Toilet cleaning management di Hidesaburō Kagiyama
TOILET CLEANING MANAGEMENT
Una dirompente strategia manageriale
di Hidesaburō Kagiyama
Guerini e Associati
In libreria dal 2 maggio
Titolo originale: Ichinichi Ichiwa Ningen no migakikata – Sōji no tetsugaku – Jinsei no kokoroe
一日一話 人間の磨き方・掃除の哲学・人生の心得
Da umile venditore ambulante a presidente di un’azienda di successo.
È la storia di Hidesaburō Kagiyama.
Dopo un’infanzia dura e in assoluta povertà Hidesaburō Kagiyama lascia la famiglia e si trasferisce a Tokyo. Nel 1963 inizia la sua faticosa e solitaria avventura come venditore ambulante. Da allora sono trascorsi 50 anni, più e più volte si è trovato sull’orlo del fallimento e non si possono contare le volte in cui è stato deriso, ignorato, preso in giro e si è sentito un miserabile.
Nonostante ciò, Kagiyama non ha mai perso la speranza nella vita. A chi volesse avere la ricetta del successo, risponde con semplicità: “Penso che lo debba al fatto che ho continuato, con perseveranza e coerenza, la pulizia dei bagni.”.
Kagiyama, classe 1933, oggi presidente della Yellow Hat, una multinazionale di successo, è un uomo schivo e modesto. Nella prefazione al “Toilet cleaning management”, edito per la prima volta in Italia da Guerini e Associati, afferma con estremo candore “Personalmente non ho alcuna competenza superiore a quelle degli altri. Non ho neanche un’abilità speciale negli affari, né una particolare scaltrezza. A essere franco, anche nelle relazioni, mi trovo a disagio e non ritengo di avere alcuna forma di leadership. Non trovo nessun’altra ragione, perché una persona mediocre come me sia riuscita a continuare le attività di business fino ad oggi, al di fuori del fatto che attraverso la pulizia dei bagni ho perseverato, in un modo quasi impossibile a tutti, nel compiere ciò che chiunque può fare”.
Il management by cleaning, nella sua disarmante schiettezza, in Giappone, è ormai assunto come teoria manageriale, ma prima di ogni cosa è un’autentica filosofia di vita: non trascurare mai “ciò che è facile” o “ciò che è semplice”, nello sforzo continuo di recuperare e raccogliere le cose che gli altri gettano via, non è nient’altro che un modo di guardare alla vita e di scoprirne il valore.
Fin dagli albori la sua azienda è stata gestita mediante un management di tipo partecipativo basato sulla pulizia. Il suo movimento della pulizia, negli ultimi anni, si è esteso ad altre imprese, rivelandosi efficace soprattutto nei momenti di crisi. Ma non solo. Kagiyama è altresì l’ispiratore e il sensei della «Associazione per rendere bello il Giappone» che opera per creare un contesto sociale più piacevole e coeso.
“Toilet cleaning management”, nelle forme caratteristiche della letteratura e della cultura giapponese, giorno per giorno, mese per mese, per un intero anno, presenta una riflessione, concisa ed efficace, capace di riassumere un concetto fondativo, spesso ignorato, che potrebbe costituire la chiave di volta per sconfiggere la crisi: “gli occhi possono lasciarsi prendere dal panico ma nelle mani c’è coraggio”.
L’editore è lieto di comunicare che l’autore di Toilet cleaning management sarà presto in Italia.
Il 21 maggio alle ore 18.00, Hidesaburō Kagiyama presenterà il libro presso la Solving Efeso, in via Vincenzo Monti 47, a Milano. Interverranno Rosario Manisera, curatore e traduttore del volume, e Yoshihito Tanaka, presidente Tokai Shinei Electronics. Introdurrà Virginio Peluzzi.
Hokusai Manga: "schizzi casuali" per aspiranti pittori
Uno dei nomi simbolo dell’arte ukiyo-e, Katsushika Hokusai (1760 – 1849), è celebre al pubblico internazionale per la stampa intitolata Kanagawa-oki namiura (Sotto l’onda vicino a Kanagawa), più nota come “La grande onda”. Ma questo artista è altresì famoso per aver coniato il termine Manga, traducibile come “schizzi casuali”, con un’accezione che si allontana da quella contemporanea di fumetto giapponese.
Gli Hokusai manga nascono come manuali di pittura indirizzati a soddisfare le velleità artistiche di una cerchia molto ampia di aspiranti pittori e compratori casuali. Raccolti in quindici volumi composti da circa quattromila tavole differenti, essi rappresentano un’enciclopedia eterogenea e panoramica della vita, della storia, delle leggende e della civiltà materiale dell’Estremo Oriente attraverso ritratti, scene corali, immagini religiose e mitologiche, paesaggi, disegni tecnici e da manuale di pittura, alberi, animali e moltissime caricature.
Risulta vano cercare un senso globale dei Manga: essi sono veramente “schizzi casuali” e l’unità che possiedono deriva unicamente dal loro artefice, il quale pone l’enfasi sull’umanità comune mostrata in atteggiamenti insoliti e filtrata attraverso una sua personale, affettuosa e allo stesso tempo distaccata visione dell’Universo.
Nella prefazione a uno dei suoi volumi Hokusai scrive: “Io mi accorgo che i miei animali, i miei insetti, i miei personaggi vogliono fuggire dalle pagine. […] Fortunatamente l’incisore Ko Izumi […] si è assunto il compito di recidere le vene e i nervi degli esseri che ho disegnato e ha potuto togliere ad essi la libertà di fuggire”.
Questo è il dato essenziale del suo stile: ogni elemento nel disegno deve essere vivo.
Grazie ai suoi libri illustrati, lo spirito della pittura dell’Estremo Oriente diviene così per la prima volta accessibile anche agli strati più umili della società giapponese.
Claudio Testori
claudio.testori@alice.it
Netsuke: Pera con vespa
Pera con vespa
Sangetsu
XIX secolo
Netsuke in legno; occhi intarsiati in corno nero
Firmato entro riserva irregolare: Sangetsu
Altezza: 5 cm
Bibliografia:
R. Bandini, Expressions of Style: Netsuke as Art, New York, 2001, nr. 190
Ottimo esemplare di netsuke raffigurante una vespa che si ciba della polpa di una pera marcita. La pelle del frutto è lavorata in ukibori per renderne la ruvidità.
Sangetsu è il più famoso tra il gruppo dei cinque cosiddetti "wasp carvers" e questo esemplare spicca sugli altri conosciuti per le grandi dimensioni (in genere l'altezza si assesta sui 4,4 cm) e soprattutto per la resa degli himotoshi: se difatti in genere Sangetsu si limita ad utilizzare gli usuali due fori tondi, in questo caso ha proseguito con il tema della "pera marcia" intagliando in maniera naturalistica il frutto sul retro fino a creare il passaggio per la corda del sagemono.
La tecnica ukibori consiste nel lasciare il decoro in rilievo rimuovendo il materiale attorno ad esso. In questo caso probabilmente la metodologia utilizzata è più complessa: dopo aver schiacciato con un punteruolo la superficie della pera, si è abrasa tutta la superficie allo stesso livello: rianimando successivaente le fibre schiacciate, bagnandole con dell'acqua, queste diventano quindi in rilievo.
Quest'opera e molte altre presso http://www.giuseppepiva.com/index.php/home
J + I - 6 Intervista con Kaori Shiina
J + I - 6 Designers Giapponesi + grandi Artigiani Italiani
In occasione del Fuori Salone 2013, si svolgerà un nuovo evento all'insegna del design orientale in uno dei luoghi più rappresentativi della comunità cinese in Italia. Dal 9 al 14 Aprile, infatti, si terrà il Sarpi Bridge, presso il quale giovani artisti di Cina, Giappone e Corea esporranno le proprie creazioni; un vero e proprio crocevia di personalità che proporrà al pubblico, milanese e non solo, una vasta scelta di opere.
Fra le iniziative cui hanno collaborato personalità dell'arte giapponese, ad esempio la mostra Portrait e l'installazione Insectida, spicca "J + I - 6 Designers Giapponesi + grandi Artigiani Italiani", in cui sono esposte le opere nate dalla collaborazione di Sakura Adachi, Tomoko Azumi, Kazuyo Komoda, Kuniko Maeda, Kaori Shiina e Shinobu Ito e i grandi nomi dell'artigianato italiano. Sei designer di fama internazionale, ma soprattutto sei donne talentuose che hanno messo a confronto la propria creatività con tecniche e materiali lontanissimi dalla propria tradizione.
Per comprendere meglio l'iniziativa, abbiamo chiesto a Kaori Shina, una delle organizzatrici del Sarpi Bridge nonchè autrice di alcune delle opere in esposizione, di parlarci della sua esperienza.
Come guardare la collezione? Con una visione aperta e personale, ha risposto. Collaborare con degli artigiani italiani è stata un'esperienza unica, in cui si è allontanata dal suo background di designer aziendale. Se nel quotidiano la sua creatività è limitata dai vincoli di produzione, entrare di persona nella tradizione manifatturiera italiana le ha offerto la possibilità di realizzare opere uniche, in cui traspaiono gli ideali di semplicità e onestà che caratterizzano il suo lavoro.
Fra le conseguenze della collaborazione con gli artigiani ci sono i costi elevati: le opere hanno prezzi che risultano quindi necessariamente più alti di una normale produzione di serie. Dall'esterno era quasi impossibile valutare la difficoltà nella lavorazione di materiali come il vetro di Murano, sottolinea la signora Shiina. Tuttavia questa nuova esperienza ha aperto un nuovo percorso di pensiero e nuove possibilità per il futuro.
Designer, straniera, donna. Tre caratteristiche che indicano implicitamente un percorso difficile, un percorso che ha formato dei caratteri determinati e decisi. Non è facile emergere in questo settore, confessa. Ma la sfida di trovare una mediazione fra dei punti di vista così forti è stata superata e alla fine ha prevalso il fine comune. Ognuna ha creato con il proprio stile personale un oggetto gentile e onesto, che deriva dalla capacità di mettere da parte l'autocelebrazione, e aprirsi ad una discussione alla pari.
Non resta che invitarvi al Sarpi Bridge e ammirare di persona il frutto di questa collaborazione straordinaria.
Un Incontro su Poesia e Spiritualità
Sul sentiero di montagna
scorgo un non so che di grazioso,
un fior di violetta
( Matsuo Bashō )
Questo è uno degli haiku più famosi di Bashō relativi al tema delle stagioni. Un omaggio alla primavera. Un inno alla vita. Il primo verso ci introduce in un luogo, un sentiero di montagna, che, nel suo amabile silenzio, diviene lo sfondo di una fresca emozione. Fresca, come fresca e delicata è la violetta appena fiorita sul ciglio del sentiero. Graziosa e profumata, rasserena l’animo e concentra su di sè la bellezza del risveglio.
Tutto attorno si annulla, resta la vita, la violetta, e la contemplazione di chi riesce a vederla in tutta lasua nudità, in tutta la sua semplicità. Vita e contemplazione della vita. Nient’altro. Nessun artificio nel linguaggio, nessun eccesso nelle descrizioni. Solo un linguaggio spoglio, privo di ogni pretenzioso artificio, a testimoniare la verità. Solo la delicatezza della violetta, senza limiti imposti dall’inadeguatezza del linguaggio, a testimoniare una graziosa corrispondenza di amorosi sensi, tra l’uomo e la natura, la natura e l’uomo.
( Alessandro Lombardo )
Questo haiku e molto altro all'incontro presso Santa Maria Annunciata in Camposanto.
Nuovo Manga su Steve Jobs
Sono state pubblicate per la casa editrice Kodansha le prime tavole di un nuovo manga su Steve Jobs.
Prendendo ispirazione dalla biografia scritta da Walter Isaacson, l'autrice Mari Yamazaki ha creato delle immagini in stile semi realistico, dove tavole a colori si alternano alle più classiche in bianco e nero. La storia e il personaggio si adattano bene al pubblico femminile di Kiss, la rivista che ha accluso il primo volume della serie.
Un nuovo punto di contatto fra la tradizione manga e la vita dei personaggi storici, per vedere il creatore della Apple da un punto di vista diverso.
Le anteprime, cioè le prime 16 pagine del capitolo, sono disponibili gratuitamente su Yahoo Japan.
Murakami incontra Noma Bar in una nuova edizione
E' stata annunciata per questa Primavera l'uscita di una nuova edizione dei libri di Murakami Haruki, una Uniform Edition firmata Noma Bar.
Murakami Haruki è uno dei grandi nomi della letteratura giapponese contemporanea, famoso per i romanzi quasi onirici, punteggiati di musica popolare occidentale e personaggi indimenticabili. Uno dei suoi capolavori, Norwegian Wood, ha venduto due milioni di copie nel solo anno di pubblicazione.
Noma Bar, "illustratore illusionista", è conosciuto al pubblico italiano anche grazie alla sua collaborazione con Internazionale, dove ha avuto modo di mostrare il suo stile unico, basato sulla scomposizione dei significati. Il contrasto fra disegno e vuoto e l'accostamento di segni noti in maniera innovativa sono segni distintivi delle sue opere, che rivelano nuovi punti di vista sulla realtà.
Entrambi gli artisti giocano sul confine fra realtà e immaginazione, portando i loro ammiratori a costruire delle nuove interpretazioni, con un tocco di arguzia e l'ironia che li caratterizza.
Non resta che attendere il mese prossimo per i primi sei titoli: Norwegian Wood, Dance Dance Dance, L'elefante scomparso, L'uccello che girava le Viti del Mondo , La ragazza dello Sputnick, L'arte di correre.
Nei prossimi mesi arriveranno in libreria gli altri libri: After Dark, I salici ciechi e la donna addormentata, Kafka sulla spiaggia, La fine del mondo e il paese delle meraviglie, Nel segno della pecora e Tutti i figli di Dio danzano.
Per maggiori informazioni, ecco l'articolo sul sito dell'Einaudi.
www.einaudi.it/speciali/Murakami-Haruki-uniform-edition
Antiquariato giapponese
Otagaki Rengetsu (1791-1875)
Lepre
Ceramica con iscrizione calligrafica,
Firma: Rengetsu
Altezza: 20 cm
La poesia recita:
うさきらか
蒲のほいろの
毛衣は神代
なからや
着かへさるらん
La lepre,
le vesti di pelo
del colore delle tife,
come nell'era degli dei
non si cambia.
Otagaki Rengetsu (1791-1875) fu una monaca buddista la cui vita tragica e intensa ispirò una fertile creatività. Tra le poche artiste femmine giapponesi di rilievo, Rengetsu fu poeta, calligrafa, ceramista e pittrice.
Educata come dama di compagnia nel castello di Kameoka fino all'età di 16 anni, Otagaki studiò la poesiawaka, un tipo di composizione classica giapponese popolare tra le donne durante il periodo Edo. Dopo la moste del secondo marito, all'età di 33 anni diventò monaca della setta buddista della Terra Pura con il nome di Rengetsu, ovvero "Luna di loto". Il lavoro di Rengetsu combina così la spiritualità con il tangibile, anche se solo raramente mostra riferimenti diretti al buddismo.
Attorno al 1840 Rengetsu iniziò a combinare calligrafia e ceramica: ogni oggetto creato dalle mani della monaca veniva così impreziosito dalla sua aggraziata e riconoscibile calligrafia. La presenza di queste eleganti poemi aggiunge una intima tranquillità alle sue opere, siano esse dipinte sulla carta o modellate in ceramica.
Antiquariato giappponese
Mattônari kawari kabuto
抹頭形兜
Periodo Momoyama (1573-1615)
Fine del XVI secolo
Ferro e harikake. Shikoro a sei piastre.
Bibliografia:
Y. Sasama, Nihon no mei kabuto, Tokyo:1972, pp. 142-143
I. Fujimoto, U. Kasahara, Sengoku no kawari kabuto, Gakken: 2010, p.120
La forma mattônari, che letteralmente sarebbe traducibile in "con una sola pennellata" si riferisce alla forma del copricapo che questo kabuto imita, ovvero ottenuto piegando su se stesso un unico drappo, tenuto assieme dai lembi annodati sul fronte.
La straordinaria forma e l'uso dell'argento sulla lacca nera rendono l'elmo di eccezionale eleganza e forza.
Poiché di epoca di guerre civili (sengoku jidai) l'elmo ha una costruzione particolarmente efficace e risulta molto pesante. Anche la struttura in harikake - una mix di lacca e cartapesta - è molto compatta e mantiene una forma semplice, adatta al campo di battaglia.
Lo shikoro non è fornito di fukigaeshi, come spesso accade per gli elmi più antichi, mentre sono presenti duetsunomoto sui lati per l'innesto di decorazioni laterali (wakidate).
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com
Antiquariato giapponese
Serpente arrotolato
Inizio del XIX secolo
Legno di bosso; occhi intarsiati in corno nero
Firmato entro riserva ovale: Tanri
Lunghezza: 6 cm
I nati sotto il segno del serpente (ad esempio negli anni 1941, 1953, 1965, 1977 e 1989) sono persone dallo spirito gioioso. Hanno un carattere romantico e passionale, di natura sono saggi, calmi e belli sia interiormente che esteriormente. Possono godere per questo di grande fortuna e prosperità. All’apparenza possono sembrare freddi e misteriosi, ma al contempo emanano un fascino irresistibile e sono molto generosi.
I nativi sotto il segno del serpente, il sesto animale che arrivò in ordine di tempo dinnanzi a Buddha, sono predisposti allo studio e all’amore per la filosofia e la letteratura. Sono persone taciturne, pazienti, diffidenti, ma adorano i complimenti e spesso si lasciano prendere dalla pigrizia, rifuggendo dalla vita mondana per starsene in tranquillità.
In campo sentimentale sono fedelissimi ma gelosi e possessivi. Sono apprezzati per la loro saggezza e per questo sono le prime persone cui è consigliabile rivolgersi in caso di necessità.