Febbraio, 2025
Dettagli evento
Il Museo di Arti Primarie (Map) di Villanova d’Albenga inaugura una nuova e affascinante mostra intitolata "Mottainai, troppo belli per essere sprecati", che esplora la filosofia giapponese del "mottainai". Curata
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Il Museo di Arti Primarie (Map) di Villanova d’Albenga inaugura una nuova e affascinante mostra intitolata “Mottainai, troppo belli per essere sprecati”, che esplora la filosofia giapponese del “mottainai”. Curata da Giuliano Arnaldi e Lorenzo Gaudenti, la mostra offre una prospettiva unica sulla cultura giapponese, incentrandosi sul valore del riuso e della riparazione, principi che permeano la tradizione del Sol Levante.
Ma cosa significa esattamente il termine giapponese “mottainai“? In breve lo potremmo tradurre come “è uno spreco”, ma così facendo perderemmo delle sfumature di significato che danno profondità al significato di questa parola. Una persona infatti non utilizzerebbe mottainai solo per dire che si è sprecato del materiale o del cibo, lo utilizzerebbe per trasmettere contemporaneamente anche un sentimento di rammarico e di colpa per non essere stato in grado di far raggiungere il suo massimo potenziale a qualcosa (o a qualcuno). Con questo possiamo affermare che la filosofia dietro a questo termine incoraggia a non sprecare nulla e a dare nuova vita agli oggetti attraverso la riparazione e il riuso. Si tratta di un approccio rispettoso e sostenibile, che trasforma la cura e la valorizzazione degli oggetti in una vera e propria forma d’arte. Nella cultura giapponese, ogni oggetto è considerato portatore di un valore intrinseco che va preservato. Questo concetto si riflette perfettamente nelle opere esposte al Map, che raccontano storie di tradizione, artigianato e rispetto per le cose che ci circondano.
La mostra propone una selezione di pezzi in gran parte inediti, alcuni dei quali non sono mai stati esposti prima, e offre uno spunto affascinante sulla vita quotidiana in Giappone tra il popolo e i guerrieri. Tra gli oggetti più significativi ci sono i boro, indumenti fatti di pezzi di cotone di recupero, riutilizzati fino al loro limite e riparati tramite la tecnica tradizionale del sashiko. Questi capi non solo sono funzionali, ma sono anche simboli di resistenza e di valore, rappresentando un approccio estetico alla riparazione. Un altro esempio significativo è il sakebukuro, un sacco utilizzato per filtrare il saké, che mostra le tracce di numerosi rammendi in un richiamo all’arte del kintsugi, la tecnica giapponese di riparazione che enfatizza le cicatrici degli oggetti, trasformandole in qualcosa di bello e significativo. Non mancano gli oggetti legati alla tradizione samurai, come gli elmi Kabuto e i Jingasa, copricapi che raccontano l’epoca dei guerrieri giapponesi, dal periodo Edo fino al XIX secolo. Questi oggetti non solo sono testimonianze storiche, ma incarnano anche il concetto di cura e rispetto per il passato, elementi centrali nella filosofia mottainai.
L’esposizione è un vero e proprio viaggio nell’antico Giappone, che unisce territori lontani e diversi livelli sociali. Grazie alla direzione artistica dei curatori, il percorso espositivo permette ai visitatori di immergersi in un Giappone che non si vede facilmente in televisione o nei libri, un Giappone che vive attraverso i suoi oggetti più intimi e significativi. La mostra è stata inaugurata il 22 febbraio 2025 con una performance speciale della flautista Silvia Schiaffino, che ha alternato brani classici a sonorità orientali, aggiungendo una dimensione musicale all’esperienza visiva. La partecipazione della regista teatrale Ai Takagi ha ulteriormente arricchito l’evento, conferendo un tocco teatrale e culturale.
“Mottainai, troppo belli per essere sprecati” non è solo una mostra di oggetti antichi, ma un invito a riflettere sulla nostra relazione con le cose. In un’epoca in cui il consumismo impera, l’esposizione ci invita a considerare quanto valore possiedano le cose che usiamo quotidianamente e a comprendere che, riparandole e riutilizzandole, possiamo non solo preservare il loro valore materiale, ma anche dare loro una nuova vita. In un mondo che sembra spesso troppo frenetico, questo è un messaggio di consapevolezza, di rispetto per la storia e per l’ambiente.
La mostra è visitabile gratuitamente previa prenotazione obbligatoria, un’opportunità unica per avvicinarsi alla cultura giapponese in un contesto che promuove l’arte del riuso e della riparazione. Non lasciatevi sfuggire questa occasione di scoprire un Giappone che va oltre la superficie, ricco di tradizione, bellezza e rispetto per il passato.
Dettagli dell’Evento:
- Titolo: Mottainai, troppo belli per essere sprecati
- Luogo: Museo di Arti Primarie (Map), Villanova d’Albenga
- Data di Inaugurazione: 22 febbraio 2025
- Orari di Visita: Su prenotazione
Tutte le informazioni relative alla visita e alla prenotazione sono disponibili sul sito ufficiale del museo: www.mapmuseum.it.
Ora
Febbraio 22 (Sabato)
Luogo
Museo di Arti Primarie (MAP)
Frazione Coasco-Marinaverde, 38, 17038 Villanova d'Albenga (SV)