Mostra “Japanesque Sustainable Formal” a Milano

Un caldo benvenuto nella settimana della Milano Moda Donna FW 2025-26 con una partecipazione speciale anche dal Giappone!

La tradizione antica e preziosa del kimono e l’originalità e praticità degli abiti contemporeanei trovano un connubio perfetto nelle creazioni di Munetaka Yokoyama. Il suo motto, in cui si riassume la sua filosofia, è “portare nel mondo l’abbigliamento formale moderno giapponese di lusso con eleganza e tradizione”. Lo stilista giapponese infatti si propone di utilizzare la cultura e le industrie tradizionali giapponesi, creare una nuova cultura dell’abbigliamento formale in Giappone e diffonderla nel mondo con l’ambizione di non perdere una tradizione antica, ma neanche cristallizzarla nel passato, fino a sbiadirla, ma adattarla alla contemporaneità, mantenerla attuale e viva in piena fioritura di colori e ispirazione, compagna della nostra quotidianità. Munetaka Yokoyama vi aspetta per scoprire le sue creazioni a JAPANESQUE SUSTAINABLE FORMAL EXCLUSIVE SHOWCASE questa domenica 2 marzo dalle ore 11 alle ore 17.00 presso Duo Milan Porta Nuova Hotel (A tribute Portfolio Hotel) in via Gerolamo Cardano, 1 a Milano.  Il tema dell’esposizione sono abiti da cerimonia come vestiti, giacche da sera e kimono, realizzati con l’utilizzo di tessuti per kimono giapponesi, materiali tradizionali e materiali sostenibili. 

Munetaka Yokoyama rappresenta la seconda generazione di una sartoria su misura fondata nel 1963, specializzata in abiti su misura e abbigliamento formale di alta gamma. La sartoria gode della fiducia dei principali grandi magazzini e hotel di lusso in Giappone da oltre sei decenni. Nel 2008, si è ampliato e affermato nel centro della moda di Tokyo, Minami Aoyama, e ha aperto l’Atelier ROSSO NERO, un atelier di abbigliamento formale di lusso che è ora riconosciuto come il primo marchio di abbigliamento formale del Giappone. Le sue creazioni, realizzate con meticolosa attenzione ai dettagli in collaborazione con abili artigiani, sono molto apprezzate da celebrità, élite dello spettacolo e clienti di alto livello in tutto il Giappone e non solo. Nel 2018 ha fondato la Japan Formalwear Culture Associationper preservare e promuovere sia il suo marchio che la cultura e le industrie tradizionali giapponesi. In qualità di presidente del consiglio di amministrazione, è impegnato nella sostenibilità, creando abiti da cerimonia utilizzando tessuti per kimono e tecniche di upcycling per ridurre l’impatto ambientale.

Per scoprirne di più, potete consultare il sito ufficiale dell’evento: https://www.munetakayokoyama.com/

Mostra “Japanesque Sustainable Formal” a Milano

“Ca’ Foscari Short Film Festival” a Venezia

Il Ca’ Foscari Short Film Festival è il primo festival di cinema in Europa composto da un team di studenti e studentesse universitari guidati da una commissione di docenti di studi sul cinema e professionisti del mondo dello spettacolo con la direzione artistica e l’organizzazione generale di Maria Roberta Novielli. Questa iniziativa, il cui cuore è un concorso internazionale aperto a studenti e studentesse di cinema di tutto il mondo, è divenuta un importante punto di riferimento nell’ambito della ricerca sulla multimedialità. Promuove la diffusione degli sviluppi più rilevanti della cinematografia e della comunicazione transmediale, collaborando con autorevoli scuole di cinema e distributori internazionali. Ogni anno vengono ospitati produttori, studiosi, registi e attori di alto rilievo su scala mondiale nella giuria e come ospiti speciali.

Di seguito alcune delle programmazioni:

  • 22 marzo ore 10.10 East Asia Now rassegna a cura di Stefano Locati
    I am not visible, di Yuki York (Giappone/Filippine, 2024, 25 min)
    Morlam, di Tanaseth Tulyathan (Thailandia, 2024, 15 min)
    And I talk like a river, di Ning Qian (Cina 2023, 12 min)
  • 22 marzo ore 11.10 Tokyo Student Film Festival
    Il Tokyo Student Film Festival, giunto nel 2024 alla sua trentacinquesima edizione, è il maggior festival cinematografico studentesco del Giappone. Ingresso gratuito, si prega di presentarsi in androne a Ca’ Pesaro dieci minuti prima delle due proiezioni (ore 10.00 e ore 11.00).

Per maggiori info sulla quindicesima edizione del Ca’ Foscari Film Festival e sul programma completo di tutte le sedi dal 19 al 22 marzo visitate il sito https://www.unive.it/web/it/8273/home

Mostra “Japanesque Sustainable Formal” a Milano

“Ca’ Foscari Short Film Festival” a Venezia

Conferenza “Ofuro. Il rituale del bagno in Giappone: benessere e nostalgia”

Il Centro di Cultura Giapponese di Milano venerdì 7 marzo alle ore 18.30 su Zoom terrà la conferenza “Ofuro. Il rituale del bagno in Giappone: benessere e nostalgia” di Rossella Marangoni. La prenotazione per l’evento è obbligatoria ed è da effettuare entro martedì 4 marzo scrivendo ad Antonietta Ferrari (a.ferrari@centrodiculturagiapponese.org)

Le conferenze sono aperte a tutti i soci in regola con la quota associativa. Coloro che non sono associati, nel caso desiderino partecipare, devono compilare la domanda di ammissione che possono trovare qui.

Mostra “Japanesque Sustainable Formal” a Milano

“Ca’ Foscari Short Film Festival” a Venezia

Conferenza “Ofuro. Il rituale del bagno in Giappone: benessere e nostalgia”

“Il Mondo del Kimono” a Ferrara

L’associazione Garden Club Ferrara propone il pomeriggio di giovedì 27 febbraio da trascorrere immersi nella cultura giapponese con la Maestra Tomomi Miyasaka che introdurrà il pubblico al meraviglioso mondo del Kimono. I Kimono, veri capolavori dell’arte tessile e tintoria, sono tra le manifestazioni più apprezzate dell’inventiva artistica giapponese. Durante il suo intervento la Maestra Tomomi darà una piccola dimostrazione di vestizione con abiti tradizionali giapponesi. L’incontro verrà allietato da composizioni Ikebana, arte giapponese di composizione floreale.

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“Ca’ Foscari Short Film Festival” a Venezia

Conferenza “Ofuro. Il rituale del bagno in Giappone: benessere e nostalgia”

“Il Mondo del Kimono” a Ferrara

Mostra: “L’arte della miniatura naturale: Bonsai e Suiseki” a Tarquinia

Bonsai e Suiseki: due diverse espressioni artistiche che celebrano la natura in forma ridotta e raffinata. Vere e proprie filosofie di vita che incarnano il concetto di wabi-sabi, la bellezza dell’imperfezione e della transitorietà. E permettono di riscoprire l’armonia con pazienza, capacità contemplativa sensibilità estetica e un profondo rispetto per gli elementi naturali.

Nata in Cina e successivamente perfezionata in Giappone, l’arte del Bonsai è una pratica antichissima che consiste nella coltivazione di alberi in vaso, modellati con potature e legature per ricreare in scala ridotta l’aspetto di esemplari secolari. Non meno affascinate, quella del Suiseki consiste nel collezionare pietre naturali – spesso esposte su supporti in legno scolpiti o in vassoi con sabbia e acqua per esaltarne la forma e l’ambientazione – che evocano paesaggi, animali e figure antropomorfe. Coltivare Bonsai o collezionare Suiseki insegna pazienza, rispetto e amore per la natura. 

Sabato 1° marzo, dalle 10.30 alle 19, e domenica 2 marzo, dalle 9.30 alle 18, saranno esposti insieme in composizioni che trasmettono un senso di pace interiore, in occasione del 26esimo Congresso degli Istruttori Bonsai e Suiseki. La rassegna si terrà negli eleganti spazi espositivi di Palazzo Bruschi Falgari, sede della Biblioteca Comunale “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia. Tra alberi in miniatura coltivati in vaso secondo canoni ben precisi e pietre lavorate dalla dolce forza dell’acqua, in mostra andranno le opere di pregio di istruttori e soci sostenitori IBS provenienti da varie regioni. Sono previste dimostrazioni tecniche, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30. Nel Chiostro San Marco sarà allestito un mercatino di venditori specializzati in attrezzi, vasi, tenpai, dipinti e piante pre-bonsai.

Si terrà, inoltre, un concorso in cui verranno premiati gli esemplari più pregiati, tutti perfettamente curati secondo le tecniche tradizionali di potatura, legatura, rinvaso, concimazione e irrigazione per quanto riguarda le piante e colore e tessitura per quanto riguarda le rocce. La manifestazione è organizzata con il sostegno e il patrocinio del Comune e della Pro Loco di Tarquinia e con il patrocinio delle Associazioni Culturali “Bonsaikai” e “Roma Bonsai”.

Mostra “Japanesque Sustainable Formal” a Milano

“Ca’ Foscari Short Film Festival” a Venezia

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“Il Mondo del Kimono” a Ferrara

Mostra: “L’arte della miniatura naturale: Bonsai e Suiseki” a Tarquinia

Mostra fotografica: “Sound of Light” a San Quirico d’Orcia

Con l’arrivo della primavera, anche Manufacto Store inaugura una nuova stagione. Il primo evento vede come protagonista la fotografa giapponese Haruko Nakamura, che incantata dalla Val d’Orcia, vi si recò ripetutamente, tra il 1993 e il 1998, per immortalare la bellezza della natura e la vita rurale. Nei suoi scatti, emerge il rapporto profondo tra uomo e paesaggio, tra tradizione e modernità. A vent’anni dalla sua scomparsa, tre mostre celebrano la sua opera grazie a Lorenza Santo, proprietaria di Casa dell’Abate Naldi a San Quirico d’Orcia. L’evento è reso possibile dalla collaborazione con Kaori Shiina e Riccardo Nardi di Manufacto Store, nonché Luisa Cipolla e Matthias Ruge dell’agriturismo Il Rigo. Saranno esposte circa 50 fotografie tratte dal libro “The Sound of Light – pure and simple”. L’inaugurazione avverrà sabato 5 aprile con un rinfresco e un incontro sulla trasformazione della Val d’Orcia dagli anni’90 a oggi.

Luce, vento, terra… Valdorcia, Toscana, un luogo iconico che ha attratto perdutamente la fotografa Haruko Nakamura. Nei suoi scatti pieni di emozione, Haruko esprime il rapporto universale tra la natura, l’uomo e la gioia di vivere. Dal 1993 al 1998, Haruko Nakamura era rimasta così affascinata dalla Valdorcia da recarvisi molte volte dal Giappone – sette volte in un solo anno! – per poter cogliere e documentare i ritmi della natura e della vita in ogni stagione. Le sue fotografie, dotate di una fresca sensibilità, irradiano un mondo pieno di luce e catturano il fascino della Val d’Orcia e dei suoi splendidi paesaggi. La sensibilità gentile di Haruko le ha permesso di conoscere e creare un rapporto di amicizia con una anziana coppia di ex mezzadri, Ivo e Ilda. La loro vita quotidiana , ancora basata su tradizioni tramandate fin dal Rinascimento, catturata in modo vivido e colorato dall’obiettivo di Haruko Nakamura ,ci spinge a domandarci cosa sia davvero importante per noi che viviamo nell’era moderna.

Dettagli:

  • Periodo: dal 5 al 28 aprile
  • Luoghi: Casa dell’Abate Naldi – Via Dante Alighieri 24, 53027 San Quirico d’Orcia (SI), Manufacto Store – Via Dante Alighieri 89, 53027 San Quirico d’Orcia (SI), Agriturismo Il Rigo – Loc. Podere Casabianca, 4.5 km from San Quirico d’Orcia,53027 San Quirico d’Orcia

Gli orari dei vari siti dell’esposizione li potete trovare qui.

Mostra “Japanesque Sustainable Formal” a Milano

“Ca’ Foscari Short Film Festival” a Venezia

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“Il Mondo del Kimono” a Ferrara

Mostra: “L’arte della miniatura naturale: Bonsai e Suiseki” a Tarquinia

Mostra fotografica: “Sound of Light” a San Quirico d’Orcia

Mostra: “Origami in Miniatura” a Milano

Fino al 31 marzo 2025, il Consolato Generale del Giappone a Milano ospita la mostra Origami in miniatura, all’interno della rassegna Giappone e Dintorni, co-organizzata dall’Associazione dei Giapponesi del Nord Italia e dal Consolato. L’esposizione presenta dieci diorami tridimensionali inediti, popolati da piccole gru e barchette origami dai colori vivaci, che offrono una riflessione sulla transitorietà della vita e sull’infinita bellezza della realtà.

Ogni diorama racconta storie silenziose attraverso composizioni che evocano sia il cielo che il mare, creando un caleidoscopio visivo che invita lo spettatore a soffermarsi sui dettagli minuziosi. Le opere si intitolano “Templum” e “Navispicio”, facendo riferimento a pratiche divinatorie antiche, come l’osservazione del volo degli uccelli e l’auspicio legato alle navi in viaggio. Un’opera centrale, “Navigatio vitae (Sulla stessa barca)”, diventa metafora del cammino condiviso di ciascuno di noi sulla Terra, un viaggio comune attraverso la vita.

L’artista, che si ispira alla filosofia del gioco e della meraviglia tipica dell’infanzia, ha scelto gli origami, in particolare la gru e la barchetta, per evocare quella sensazione di stupore continuo che nasce dalla scoperta del mondo. L’origami, attraverso la sua magia di passaggio dal piano bidimensionale a quello tridimensionale, continua a stupire anche gli adulti. Infatti, già nel XIX secolo, i primi europei che incontrarono quest’arte rimasero talmente affascinati da considerare gli origamisti come prestigiatori.

Le opere in mostra sono contenute in scatole di legno, chiuse da vetro, che ricordano teche o reliquiari. Ogni diorama è un mondo a sé, che va dalla rappresentazione di cieli attraversati da gru in volo, al mare solcato da barchette origami, fino a scenari che rimandano alla nostalgia e alla memoria. Tra gli oggetti, spiccano carte da gioco e fotografie antiche, che invitano lo spettatore a costruire storie e a riflettere sul tempo che scorre.

La mostra non è solo un’esposizione di arte visiva, ma un viaggio poetico che risveglia il senso della meraviglia. Un’opportunità per riflettere sulla bellezza transitoria della vita e sulla capacità di cogliere l’incanto del presente.

Dettagli:

  • Periodo: Fino al 31 marzo 2025
  • Luogo: Consolato Generale del Giappone a Milano
  • Orari: Lunedì – Venerdì: 9.15-12.15 | 13.30-16.30

Mostra “Japanesque Sustainable Formal” a Milano

“Ca’ Foscari Short Film Festival” a Venezia

Conferenza “Ofuro. Il rituale del bagno in Giappone: benessere e nostalgia”

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Mostra: “Origami in Miniatura” a Milano

“Voyage to Japan” moda e Giappone a Milano

In occasione della Milano Fashion Week, dal 24 al 28 febbraio 2025, Biffi Boutiques ospita il pop-up esclusivo “Voyage to Japan”, una collaborazione tra i brand giapponesi SUZUSAN e ANREALAGE, curata dal famoso stilista Hiroyuki Murase. L’evento celebra l’incontro tra la tradizione artigianale e l’innovazione del design giapponese, presentando una selezione unica di collezioni di moda e oggetti di design.

SUZUSAN, noto per la tecnica del Shibori, esporrà capi della collezione SS 2025, che raccontano la passione per la sartorialità e l’artigianato giapponese. ANREALAGE, invece, porterà in scena creazioni futuristiche che vanno oltre l’abbigliamento tradizionale, trasformando i capi in vere e proprie opere d’arte.

Accanto alle collezioni moda, l’esposizione include anche oggetti di design scelti da Murase, tra cui pezzi dei marchi Chiyodaya, Hirota Glass, e J.ANDO Jewelry, che mostrano un Giappone che fonde tradizione e avanguardia.

Il progetto nasce da un viaggio in Giappone di Hiroyuki Murase e Carla Cereda Biffi, Art Director di Biffi Boutiques, che ha ispirato questa celebrazione della cultura giapponese, della sua qualità artigianale e della cura dei dettagli.

L’inaugurazione, prevista per il 27 febbraio, sarà accompagnata da un cocktail esclusivo, una degustazione di sakè e una visita guidata da Murase, per un’immersione completa nella creatività giapponese.

Dettagli dell’Evento:

  • Date: 24–28 febbraio 2025
  • Luogo: Biffi Boutiques, Milano
  • Inaugurazione: 27 febbraio 2025

Mostra “Japanesque Sustainable Formal” a Milano

“Ca’ Foscari Short Film Festival” a Venezia

Conferenza “Ofuro. Il rituale del bagno in Giappone: benessere e nostalgia”

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Mostra: “Origami in Miniatura” a Milano

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Mostra “Mottainai, troppo belli per essere sprecati” a Villanova D’Albenga

Il Museo di Arti Primarie (Map) di Villanova d’Albenga inaugura una nuova e affascinante mostra intitolata “Mottainai, troppo belli per essere sprecati”, che esplora la filosofia giapponese del “mottainai”. Curata da Giuliano Arnaldi e Lorenzo Gaudenti, la mostra offre una prospettiva unica sulla cultura giapponese, incentrandosi sul valore del riuso e della riparazione, principi che permeano la tradizione del Sol Levante.

Ma cosa significa esattamente il termine giapponese “mottainai“? In breve lo potremmo tradurre come “è uno spreco”, ma così facendo perderemmo delle sfumature di significato che danno profondità al significato di questa parola. Una persona infatti non utilizzerebbe mottainai solo per dire che si è sprecato del materiale o del cibo, lo utilizzerebbe per trasmettere contemporaneamente anche un sentimento di rammarico e di colpa per non essere stato in grado di far raggiungere il suo massimo potenziale a qualcosa (o a qualcuno). Con questo possiamo affermare che la filosofia dietro a questo termine incoraggia a non sprecare nulla e a dare nuova vita agli oggetti attraverso la riparazione e il riuso. Si tratta di un approccio rispettoso e sostenibile, che trasforma la cura e la valorizzazione degli oggetti in una vera e propria forma d’arte. Nella cultura giapponese, ogni oggetto è considerato portatore di un valore intrinseco che va preservato. Questo concetto si riflette perfettamente nelle opere esposte al Map, che raccontano storie di tradizione, artigianato e rispetto per le cose che ci circondano.

La mostra propone una selezione di pezzi in gran parte inediti, alcuni dei quali non sono mai stati esposti prima, e offre uno spunto affascinante sulla vita quotidiana in Giappone tra il popolo e i guerrieri. Tra gli oggetti più significativi ci sono i boro, indumenti fatti di pezzi di cotone di recupero, riutilizzati fino al loro limite e riparati tramite la tecnica tradizionale del sashiko. Questi capi non solo sono funzionali, ma sono anche simboli di resistenza e di valore, rappresentando un approccio estetico alla riparazione. Un altro esempio significativo è il sakebukuro, un sacco utilizzato per filtrare il saké, che mostra le tracce di numerosi rammendi in un richiamo all’arte del kintsugi, la tecnica giapponese di riparazione che enfatizza le cicatrici degli oggetti, trasformandole in qualcosa di bello e significativo. Non mancano gli oggetti legati alla tradizione samurai, come gli elmi Kabuto e i Jingasa, copricapi che raccontano l’epoca dei guerrieri giapponesi, dal periodo Edo fino al XIX secolo. Questi oggetti non solo sono testimonianze storiche, ma incarnano anche il concetto di cura e rispetto per il passato, elementi centrali nella filosofia mottainai.

L’esposizione è un vero e proprio viaggio nell’antico Giappone, che unisce territori lontani e diversi livelli sociali. Grazie alla direzione artistica dei curatori, il percorso espositivo permette ai visitatori di immergersi in un Giappone che non si vede facilmente in televisione o nei libri, un Giappone che vive attraverso i suoi oggetti più intimi e significativi. La mostra è stata inaugurata il 22 febbraio 2025 con una performance speciale della flautista Silvia Schiaffino, che ha alternato brani classici a sonorità orientali, aggiungendo una dimensione musicale all’esperienza visiva. La partecipazione della regista teatrale Ai Takagi ha ulteriormente arricchito l’evento, conferendo un tocco teatrale e culturale.

“Mottainai, troppo belli per essere sprecati” non è solo una mostra di oggetti antichi, ma un invito a riflettere sulla nostra relazione con le cose. In un’epoca in cui il consumismo impera, l’esposizione ci invita a considerare quanto valore possiedano le cose che usiamo quotidianamente e a comprendere che, riparandole e riutilizzandole, possiamo non solo preservare il loro valore materiale, ma anche dare loro una nuova vita. In un mondo che sembra spesso troppo frenetico, questo è un messaggio di consapevolezza, di rispetto per la storia e per l’ambiente.

La mostra è visitabile gratuitamente previa prenotazione obbligatoria, un’opportunità unica per avvicinarsi alla cultura giapponese in un contesto che promuove l’arte del riuso e della riparazione. Non lasciatevi sfuggire questa occasione di scoprire un Giappone che va oltre la superficie, ricco di tradizione, bellezza e rispetto per il passato.

Dettagli dell’Evento:

  • Titolo: Mottainai, troppo belli per essere sprecati
  • Luogo: Museo di Arti Primarie (Map), Villanova d’Albenga
  • Data di Inaugurazione: 22 febbraio 2025
  • Orari di Visita: Su prenotazione

Tutte le informazioni relative alla visita e alla prenotazione sono disponibili sul sito ufficiale del museo: www.mapmuseum.it.

Mostra “Japanesque Sustainable Formal” a Milano

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Mostra “Mottainai, troppo belli per essere sprecati” a Villanova D’Albenga

Mostra di composizioni Ikebana “Effimero Perenne” a Roma

Martedì 4 marzo e lunedì 10 marzo alle ore 18.00, per la durata di circa 1h, si terrà presso l’Istituto Giapponese di Cultura di Roma una dimostrazione di ikebana: l’arte delle composizioni floreali giapponese. Le maestre delle tre scuole eseguiranno dal vivo le composizioni spiegando contenuti e stili, svelandone affinità e differenze. Le composizioni saranno in mostra assieme ad altre realizzazioni dalle 14.00 di martedì 4 a venerdì 7 marzo e dalle 14.00 di lunedì 10 a giovedì 13 marzo con orario lun- ven 9.00-12.30/13.00-17.00. La mostra è a ingresso libero, mentre gli incontri sono su prenotazione. Per prenotare cliccare qui.

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