News & Curiosità dal Giappone: Cosa ci invidiano i giapponesi?
Per le News & Curiosità dal Giappone: Cosa ci invidiano i giapponesi? Secondo alcune ricerche e l’articolo di excite i giapponesi dicono: A noi sembrano normali, ma per i giapponesi è qualcosa di unico avere l’acqua gratis che possa essere raccolta nelle bottigliette. Così dicono, che “l’Italia ha l’acqua gratis e ci sono vari rubinetti, uno per l’acqua frizzante, uno per l’acqua fredda e uno per l’acqua semplice, tutti gratuiti.” trovano bellissimo poter bere acqua frizzante o fredda in una giornata calda e che siano in tutta Italia! Non solo in una parte del paese! Esistono strutture chiamate “Case dell’acqua”. Per noi sono cose normali, per i giapponesi sono invece qualcosa di unico! Sembra una grandissima fortuna poter portare la propria bottiglia e riempirla con acqua locale di buona qualità con un buon retrogusto! L’acqua è gratuita e l’acqua frizzante invece costa solamente 0,05 € al litro. È un ottimo modo per risparmiare denaro e non sprecare bottiglie di plastica. Excite ha raccolto vari commenti di giapponesi in visita in Italia, sorpresi dalla presenza queste fontane e dalla possibilità che offrono. “Nei ristoranti le acque frizzanti vengono presentate addirittura come i vini! Ognuna di loro ha le sue caratteristiche!” “Addirittura ci sono acque frizzanti naturali, com’è possibile?” Il segreto è l’effervescenza naturale: con l’attività vulcanica, l’anidride carbonica si dissolve in acqua sotto pressione nelle profondità del sottosuolo. L’acqua effervescente sale naturalmente attraverso le sorgenti calde. Per i giapponesi, la possibilità di avere l’acqua a disposizione in fontane pubbliche è qualcosa di unico. E l’Italia sembra l’unico Paese che possa servire acqua davvero di buona qualità, perchè, se per loro andate negli Stati Uniti, le tre scelte potrebbero essere “acqua arrugginita”, “acqua calcarea” oppure “niente acqua”. Insomma, abbastanza diverso dalla scelta tra “acqua fredda” , “acqua naturale” e “acqua frizzante” Insomma, quando vi capiterà di vedere una fontana pubblica o una casetta dell’acqua, prestatele un po’ di attenzione e sappiate che per qualcuno, dall’altra parte del mondo, quella struttura è un miracolo! Unisciti a noi! Giappone in Italia è un’associazione culturale no profit. Le nostre attività sono possibili grazie anche al tuo contributo che ti permetterà di godere sempre di nuovi e originali contenuti! 20€/ANNO
Noi italiani ci troviamo spesso ad invidiare ciò che hanno in Giappone… ma dal Giappone che cosa ci invidiano?
Photo Credit: https://twitter.com/hydro_homies/
“L’Italia ha fontane che servono acqua frizzante e acqua fredda…” le fontane sono definite strutture pubbliche invidiabili per i giapponesi!Segui Giappone in Italia
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Approfondimenti: La storia del riso in Giappone, molto più di un semplice alimento
Il riso in Giappone ricopre un’importanza fondamentale in quanto alimento base ma vi siete mai chiesti quale sia la sua vera origine? Il riso è stato introdotto per la prima volta in Giappone verso la fine del periodo Jōmon, intorno al 300 a.c. L’origine esatta del riso è ancora incerta ma la maggior parte degli studiosi è d’accordo sul fatto che provenga dalla Cina. Ci sono diverse teorie circa il percorso che il riso abbia compiuto per arrivare in Giappone. Potrebbe aver viaggiato dalla Cina settentrionale fino alla Corea per poi raggiungere il Giappone via mare. Secondo un’altra teoria sarebbe arrivato sulle coste giapponesi sempre via mare dal delta del Fiume Azzurro Yangzi per poi passare dalla Corea. Un’altra teoria ancora sostiene che sarebbe arrivato via mare dal delta dello Yangzi fino alla regione del Kyūshū. Qualunque sia stato il percorso, non vi è dubbio comunque che il riso sia arrivato in Giappone dal continente attraverso il Mar Cinese Orientale. Oggi il riso è un alimento onnipresente sulla tavola giapponese e viene elaborato in infinite varianti. Il riso bianco, detto shirogohan 白ご飯, è quello che accompagna i tre pasti principali. Il kamameshi 釜飯 invece, letteralmente “riso bollente”, consiste in un piatto di riso insaporito da carne, pesce e piatti vegetali. Un’altra variante è l’okayu お 粥 e consiste in una sorta di porridge giapponese. Si tratta di una minestra semplice e digeribile a cui si ricorre se si è leggermente indisposti di stomaco. Sono inoltre moltissimi i prodotti nazionali lavorati con il riso. Ad esempio il famoso mochi 餅 non è nient’altro che un dolcetto preparato dal riso glutinoso, tritato e pestato per ottenere una pasta bianca morbida e appiccicosa che viene poi modellata in forme sferiche o rettangolari. Il sakè 酒, famosissima bevanda alcolica nazionale, è ottenuto da un processo di fermentazione che coinvolge il riso. Proprio per questo il sakè viene anche detto “vino di riso”. Ancora, i senbei 煎餅, sono i famosi cracker di riso molto amati anche fuori dal Giappone. credits: newsweekjapan.jp Tuttavia il riso non costituisce solo un alimento importante per la cucina giapponese. L’intera pianta del riso viene infatti utilizzata in diverse modalità. È il caso ad esempio dell’architettura tradizionale giapponese i cui elementi non sono altro che prodotti naturali composti da paglia di riso. Una volta che i grani vengono rimossi, la paglia viene utilizzata per rivestire i tetti tradizionali delle case giapponesi. Ma non solo! Se tessuta la ritroviamo nella pavimentazione a tatami 畳. credits: livejapan.com L’importanza del riso per il popolo giapponese si riflette anche nella letteratura e nell’arte. La coltivazione del riso è uno dei tanti temi affrontati dalle poesie di Matsuo Bashō, uno dei più grandi maestri di haiku in Giappone. Inoltre, è notoriamente raffigurata anche nelle famose stampe artistiche giapponesi ukiyo-e 浮世絵 da artisti come Katsushika Hokusai e Utagawa Hiroshige. I paesaggi agrari delle risaie sono infatti un motivo comune che simboleggia l’identità giapponese incentrata sul riso. credits: ukiyo-e.org Questo alimento ha influenzato profondamente le arti dello spettacolo tradizionale in Giappone. Come ci spiega il Prof. Bonaventura Ruperti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia nel suo libro “Storia del teatro giapponese dalle origini all’Ottocento”, la nascita delle prime forme autoctone di spettacolo la si attribuisce ai canti e le musiche che accompagnavano la coltura del riso: il tamai 田舞e taasobi 田遊び. I primi consistono in “danze delle risaie” che con flauto e tamburo accompagnavano il trapianto del riso allo scopo di ingraziarsi la divinità per suscitarne le energie e favorire la prosperità del raccolto. I secondi sono “intrattenimenti delle risaie” ossia performances eseguite a capodanno da personaggi mascherati che ripercorrevano i gesti del ciclo agricolo. Lo scopo era quello di auspicarne l’abbondanza attirando l’energia vitale della divinità. Non sorprende che il riso sia presente in tantissime celebrazioni tradizionali che scandiscono la vita di un giapponese. Ad esempio l’okuizome お食い初め è una tradizione risalente all’VIII secolo che si celebra intorno al 100° giorno di vita del bambino in quanto segna un momento importante nella sua vita: il primo pasto diverso dal latte. In realtà, l’atto del mangiare è solo simbolico: il cibo infatti viene semplicemente avvicinato alle sue labbra nel gesto di imboccarlo con le bacchette. Questa cerimonia costituisce un rito di passaggio per augurare salute e abbondanza al bambino. Il pasto prevede cibi che hanno un grande valore simbolico e ben augurante tra cui il riso insieme a pesce e verdure. Lo svezzamento vero e proprio si ha intorno ai 5 mesi con la prima pappa costituita proprio dall’okayu, il porridge che abbiamo menzionato in precedenza. Man mano che il bambino cresce ci sono diverse festività che ne celebrano la crescita e i cibi contenenti il riso sono sempre al centro di esse. Ad esempio durante la ricorrenza dell’Hina-matsuri 雛祭り, nota anche con il nome di “Festa delle bambine”, i familiari delle bambine pregano affinché vengano loro date bellezza e salute. La bevanda tradizionale di questa festività è l’amazake 甘酒, una versione analcolica del sakè. Insieme all’amazake 甘酒 si mangiano gli arare あられ, dei salatini di riso, spesso conditi con della salsa di soia. Sempre per l’occasione si prepara un dolce detto hishimochi 菱餅, costituito da tre strati di riso: verde, simbolo della terra, bianco, simbolo della neve e rosa, simbolo dei fiori di pesco. Insieme, questi tre strati indicano la primavera, quando la neve si scioglie, l’erba cresce e germogliano i fiori di pesco. credits: hoikushibank.com Unisciti a noi! Giappone in Italia è un’associazione culturale no profit. Le nostre attività sono possibili grazie anche al tuo contributo che ti permetterà di godere sempre di nuovi e originali contenuti! 20€/ANNO Unisciti a noi! Giappone in Italia è un’associazione culturale no profit. Le nostre attività sono possibili grazie anche al tuo contributo che ti permetterà di godere sempre di nuovi e originali contenuti! 20€/ANNOIl riso e le sue origini
Le varietà del riso e i suoi diversi utilizzi
Il riso nell’arte e nel teatro giapponese
Le feste tradizionali giapponesi
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News & Curiosità dal Giappone: Ramen o Pasta? Feumen!
Ramen o pasta stasera? Se non riesci a decidere allora il nuovo ristorante Feumen, situato nel quartiere di Aoyama a Tokyo, potrebbe avere la soluzione per te! Nato dalla collaborazione di due rinomati chef giapponesi, Ayumi Sato e Hiroto Sato, è un ristorante molto particolare. I noodles che vengono offerti, come dice lo stesso slogan in giapponese rāmen demo nai, pasuta demo nai ラーメンでもない、パスタでもない, non sono nè pasta nè ramen! I noodles Feumen sono di medio spessore, di colore giallo, preparati con una farina di grano reperibile in Hokkaidō e nel Kyūshū. Questa è la chiave per renderli né troppo morbidi né troppo duri. Vengono serviti freddi con sopra una calda salsa di gamberi molto piccante e con un mix di spezie. A queste si possono aggiungere tanti altri condimenti. Quello più popolare al momento è il condimento onsen tamago 温泉卵. Si tratta di un uovo tradizionale giapponese cotto lentamente nelle acque calde dell’onsen ovvero le “terme giapponesi”. L’uovo viene poi combinato con del formaggio in polvere per dare quel tocco di gusto in più ispirato all’italianità. credits: gnavi.co.jp L’interno del ristorante offre al cliente un mix di paesaggi naturali e artistici con un bancone centrale che ricorda l’albero creato dal paesaggista di fama mondiale Seijun Nishihata, circondato da diverse opere di Nana Soeda, giovane pittrice emergente. Il locale è dotato anche di una terrazza per godersi i noodles in una calda giornata di sole. credits: prtimes.jp Infine un’altra particolarità è che sia l’ordinazione che il pagamento avvengono online. Basta infatti scansionare all’ingresso il codice QR e registrare la carta di credito sul sito web per visionare il menù. Con un semplice tocco si può ordinare e pagare il proprio pasto in perfetta sicurezza! Unisciti a noi! Giappone in Italia è un’associazione culturale no profit. Le nostre attività sono possibili grazie anche al tuo contributo che ti permetterà di godere sempre di nuovi e originali contenuti! 20€/ANNO Unisciti a noi! Giappone in Italia è un’associazione culturale no profit. Le nostre attività sono possibili grazie anche al tuo contributo che ti permetterà di godere sempre di nuovi e originali contenuti! 20€/ANNOI noodles Feumen
L’interno del ristorante: fra arte e sicurezza
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Approfondimenti: La casa tradizionale giapponese
Se ci chiediamo quali siano le caratteristiche di una casa tradizionale giapponese le possiamo vedere tutte guardando un qualunque tempio in Giappone: austerità, materiali leggeri e porosi, pareti interne ed esterne molto sottili. La casa tradizionale giapponese, come la conosciamo oggi, ha le sue origini nelle case dei ricchi agricoltori nei primi anni del periodo Edo (1603-1868) costruite con strumenti e metodi importati dalla Cina e dalla Corea. Il materiale predominante è il legno, scelto dagli architetti giapponesi in una continua ricerca di armonia e sintonia con la natura. Il legno è un materiale leggero che riassume in sé il concetto di transitorio: il calore che trasmette agli ambienti interni, le sue irregolarità e texture sono elementi considerati di alto valore estetico. La zona d’ingresso si chiama genkan 玄関, ed è quel luogo in cui è necessario togliersi le scarpe prima di entrare. La presenza del gradino, che pone il genkan ad un piano inferiore rispetto al resto della casa, serve proprio a definire il confine fra lo spazio interno abitativo e quello esterno. Allo stesso tempo però, proprio per la sua posizione ribassata rispetto agli altri piani della casa, il genkan si pone come uno spazio in continuità con la natura e non di separazione da essa. credits: jp.fotolia.com Le stanze di una casa tradizionale giapponese hanno la pavimentazione in tatami 畳 ovvero composta da pannelli rettangolari modulari rivestiti da paglia intrecciata. Queste stuoie non solo conferiscono bellezza alle case ma aiutano anche a conservare il calore durante le fredde giornate invernali. Tutte le stanze hanno questo tipo di pavimentazione fatta eccezione per la cucina e i corridoi, dove il materiale predominante è il legno. Proprio per questo tipo di pavimentazione è difficile utilizzare le sedie all’interno delle stanze tradizionali. A queste si preferiscono invece cuscini speciali utilizzati per sedersi chiamati zabuton 座布団. credits: jp.fotolia.com Un’altra peculiarità delle case tradizionali giapponesi sono le porte scorrevoli: i fusuma 襖. Si tratta di pannelli rettangolari con il lato lungo in verticale che separano i locali interni della casa. Sono costituiti da una struttura in legno a reticolato ricoperta da cartone e da uno strato di carta o tessuto su entrambi i lati. Anticamente venivano dipinti per abbellire la residenza con scene naturali come paesaggi montani, foreste o animali. Esiste poi un altro tipo di parete scorrevole chiamata shōji, realizzata in carta di riso montata su un telaio in legno. A differenza dei fusuma, gli shōji separano l’interno delle case dall’esterno. Inoltre, essendo la carta che li riveste molto sottile, permettono alla luce naturale di filtrare attraverso la porta. credits: jp.fotolia.com La stanza da bagno nelle case tradizionali giapponesi è normalmente separata da quella adibita alla toilette. L’ofuro お風呂 tradizionale è una vasca di legno compatta e profonda rispetto alle vasche comuni, colma d’acqua ad una temperatura di circa 43 °C o anche più calda. Costruita tradizionalmente in legno hinoki ヒノキ, cipresso giapponese, la vasca a contatto con i vapori e con l’acqua calda emana una fragranza molto particolare. Prima di utilizzare l’ofuro ci si siede su un piccolo sgabello all’interno della stanza per lavarsi corpo e capelli e si entra nella vasca solamente dopo essersi ben sciacquati. Fare il bagno per molti è un’esperienza che va oltre la semplice igiene personale. Per alcuni è religiosa, per altri curativa. Entrambi i due aspetti sono strettamente connessi al rito della purificazione: non ci si immerge nell’acqua bollente solo per una questione di igiene ma anche per purificare l’animo. credits:tatezou-house.com Unisciti a noi! Giappone in Italia è un’associazione culturale no profit. Le nostre attività sono possibili grazie anche al tuo contributo che ti permetterà di godere sempre di nuovi e originali contenuti! 20€/ANNO Unisciti a noi! Giappone in Italia è un’associazione culturale no profit. Le nostre attività sono possibili grazie anche al tuo contributo che ti permetterà di godere sempre di nuovi e originali contenuti! 20€/ANNOWashitsu 和室: la stanza tradizionale giapponese
L’ofuro nella casa tradizionale giapponese
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News & Curiosità dal Giappone: l'autunno in Giappone fra momiji e sapori stagionali
Il Giappone è famoso per offrire panorami mozzafiato e unici in tutto il mondo per ogni stagione dell’anno. Molti considerano proprio l’autunno il periodo in assoluto più bello. Il motivo risiede nel fatto che quando le temperature cominciano ad abbassarsi dopo la torrida estate, le foglie si tingono di sfumature di colore arancione, rosso, giallo e marrone. Questo fogliame autunnale è uno spettacolo magnifico della natura che ha ispirato artisti e poeti per secoli e secoli. L’inizio della stagione del kōyō in Giappone varia a seconda della temperatura, latitudine e altitudine ed il momento migliore per osservare il fenomeno cambia da regione a regione: ad esempio in Hokkaidō, che è la regione più a nord e quindi più fredda, inizia già a metà settembre, in altre città più a sud come Tokyo o Kyoto, dove quindi il freddo arriva dopo, bisognerà attendere il mese di novembre. Possiamo quindi dire che prima arriva il freddo prima appariranno i colori autunnali! Diamo un’occhiata alle previsioni di quest’anno! photo credits: www.jrailpass.com Il Giappone, oltre che per i paesaggi mozzafiato, è famoso anche per i suoi sapori stagionali e quindi per tutta una varietà di alimenti che è possibile gustare solamente in una particolare stagione. Si aggiudica il primo posto nella classifica dei cibi autunnali più popolari il pesce sanma さんま. Il pesce sanma vive nell’Oceano Pacifico ed è possibile mangiarlo appena pescato solamente nel periodo autunnale in quanto durante le altre stagioni nuota lontano dalle acque del Giappone per avvicinarsi solamente in autunno. Solitamente viene cucinato in maniera molto semplice, alla griglia e con un po’ di sale, ma il gusto è assicurato! photo credits: mi-journey.jp Un altro sapore che fortemente caratterizza l’autunno giapponese è quello della patata dolce, conosciuta con il nome di satsumaimo サツマイモ. Ogni anno, infatti, non appena si comincia a percepire nell’aria l’inizio dell’autunno nella maggior parte dei negozi, dai convenience store, conosciuti con il nome di konbini, ai negozi più lussuosi, cominciano ad apparire dolcetti al gusto di patata dolce di ogni tipo. Ad esempio nei konbini come il Lawson, il Seven Eleven e Family Mart appariranno magicamente crepes, crostatine, torte di riso, tutte al gusto di satsumaimo! photo credits: km2.tsite.jp Questo gustoso ingrediente è talmente ricercato in Giappone che ogni anno, proprio nel periodo autunnale, Mister Donut, una delle più famose catene di ciambelle al mondo, propone una linea di ciambelle al gusto di patata dolce. photo credits: japantoday.com Infine, un altro sapore che simboleggia l’autunno giapponese è quello della castagna, in giapponese kuri 栗. Viene utilizzata in vari modi ed è possibile trovarla nei dolci più disparati: all’interno dei macarons, sul dolce montblanc fino ad arrivare ai dolci più tradizionali giapponesi come i dorayaki どら焼き. photo credits: elle.com, tsuboya.net
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Il fenomeno naturale delle foglie che cambiano colore in giapponese è detto kōyō 紅葉. Questo kanji ha però anche una seconda lettura, ovvero momiji, che indica più precisamente le foglie d’acero giapponese tinte di rosso. Entrambe le parole simboleggiano l’autunno nella cultura giapponese.Kōyō Forecast 2021
I cibi più ricercati durante questo periodo
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TRATTI DI RICORDO - mostra di Kazuto Takegami presso Takeda Katsuya Design
TRATTI DI RICORDO è la mostra di Kazuto Takegami presso Takeda Katsuya Design a Milano.
L'artista Kazuto Takegami ci sorprende ancora con i suoi quadri ad olio e tecnica mista, oltre ai suoi famosi disegni ad inchiostro di china, con la tecnica giapponese Sumi-e.
Nato in Giappone nel 1970, Kazuto Takegami si laurea in pittura presso la Musashina Art University di Tokyo.
Per alcuni anni svolge il lavoro di professore d'arte e in seguito decide di dedicare la sua vita alla pittura.
Arriva in Italia nel 1998 con la vincita di una borsa di studio presso l'Accademia di Belle Arti di Brera.
Vanta esposizioni personali e collettive in Italia, in Giappone e nei Paesi Bassi.
Le sue opere sono espresse in un linguaggio universale dai tratti semplici e profondi, come fossero istantanee di ricordi vicini e lontani.
TAKEDA KATSUYA DESIGN, che ospita la mostra TRATTI DI RICORDO, si occupa di Interior Design e architettura ed è il luogo perfetto per trovare la giusta atmosfera che i quadri di Kazuto Takegami regalano.
Giappone in Italia è orgogliosa di presentare questa mostra e vi invita caldamente ad andare a visitarla, per rendersi conto di cosa davvero significhi avere la tradizione del Giappone davanti agli occhi anche grazie all'antica tecnica sumi-e di cui potrete vedere anche gli strumenti utilizzati per crearla.
Non perdete questa occasione, porterete a casa un bagaglio di esperienza (giapponese!) che ricorderete anche con foto come quelle che vedete in questo articolo, scattate direttamente da noi. Lo stesso artista vi accompagnerà in questo viaggio rispondendo e risolvendo tutti i vostri dubbi.
Vi ricordiamo che TRATTI DI RICORDO è visitabile presso Takeda Katsuya, in Via del Torchio 5/7 a Milano dal 15 al 24 ottobre per farvi fare un salto in Giappone senza prendere l'aereo.
TRATTI DI RICORDO, una moistra che merita di essere vista e vissuta.
MILANO SUSHI FESTIVAL – seconda edizione
MILANO SUSHI FESTIVAL – seconda edizione
Il MILANO SUSHI FESTIVAL arriva a Milano con la sua seconda edizione! Da giovedì 21 a domenica 24 ottobre la Piazza Città di Lombardia a Milano è dedicata completamente al piatto simbolo della cucina giapponese, con spettacoli, cooking show e incontri culturali.
Dopo il successo della prima edizione che si è tenuta nel giugno del 2019, torna alla grande dopo la pandemia
il festival milanese che celebra la tradizione giapponese che l’Unesco ha addirittura dichiarato patrimonio immateriale dell’umanità.
Saranno quattro giorni gustosissimi e pieni di sorprese legate al Giappone, con assaggi, appuntamenti culturali e di intrattenimento organizzati dall’AIRG (l’Associazione Italiana dei Ristoratori Giapponesi).
Stiamo parlando di cerimonia del tè, vestizione del kimono con la partecipazione di Tomoko Hoashi, performance artistiche di Yoshiko Kubota, i concerti del quartetto Shinobu Kikuchi & Friends, e i live cooking show di Claudio Sadler e Roberto Okabe.
Non mancheranno anche le presentazioni di libri e guide sulla gastronomia giapponese e sul sake, incontri sul cibo nel Manga, dj set tutto giapponese.
Arte del Vino è l'organizzatore dell'evento che vedrà la partecipazione di alcuni ristoranti giapponesi di riferimento in città che proporranno le loro specialità:
Finger’s Garden proporrà al pubblico una ricca e variegata selezione di sushi e rolls
Osaka presenta bento e onigiri
Gamy Robata & More fornisce barbecue in stile nipponico
Pop Dog Street Food prepara i famosi takoyaki
Maido è fiera dei suoi okonomiyaki
Sushita propone i suoi uramaki
Karē No Kuruma vi fa provare il riso e curry in stile giapponese
Gong Express presenta i ravioli al vapore.
Inoltre, per chi vorrà scoprire tutti i segreti della cucina asiatica, sarà disponibile un corner di SuiteFood, startup e community di esploratori del gusto.
Cosa chiedere di più? Bevande che possano essere all'altezza! La famosissima Asahi Super Dry, la birra giapponese numero uno al mondo e birra ufficiale del Festival, l’ottimo sake made in Italy di Firenze Sake e un’importante selezione di vini italiani grazie all’enoteca realizzata da D3 Architetti Associati per Arte del Vino.
Marco Ramunno, founder di Arte del Vino, commenta: “Sono molto felice di poter realizzare la seconda edizione di Milano Sushi Festival. Ringrazio tutti i ristoratori che hanno aderito con entusiasmo, gli espositori e i partner che ci sostengono, Kyoko Higuma, socio fondatore di AIRG, e Annalena De Bortoli per la preziosa collaborazione sul programma culturale. Finalmente dopo questo lungo periodo di fermo forzato, ritorniamo a organizzare eventi in presenza: aspettiamo tutti i fan della cucina e della cultura nipponica per trascorrere quattro giorni all’insegna delle affascinanti tradizioni del Sol Levante”.
Amanti del Giappone, del suo cibo e delle sue tradizioni? Non potete mancare a questo appuntamento!
L'inaugurazione ufficiale sarà il 21 ottobre con il Kagamibiraki, l’apertura della botte di sake a opera di chef Shiro, Presidente di AIRG, alla presenza del Console giapponese di Milano, per un brindisi di buon auspicio!
Potete trovare il programma completo su:
https://facebook.com/events/s/fiera-del-giappone-milano-sush/913028362615465/
MILANO SUSHI FESTIVAL
21-24 ottobre 2021
Piazza Città di Lombardia, Milano
Ingresso € 5 (è richiesto il Green Pass)
Orari:
giovedì 21 ottobre dalle 15:00 alle 24:00
venerdì 22 e sabato 23 ottobre dalle 12:00 alle 24:00
domenica 24 ottobre dalle 12:00 alle 22:00
Grazie a:
Marco Ramunno
Mercalia - Arte del Vino srl
Ufficio stampa MILANO SUSHI FESTIVAL
MCS &Partners
t. +39 02 66985471 | press@mcsweb.it
NON PERDETEVI IL NUOVO NUMERO DI PAGINE ZEN!
É uscito il nuovo numero di PAGINE ZEN, ricco come sempre di approfondimenti e curiosità!
Ecco quali saranno gli argomenti che PAGINE ZEN andrà ad approfondire nel numero 125:
- Il Giappone Asuka e Nara
Quando l’estero divenne mainstream, influenze cinesi e coreane
Carla Ruscazio
Con approfondimento al link:
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/il-giappone-asuka-e-nara-quando-l-estero-divenne-mainstream-influenze-cinesi-e-coreane
- 天地人轉 (転)
Ten-Chi-Jin-Ten (marobashi) - Cielo / terra / persona / adattarsi
Calligrafia di Bruno Riva - shodo.ch
- Giappone: disegno e design
Dai libri illustrati Meiji ai manifesti d'arte contemporanea
Eleonora Lanza
Con approfondimento al link:
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/giappone-disegno-e-design-dai-libri-illustrati-meiji-ai-manifesti-d-arte-contemporanea
- Il Tè
Dalla Cina: storia, leggenda, estetica (prima parte)
Isabella Doniselli Eramo - www.icooitalia.it
Con approfondimento al link:
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/il-te-dalla-cina-storia-leggenda-estetica-prima-parte
- Prezioso verde
La collezione di giade del Museo d’Arte Orientale di Venezia
Elena Riu - https://orientalevenezia.beniculturali.it/
Con approfondimento al link:
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/prezioso-verde-la-collezione-di-giade-del-museo-d-arte-orientale-di-venezia
- Corea
Fondazione dalle Origini Celesti
Dalila Bruno
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/corea-fondazione-dalle-origini-celesti
- I pirati dei mari orientali
Veronica Gambilare
Con approfondimento al link:
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/i-pirati-dei-mari-orientali
- Kusari-Dō
Percorrendo la Via Guerriera della Catena
Christian Russo - www.yoshinryu.com
Con approfondimento al link:
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/kusari-do-la-via-guerriera-della-catena
- La Neve di Yuzawa
Immagini dal Giappone
Recensione di Anna Lisa Somma - www.bibliotecagiapponese.it
--- Questo il link all'intero numero 125 di Pagine Zen
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/archivio/pagine-zen-125
Candide sono le nubi
Candide sono le nubi
e, battendo armoniose le ali,
volano le oche selvatiche,
sì nitide che si può contarle
nel chiaro della luna autunnale.
Shirakumo ni
hane uchikawashi
tobu kari no
kazu sae miyuru
aki no yo no tsuki
-Anonimo
Voci ridenti (chissà perché?).
Voci ridenti (chissà perché?).
Una cucina
in una lunga notte.
Nani warau
koe zo yonaga no
daidokoro
-Masaoka Shiki