NEWS dal 23/05/2021 al 25/05/2021

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 23/05/2021 al 25/05/2021

 

MATRIMONIO IN AEREO

Il 23 maggio si è tenuto per la prima volta un “matrimonio in aereo” con un Boeing 777, un aereo di All Nippon Airways(ANA) all’aeroporto di Haneda. È un’iniziativa pensata per utilizzare aerei che sono stati fermi in questo periodo in cui il numero di voli continua a diminuire, principalmente sui voli internazionali, a causa del Covid-19. Un totale di 7 matrimoni si terranno per un periodo limitato fino a giugno. Sui biglietti dei partecipanti troviamo scritto, ad esempio: “Volo NH8888, Arrivo: MILANO” . Si è scelto il volo con il numero 8 perché in giapponese esiste la parola “Suehirogari” (末広がり,prosperare gradualmente per il futuro) e il numero 8 la rappresenta. La destinazione è Milano, dove ANA ha in programma di aprire una nuova rotta.  L’hanno scelta anche perché si dice l’Europa sia il luogo di nascita di “June Bride”. L’aereo non vola effettivamente, ma la destinazione Milano ha anche il significato di indirizzare il pensiero al luogo per cui i voli sono ancora sospesi. A bordo, gli assistenti di volo si sono congratulati con gli sposi con un messaggio di auguri nello stile degli annunci di volo, e il capitano ha fatto da testimone al matrimonio. Attualmente, le prenotazioni per il matrimonio in aereo sono già esaurite. Per adesso ANA non ha l’intenzione di continuare con l'iniziativa, ma se potrà garantire aerei per fare il matrimonio considererà la pianificazione.

 

VOCI DI OPPOSIZIONE ALLA PAROLA "SACRIFICI" DEL PRESIDENTE BACH DEL CIO

Per quanto riguarda lo svolgimento delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Tokyo, Thomas Bach, Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, ha detto in un video messaggio ai funzionari della federazione Internazional Hockey Federation(FIH) riuniti in un' assemblea online  il 22 maggio: “Dobbiamo fare alcuni sacrifici per realizzare le Olimpiadi e Paralimpiadi a Tokyo”. Quando questa parola è stata riportata in Giappone il 24 maggio, ci sono state molte reazioni su internet: “A chi chiede alcuni sacrifici?". Non è chiaro se “noi” include anche i giapponesi. Il 21 maggio, Coates, il presidente del coordinamento del CIO, ha fatto scalpore mostrando la sua intenzione di fare le Olimpiadi anche se il Giappone continuerà lo stato d’emergenza. A marzo, Quando si è deciso di non accettare gli spettatori dall’estero, Bach ha detto che avrebbe rispettato le opinioni della parte giapponese e ha affermato anche “tutti devono fare un sacrificio”. 

 

VACCINO DI PFIZER FORNITO GRATUITAMENTE A 20.000 ATLETI E STAFF DELLE OLIMPIADI

In una conferenza stampa il 25 maggio, la Ministra per le Olimpiadi e le Paralimpiadi Marukawa ha annunciato che, per quanto riguarda i vaccini forniti gratuitamente da Pfizer al Comitato Olimpico Internazionale (CIO), le inoculazioni verranno offerte anche allo staff delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi, come i volontari. I vaccini per circa 20.000 persone, inclusi per atleti giapponesi, saranno forniti gratuitamente. La Ministra Marukawa ha dichiarato: “Per realizzare le Olimpiadi e Paralimpiadi sicure, vorremmo organizzarci in modo che anche le persone che sono in contatto frequentemente con arbitri e atleti di ogni paese possano essere vaccinate”.

 

Fonti:

 

MATRIMONIO IN AEREO

https://www.aviationwire.jp/archives/226994

https://hochi.news/articles/20210523-OHT1T51190.html

 

VOCI DI OPPOSIZIONE ALLA PAROLA "SACRIFICI" DEL PRESIDENTE BACH DEL CIO

https://www.sankei.com/sports/news/210524/spo2105240007-n1.html

https://www.asahi.com/articles/ASP5S4FSTP5SUHBI00W.html?iref=pc_ss_date_article

 

VACCINO DI PFIZER FORNITO GRATUITAMENTE A 20.000 ATLETI E STAFF DELLE OLIMPIADI

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210525/k10013050181000.html

https://mainichi.jp/articles/20210525/k00/00m/010/078000c

https://www.yomiuri.co.jp/olympic/2020/20210525-OYT1T50122/


Miki Midori l'artista giapponese del "Kawaii"

Miki Midori è una giovane artista giapponese che sviluppa la sua ricerca artistica all'interno della cultura “Kawaii”(可愛い o かわいい) . Quel mondo fatto di tutto ciò che può essere considerato grazioso, carino, adorabile, buffo e genuino. E' una parte significativa del mondo giapponese che spesso diventa un vero e proprio stile di vita.

In Giappone “Kawaii” è un termine che viene utilizzato come aggettivo. Nel corso dell'epoca moderna il suo significato ha creato una vera e propria subcultura, rafforzata anche dalle opere manga, anime e dai video game oltre che dagli oggetti loro collegati. Si sviluppa soprattutto nei contesti giovanili in cui diventa una forma di espressione fatta di modi di vestirsi, di adornarsi, di parlare, di scrivere, di comportarsi. Il “Kawaii” dunque diventa un modo di essere e di pensare, un gusto estetico della cultura pop contemporanea giapponese.

Si possono ritrovare molti artisti, nell'arte contemporanea giapponese, che hanno fatto del “Kawaii” la loro ricerca artistica. Si possono fare esempi come Takashi Murakami con i suoi iconici allegri fiorellini e i suoi irriverenti personaggi manga, oppure Yoshitomo Nara con i suoi carinissimi bimbi imbronciati. Miki Midori invece ci propone un delicato mondo femminile fatto di un gusto minimal ma estremamente “Kawaii”. Un mondo dove il cioccolato, i popcorn e il colore rosa sono protagonisti.

Con la sua sensibilità, l'artista giapponese Miki Midori vuole mettere in luce tanto una profonda dolcezza quanto la forza di una giovane donna che insegue i suoi sogni. Allo stesso modo incoraggia il pubblico a seguire il suo esempio, andandogli incontro e invitandolo a far parte della sua dimensione anche solo per un piccolo istante. Una dimensione che vuole riscaldare l'animo di chi ne viene accolto e che vuole regalare fiducia e speranza, senza però pretendere di nascondere la realtà, a volte anche amara, della vita.

 

 

GIFT-Ordinary Special things

La mostra “GIFT-Ordinary Special things”, tenuta nella prefettura di Tokushima presso il Clement Plaza Tokushima fino allo scorso febbraio 2021 è un percorso surreale disposto in vari ambienti del palazzo che accoglie lo spettatore trasportandolo in un gentile paese dei balocchi.
Attraverso l'ideale estetico del Kawaii, l'artista giapponese Miki Midori, concepisce le opere presenti come doni con lo scopo di rendere un po' più libero e leggero il cuore di ogni persona.
Nella sua mostra è dunque presente il desiderio di poter scacciare anche per poco il pensiero di un mondo profondamente scosso dalle difficoltà che spesso si trova ad affrontare, così come è accaduto negli ultimi tempi con la pandemia che ancora oggi ci rende difficile tornare alla normalità.

Nel pian terreno dell'edificio troviamo “Pink Chocolate GIFT” una grande installazione alta 2 metri composta da 1300 barrette di cioccolato rosa. Le barrette sono create con resine, alluminio e carta stampata con la classica grafica utilizzata per il famoso cioccolato giapponese Meiji. L'artista giapponese le posiziona per formare un grosso regalo avvolto da un luccicante nastro dorato.
“Strawberry Popcorns Gift”, un'enorme busta regalo di plastica dorata e trasparente piena di popcorn rosa accuratamente fatti a mano dall'artista.
Infine “Chocolate sprinkles” una serie di dipinti a olio rappresentanti cioccolatini colorati mischiati a “oggettini carini”. Tra queste tele troviamo “Chocolate Sprinkles Gift - Pink Party” un dipinto a olio di 1m x 1m che posizionato orizzontalmente su un supporto quadrato e dorato trasmette allo spettatore la voglia di immergersi in una dimensione decisamente "Kawaii".

Il complesso di installazioni sono posizionate affinchè il visitatore possa avere anche una suggestiva visione dall'alto man mano che sale verso i piani superiori del palazzo, tramite l'utilizzo di scale mobili che si affacciano sul pian terreno.
Proseguendo al secondo piano ci si imbatte in un altro “Pink Chocolate GIFT” questa volta con il cioccolato rosa composto a formare una grossa barretta, sempre rilegata dal solito luccicante nastro d'oro.
Anche le entrate principali del Clement Plaza Tokushima vengono curate dal gusto e dal design della giovane artista, preparando così lo spettatore ad essere accolto dalla calda e dolce atmosfera del fantastico mondo “Kawaii” di Miki Midori.

 

Cristina Solano

 

Miki Midori sito web: http://www.mikimidori.com/

Miki Midori Instagram: https://www.instagram.com/miki_midori/?hl=it

 


NEWS dal 21/05/2021 al 22/05/2021

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 21/05/2021 al 22/05/2021

 

IL MINISTERO DELLA SANITÀ, LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE HA APPROVATO UFFICIALMENTE I VACCINI DI MODERNA E ASTRAZENECA

Il 21 maggio, il Ministero della Sanità, Lavoro e Previdenza Sociale ha annunciato di aver approvato i vaccini contro il Covid-19 di Moderna (Stati Uniti) e di AstraZeneca (Regno Unito). Il vaccino di Moderna sarà utilizzato nei centri di vaccinazione su larga scala che apriranno il 24 maggio, ed è per le persone di età superiore ai 18 anni. È stato riportato che si verificano rari casi di trombosi dopo la vaccinazione con AstraZeneca, perciò queste vaccinazioni sono rimandate anche se il vaccino è approvato.

 

RICHIESTA ALLE COMPAGNIE AEREE DI LIMITARE IL NUMERO DI PASSEGGERI SUI VOLI IN ARRIVO IN GIAPPONE

Il governo giapponese ha richiesto alle compagnie aeree di limitare il numero di passeggeri sui voli in arrivo in Giappone dall’estero e di sospendere le nuove prenotazioni per alcune date per mettere in quarantena adeguatamente le persone provenienti da paesi in cui si sta diffondendo il coronavirus con mutazioni. Il numero di passeggeri è limitato: dal 21 maggio meno di 100 persone per un volo dall’India, meno di 166 persone alla settimana da giugno, e dal 21 maggio meno di 100 persone per volo dalla Francia, meno di 133 persone alla settimana. Per i voli in arrivo in Giappone il 22 e il 29 maggio, il governo ha richiesto di sospendere l’accettazione di nuove prenotazioni dai paesi in cui le misure di frontiera sono state rafforzate perché non si possono garantire abbastanza alloggi per la quarantena. Di conseguenza, All Nippon Airways ha smesso di accettare nuove prenotazioni per un totale 10 voli, compresi i voli in arrivo a Haneda da Londra, Francoforte, Delhi e Manila, e voli in arrivo a Narita da Manila. Japan Airlines ha smesso di accettare nuove prenotazioni per un totale di 12 voli, compresi i voli in arrivo a Haneda da Londra e Parigi, Helsinki e Delhi, e voli in arrivo a Narita da Francoforte e Manila.   

NINKYO CAFE APERTO A NAGOYA

Il “Ninkyo Cafe” ha aperto all’inizio di maggio nella città di Nagoya, nella prefettura di Aichi, ed è diventato un argomento caldo sui social. Il Ninkyo (任侠) è uno spirito virile che valorizza la rettitudine, aiuta l’oppresso e abbatte il prepotente. Nei tempi moderni, si sovrappone alla Yakuza (mafiosi giapponesi), ma si basa su credenze diverse. L’interno del Cafe è come l'ufficio di un “gruppo pericoloso”, come si vede spesso nei teledrammi, con sedie e scrivanie nere allineate e un pezzo di carta con le parole “via di Ninkyo” (任侠道) sul muro. Quando qualcuno va al Ninkyo Cafe, i “giovani” (若い衆, grado basso di yakuza) dello staff ospitano i clienti come fossero membri della yakuza. È un cafe unico che riproduce il mondo di “Ninkyo”.

 

 

Fonti:

 

IL MINISTERO DELLA SANITÀ, LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE HA APPROVATO UFFICIALMENTE I VACCINI DI MODERNA E ASTRAZENECA

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210521/k10013043721000.html

https://www.jiji.com/jc/article?k=2021052100221&g=soc

 

RICHIESTA ALLE COMPAGNIE AEREE DI LIMITARE IL NUMERO DI PASSEGGERI SUI VOLI IN ARRIVO IN GIAPPONE

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210521/k10013043891000.html

 

NINKYO CAFE APERTO A NAGOYA

https://www.j-cast.com/2021/05/22412108.html?p=all

https://nlab.itmedia.co.jp/nl/articles/2105/14/news118.html#cx_term=.nlabtwr30


Tanka - In una solitudine solitaria dimoro,

In una solitudine solitaria dimoro,

non vedo nessun volto umano;

e così noi due dobbiamo prenderci in simpatia,

oh ciliegio di montagna;

non ho altro amico che te

 

morotomo ni

aware to omoe

yama zakura

hana yori hoka ni

shiru hito mo nashi

 

-Daisoujou Gyouson


Haiku - Vetusti ciliegi

Vetusti ciliegi

del villaggio d’un tempo -

fioriscono ancora.

 

mikagirishi

kokyoo no sakura

saki ni keri

 

-Kobayashi Issa


Dall'Italia al Giappone: intervista all'artista Gianluca Malgeri

L’incontro tra Giappone in Italia e l’artista Gianluca Malgeri è avvenuto nel contesto di un recente progetto che ha coinvolto lo spazio espositivo di una delle vie più famose di Milano: Viavài, mostra di arte contemporanea nelle vetrine di Via della Spiga. Il progetto, ormai concluso, avveniva in piena emergenza covid19, con l’intento di utilizzare gli spazi dei negozi vuoti a causa della pandemia in prospettiva creativa. La mostra presentava opere di diversi artisti contemporanei, è stata presentata da VIA (Visiting Installation Art) e curata da Federica Sala, ospite insieme a Gianluca Malgeri in una delle dirette Instagram dell’Associazione.

Gianluca Malgeri, di origini calabresi, da anni lavora tra Firenze e Tokyo. Ha esposto le sue opere in Europa e Giappone. Attraverso Playground Project la sua produzione artistica si intreccia nel 2015 con quella di Arina Endo, artista giapponese e sua partner. Il punto di partenza della collaborazione artistica tra i due è la mostra tenuta a Venezia Edge of Chaos (2015), sebbene l’intuizione alla base di questa esposizione abbia radici più profonde. Prima in Danimarca e successivamente in un viaggio in India durato sei mesi, Gianluca e Arina incontrano per le prime volte quei luoghi che saranno di ispirazione per le loro successive opere: i playground. I playground sono parchi all’aperto per i bambini, aree progettate e dedicate al gioco.

Quella sui playground è una vera e propria ricerca, tra forme e percorsi quasi labirintici, che vengono divisi e assemblati da Gianluca nei propri collage. Proprio come un gioco, l’artista sperimenta, compone le parti delle strutture per ottenerne sempre di nuove e differenti. Le sculture in metallo sono la naturale continuazione di queste opere, come se la costruzione si protraesse fino al di fuori del collage e ne mantenesse le modalità di composizione.

Il progetto dei playground prosegue con la mostra a Roma nel 2015-2016, Homo ludens e negli ultimi anni, dal 2017 ad oggi, si concretizza nel lavoro di ricerca collocato proprio in Giappone, a Tokyo. Esemplificativa dell’evoluzione di questo progetto è la mostra Mery-Go-Round (Tokyo, 2019), in cui le sculture di Gianluca e Arina si fanno sempre più leggere, galleggiano sospese.

Di recente, nel 2020, Gianluca e Arina portano a termine anche un progetto per l’allestimento delle vetrine di Hermès in Giappone: Taking an Airing.

Proprio per la sua lunga esperienza in terra nipponica, Giappone in Italia invita Gianluca Malgeri al racconto della sua esperienza come artista in Giappone. Abbiamo incontrato Gianluca e gli abbiamo posto alcune domande.

 

 

Cosa ricordi maggiormente delle tue prime esperienze in Giappone?

Ci sono diverse cose che mi tornano alla mente se penso alle mie prime esperienze in Giappone. Una su tutte è il modo di comunicazione che sono stato quasi un po’ costretto ad adottare agli inizi, che mi ha fatto in un certo senso avvicinare alla cultura giapponese. Ho subito notato come il primo approccio alla comunicazione sia stato di tipo grafico: per me, che ancora non conoscevo nulla della lingua giapponese, l’unico modo per chiedere indicazioni o informazioni era quello di passare attraverso i disegni. I giapponesi credo siano abituati più di noi a questo tipo di mezzo comunicativo. Mi è capitato molto spesso che, di fronte alla realizzazione del fatto che io non potessi comprendere la loro lingua, pur di aiutarmi si siano messi a disegnare indicazioni stradali o informazioni di diverso genere. Questo mi ha fatto pensare all’approccio molto più diretto che questo popolo ha con il disegno: i kanji giapponesi sono vere e proprie miniature del mondo grafico, la scrittura è anche tecnica pittorica. Direzione, precisione, pressione maggiore o minore, velocità o lentezza del tratto, essenzialità della rappresentazione. A questo i giapponesi sono abituati sin da piccoli.

Questo tipo di comunicazione essenziale e orientativa mi ha fatto anche pensare alle descrizioni che Roland Barthes fa della lingua giapponese e delle città nel suo scritto “L’impero dei segni”. Lo scrittore fa subito notare come in Giappone i significati eccedano in un certo senso le parole. Come sia un’idea dell’Occidente il fatto che la comunicazione passi in prima istanza e in modo privilegiato dalla parola. In Giappone possiamo avere esperienza di come i significati comunicativi abbiano molte altre vie per essere espressi. Il disegno, ad esempio.

Riferimenti ambigui e per approssimazione, una definizione particolare dello spazio e un tipo di orientamento legato a punti di riferimento visivi: R. Barthes parla anche della difficoltà di orientamento nella città giapponese, senza indirizzi come li intendiamo noi, dove le vie non hanno un nome ma le città sono divise in quartieri, blocchi.

Ciò mi ricorda, oltre a tutte le volte che ho chiesto indicazioni e mi è stato risposto con una mappa disegnata ed essenziale del luogo, il modo in cui abbiamo stampato le locandine della mostra di Mery-Go-Round. Dietro agli inviti avevamo inserito, oltre all’indirizzo, una mappa, la quale era decisamente orientativa: segnava riferimenti visivi importanti come stazioni della metro o convenience store, che tutti avrebbero potuto riconoscere.

Mi piacerebbe in futuro lavorare a un progetto in questo senso, attraverso tutti i disegni che mi sono rimasti dalle mie visite in Giappone, spererei solo di non perdere la freschezza e spontaneità che stava dietro a queste espressioni grafiche.

 

 

Quali altre esperienze hanno segnato i tuoi primi viaggi/permanenze in Giappone?

Le prime volte che viaggiai in Giappone fu a Kyoto. Decisi di trasferirmi a Tokyo con Arina solo successivamente.

Ricordo che in un Bed & Breakfast in cui sono stato feci esperienza di ciò che Giappone penso significhi ospitalità: alla fine del mio soggiorno il proprietario mi salutò con un regalo. Mi sono dispiaciuto a posteriori di non aver pensato a qualcosa da lasciare a questo signore anch’io. Mi resi conto come in Giappone vigesse un vero e proprio culto dell’ospitalità, un’attenzione particolare alla persona. Compresi che non si trattava solo di gentilezza, ma di un vero e proprio codice.
Questa sensazione di essere sempre i benvenuti si è spesso intrecciata e scontrata con un’altra sensazione, che credo non si sperimenti solo in Giappone ma un po’ ovunque all’estero: quella dello smarrimento e del sentirsi straniero. Forse, in alcune situazioni, in Giappone questa sensazione potrebbe essere più accentuata che in altri luoghi, per diverse ragioni. Lo straniero, però, ancora oggi fa sempre un po’ curiosità e allo stesso tempo paura. Tuttavia, anche a livello artistico questo mi ha spinto ancor di più a cercare di comprendere la diversità. È un momento in cui la sensibilità si amplifica, si comincia a comprendere meglio l’altro e anche maggiormente se stessi. Ammetto che, in quanto persona del sud trasferita al nord, ho avuto in me questa sensazione di diversità in diverse occasioni. Il Giappone mi ha aiutato a comprendere questo ancora più profondamente.

Un’altra esperienza molto importante per me è stato l’incontro con la famiglia della mia fidanzata. Sentivo sarebbe stato un grande passo, soprattutto in una famiglia giapponese legata alle tradizioni.
Mi è sembrato di avvicinarmi ancora di più alla cultura giapponese, poiché ho avuto diverse occasioni di comprendere come queste tradizioni si leghino alla contemporaneità.

Non conoscevo Kyoto, in quell’occasione uscendo di casa e passeggiando nei dintorni trovammo per caso un Cafè. Questo luogo avrà avuto più di cinquant’anni, a conduzione familiare. Mi sembrò che fossimo entrati in un’altra epoca. Percepivo come a Kyoto tradizione e modernità convivessero, e questo in un certo senso mi aveva ricordato l’Italia con tutta la sua storia. Spesso si cerca l’autenticità e invece si trova il souvenir, ma non era questo ciò che mi ritrovavo a sperimentare ogni giorno per le strade di Kyoto.

 

 

Parliamo adesso un po’ delle tue opere. Mi piacerebbe che mi parlassi dei playground, fonte di ispirazione per i tuoi progetti.

Il progetto dei playground nasce da un viaggio che feci in India con Arina. L’idea di playground parte da quella di parco, giardino pubblico. In India il viaggio fu faticoso, nelle grandi capitali caotiche come Nuova Delhi un buon posto per riposare era proprio quello dei parchi, oasi di tranquillità rispetto al resto, dove le regole urbane si sfaldavano.
Anche in Giappone ho fatto esperienze di questo genere, anche qui i parchi e i playground sono luoghi determinanti. Usando l’immaginazione, potremmo dire che quando la società adulta si chiude negli uffici, rimangono due mondi: quello dell’infanzia e quello delle persone anziane. Ciò che immagino sono città incantate prese di possesso dai bambini quando l’adulto è chiuso in ufficio durante le ore di lavoro. Da una parte vi è il dovere e il dover produrre, dall’altra l’idea di conoscere il mondo tramite il gioco. I playground sono il luogo in cui questo avviene.

In Giappone il mondo dell’infanzia è una realtà molto curata e delicata. Dico questo solo da persona che osserva, mi sembra che in Giappone esistano veri e propri luoghi – come questi playground – in cui l’infanzia si sviluppa e affinché il gioco aiuti a conoscere. I bambini vengono molto responsabilizzati, ma allo stesso tempo il loro mondo è rispettato.

 

 

Come ti sei trovato a Tokyo e come ti approcci all’arte contemporanea giapponese? Ho notato che nella tua produzione più recente (come, ad esempio, nella mostra Mery-Go-Round), le sculture si fanno sempre più leggere. Come si è svolto questo cambiamento nelle opere?

L’arte contemporanea, il design e l’architettura giapponese mi affascinano molto, ma devo dire che ancora ho difficoltà nel comprenderne alcune declinazioni poiché possiedo un background estetico completamente differente. Sto cercando di entrare in questo codice visivo, di comprendere quale sia stato il percorso che dalla tradizione porta all’arte di oggi.

Piano piano ha iniziato a farsi strada tra noi la percezione che le nostre sculture non dovessero per forza essere dense ma è cominciato un processo di semplificazione. Già dal 2015 iniziamo a pensare a questo, dove “semplificare” non significa rendere semplice, ma piuttosto fa riferimento a un processo di sintesi.

In Mery-Go-Round alcune sculture sembrano galleggiare, sono sospese. L’intuizione della sintesi si è unita qui al fatto che in una delle sale della galleria non fu percorribile la scelta di posare le sculture a terra: era uno spazio in cui una volta era presente una cisterna d’acqua ed erano rimasti i pilastri che la sostenevano. Lo spazio ci ha portato a pensare che sarebbe stato interessante utilizzare il soffitto. Anche l’uso dei colori nelle sculture è stato pensato in relazione al fatto che nella sala della galleria predominasse il colore grigio. Ci sembrò l’occasione giusta per sperimentare con i colori.
L’intuizione, comunque, parte dai collage. I collage sono l’estensione pittorica delle sculture, come le sculture sono continuazione naturale dei collage. La libertà con cui compongo i collage è la stessa che ci ha portato a pensare di collocare le sculture nell’aria, invece che sul pavimento.

A volte credo che ci sia un fraintendimento del ruolo che hanno i collage nella nostra produzione. Il collage è un ritorno alla pittura e un’estensione pittorica (anche se li realizzo attraverso fotografie). La matrice dei miei progetti parte dai collage. Collage è ricerca di un’immagine che documenta, poi c’è la stampa, i ritagli, poi l’assemblaggio che avviene sempre in modo diverso. Collage è gioco intuitivo pittorico di forme e colori, è un infinito assemblabile. Un’infinita possibilità di forme e costruzioni, determinate dalla ricerca che faccio attraverso le fotografie, attraverso i luoghi di gioco.

Speriamo che presto si presenti l’occasione per realizzare sculture in scala reale per i parchi di qualche città.

 

 

Qual è l’approccio che avete tu e Arina nella produzione delle opere?

Il mio incontro con il Giappone avviene con Arina e nel modo che abbiamo di lavorare insieme.
Arina ha una predisposizione alla concentrazione. Ha un approccio di dialogo con il materiale, è molto precisa. Il mio approccio è, a volte, quasi un conflitto con la materia, ho l’arroganza di volerla dominare. Arina sembra avere un rapporto naturale con i materiali. La sua scultura è armoniosa, i migliori lavori vengono quando completo qualcosa che lei ha iniziato o viceversa.
L’interessante per noi è proprio trovare un nuovo linguaggio che comprenda i nostri due modi di operare.

 

 

 

Gianluca Malgeri 

Arina Endo

Playground Project

 

 

 

intervista di Susanna Legnani


NEWS dal 19/05/2021 al 20/05/2021

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 19/05/2021 al 20/05/2021

 

YUI ARAGAKI E GEN HOSHINO HANNO ANNUNCIATO IL FIDANZAMENTO

Il 19 maggio l’attrice Yui Aragaki e il cantautore e attore Gen Hoshino hanno annunciato tramite le loro agenzie che si sposeranno. Hanno recitato insieme nel teledramma popolare “Nigeru wa haji daga yaku ni tatsu" (逃げるは恥だが役に立つ, La fuga è vergognosa ma utile) trasmesso nel 2016. Il teledramma è tratto dal manga omonimo disegnato da Tsunami Umino. Nel teledramma la protagonista, diplomata alla scuola di specializzazione, ha perso un’opportunità di lavoro e non ha il fidanzato. Trova lavoro come domestica a casa di un uomo, un professionista single che non ha esperienze amorose da 35 anni. La ragazza ha anche bisogno di trovare un alloggio, quindi i due decidono di sposarsi “per finta”. Entrambi ne traggono vantaggio: lei trova un alloggio e continua il suo lavoro di domestica, mentre lui ha qualcuno che fa i lavori di casa e accontenta i suoi parenti che volevano si sposasse. Due persone si erano sposate per finta in un teledramma ora dunque si sposano nella realtà, e questo è diventato un argomento caldo sul web. Ci sono stati tanti commenti di congratulazioni per il fidanzamento sui social. Molte persone ricordavano il teledramma, perciò in tendenza su Twitter c’erano molti tag legati ad esso e al loro fidanzamento. In questo periodo ci sono molte notizie negative, ma questa news positiva ha fatto tornare dopo un lungo periodo un po’ di gioia in molte persone.

 

KENTARO MIURA FUMETTISTA DI "BERSEK" MORTO PER DISSEZIONE ACUTA DELL'AORTA

Kentaro Miura, il famoso fumettista che ha disegnato “Berserk”, è morto il 6 maggio alle 14:48 per dissezione acuta dell’aorta. Aveva 54 anni. Il 20 maggio, la casa editrice Hakusensha ha annunciato la notizia del suo decesso. Alla cerimonia funebre ha partecipato solo la famiglia. La sua opera rappresentativa “Berserk” è un dark fantasy ambientato in un mondo che ricorda l’Europa medievale. È caratterizzato da disegni dettagliati, ed è stato anche animato. Ha ottenuto molta popolarità. Era ancora fumetto a puntate, ma è diventato un capolavoro incompleto dopo la sta morte.

 

SISTEMA ROBOTICO AUTOMATICO DEI TAMPONI PCR ALL'AEROPORTO DEL KANSAI

Il 20 maggio Kawasaki Heavy Industries ha installato un sistema robotico automatico dei tamponi PCR al quarto piano del Terminal 1 dell’aeroporto internazionale del Kansai. Il sistema permette di eseguire i test in un breve periodo di tempo (circa 80 minuti) utilizzando il metodo di test RT-PCR in tempo reale, standard a livello mondiale. Monitorando da remoto e garantendo la sicurezza, il funzionamento è semplice e grava meno sul personale addetto. Il sistema di ispezione è dimensionato per adattarsi a un contenitore da 40 piedi e può anche essere spostato come un contenitore. L’efficacia di questo sistema è stata confermata in ricerche congiunte con l’Università Fujita Health, ed è stato utilizzato per i test effettivi da marzo. Se è utilizzato per 16 ore al giorno, è possibile ispezionare fino a 2500 campioni. Puntano a iniziare i test con quel sistema verso l’estate per i passeggeri in partenza per l’estero.

 

Fonti:

 

 

YURI ARAGAKI E GEN HOSHINO HANNO ANNUNCIATO IL FIDANZAMENTO

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210519/k10013039741000.html

https://www.oricon.co.jp/news/2193912/full/

https://www.nikkansports.com/entertainment/news/202105190000548.html

 

KENTARO MIURA FUMETTISTA DI "BERSEK" MORTO PER DISSEZIONE ACUTA DELL'AORTA

https://natalie.mu/comic/news/428955

https://www.oricon.co.jp/news/2193995/full/

https://www.sankei.com/life/news/210520/lif2105200010-n1.html

 

SISTEMA ROBOTICO AUTOMATICO DEI TAMPONI PCR ALL'AEROPORTO DEL KANSAI

https://www.traicy.com/posts/20210520209976/

https://travel.watch.impress.co.jp/docs/news/1325807.html


È morto Kentaro Miura, autore di Berserk

È solo di qualche giorno fa la notizia dell’improvvisa morte di Kentaro Miura, uno dei fumettisti giapponesi più influenti nel panorama internazionale e autore del famoso manga seinen ‘Berserk’.

A comunicarlo con profonda amarezza, è stato l’account twitter ufficiale della casa editrice nella giornata di giovedì 20 maggio:

“Kentaro Miura è deceduto il 6 maggio 2021 per dissezione aortica acuta. Aveva 54 anni. Miura-sensei era un maestro, artista e narratore e abbiamo avuto il grande privilegio di pubblicare molte delle sue opere più belle, incluso il suo capolavoro, Berserk. Ci mancherà molto. Le nostre condoglianze vanno alla sua famiglia e ai suoi cari.”

Una morte improvvisa, perciò, lo ha separato dalla sua più grande passione in vita, coltivata sin dall’infanzia, il disegno.

È noto a molti, infatti, che Miura realizzò il suo primo manga stampato all’età di soli dieci anni.

Ai tempi delle medie, pubblicò su una rivista Il suo primo dōjinshi (storie a fumetti) e dopo il liceo, fece domanda presso un collegio artistico, che venne subito accolta.

Il progetto che gli permise l’ammissione, gli fece anche guadagnare il premio di Miglior Nuovo Attore nella rivista Shounen Noa.

E in seguito ai primi successi, arrivarono anche le pubblicazioni ufficiali, tra cui troviamo Berserk - The Prototype, nel 1988: un manga di 48 pagine, che costruì le basi per il futuro successo planetario che diventerà Berserk.

Non unica opera dell’autore, ma da sempre considerata il suo capolavoro, Berserk è un manga horror fantasy ambientato in un universo di ispirazione medievale che segue le vicende di Gatsu, un guerriero maledetto costretto a vagare senza sosta per sopravvivere.

Nonostante la brutalità che lo caratterizza, Berserk riscontrò una notevole popolarità che portò alla produzione di un una serie anime nel 1997, due serie televisive nel 2012 e nel 2016 e numerosi videogiochi ad esso ispirati.

Inoltre, valse a Miura il premio culturale Osamu Tezuka nel 2002, un riconoscimento annuale conferito agli autori di manga più meritevoli.

È davvero un peccato, però, che purtroppo non ne conosceremo mai la conclusione.

 

Amanda De Luca


Lo sguardo catturato - il vetro di Ōki Izumi

Il vetro è un materiale strettamente legato al concetto di passaggio. Non ad un passaggio fisico, quanto ad un passaggio spirituale, nel quale il corpo immobile è spinto oltre dal solo sguardo.

Il vetro usato da Ōki Izumi blocca questo passaggio in un attimo temporale, lo arresta a metà del suo svilupparsi. Assume una forma, si muove e dialoga con lo spettatore, rivendica la sua esistenza come materia, fragile, pericolosa, sensuale, disegnandosi da sola con gli incastri delle listelle che compongono la sua forma, la sua architettura. Lo sguardo altro non può fare che fissarsi, impossibilitato a procedere oltre anche laddove il retro dell'opera sia visibile, come l'ipnotico incedere dell'acqua ci distrae dal fondale, con solo la luce a passarvi attraverso.

Le sculture di Ōki Izumi non rifuggono in alcun modo da questa analogia. La stratificazione delle listelle, il movimento incessante di saliscendi di angoli e tramezzi, fanno apparire la superficie dell'opera modellata dal vento, e ne cristallizzano la bellezza. Lo sguardo si dimentica così di andare oltre, e si perde prima ancora di concludere il passaggio in quel limbo che è il concetto stesso di andare attraverso. Avvicinandosi all'opera, lo spettatore cade inevitabilmente all'interno del labirinto di geometrie.

Guidato dall'evocazione di forme e architetture, senza un “altrove” in cui andare, lo spettatore è spinto alla meditazione, al ritrovare se stesso come meta. Ecco emergere l'altra qualità del vetro industriale, indiscusso protagonista dei lavori di Ōki Izumi, la riflessione. La stessa riflessione a cui conduceva l'azione teofanica delle grandi vetrate gotiche, in un epoca in cui la visione era percepita come un'esperienza tattile, in un reciproco toccarsi dell'occhio e dell'oggetto attraverso fantasmi e luce.

Il vetro come resa materica della trasparenza offre un'infinita ricchezza comunicativa, che nessun artista potrà mai gestire nella sua completezza. La consapevolezza di Ōki Izumi nel saper di poter svolgere solo il lavoro di “primo motore” verso la riflessione affidata al pubblico, è espressa nella semplicità e precisione formale delle sue sculture, in tensione verso una direzione evidente che le fa gradualmente svanire. A rimanere è il procedimento di creazione da parte dell'artista e da parte dell'immaginazione dello spettatore. A rimanere è il passaggio tra l'occhio e l'oggetto.

All'interno della mostra Tra l'acqua e il cielo, le sculture di Ōki Izumi dialogano con gli scatti di Gianni Pezzani, e con essi suggeriscono allo spettatore nuove straordinarie mete estetiche. La mostra sarà visitabile fino a fine maggio alla galleria Kanalidarte, in via Alberto Mario 38 a Brescia.

Le foto presenti nell'articolo provengono dal sito della galleria, nella pagina dedicata visitabile a questo indirizzo link.

 

Beatrice Varriale


NEWS dal 16/05/2021 al 18/05/2021

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 16/05/2021 al 18/05/2021

 

GRANDE BAGNO PUBBLICO DELLA TORRE DI KYOTO CHIUDE IL 30 GIUGNO

Keihan Hotels & Resorts gestisce la torre di Kyoto e ha annunciato che chiuderà il “Kyoto Tower Daiyokujō〜〜YUU〜〜" (il grande bagno pubblico della torre di Kyoto). Si trova al terzo piano sotterraneo della torre di Kyoto di fronte alla stazione e si può utilizzare a un prezzo modico, a partire da 770 yen per gli adulti. Inoltre, poiché era aperto dalla mattina presto fino alla notte tardi, era popolare non solo tra gli ospiti dell’hotel ma anche tra gli utenti di autobus notturni in partenza e in arrivo alla stazione di Kyoto. Il responsabile ha affermato che il motivo della chiusura è stato “una diminuzione dei clienti a causa del Covid-19”. Dopo la chiusura gli ospiti dell’hotel utilizzeranno solo il bagno in camera.

 

SI È TENUTO IL FUNERALE PER UNA DONNA DELLO SRI LANKA MORTA DURANTE LA DETENZIONE PRESSO L'UFFICIO IMMIGRAZIONE

Il 16 maggio si è tenuto il funerale di Wishma Sandamali, singalese, deceduta a marzo presso l’ufficio immigrazione di Nagoya. Era stata arrestata per il suo soggiorno illegale. Al funerale hanno partecipato 80 persone venute dallo Sri Lanka, tra cui sostenitori e famiglia. Aveva comunicato che stava male da metà gennaio, ed è stata visitata da medici dell’ospedale dentro e fuori dall’ufficio immigrazione, ma è morta senza essere ricoverata. L’ufficio immigrazione sta indagando su se ci siano stati problemi con il trattamento. Il 17 maggio, la sorella e altri venuti in Giappone hanno visitato l’ufficio immigrazione. Secondo una conferenza stampa tenuta dopo, è stato permesso loro di visitare la stanza dove si trovava Wishma, ma l’ufficio non ha risposto alla richiesta di spiegazioni su cosa fosse stato fatto quando stava male. Inoltre, è stata rifiutata anche la richiesta di mostrare i video che mostrano lo stato di Wishma in detenzione, per “motivi di sicurezza”. La sorella ha criticato la risposta dell’ufficio immigrazione dicendo: “Stanno sfuggendo alle loro responsabilità. Non posso tornare a casa fino a che non si saprà la verità".

 

UN POSTO PER I TAMPONI PCR RISERVATO AI GIAPPONESI NELLA CAPITALE DELL'INDIA

In India, dove il Covid-19 si sta diffondendo rapidamente, la Camera di Commercio giapponese locale e altre istituzioni hanno istituito un posto per i tamponi PCR riservato ai giapponesi, nella parte di un hotel della periferia di Nuova Delhi. Serve ai giapponesi, in modo che possano prendere prontamente un certificato del risultato del tampone richiesto al ritorno in Giappone. Il governo del Giappone ha rilasciato informazioni sulla sicurezza all’estero che chiedono ai giapponesi residenti in India di ritornare in Giappone temporaneamente. Per il ritorno è necessario fare il test entro 72 ore prima della partenza dall’India e presentare un certificato in un formato speciale. In India ci vuole spesso tanto tempo per prenotare il tampone e sapere il risultato. È pagato dal governo giapponese e ogni persona può farlo una volta in modo gratuito. È per le persone che hanno prenotato un volo per il Giappone, saranno esaminati 2 giorni prima e verrà rilasciato un certificato il giorno successivo. A ottobre dell’anno scorso c’erano circa 9,000 giapponesi residenti in India, ma da aprile di quest’anno ci sono stati una serie di rimpatri.

 

Fonti:

 

GRANDE BAGNO PUBBLICO DELLA TORRE DI KYOTO CHIUDE IL 30 GIUGNO

https://nlab.itmedia.co.jp/nl/articles/2105/17/news122.html

https://www.traicy.com/posts/20210516209638/

https://www.kyoto-tower.jp/yuu/

 

SI È TENUTO IL FUNERALE PER UNA DONNA DELLO SRI LANKA MORTA DURANTE LA DETENZIONE PRESSO L'UFFICIO IMMIGRAZIONE

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210516/k10013034091000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10013034091000/k10013034091000.html

https://www.jiji.com/jc/article?k=2021051701021&g=soc

 

UN POSTO PER I TAMPONI PCR RISERVATO AI GIAPPONESI NELLA CAPITALE DELL'INDIA

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210517/k10013036061000.html

https://www.asahi.com/articles/ASP5K5WNQP5KUHBI00P.html