L’installazione “Straordinaria” del duo we+ per Palazzo Litta a Milano

Luogo dell’evento: Palazzo Litta – Corso Magenta, 24, 20121 Milano

Data e ora dell’evento: dal 15 al 21 aprile

 

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L’azienda, che da sempre si contraddistingue per la vocazione sperimentale e l’approccio pioneristico al design, torna al Fuorisalone con un intervento dello studio di design giapponese we+, in uno dei luoghi più iconici di Milano, il cortile di Palazzo Litta, nel cuore del distretto culturale delle 5 vie, da lunedì 15 a domenica 21 aprile. Stiamo parlando di Elica, azienda italiana con sede a Fabriano, leader globale da oltre 50 anni nel design e nella produzione di elettrodomestici dedicati al cooking come le cappe per la cucina che, in collaborazione con la Fondazione Ermanno Casoli, presenta un’iconica installazione dal titolo Straordinaria.

we+ è uno studio di design contemporaneo fondato nel 2013 da Toshiya Hayashi e Hokuto Ando che, grazie a una costante ricerca, condotta sia in Giappone che all’estero, dà vita a forme inedite. Lo studio ha sviluppato progetti indipendenti e auto-produzioni che hanno dato origine a numerose collaborazioni con aziende e organizzazioni, sviluppando progetti di R&D, installazioni e opere su commissione, branding, design spaziale e art direction. Hanno ricevuto numerosi premi, tra cui il FRAME Awards 2023 / Furniture of the Year, Dezeen Awards 2022 / Emerging Design Studio of the Year Public Vote, Wallpaper* Design Awards 2022 / Best Elements of Surprise, EDIDA 2019 / Young Designer of the Year. Il loro lavoro fa parte della collezione del Vitra Design Museum in Germania.

In occasione della Milano Design Week, il duo ha realizzato nel cortile di Palazzo Litta – esempio altissimo di barocchetto lombardo – un’opera immersiva, in cui vivere un’esperienza sensoriale a 360°, che si ispira alla leggerezza delle nuvole, creando un flusso continuo nell’alternanza di toni che evocano l’aria e il calore, elementi naturali e fortemente identitari per Elica. “Ci siamo lasciati ispirare dagli elementi naturali, dal luogo e dal concept Straordinaria per dare vita a un’installazione dove natura, bellezza e colore si fondono per offrire al pubblico un viaggio sensoriale incentrato sul tema dell’aria. L’essenza del brand ci ha spinto a ricercare una prospettiva d’interpretazione autentica dei suoi valori”, affermano gli artisti Toshiya Hayashi e Hokuto Ando. “Il rapporto e il contatto con le forme, i materiali, le tonalità e la profondità trasportano il visitatore in una dimensione unica di connessione con l’elemento”.

Info link: https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2024/04/arte-scienza-fuorisalone-milano-we/

 

L’installazione “Straordinaria” del duo we+ per Palazzo Litta a Milano

Mostra “VIBRAZIONI DELLA MATERIA”

Luogo dell’evento: Lattuada Gallery
Via Senato 15, Milano

Data e ora dell’evento: dal 24 aprile al 24 maggio 2024, con inaugurazione il 23 aprile alle ore 19.00

 

 

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Lattuada Gallery è lieta di presentare al pubblico la mostra VIBRAZIONI DELLA MATERIA, che si terrà dal 24 Aprile al 24 Maggio 2024, con inaugurazione il 23 Aprile alle ore 19.00

La mostra intende esplorare la pratica materica e superficiale di due artisti dal Giappone, pressochè coetanei ma con due esiti di ricerca di grande divergenza: Tetsuro Shimizu (Tokyo, 1958) e Ōki Izumi (Tokyo, 1956).
Se Ōki Izumi raggiunge l’Italia per lo studio dello Spazialismo, per poi scoprire la dialettica del vetro in lastra, sua materia identificativa, quella di Tetsuro Shimizu è invece un’inesausta riflessione sulla pittura come processo, e quindi liberata di alcuni canoni di metodo e di supporto a favore di una sua interpretazione spaziale.

Modelli di paesaggi urbani, anzi veri e propri prospetti parametrici in lastre di vetro verranno posti in dialogo con piattaforme pittoriche non ortogonali, e anzi generate dalla massima libertà di sagoma, e quindi di interazione con il vuoto. All’inaugurazione della mostra, che vede il patrocinio del Consolato Giapponese, verrà presentato un catalogo edito da Lattuada Gallery.

VIBRAZIONI DELLA MATERIA è l’ultima mostra proposta da Lattuada Gallery, storica galleria milanese inaugurata da Fiorella La Lumia nel 1963. Al giorno d’oggi, la galleria ha sede a Milano e New York e prosegue l’attività di ricerca storica con particolare attenzione al Futurismo, senza mai dimenticare esperienze artistiche contemporanee, sotto la guida di Flavio e Leonardo Lattuada.

 

Info link: https://www.lattuadagallery.com/it

 

L’installazione “Straordinaria” del duo we+ per Palazzo Litta a Milano

Mostra “VIBRAZIONI DELLA MATERIA”

Mostra “Vessel (no) Vessel” presso ESH Gallery (Milano) Art Week e Design Week

Luogo dell’evento: ESH Gallery, Via Forcella 7 (Zona Tortona), Milano

Data e ora dell’evento: 11 aprile – 17 maggio 2024
11-20 aprile (domenica chiusura): h 11-19
21 aprile – 17 maggio: su appuntamento

 

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Cari amici,

siamo lieti di segnalarvi che ha inaugurato presso ESH Gallery di Milano la mostra Vessel (no) Vessel.

Sono esposte le opere di diversi artisti giapponesi tra cui:
Fuku Fukumoto, Akio Niisato, Oki Izumi, Ryo Sekino, Hanako Gejo, Shinya Tanoe.

La mostra Vessel (no) Vessel, è un evento inserito nel programma ufficiale della Milano Art Week e nel circuito della Design Week. L’esposizione, che rimarrà in programmazione fino al 17 maggio, presenta opere di artisti che con le rispettive ricerche formali su ceramica e vetro tracciano nuove rotte espressive e ridefiniscono il tema archetipo del vaso, una delle più antiche forme d’arte presente in ogni cultura.

Per info:
t: + 39 0256568164
t: +39 0294159572
enquiries@eshgallery.com
www.eshgallery.com

 

Info link: https://www.eshgallery.com/exhibition/vessel-no-vessel-eshgallery/

 

L’installazione “Straordinaria” del duo we+ per Palazzo Litta a Milano

Mostra “VIBRAZIONI DELLA MATERIA”

Mostra “Vessel (no) Vessel” presso ESH Gallery (Milano) Art Week e Design Week

La compagnia del BelCanto presenta “Madama Butterfly”

Luogo dell’evento: Teatro Stella (via Pezzotti 53, Milano)

Data e ora dell’evento: domenica 14 aprile, ore 16:30

 

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Cari amici,

La Compagnia del BelCanto vi invita al prossimo appuntamento al Teatro Stella (Via Pezzotti 53, Milano – zona Tibaldi) per la Stagione Lirica 2023/24! Domenica 14 aprile 2024, alle ore 16:30 il sipario si apre su “MADAMA BUTTERFLY’ dramma lirico in tre atti – Musica di Giacomo Puccini (segue il programma sotto la locandina con i contatti per info).

 

 

“MADAMA BUTTERFLY’
dramma lirico in tre atti
Musica di Giacomo Puccini

PERSONAGGI e INTERPRETI :
Personaggi e interpreti:
CioCio San: Hiroko Morita
Suzuk:: SeonHyeong Kim*
Pinkerton: Alessandro Mundula
Sharpless: Leonardo Cremona*
Goro: Yuan Shan*
Yamadori: Bolin Zhu*
Bonzo: Angelo Lodetti
Kate: Anastasia Ganina
Commissario Imperiale: Gianluca Alfano

Regia di Pierluigi Cassano
Al pianoforte M.a Minami Mashio

* Vincitori del ruolo o finalisti al Concorso Lirico Internazionale “A Ruoli d’Opera” 2023
***** ***** *****
INFO e BIGLIETTERIA : www.compagniadelbelcanto.it

INFO : Patrizia tel. 333 2223570 – chiamare dalle 15 alle 17
***** ***** *****

LA TRAMA
In una grande città del Giappone, una geisha di soli 15 anni viene venduta come sposa a un ufficiale della marina americana, Pinkerton.
La ragazza, di nome CioCioSan ma soprannominata “Madama Butterfly” per la sua fragile bellezza, è profondamente innamorata e per adeguarsi al suo sposo, rinuncia alla sua religione e alla sua famiglia, ma ignora che per l’uomo quel matrimonio è soltanto un gioco.
Dopo un breve periodo felice, CioCioSan si ritrova sola e con un figlio da allevare, ma il suo amore è tenace: lui ha promesso che tornerà e lei lo aspetta con fiducia, scrutando l’orizzonte dalla sua casa sulla collina.
Dopo tre lunghi anni, Pinkerton si ripresenta in Giappone con una vera moglie americana e Butterfly, schiacciata dal disinganno, consegna il figlio alla coppia e si toglie la vita.

BRANI CELEBRI:
Amore o grillo
Ancora un passo… Spira sul mare
Viene la sera…. Bimba dagli occhi pieni di malia
Un bel dì vedremo
Che tua madre dovrà prenderti in braccio
Scuoti quella fronda
Coro a bocca chiusa
Addio, fiorito asil
Tu, tu, piccolo Iddio

NOTE
Edizione non integrale dell’opera di G. Puccini.
Spettacolo in tre atti
Durata: 2 ore e 15 minuti, più due brevi intervalli.

Info link: https://www.compagniadelbelcanto.it/

 

L’installazione “Straordinaria” del duo we+ per Palazzo Litta a Milano

Mostra “VIBRAZIONI DELLA MATERIA”

Mostra “Vessel (no) Vessel” presso ESH Gallery (Milano) Art Week e Design Week

La compagnia del BelCanto presenta “Madama Butterfly”

“Ryoju, l’amore che non si può” in scena domenica 14 aprile al Chiossone

Luogo dell’evento: Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone

Data e ora dell’evento: domenica 14 aprile, ore 16:00

 

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Nell’ambito di Lunaria a Levante 2024, domenica 14 aprile alle ore 16, un’immersione nelle atmosfere del Giappone ospitata dal Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone a Villetta Di Negro: “Ryoju o l’amore che non si può” è un reading musicale liberamente tratto da “Il fucile da caccia” di Yasushi Inoue con protagoniste tre donne – interpretate da Raffaella Azim, Mariella Fenoglio e Sara Mennella – e le loro tre lettere, tutte destinate allo stesso uomo, Josuke.

A scriverle sono la moglie, Midori, l’amante, Saiko, e la figlia ventenne di quest’ultima, Shoko: un equilibrio difficile ha tenuto legati per anni i loro destini, grazie a un velo di silenzio e di menzogna reciproci. Ma un avvenimento inatteso sconvolgerà le loro vite, rompendo questo equilibrio.

Lo spettacolo sarà diretto da Daniela Ardini. Seguirà una visita guidata al museo. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare i numeri di telefono 0102477045 e 3737894978, scrivere via e-mail a info@lunariateatro.it o consultare il sito web lunariateatro.it.

Info link: https://lunariateatro.it/programmazione/stagione-lunaria-a-levante/

 

L’installazione “Straordinaria” del duo we+ per Palazzo Litta a Milano

Mostra “VIBRAZIONI DELLA MATERIA”

Mostra “Vessel (no) Vessel” presso ESH Gallery (Milano) Art Week e Design Week

La compagnia del BelCanto presenta “Madama Butterfly”

“Ryoju, l’amore che non si può” in scena domenica 14 aprile al Chiossone

Al via the 9th Sendai International Music Competition! Piano & Violin 第9回仙台国際音楽コンクール実施及び応募受付開始のお知らせ

Luogo dell’evento: Hitachi Systems Hall Sendai (Sendai City Youth Cultural Center)
3-27-5, Asahigaoka, Aoba-ku, Sendai City, Miyagi Pref., Japan

Data e ora dell’evento: dal 24 maggio al 29 giugno 2025

 

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Cari amici,

Il Comitato Organizzatore del Concorso Internazionale di Musica della città di Sendai e la Sendai Cultural Foundation sono lieti di annunciare che la nuova edizione del Concorso Internazionale di Musica di Sendai per le sessioni di Piano & Violino si terrà dal 24 maggio al 29 giugno 2025.

Si rivolgono, e noi con loro, ai giovani musicisti promettenti di tutto il mondo.

Violin Section

Sabato 24 maggio – Domenica 8 giugno 2025

Piano Section

Sabato 14 giugno – Domenica 29 giugno 2025

Per il concorso c’è ancora tempo ma il periodo di candidatura intercorre tra mercoledì 10 luglio e mercoledì 23 ottobre 2024 (deadline) ore 23:59 (ora del Giappone)

Vi rinviamo qui di seguito al sito ufficiale del concorso dove troverete le linee guida per la partecipazione e l’application form: https://simc.jp/information/7286/ (日本語) https://simc.jp/en/9th_competition/outline/(english)

Le Brochure del concorso sono disponibili in consultazione nella hall del Consolato.

 

Info link: https://simc.jp/en/9th_competition/outline/

 

L’installazione “Straordinaria” del duo we+ per Palazzo Litta a Milano

Mostra “VIBRAZIONI DELLA MATERIA”

Mostra “Vessel (no) Vessel” presso ESH Gallery (Milano) Art Week e Design Week

La compagnia del BelCanto presenta “Madama Butterfly”

“Ryoju, l’amore che non si può” in scena domenica 14 aprile al Chiossone

Al via the 9th Sendai International Music Competition! Piano & Violin 第9回仙台国際音楽コンクール実施及び応募受付開始のお知らせ

Setsu & Shinobu Ito alla Milan Design Week 2024

Luogo dell’evento: diverse location (per maggiori dettagli guardare foto)

Data e ora dell’evento: dal 16 al 21 aprile (per maggiori dettagli guardare foto)

 

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Setsu & Shinobu Ito presenteranno diverse opere al Salone e al Fuori Salone di Milano 2024.

Coppia nella vita e nel lavoro, spaziano dal design di architettura a quello di interni e industriale, all’artigianalità, al packaging, all’elettronica fondendo cultura nipponica e italiana.

 

 

FUORISALONE

 

Info link: http://www.studioito.com/salone2024.html 

 

L’installazione “Straordinaria” del duo we+ per Palazzo Litta a Milano

Mostra “VIBRAZIONI DELLA MATERIA”

Mostra “Vessel (no) Vessel” presso ESH Gallery (Milano) Art Week e Design Week

La compagnia del BelCanto presenta “Madama Butterfly”

“Ryoju, l’amore che non si può” in scena domenica 14 aprile al Chiossone

Al via the 9th Sendai International Music Competition! Piano & Violin 第9回仙台国際音楽コンクール実施及び応募受付開始のお知らせ

Setsu & Shinobu Ito alla Milan Design Week 2024

The Beauty of Lines, SUGIYAMA, Japanese Minimalist Solid Iron Furniture al Fuorisalone 2024

Luogo dell’evento: Galleria Antonio Battaglia, Milano

Data e ora dell’evento: da lunedì 15 a sabato 20 aprile, exhibition dalle ore 10:00 alle 19:00

 

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SUGIYAMA presenta la seconda exhibition al Fuorisalone di Milano.

“The Beauty of Lines iron furniture—created with the skillful processes of
“cutting,” “bending,” “hammering,” “welding,” and “sanding.”
Each SUGIYAMA product is carefully brought to completion by the craftsmen who make it.
The iron, which at first is just a bar or a plate, is transformed into warm iron furniture.
The delicate finish applied by the iron craftsmen brings out the unique look and texture.
This is SUGIYAMA’s craftsmanship.

By “cutting,” “bending,” “hammering,” “welding,” and “sanding,”
The Beauty of Lines iron furniture, with its “thinness” in pursuit of minimalism, is created.

We would like to introduce some chairs we will show this year.
Enjoy such attractive iron furniture in your daily life.”

 

SHIN SERIES

 

CRANK SERIES

 

FELICE SERIES

Per info: info@sugiyama.furniture

Info link: http://www.galleriaantoniobattaglia.com/?p=7542

 

L’installazione “Straordinaria” del duo we+ per Palazzo Litta a Milano

Mostra “VIBRAZIONI DELLA MATERIA”

Mostra “Vessel (no) Vessel” presso ESH Gallery (Milano) Art Week e Design Week

La compagnia del BelCanto presenta “Madama Butterfly”

“Ryoju, l’amore che non si può” in scena domenica 14 aprile al Chiossone

Al via the 9th Sendai International Music Competition! Piano & Violin 第9回仙台国際音楽コンクール実施及び応募受付開始のお知らせ

Setsu & Shinobu Ito alla Milan Design Week 2024

The Beauty of Lines, SUGIYAMA, Japanese Minimalist Solid Iron Furniture al Fuorisalone 2024

RESTEP: Lo Shibui Collective ospite della rassegna di danza contemporanea L’Arte dello Spettatore

Luogo dell’evento: Teatro Traetta. Via Tommaso Traetta, 17 Bitonto

Data e ora dell’evento: domenica 14 aprile, ore 19:00

 

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La rassegna di danza contemporanea L’Arte dello Spettatore del Network Internazionale Danza Puglia, sostenuta da Comune di Bitonto e Teatro Pubblico Pugliese, programma lo spettacolo Restep, domenica 14 aprile, ore 19:00, al Teatro Traetta di Bitonto firmato dalla coreografa giapponese Emi Miyoshi e interpretato dallo Shibui Collective (info asso.riesco@gmail.com, 3516749330, ticket online su vivaticket).

Emi Miyoshi ha lavorato nella compagnia di danza PrettyUglyTanzKöln sotto la direzione di Amanda Miller, dal 2014 produce a Friburgo SHIBUI KOLLEKTIV. SHIBUI è una parola giapponese che si riferisce all’estetica della bellezza semplice, umile e rara, una bellezza che può offendere e lasciare un retrogusto amaro. Negli ultimi anni, Emi Miyoshi ha esplorato i sentimenti di solitudine e connessione in vari modi. Il suo lavoro artistico affronta in modo toccante il sentimento di alienazione sociale ed emotiva.

Domenica 14 aprile è la giornata dedicata al progetto Network Students, gli allievi incontreranno la coreografa Emi Miyoshi con la quale lavoreranno in un workshop focalizzatosu tecniche e linguaggi strettamente connessi allo spettacolo che sarà in scena al Teatro Traetta. La giornata di formazione proseguirà con il progetto Carta Bianca Students in cui Loredana Savino approfondirà il ruolo della voce e della musica in dialogo con l’arte coreutica.

RESTEP

Direzione artistica e coreografia: Emi Miyoshi

Interpreti: Anna Kempin, Katharina Ludwig, Marcella Centenero, Davide Degano, GiorgosMichelakis

Tamburi e percussioni: Konrad Wiemann

Costumi: Charlotte Morache

Drammaturgia: Monica Gillette

Assistente coregrafa: Unita Gay Galiluyo

Luci: Natalie Stark

Suono: Martin Kölker-Heinrich, Jan Geuer

Lo spettacolo è sostenuto dal NATIONALES PERFORMANCE NETZ International Guest Performance Fund for Dance, which is funded by the Federal Government Commissioner for Culture and the Media

INFO E BOTTEGHINO

+39 351 674 9330

asso.riesco@gmail.com

www.networkdanzapuglia.it

Ticket online https://www.vivaticket.com/it/ticket/breathe-with-me-a-moment/226653

 

Info link: https://www.dabitonto.com/cronaca/lo-shibui-collective-ospite-della-rassegna-di-danza-contemporanea-l-arte-dello-spettatore.htm 

 

L’installazione “Straordinaria” del duo we+ per Palazzo Litta a Milano

Mostra “VIBRAZIONI DELLA MATERIA”

Mostra “Vessel (no) Vessel” presso ESH Gallery (Milano) Art Week e Design Week

La compagnia del BelCanto presenta “Madama Butterfly”

“Ryoju, l’amore che non si può” in scena domenica 14 aprile al Chiossone

Al via the 9th Sendai International Music Competition! Piano & Violin 第9回仙台国際音楽コンクール実施及び応募受付開始のお知らせ

Setsu & Shinobu Ito alla Milan Design Week 2024

The Beauty of Lines, SUGIYAMA, Japanese Minimalist Solid Iron Furniture al Fuorisalone 2024

RESTEP: Lo Shibui Collective ospite della rassegna di danza contemporanea L’Arte dello Spettatore

“Contemporary Monogatari: nuove narrazioni giapponesi”

Luogo dell’evento: MAO – Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino

Data e ora dell’evento: fino a domenica 5 maggio 2024, dal martedì alla domenica 10:00-18:00, lunedì chiuso

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Un delicato kesa, il mantello rituale buddhista, accanto a un minimale kimono fatto di corda annodata; la struttura imponente delle armature dei samurai di fianco ai video delle performance Umbrella dance e In the garden; le stampe lignee ottocentesche in dialogo con le fotografie che raffigurano attori kabuki: nel nuovo riallestimento della galleria giapponese del MAO, che accosta opere delle collezioni permanenti e lavori dell’artista giapponese Kazuko Miyamoto (Tokyo, 1942), convivono epoche e linguaggi diversi, che offrono punti di vista distanti ma collaterali su tematiche e simboli ricorrenti e stratificati.

Contemporary Monogatari: nuove narrazioni giapponesi, che apre al pubblico il 13 dicembre, a cura del direttore Davide Quadrio insieme allo staff del MAO e realizzato in stretto dialogo con la direttrice del Museo Madre di Napoli, Eva Fabbris, propone un’esplorazione della pratica artistica di Kazuko Miyamoto in dialogo con gli spazi e le opere esposte al secondo piano della galleria giapponese del MAO.In questo progetto espositivo il presente si infiltra in una costellazione composta di oggetti provenienti dal passato che, grazie alla contaminazione, trovano nuova vita e nuove possibilità di significato.

Il riallestimento si apre con l’opera di Miyamoto Kimono/corde (2003), una sagoma di kimono stilizzata realizzata in corda, materiale povero emblema dell’essenzialità del minimalismo, posta in contrasto con la matericità serica e raffinata dei kesa delle collezioni permanenti del museo, tre esemplari del XIX secolo decorati con elaborazioni astratte e geometriche di motivi ispirati al mondo naturale, quali fiori e nuvole.

L’accostamento fa riferimento ai metodi di produzione artigianali dei due indumenti: analogamente ai mantelli rituali buddhisti infatti, anche i kimono sono tradizionalmente realizzati assemblando rettangoli di seta. La loro forma non è destinata ad assecondare le curve del corpo, ma ad avvolgerle, nascondendole. Attraverso il processo creativo, Miyamoto scarnifica l’originale struttura del kimono, uno dei simboli più potenti e universali del Giappone, e, attraverso un estremo gesto di sottrazione, la trasforma in un soggetto anatomico, uno scheletro che, però, del soggetto originale conserva l’essenza profonda.

Il tema ricorrente del kimono, essenziale della pratica performativa di Miyamoto quanto quelli delle corde, degli ombrelli e della natura, torna anche nello sketchbook dell’artista, che riunisce fotografie e riproduzioni di 22 opere, e nei disegni qui organizzati in forma di quadreria: attraverso il disegno, linguaggio prediletto dall’artista per la sua immediatezza, prende vita un alfabeto simbolico con cui tratteggiare una narrazione che unisce in un intrico indissolubile cultura tradizionale giapponese, vita quotidiana, identità diasporica.

Nell’opera di Miyamoto il recupero della memoria e delle tradizioni nipponiche torna anche nei video In the garden (2014) e Umbrella Dance (2004), che rileggono alcuni degli elementi più caratteristici dell’iconografia tradizionale giapponese. Le due opere sono accostate alla presenza imponente delle armature dei samurai e alla delicatezza delle fotografie di fine ‘800 che raffigurano attori di teatro kabuki, beltà femminili (bijin) immerse in colorati giardini e fanciulle intente a comporre ikebana.

Accanto a queste ultime è collocata l’opera Ladder and Branches (2010), un’effimera struttura dalle forme organiche e archetipiche – un po’ scala, un po’ nido, chiaro riferimento alle shimenawa, le corde utilizzate nei rituali di purificazioni shintoisti – che sottolinea la costante attitudine dell’artista a connettere, collegare, sanare le fratture fra l’arte e la vita, fra tempi e spazi distanti con ironia e spontaneità.

Proseguendo idealmente con la narrazione avviata nella sala principale, il corridoio dedicato agli ukiyo-e ospita un’ampia selezione di stampe appartenenti alle collezioni del museo e raffiguranti attori kabuki, in cui riecheggiano le tematiche e i gesti del teatro, della danza, della performance che emergono come risorgive sotterranee anche in numerose opere di Miyamoto.

Come in un ritorno all’origine, un percorso à rebours, nella sala da tè che chiude la sezione giapponese del MAO è collocata l’opera Kimono con corde e bastoni (2004): il dialogo fra pieno e vuoto che caratterizza la prima parte del progetto espositivo torna qui a manifestarsi con nuova forza, sottolineando anche il valore simbolico della circolarità legata al ki, il soffio vitale che permea spazio e corpo ed è al centro della ricerca espressiva di Kazuko Miyamoto.

La sintassi espositiva scelta per il progetto Contemporary Monogatari, fondata sul rapporto dialogico fra le opere delle collezioni e lo sguardo laterale di un’artista donna della diaspora giapponese del secondo dopoguerra, si inserisce all’interno di un rinnovamento radicale del MAO, che ambisce a creare una tensione dinamica fra passato e presente con l’obiettivo di generare narrazioni che non si ripiegano su sé stesse, ma che aprono possibili declinazioni del futuro e inedite occasioni di comprensione della storia e delle sue manifestazioni in ambito artistico e creativo.

Con un approccio analogo verranno affrontati nei prossimi mesi anche i riallestimenti delle gallerie dell’Himalaya e della Cina, previste per i primi mesi del 2024.

Ingresso incluso nel biglietto delle collezioni permanenti.

 

Info link: https://www.maotorino.it/it/evento/contemporary-monogatari-nuove-narrazioni-giapponesi/

 

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