Haiku - Erbe dell’estate -
Erbe dell’estate -
degli antichi guerrieri
reliquie d’un sogno.
natsu-kusa ya
tsuwa-mono-domo ga
yume no ato
-Matsuo Bashō
NEWS dal 20/06/2021 al 22/06/2021
Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!
notizie raccolte dal 20/06/2021 al 22/06/2021
UN POSITIVO AL TEST ALL'AEROPORTO DI NARITA DELLA SQUADRA UGANDESE
Un membro su 9 della squadra olimpica dell’Uganda, arrivata all’aeroporto di Narita la notte del 19 giugno, è risultato positivo al Covid-19. Questa è la prima volta che viene confermata un’infezione in una squadra dall’estero. Questa persona non sarà ammessa in Giappone finché ci sarà la conferma di un risultato negativo e trascorrerà un periodo in una struttura designata dal governo giapponese. Altre 8 persone si sono trasferite a Izumisano, nella prefettura di Osaka, che è il luogo per l'allenamento, con un autobus il 20 giugno. Tutte le persone della squadra ugandese erano state vaccinate 2 volte nel loro paese con il vaccino di AstraZeneca e avevano un certificato di test negativo entro 72 ore prima di partire per il Giappone. Questa è la seconda volta che una squadra straniera arriva in Giappone da quando è stato deciso il rinvio delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo, ma è la prima volta che viene confermato un risultato positivo.
OLIMPIADI CON UN MASSIMO DI 10.000 SPETTATORI
Il 21 giugno, si è tenuta a Tokyo una discussione a 5 parti con i rappresentanti del Comitato organizzatore delle Olimpiadi, del governo metropolitano di Tokyo, del governo giapponese, del Comitato Internazionale Olimpico e del Comitato Internazionale Paralimpico in merito a spettatori per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo. Nella discussione, è stato deciso ufficialmente che il numero massimo di spettatori nei luoghi olimpici, compressi quelli nelle zone rurali, sarà 10.000 persone entro il 50% della capacità. È proporzionato alle restrizioni governative per eventi su larga scala.
ALITALIA RIPRENDE I VOLI DA/PER IL GIAPPONE
Alitalia riprenderà le operazioni da e per il Giappone, con il primo volo da Roma a Haneda il 9 luglio. Attualmente, la rotta è programmata fino all’8 settembre. Il primo volo da Haneda sarà l’11 luglio. La rotta di Alitalia per il Giappone è stata sospesa per oltre un anno a causa della pandemia. La riapertura è stata rinviata più volte fino ad ora, ma questa volta l’Ambasciata italiana a Tokyo ha presentato la nuova rotta in una conferenza stampa tenuta con la collaborazione di Alitalia ed ha espresso entusiasmo per la riapertura, perciò è improbabile che venga rimandato di nuovo. Le restrizioni all'entrata in Giappone rimangono, tuttavia, invariate.
Fonti:
UN POSITIVO AL TEST ALL'AEROPORTO DI NARITA DELLA SQUADRA UGANDESE
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210620/k10013093921000.html
https://www3.nhk.or.jp/kansai-news/20210620/2000047357.html
https://www.asahi.com/articles/ASP6P3PTFP6NPTIL00Q.html
OLIMPIADI CON UN MASSIMO DI 10.000 SPETTATORI
https://www.tokyo-np.co.jp/article/111888
https://www.47news.jp/6423432.html
ALITALIA RIPRENDE I VOLI DA/PER IL GIAPPONE
https://www.alitalia.com/ja_jp/fly-alitalia/news-and-activities/news/haneda_operation.html
“Un Anno a Tokyo” - un libro di Marzio Broda
“Un Anno a Tokyo – Diario sentimentale di viaggio”, edito da scritturapura.it, è un libro di Marzio Broda, uno scrittore che si è scoperto scrittore proprio grazie a questa esperienza che si chiama Giappone.
Marzio è un ingegnere che per lavoro viaggia molto, quelli che fa sono viaggi professionali e veloci quindi non ha modo di abituarsi alle realtà straniere che lo circondano, ma riesce comunque a viverli con il fascino di chi ha lo spirito di avventura.
É sempre il lavoro che per un anno lo manda in missione a Tokyo, da solo senza la sua famiglia, che rimane in Italia, e senza i suoi colleghi.
“E adesso cosa farai, dipingerai anche a Tokyo?”, il libro comincia con questa domanda, perchè Marzio è anche un artista, così riflette sul fatto che probabilmente non ci sarà molto spazio ne tempo per dedicarsi alla sua passione. Ma durante la sua permanenza a Tokyo si accorge che può esprimere la sua sensibilità artistica tramite la fotografia e la scrittura. Una scrittura che scopre nel piacere di raccontare mentre messaggia su Whatsapp con i suoi amici e familiari.
Si accorge che tramite i messaggini si sta creando una narrazione, un racconto, un diario di viaggio.
Tokyo con la sua atmosfera magica, sospesa tra tecnologia e tradizione, e le sue persone gli rivela ogni giorno sempre di più un mondo straordinario e totalmente diverso da quello che Marzio è abituato a conoscere.
Ecco che così nasce un libro che è un diario, ma che è anche una guida pratica e spirituale, dedicato a chiunque voglia andare in Giappone e che voglia non solo scoprirlo ma anche farne un po' parte.
Intervista all'autore
D. Perchè hai scelto il kanji del cuore come copertina per il tuo libro e cosa significa per te?
R. La copertina, è stata una proposta dell'editore.
Quando me l'hanno proposto non ne conoscevo il significato ma mi piaceva molto graficamente.
Poi ho parlato con il mio amico giapponese e gli ho chiesto cosa ne pensasse di quel kanji e lui mi ha detto che letteralmente significava cuore , ma il significato più esteso è quello di “spirito giapponese”.
Così ho pensato che ben si adattava a questo “diario sentimentale di viaggio”
Poi per un po' di tempo ho iniziato ad avere qualche dubbio su quello che mi aveva detto il mio amico giapponese, perchè lui è un ragazzo molto spiritoso, così ho pensato: “magari in realtà significa che Marzio è un pollo”, ma per fortuna non era così! (ride)
D. Come hai vissuto la città di Tokyo e la cultura giapponese?
R. Ho avuto l'opportunità di vivere la città di Tokyo non come turista ma come cittadino.
Ho condiviso i lunghi orari in ufficio con i colleghi e dopo il lavoro insieme a loro e ai responsabili andavamo tutti in qualche locale a passare la serata. I giapponesi chiamano questo momento “nomikai”, un momento di relax e di svago dopo una lunga giornata di lavoro.
Ovviamente ho sfruttato l'occasione anche per viverla da turista, musei, parchi, zone ecc,
Nel periodo primaverile ho avuto l'occasione di andare a vedere con gli amici giapponesi i ciliegi in fiore, i “Sakura”, e di apprezzarne la bellezza.
Posso dire che più che il jogging nei bellissimi parchi ho apprezzato tantissimo la cucina giapponese, che mi manca veramente moltissimo!
Ho potuto apprezzare dei giapponesi il loro profondo rispetto delle regole, la programmazione di ogni loro attività e la loro organizzazione.
Ma soprattutto mi è piaciuto molto il grande senso di appartenenza di quanto è pubblico, perchè ciò che è pubblico appartiene a tutti e quindi va rispettato. Una cosa fondamentale che manca in Italia, perchè la percezione che si ha da noi è che ciò che è pubblico non appartiene a nessuno e quindi può anche essere trattato male.
D. Perchè hai deciso di scrivere questo libro?
R. Ho iniziato a scrivere questo libro innanzi tutto per me, per tracciare... per non dimenticare.
Volevo registrare le cose che vedevo per non perderle una volta che sarei poi tornato in Italia
Devo dire che ho avuto la fortuna di viaggiare molto per lavoro in giro per il mondo, però sono sempre stati viaggi mordi e fuggi, nel senso vai per una riunione rimani poco e torni presto. Diciamo, viaggi grazie ai quali riesci a sentirti cittadino del mondo ma non sufficienti per capirci qualcosa.
Invece a Tokyo ci sono stato un anno e quindi ho avuto modo di viverla e di avere un'esperienza vera.
Poi devo aggiungere che il Giappone è davvero molto diverso dalla nostra Europa.
È diverso per regole sociali, cultura, gastronomia, tradizioni, quindi c'erano gli elementi per scrivere un libro. Diciamo che scrivere “un anno a Cilavegna” sarebbe stato più difficile! (ridiamo perchè poco prima avevo raccontato all'autore di essere di questo piccolo paesino che sia chiama Cilavegna)
D. Che consiglio vuoi dare ai tuoi lettori?
R. Mi sento di dare tre consigli ai lettori!
Il primo è che un viaggio in Giappone è un'esperienza che dovrebbero fare tutti nella propria vita, perchè è un mondo così diverso che bisogna vederlo con i propri occhi per capire.
Come secondo consiglio è che non bisogna organizzare questo viaggio come semplice vacanza estiva, anche perchè da giugno ad agosto il clima è molto umido e piove spesso, dunque non è piacevole girare per la città.
Mentre raccomando di programmare il viaggio nei mesi invernali, oltretutto Tokyo da dicembre fino a metà febbraio è tutta illuminata da miliardi di luci, lampadine led avvolgono le chiome degli alberi, tronchi e monumenti , è uno spettacolo nello spettacolo, poi l'aria è più frizzante e fresca e il cielo è blu, quasi greco direi.
Il terzo è che il viaggio in Giappone non deve essere un mordi e fuggi, ma qualcosa a cui dedichiamo del tempo. Una settimana a Tokyo, che è quello che generalmente riusciamo a fare, non basta per coglierne lo spirito e la bellezza.
Innanzi tutto ci sono otto ore di fuso orario che pesano molto e se non ci si è abituati è facile sentirsi frastornati, anche da tutta la differenza che la città impone.
Dunque l'ideale sarebbe un viaggio lento che dia modo di entrare dentro la modalità giapponese e che possa far apprezzare queste differenze.
Io la prima volta che sono stato a Tokyo, appunto solo per una settimana, non mi era piaciuta. Ero rimasto frastornato da tutta quella diversità, ma il diverso non è brutto è solo diverso e Tokyo è una città bellissima tutta da scoprire!
Cristina Solano
Un Anno a Tokyo - sito web: unannoatokyo.it
Instagram: @un.anno.a.tokyo
Tanka - Quando sento il richiamo
Quando sento il richiamo
del cuculo che canta,
mi struggo di nostalgia
per la terra
ove lasciai il mio cuore.
Hototogisu
naku koe kikeba
wakarenishi
furusato sae zo
koishikarikeru
-Anonimo
Haiku - Metto la sedia
Metto la sedia
dove le mie ginocchia
possono toccare le rose.
isu wo oku ya
soubi ni hiza no
fururu toko
-Masaoka Shiki
NEWS dal 16/06/2021 al 17/06/2021
Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!
notizie raccolte dal 16/06/2021 al 17/06/2021
GINNASTA KENZO SHIRAI HA ANNUNCIATO IL RITIRO
Il ginnasta Kenzo Shirai, che ha vinto la medaglia d’oro all-around maschile e la medaglia di bronzo nella cavallina per le Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, ha annunciato il suo ritiro in una conferenza stampa alla Nippon Sport Science University della città di Yokohama il 16 giugno. Non ha raggiunto il suo obiettivo di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo a causa dei risultati scarsi nella competizione per la selezione fino al 6 giugno. Il giovane giocatore di grande popolarità che è stato attivo sulla scena mondiale fin dai tempi del liceo, conclude la sua carriera sportiva prima dell’apertura delle Olimpiadi di Tokyo. D’ora in poi, insegnerà alle generazioni giovani come allenatore presso il Club di ginnastica maschile della Nippon Sport Science University.
DAL GIAPPONE 1 MILIONE DI VACCINI IN ARRIVO IN VIETNAM
I vaccini contro il Covid-19 forniti gratuitamente dal governo giapponese al Vietnam sono arrivati all’aeroporto della capitale Hanoi la notte del 16 giugno. Sono prodotti da AstraZeneca in Giappone e sono vaccini per circa 1 milione di dosi. Questo è il secondo caso di fornitura gratuita di vaccini dal Giappone all’estero dopo Taiwan. In Vietnam, il numero di persone infette è in aumento dalla fine di aprile, ma il tasso di vaccinazione è solo dell’1% circa della popolazione. La notizia della fornitura di vaccini dal Giappone è stata ampiamente riportata in TV e sul web in Vietnam, è diventata news principale.
SARÀ INTRODOTTO IL "PASSAPORTO VACCINALE" A LUGLIO
Per quanto riguarda il passaporto vaccinale per dimostrare la vaccinazione contro il Covid-19, il governo giapponese sta pensando di implementarlo per luglio. Si vorrebbe inizialmente introdurre sotto forma di emissione di una carta scritta. Il governo ha dichiarato il 16 giugno che procederà alle trattative con ciascun paese in modo che il periodo di quarantena dopo l’ingresso possa essere ridotto o addirittura evitato quando la persona viaggia all’estero con il passaporto vaccinale. Oltre al nome, alla data di nascita e al numero di passaporto, su questo pass dovrebbe essere scritto il tipo e il produttore del vaccino, la data di vaccinazione e altre informazioni in giapponese e inglese. Il governo valuterà poi anche l’applicazione e l’emissione digitale per rendere più conveniente il passaporto vaccinale.
Fonti:
GINNASTA KENZO SHIRAI HA ANNUNCIATO IL RITIRO
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210616/k10013087631000.html
https://mainichi.jp/articles/20210616/k00/00m/050/113000c
https://www.sankei.com/article/20210616-4JXY5RW6R5MORG7OSIBYT5P75I/
DAL GIAPPONE 1 MILIONE DI VACCINI IN ARRIVO IN VIETNAM
https://www.nikkei.com/article/DGXZQOGM16F3F0W1A610C2000000/
https://news.tbs.co.jp/newseye/tbs_newseye4293435.html
SARÀ INTRODOTTO IL "PASSAPORTO VACCINALE" A LUGLIO
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210617/k10013088811000.html
https://www.tokyo-np.co.jp/article/111018?rct=politics
Arriva in Italia il tanto atteso Demon Slayer The Movie: Mugen Train
Il 22 giugno finalmente approderà anche in Italia l’atteso film di Demon Slayer: Mugen Train che farà da sequel alla tanto acclamata serie anime.
Demon Slayer, Kimetsu no yaiba il suo titolo giapponese, è un manga scritto e disegnato da Koyoharu Gotouge e pubblicato sulla rivista settimanale Shounen Jump da febbraio 2016 e conclusosi solo di recente, nel maggio 2020.
Come spesso accade, inizialmente il manga da sé non riscosse particolare successo, ma fu proprio con la trasposizione animata, arrivata nell’aprile del 2019 ad opera della Ufotable, che le vendite dei volumi iniziarono a scalare le classifiche. A dicembre del 2020, arrivò, infatti, a superare 1 milione di copie vendute, risultato prima raggiunto soltanto da One Piece.
Ambientato nell’epoca Taisho, la storia segue le vicende di Tanjiro Kamado, un giovane ragazzo che diventa un cacciatore di demoni, deciso a trovare colui che ha ucciso la sua famiglia e ha trasformato sua sorella, unica sopravvissuta, in un demone stesso.
Demon Slayer the Movie: Mugen Train riprende proprio da dove la serie anime si è conclusa, per poi passarle nuovamente il testimone. È stata infatti annunciata una seconda stagione che dovrebbe uscire nel corso del 2021.
In Giappone, il film ha ottenuto numeri da record al botteghino, superando La città Incantata di Miyazaki, detentore del titolo di film con maggiore incasso nella storia da ben 19 anni e sembrerebbe che anche in America stia spopolando.
C’è grande fermento, quindi, per l’arrivo del film in Italia, che per vari motivi, anche legati alla situazione pandemica, è stato posticipato fino ad ora.
Ma con l’acquisto dei diritti da parte della Dynit, l’attesa sembra essere ormai giunta al termine.
Se ancora non avete guardato la versione resa disponibile all’acquisto per errore su Playstore e successivamente trapelata online in modo illegale, l’appuntamento è per questa estate in tutti i cinema o sulle piattaforme di streaming legale.
Amanda De Luca
NEWS dal 13/06/2021 al 15/06/2021
Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!
notizie raccolte dal 13/06/2021 al 15/06/2021
LA REGIONE DI KANTO KOSHIN È ENTRATA NELLA STAGIONE DELLE PIOGGE
Il 14 giugno, l’Agenzia meteorologica giapponese ha annunciato che la regione di Kanto Koshin sembra essere entrata nella stagione delle piogge. È accaduto 3 giorni dopo rispetto all'anno scorso, 7 giorni dopo l'inizio usuale. Il Giappone occidentale e la regione di Tokai sono entrati nella stagione delle piogge a velocità record a metà giugno, ma Kanto Koshin, a differenza di altre aree, è stata più lenta del solito.
INIZIA LA DEMOLIZIONE DELLA STATUA GIGANTE DI KANNON ALTA 100 METRI
I lavori di smantellamento di una statua gigante di Kannon, abbandonata da più di 10 anni nella città di Awaji, nella prefettura di Hyogo, sono iniziati la mattina del 14 giugno. La statua gigante di Kannon della "pace mondiale” è stata costruita nel 1982 e ha l’altezza di circa 100 metri. È diventata un luogo popolare turistico. Tuttavia, dopo la morte del proprietario nel 2006, è stata abbandonata. A causa dell’invecchiamento, una parte della statua di Kannon è caduta e la situazione risultava pericolosa. L’anno scorso la proprietà è stata trasferita al paese ed è stato presa la decisione di demolire. In questa fase si sta preparando lo smantellamento, e i lavori di demolizione cominceranno a prendere corpo intorno a questo inverno e dovrebbero essere completati nel marzo 2023.
NUOVI TOMBINI DEI POKÉMON "POKÉFUTA" A TOKYO
Il 14 giugno, il Museo Nazionale della Natura e della Scienza e il Museo Nazionale di Tokyo hanno presentato l’installazione dei tombini di Pokémon chiamati “Pokéfuta”. Lo scopo è quello di trasmettere il fascino dei luoghi, e questa è la prima volta che un “Pokéfuta” è stato installato in musei nazionali e nei 23 quartieri di Tokyo. Ogni coloratissimo “Pokéfuta” è un tombino con un disegno originale. A partire dall’installazione di “Eevee” nella città di Ibusuki, nella prefettura di Kagoshima nel dicembre 2018, sono stati installati 169 “Pokéfuta” in 15 prefetture. Molte persone si godono la visita di questi dettagli colorati nelle strade.
Fonti:
LA REGIONE DI KANTO KOSHIN È ENTRATA NELLA STAGIONE DELLE PIOGGE
https://weathernews.jp/s/topics/202105/170065/
https://www.asahi.com/articles/ASP6G3RPNP6CUTIL05K.html
INIZIA LA DEMOLIZIONE DELLA STATUA GIGANTE DI KANNON ALTA 100 METRI
https://news.tv-asahi.co.jp/news_society/articles/000219238.html
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210614/k10013083661000.html
NUOVI TOMBINI DEI POKÉMON "POKÉFUTA" A TOKYO
https://prtimes.jp/main/html/rd/p/000000294.000026665.html
https://resemom.jp/article/2021/06/15/62263.html
Il giardino del tè, sentiero di roji
All’ingresso della casa (o stanza) del tè è sempre presente un giardino (chaniwa 茶庭) con un sentiero di pietre (roji 露地), che conduce all’entrata. Questo è elemento essenziale nella stessa cerimonia del tè e costruzione della struttura.
L’avvicinamento e la preparazione spirituale al rito, infatti, non sono scontate e immediate. Occorre che spirito e corpo attraversino un momento di passaggio: dalla realtà quotidiana a un momento sospeso, di meditazione e apprezzamento estetico. Come scrive Kakuzo Okakura nella sua celebre opera The book of the tea, nella cerimonia del tè vi è molto del quotidiano, anche se allo stesso tempo «si tratta di un culto fondato sull’adorazione del bello, in contrapposizione alle miserie della vita quotidiana».
Il giardino del tè con il sentiero di roji sono, dunque, giardini da percorrere, e non solo da ammirare come dipinti. In particolare, il sentiero è composto da pietre dalla forma naturale, volutamente poco o per nulla modificate nel loro aspetto. Disposte in modo asimmetrico, la distanza tra l’una e l’altra non è mai identica o calcolata. È bene ricordare che i giardini della tradizione furono costruiti quasi tutti da maestri del tè, che nell’influenza dello zen avevano una particolare visione della natura e di conseguenza della strutturazione di questi edifici e giardini.
Nell'attraversamento di questo spazio, il corpo e lo spirito vengono preparati, costretti all’attenzione.
Il percorso non è lineare, occorre calibrare ogni singolo movimento per non inciampare o andare fuori strada. Il corpo viene allora addestrato alla concentrazione, e così lo spirito. La preparazione alla cerimonia che si terrà nella casa del tè avviene ben prima dell'ingresso, ed è per questo che il giardino risulta allora qualcosa di essenziale sia alla cerimonia stessa sia alla configurazione dell’edificio.
Non ci sono stacchi repentini: è un percorso graduale. Quasi sempre, inoltre, l’entrata nella casa è posta sullo stesso livello del giardino. Così, la camminata non è interrotta, ma il sentiero appare condurre direttamente all’interno dell’edificio, in una continuità tra interni ed esterni.
Il giardino nei secoli
Il termine roji era originariamente un termine riferito alla sfera religiosa del buddhismo, scrive Teiji Ito, studioso di giardini, nel suo saggio Nihon no niwa. "A spiritual state of perfect selfless and purity": in questo senso la parola viene usata per indicare ciò che il giardino aveva filosoficamente rappresentato dal periodo Edo in poi. Preparazione, addestramento del corpo e dello spirito, dimenticanza dell'individualità.
La parola ha anche diverse altre connotazioni, come “on the way”, “while walking”, “a narrow alley”. Tutte sfumature che si accostano maggiormente alle caratteristiche del giardino.
In origine,
il giardino del tè doveva essere una costruzione molto semplice, povera di elementi, in accordo con l’estetica delle stesse case. T.Ito riporta dei passi del Chasho Senrin, manuale del diciassettesimo secolo. «Non si dovrebbero piantare alberi, né sistemare pietre, né spargere sabbia, né disegnare ghiaia - queste cose distraggono la mente di una persona; confondono e tolgono la spiritualità della cerimonia stessa». Col passare del tempo, però, sempre più elementi vennero introdotti nel giardino, e ogni maestro del tè – senza che si parli di un vero e proprio stile personale – adottava elementi particolari.
Al giorno d’oggi,
i giardini del tè hanno una forma riconoscibile. Spesso essi sono divisi in due parti attraverso un cancello (chumon) e così si individuano un roji più esterno e uno più interno, vicino alla casa del tè, a testimoniare ancora il senso di gradualità. Elemento molto importante è lo tsukubai, un “bacino d’acqua”, dove il visitatore può fermarsi a lavare mani e bocca, per purificarsi. Solitamente, questi bacini sono costruiti in pietra e sono abbastanza bassi. Ciò, ancora nella volontà di un’educazione del corpo: occorre umilmente chinarsi per purificarsi. Azioni simili si ripetono all'entrata della sukiya, la stanza del tè: bisogna attendere sotto un portico, il machiai, e abbassarsi per procedere.
Nel giardino si trovano inoltre lanterne di pietra (ishi-doro) e diversi tipi di alberi e piante. Tutti questi elementi non vengono più considerati di turbamento per la mente, ma anzi sono necessari a fare del percorso un processo di cambiamento anche interiore, attraverso il contatto con la natura.
Il sentiero – come è già stato illustrato – è composto da pietre (tobi-ishi) di forma irregolare e con disposizione asimmetrica. L’uso di queste pietre è, secondo testimonianze raccolte da T.Ito, pratico ed estetico allo stesso tempo.
Watari, kei e sentiero del vuoto
Questo equilibrio di pratica/funzione ed estetica venne riassunto nei termini watari (funzione) e kei (apprezzamento estetico). È il designer del giardino e maestro del tè a decidere – a seconda delle circostanze e tipo di vegetazione con cui si trova a contatto – cosa prevale. Le pietre vengono selezionate con cura da chi progetta la struttura, ognuna viene collocata nel posto che risulta più naturale, che permette di valorizzare le sue caratteristiche. Raramente, infatti, queste pietre vengono modificate fortemente nella loro forma originaria, ma si tende piuttosto a rispettarne la natura, collocandole nel giusto luogo. Così, nella visione di chi progetta il giardino, la prima cosa rimane pur sempre l’accordo con la natura, il rispetto di essa.
Questa forma del sentiero che conduce alla stanza del tè è interpretata da molti studiosi di filosofia orientale come una struttura che implica il vuoto, esperienza vicina allo zen. La via non è continua, ma spazi vuoti intercorrono tra le pietre. Questo tipo di esperienza è già anticipatoria di ciò che avverrà durante la cerimonia del tè: un rito che ha a che fare fortemente con il vuoto, nella struttura della casa, nei gesti e movimenti, negli strumenti che utilizza.
Fonti utili:
https://www.biolaghiegiardini.it/scheda.php?idarticolo=69
http://www.aisf.or.jp/~jaanus/deta/r/roji.htm
Susanna Legnani
NEWS dal 11/06/2021 al 12/06/2021
Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!
notizie raccolte dal 11/06/2021 al 12/06/2021
FIORITURA TARDIVA DEI "TENGAI NO SAKURA" (I CILIEGI DEL CIELO)
Il ciliegio Chishima del Monte Mokoto a Koshimizu, in Hokkaido, è in piena fioritura. Dicono che sia uno dei ciliegi che fioriscono più tardi in Giappone. I fiori si spargono da un’altitudine di 800 metri dalla cima della montagna e sono chiamati “Tengai no Sakura” (i ciliegi del cielo). A causa della temperatura bassa, la fioritura è stata più tardiva del solito. Le piante alpine saranno in piena fioritura da questi giorni.
I BIGLIETTI OLIMPICI VENDUTI SONO IL 42% DELLA CAPACITÀ MASSIMA
Il Comitato Organizzatore delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo ha annunciato l’11 giugno che i biglietti venduti per le Olimpiadi di Tokyo rappresentano il 42% della capacità massima di tutte le 42 sedi. Il numero non è stato pubblicato, ma si pensa che sia più di 4 milioni. Oltre ai biglietti generali, quelli venduti includono i biglietti assegnati ai programmi che offrono agli studenti delle scuole elementari e medie l’opportunità di guardare le Olimpiadi e i biglietti assegnati agli sponsor delle Olimpiadi e alle amministrazioni locali.
PUBLIC VIEWING DELLE OLIMPIADI DI TOKYO
È stato comunicato il 10 giugno che il governo metropolitano di Tokyo ha iniziato a considerare che tutti gli eventi di Public viewing delle Olimpiadi e Paralimpiadi che si terranno nella prefettura di Tokyo saranno cancellati. Inoltre, è stato riferito che si sta valutando di convertire i luoghi per Public viewing in luoghi per le vaccinazioni. Tuttavia l’11 giugno, in una conferenza di stampa, la governatrice Yuriko Koike ha smentito la notizia dicendo: “Non è un dato reale”, e ha detto di aver protestato contro i giornalisti in merito.
Fonti:
FIORITURA TARDIVA DEI "TENGAI NO SAKURA" (I CILIEGI DEL CIELO)
https://www.hokkaido-np.co.jp/article/554616
I BIGLIETTI OLIMPICI VENDUTI SONO IL 42% DELLA CAPACITÀ MASSIMA
https://www.sankeibiz.jp/econome/news/210611/ecc2106112118009-n1.htm
https://www.asahi.com/articles/ASP6C66BZP6CUTIL05R.html
PUBLIC VIEWING DELLE OLIMPIADI DI TOKYO
https://www.jiji.com/jc/article?k=2021061001155&g=soc
https://www.tokyo-np.co.jp/article/110070