Sudo. Ogni tonalità è corredata da un breve testo descrittivo che sottolinea origini, influenze, tecniche e notizie sui pigmenti da cui venivano ricavate le pregiate tinture come il famoso blu indaco.

Rossella Menegazzo è professore associato di Storia dell’arte dell’Asia Orientale all’Università degli studi di Milano dal 2012, dopo aver completato il Dottorato di ricerca in Studi Orientali (Storia dell’arte giapponese) presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. È Advisor del Centre for Advanced Design and Technology Centre della Tokyo University, curatore di diversi convegni, esposizioni e cataloghi sull’arte, la fotografia e il design giapponesi in collaborazione con le maggiori istituzioni museali italiane ed estere. Collabora con diverse testate italiane. È membro dell’Accademia Ambrosiana. Nel 2017 è insignita del Premio del Ministero per gli Affari Esteri del Giappone. Nel 2016 è registrata come “Cool Japan Ambassador” dal Japan Cabinet Office.

Chiara Ghidini è professore associato di Religioni e filosofie dell’Asia orientale all’Università di Napoli L’Orientale. Si è specializzata a Kyoto e a Tokyo, conseguendo, poi, il PhD in Storia culturale del Giappone all’Università di Cambridge. Ha pubblicato saggi e monografie e curato di recente con Luca Milasi e Silvio Vita un volume sui manoscritti della Collezione Marega per la Biblioteca Vaticana. È ricercatrice non residente presso l’ISEAS (Scuola Italiana di Studi sull’Asia Orientale) di Kyoto e, in qualità di membro del consiglio direttivo dell’Ismeo – Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente – promuove attivamente la conoscenza della musica tradizionale del Mediterraneo e dell’Asia in Italia.

Antonio Moscatello è giornalista presso l’agenzia di stampa askanews per la quale si occupa prevalentemente di notizie sull’Asia. È stato corrispondente da Tokyo e ha seguito da inviato le fasi del conflitto in Iraq a partire dal 2003. Ha realizzato reportage sullo tsunami del Sud-est asiatico del dicembre 2004, sugli attentati di Londra del luglio 2005. Tra il 2005 e il 2007, è stato corrispondente da Budapest. Ha pubblicato un romanzo e diversi libri sul Giappone. È tra i fondatori dell’etichetta discografica Doppio Sugo Records.

 

(photo credits: centrocaprense.org )

 

Costo: L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Info link: https://caprinews.it/?p=46526 

“HOKUSAI – IL VECCHIO PAZZO PER LA PITTURA E LA GRANDE ONDA“

Scritto nella pietra Mostra di shodō / calligrafia dell’Asia orientale

Visita guidata al giardino dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma

FESTIVAL DEL CINEMA GIAPPONESE IN TOSCANA – EDIZIONE INAUGURALE 2023

Programma e corsi 2023/2024 del Centro di Cultura Giapponese

ARTE DELLA CALLIGRAFIA CINESE-GIAPPONESE Stage-Laboratorio

Evento il 19 settembre visione del film Il sapore della felicità di Slony Sow

Al Centro Caprense Ignazio Cerio la presentazione del libro IRO – L’essenza del colore nel design giapponese

-Bushido- a rock opera about the way of the warrior

Luogo dell’evento: Teatro Michelangelo

Data dell’evento: Venerdì 27 ottobre

Scadenze e Prenotazione: info e biglietteria: telefono 059343662 Email: info@teatromichelangelo.com; orari: tutti i giorni ore 9.30-12.00 e 17.00-20.00 (sabato e festivi esclusi)

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Vivi un’esperienza musicale unica nel suo genere, creata per una dimensione teatrale nella quale fruire appieno dello spettacolo, nelle sue varie sfaccettature sensoriali. Il nuovo progetto dei Perfect View, vuole proporre al pubblico uno spettacolo totalizzante all’insegna dell’arte nelle sue molteplici sfaccettature.

Valorizzando la dimensione più intima della musica, abbiamo dato vita ad un connubio di esperienze visive, musicali, narrative e culturali che compenetrandosi vi avvolgeranno nella loro bellezza. Il progetto nasce all’indomani dell’uscita del concept album Bushido, ispirato alla tradizione giapponese e che si prefigge di proporre al pubblico l’arte musicale in una forma tutta nuova, ma ispirata a tradizioni che abbiamo voluto riportare in auge e che affondano le loro radici nel passato e che abbiamo proposto in una forma estremamente coinvolgente. La magia della musica in un teatro nel quale l’ascoltatore, è avvolto da una pletora di sensazioni acustiche e visive, impossibili da catturare in un concerto e per tale motivo, altamente coinvolgenti. Una storia che vi catapulterà nella tradizione giapponese dei samurai e vi catturerà dal primo istante.

La rock opera teatrale Bushido si snoda attraverso veri e propri atti, mutuando il retaggio della tradizione classica e rielaborandolo in chiave moderna. Si parte dalla nascita del protagonista, sino alla sua maturazione, attraverso un percorso di crescita morale e spirituale, secondo la tradizione dell’onore e del rispetto, tipica della disciplina dei samurai. Attraverso una serie di prove, che iniziano dalla presa di coscienza della sua disabilità fisica, Koji, guidato dallo spirito del suo onorevole nonno, combatterà la sua “buona” battaglia, facendo suoi i fondamentali principi di vita quali lealtà, onore, amore, tradizione, famiglia, rispetto per la natura e compassione per l’uomo. Percorrendo la via del samurai arriverà alla meta finale, in una sorta di circolo nel quale tutto, volge alla perfezione ed alla sublimazione delle sue più nobili pulsioni, sconfiggendo non solo i suoi demoni, ma attraversando il fuoco delle prove della vita che lo purificheranno, rendendolo perfetto nelle virtù tramandategli dal nonno e facendolo ricongiungere alla sua famiglia, dopo un viaggio avventuroso di maturazione. 

Il messaggio che abbiamo voluto esplicitare quando abbiamo pensato a Bushido è un messaggio che affonda la sua tradizione nella storia giapponese, ma al contempo è un vero e proprio inno motivatore estremamente forte ed attuale, che affronta il cruccio delle disabilità fisiche dell’uomo, che vessano nell’animo e prostrano nel fisico tante persone, ma che, affrontate con lo spirito del nostro protagonista, ovvero sentendosi parte di un universo che racchiude valori che sono alla base delle nostre esistenze, possono motivarci per affrontare la lotta, anche quella più dura e dolorosa, ma alla fine sublimare tale dolore e trasformarlo in un momento di maturazione e crescita. Non un punto di arrivo, ma un punto di partenza come fu per il nostro protagonista. Musicare quest’opera è stata una normale conseguenza di una storia, che proprio perché parla di superamento personale, lotta e scoperta del proprio io interiore di guerriero, doveva per forza avere una connotazione artistica che solo la musica avrebbe potuto esprimere.

L’opera Bushido oltre ad un’opera rock estremamente avvincente racchiude in sé un messaggio di speranza che vogliamo fare arrivare con tutta la sua potenza a tutti coloro i quali hanno bisogno della forza del samurai per lottare contro un nemico che anche se a volte sembra sopraffarli, può essere sconfitto.

Il genere musicale, colonna portante di Bushido è un rock melodico che proprio come nell’opera a guisa di vero e proprio linguaggio, si adatta ed interpreta al meglio il momento preciso della narrazione, attraverso dinamiche più dolci o più sostenute. Arrangiamenti e sonorità riconducibili alle melodie giapponesi sono altresì presenti unitamente alla voce narrante giapponese.

 

“HOKUSAI – IL VECCHIO PAZZO PER LA PITTURA E LA GRANDE ONDA“

Scritto nella pietra Mostra di shodō / calligrafia dell’Asia orientale

Visita guidata al giardino dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma

FESTIVAL DEL CINEMA GIAPPONESE IN TOSCANA – EDIZIONE INAUGURALE 2023

Programma e corsi 2023/2024 del Centro di Cultura Giapponese

ARTE DELLA CALLIGRAFIA CINESE-GIAPPONESE Stage-Laboratorio

Evento il 19 settembre visione del film Il sapore della felicità di Slony Sow

Al Centro Caprense Ignazio Cerio la presentazione del libro IRO – L’essenza del colore nel design giapponese

-Bushido- a rock opera about the way of the warrior

Luna piena sulla città antica

Luogo dell’evento: Libreria Feltrinelli, IBS

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Vi vogliamo proporre la lettura dell’opera di Ota toshihiko intitolata “Luna piena sulla città antica, pubblicata nel 2023 dalla casa editrice Peacock .

Una raccolta di poesie tanka del poeta Toshihiko Ota. Il tanka 短歌, poesia breve, è un componimento di 31 morae. 

Nato nel V secolo d.C., non ha subito variazioni nel corso di sedici secoli. Poiché la tecnica poetica foneticamente complessa, vede l’impossibilità di una traduzione in lingua occidentale. 

Il libro riporta i tanka originali spiegati dal poeta, realizzando un sottile racconto che cita imperatori, divinità e luoghi di altri tempi, vissuti con una semplicità disarmante. 

Toshihiko Ota è un poeta, nato nel 1951 a Fukuoka. Attualmente vive a Mitsue, prefettura di Nara, in una casa tipica giapponese immersa nei boschi di bambù. Ha sempre amato la poesia, la lingua spagnola e il jazz. Nel 2017 è stato ospite alla Storica libreria Bocca dal 1775 con una performance art tra jazz e haiku. 

La copertina è di Andrea Brivio riprende – “Rondini tra i fiori di ciliegio” – di Seitei Watanabe (china e pigmenti su carta artigianale)

Costo: 19,00 euro

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