Il Crespi Bonsai Museum compie 30 anni
Un angolo d’Oriente alle porte di Milano, unico al mondo, questo è Crespi Bonsai Museum che quest’anno festeggia il 30esimo anniversario dall’apertura.
L’attività del museo si affianca a quella di Crespi Bonsai, attività commerciale leader nel settore in Italia, fondata nel 1979.
Aperto il 26 maggio 1991, il Crespi Bonsai Museum è stato il primo museo permanente di bonsai al mondo. Nato dalla volontà di Luigi Crespi di offrire a tutti gli appassionati e curiosi la possibilità di ammirare una preziosa collezione di piante secolari, educate dai più famosi maestri giapponesi.
Il museo ospita oltre centomila bonsai da interno ed esterno, a rotazione secondo il momento stagionale. Ogni specie ha, infatti, un momento migliore per essere esposta.
Tutte le piante sono attentamente selezionate e importate dall’Oriente.
Il pezzo più significativo della collezione è senz’altro il millenario Ficus retusa Linn, collocato al centro di una pagoda.
Ma oltre ai bonsai, un posto di rilievo lo occupano la ricostruzione del "toko-no-ma", l’angolo che nella casa giapponese tradizionale viene adibito all’esposizione di oggetti con alto contenuto spirituale e completata da preziosi complementi di arrendo, e il giardino zen creato con materiali originali importati dal Giappone.
Crespi Bonsai è un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli appassionati, grazie anche alle molteplici iniziative che propone allo scopo di diffondere l’arte del bonsai, come il Raduno Internazionale del Bonsai & Suiseki e l’Università del Bonsai, di cui responsabile e docente è il maestro Nobuyuki Kajiwara.
Inoltre, dal 2011 il Crespi Bonsai Museum fa parte del prestigioso circuito dei Grandi Giardini Italiani.
Amanda De Luca
KIMONO EXPERIENCE PER IL TANABATA, LA FESTA DELLE STELLE
Tanabata, la festa delle stelle, è una delle ricorrenze più note e amate in Giappone. Non manca nulla: un periodo dell'anno ottimale, addobbi riconoscibili... Infine una storia romantica come base mitica da cui partire, anzi forse due: una di origine cinese, una di origine incerta, forse autoctona.
La prima, più nota, ha come protagonisti Orihime, la divina tessitrice figlia dell'Imperatore Celeste, e Hikoboshi, il mandriano.
A causa del feroce amore che li aveva rapiti, trascurarono i loro doveri fino a suscitare le ire del padre di lei. Venne tuttavia loro concesso di rincontrarsi una volta l'anno (anche perché la depressione nel sapersi irrimediabilmente lontani non li faceva comunque lavorare...), il settimo giorno del settimo mese. Per convenzione la data viene fissata il 7 di luglio, ma riferendosi al calendario solunare è in realtà variabile.
E così Vega/Orihime e Hikoboshi/Altair, le due stelle innamorate divise dalla Via Lattea, si ricongiungono. Altre versioni, giunte in Giappone sempre dalla Cina, insistono sulla figura della tessitrice e sulla presenza di un fiume, anche senza la dichiarata ambientazione uranica. Tutte sono accomunate da un intreccio lineare e una storia che, come avete visto, a grandi linee, si può riassumere rapidamente, senza che perda senso o fascino. Quindi Tanabata, la festa delle stelle... e non solo!
Completamente diverso è invece il racconto seguente.
Un giorno un grosso serpente si recò da un benestante padre di famiglia, proponendogli uno scambio: la mano delle sue figlie in cambio della vita dei suoi cari. Delle tre sorelle, solo la più giovane superò il terrore e la ripugnanza e acconsentì alle nozze. Giunta sulla riva di un laghetto, il suo novello sposo le chiese di decapitarlo e lei obbedì, usando la lama di un tagliaunghie. Dal collo mozzato del rettile uscì un giovane dall'aspetto superbo e bellissimo, un Re Drago dell'oceano, del quale la fanciulla si innamorò perdutamente.
Seguirono giorni felici nelle più scintillanti ricchezze, fino a che Amewakahiko, questo il nome del dio, dovette partire per affari celesti tra le stelle.
Si raccomandò alla moglie e le indicò uno scrigno cinese, intimandole di non aprirlo o lui non sarebbe più potuto tornare. Qualcuno, come il lettore immagina, effettivamente aprì lo scrigno, ma non la fedele moglie: le sorelle gelose in visita rubando la chiave alla ragazza dischiusero il contenitore.
Disperata, la fanciulla si affidò alle raccomandazioni che il marito le fece prima di partire: si recò nella capitale alla ricerca della donna in possesso della “zucca da una notte”. Grazie ad essa fu in grado di volare fino al cielo, e ivi incontrò diversi e bizzarri personaggi, nessuno in grado di aiutarla a trovare Amewakahiko.
Incontrò la Stella della Sera, la Cometa, le Pleiadi, ed altre stelle ma nessuna sapeva dove trovare il suo innamorato.
Infine le venne indicato un sontuoso palazzo dove finalmente i due poterono riabbracciarsi. Tuttavia un pensiero turbava Amewakahiko: suo padre era un demone, e mai avrebbe dovuto scoprire la presenza della giovane nel castello nel cielo. Ogni volta che veniva in visita, il Re Drago trasformava sua moglie in un oggetto per nasconderla, tuttavia l'odore umano mise in allerta il demone. Ovviamente accadde anche questo.
Un giorno il demone arrivò di soppiatto e colse la ragazza non celata dalla magia del marito.
Amewakahiko spiegò al padre come stavano le cose e quest'ultimo decise per il meglio: dare alla fanciulla compiti impossibili da portare a termine. Il primo fu quello di badare ad una mandria di migliaia di buoi da sola, e ci riuscì grazie alle maniche del kimono del marito. “Maniche di Amewakahiko” e lo sventolare di esse era la formula perchè i buoi obbedissero alla sua volontà.
Il compito successivo fu quello di trasportare tanto riso quanto le stelle nel cielo da un magazzino ad un altro, senza far cadere un singolo chicco.
Vi riuscì grazie a delle formiche invocate con la stessa formula. E sempre grazie ad essa passò indenne la vicinanza di centipiedi e serpenti.
Dunque il demone dovette ricredersi sulla giovane e acconsentì a che si vedessero una volta l'anno (in realtà lui disse una volta al mese, ma sfortuna volle che lei capisse male). Una manciata di riso si trasformò nella Via Lattea, e i due protagonisti nelle stelle Vega e Altair.
Molti lettori penseranno che l'influenza di Amore e Psyche di Apuleio sia evidente, eppure non esistono prove evidenti a conferma di questa tesi.
Questo da un lato potrebbe apparire determinante, nella storia dei reciproci scambi tra il Sol Levante e l'Occidente. Dall'altro, già l'ammettere che due storie tanto simili siano presenti in culture così lontane ci spinge a ricercare un fondo immaginario comune. Ancora più in profondità, quella componente che innerva le diverse storie umane, e che traccia lo scorrere unito di tutte le civiltà.
Con questo rinnovato senso di unità e vicinanza, quantomai appropriato, ci accingiamo a festeggiare Tanabata, la festa delle stelle (e del demone nel cielo).
L'evento Kimono Experience, che avete sicuramente conosciuto tramite i nostri canali social, prolunga la sua durata fino all'11 luglio, in concomitanza con i festeggiamenti da Tenoha Milano.
Vi invitiamo tutti in questa parentesi di Giappone a Milano, per vestire lo yukata e immergervi nella sensazione estiva di questa festa magica, con le granite tradizionali e i tanzaku a cui affidare i vostri desideri.
Se non sapete di cosa si tratti, in questo articolo è presente la descrizione completa dell'evento: Kimono Experience con Giappone in Italia e Milano Kimono
Tanabata è anche il nome di una libreria incentrata sul mondo giapponese, scoprite la convenzione riservata ai soci in < questa pagina >
Beatrice Varriale
Fonti:
Reider, Noriko T. A, Demon in the Sky: The Tale of Amewakahiko, a Japanese Medieval Story. Marvels & Tales, vol. 29, no. 2, 2015, pp. 265–282.
Keller Kimbrough, Haruo Shirane (a cura di), Monsters, Animals, and Other Worlds: A Collection of Short Medieval Japanese Tales. Translations from the Asian Classics . Columbia University Press, 2018
CHALLENGE FOTOGRAFICA "L'Estate giapponese"
Il 2021 sarà l'anno in cui l'impegno di Giappone in Italia volgerà soprattutto verso una nuova idea di community! I nostri soci, che ogni anno gentilmente ci forniscono il loro supporto tesserandosi e partecipando alle nostre attività (anche virtuali!), saranno sempre più coinvolti nella costruzione e nell'arricchimento dei contenuti dell'Associazione, con articoli, immagini, esperienze.
La challenge dedicata alla Primavera ha riscosso un successo inaspettato! Gli scatti che ci avete inviato (potete vedere qui quelli selezionati dalla nostra redazione) raccontano in modi originali e ricchi di fascino una vostra particolare Primavera. Proseguiamo con la successiva delle challenge 2021, "L'Estate giapponese".
Una volta selezionate dalla redazione, in questa pagina saranno pubblicate le foto che andranno a far parte delle nostre pagine social!
Scaricate qui il bando di partecipazione.
Yukigassen – challenge editoriale
Articolo selezionato per la challenge editoriale “Il Giappone e lo sport” – autore Matteo Zanderighi.
In molti saranno stupiti di sapere che “Palle di neve”, nonostante si ritenga un gioco per bambini, in realtà è un vero e proprio sport riconosciuto in diverse nazioni, evolutosi a tutti gli effetti in una disciplina agonistica con sempre maggiori giocatori al suo seguito. In Giappone viene chiamato Yukigassen (letteralmente “battaglia di neve”) praticato in particolare in Hokkaido dove ogni anno, sul monte Showa-Shinzan a Subetsu, si tiene il campionato del mondo. Ha infatti trovato diffusione anche in altri paesi, come Russia, Finlandia , Alaska e, oltre che appunto in nazioni con un clima più invernale, pure in Australia, dove si tenne il primo evento ufficiale al di fuori del Sol Levante nel 1992!
Lo Yukigassen nasce in Giappone nel 1987 (ufficialmente diventerà sport l'anno successivo) per rivitalizzare il turismo di una zona che si animava principalmente in estate, ma ben presto l'interesse nei confronti di questo “giovane sport” ( ma vecchio di secoli sotto di gioco, come dimostra un affresco quattrocentesco a Torre d'Aquila a Trento) è tale che nel febbraio 2013 viene istituita la “International Alliance of sports Yukigassen (IAY / Yukigassen International)” , che permette di fissare le regole di gioco e di avere, per tutti gli appassionati, un punto di riferimento in questa disciplina. Nel loro sito è possibile scaricare il manuale con le regole per la preparazione di campo e le modalità di svolgimento della partita, il link in fondo all'articolo.
La preparazione di una gara di palle di neve, infatti, richiede molto impegno e un comportamento di gioco ben preciso (ad esempio, non si possono fare finte lanciando in aria la palla, o lanciare una palla non perfettamente integra...)
Innanzitutto, bisogna predisporre il campo di battaglia: zone di trincee vengono collocate come posti di riparo per affrontare l'avversario. In secondo luogo, è necessario preparare una buona scorta di palle di neve: se ne preparano fino a 90 con un'apposita macchina per garantire di averne sempre a disposizione prima di attaccare. Infine, è necessario indossare speciali elmetti che riparano testa e faccia, predisposti di visiera trasparente per un’ottima visuale. Infine, non resta che armarsi di coraggio e mettersi a giocare.
Come già detto in precedenza, i giocatori devono cercare di colpirsi con le palle di neve. Scendono in campo solitamente 7 partecipanti e quando si viene colpiti, è necessario abbandonarlo, poiché si viene eliminati.
Il match dura tre minuti, a vincere è la squadra che conta il minor numero di giocatori eliminati o che è riuscita a conquistare la bandiera avversaria.
Dopo un'abbondante nevicata, è possibile praticarlo a livello amatoriale in qualche bella località sciistica italiana… il divertimento è assicurato! Ora l'invito a giocare a battaglia a palle di neve sarà certamente preso con uno spirito diverso...
SITO UFFICIALE DELLA INTERNATIONAL ALLIANCE OF SPORTS YUKIGASSEN
CHALLENGE EDITORIALE "Il Giappone e lo sport"
Il 2021 sarà l'anno in cui l'impegno di Giappone in Italia volgerà soprattutto verso una nuova idea di community! I nostri soci, che ogni anno gentilmente ci forniscono il loro supporto tesserandosi e partecipando alle nostre attività (anche virtuali!), saranno sempre più coinvolti nella costruzione e nell'arricchimento dei contenuti dell'Associazione, con articoli, immagini, esperienze.
Giappone in Italia dà il via alla sua prima challenge editoriale per il 2021!
Tutto il mondo è in attesa delle Olimpiadi di Tokyo, un'attesa che ancora infiamma il cuore non solo di ogni sportivo, ma di chiunque senta il desiderio di sana competizione e rispetto reciproco, superamento delle diversità e vicinanza. Proponiamo dunque, come tema della prima challenge "Lo sport in Giappone".
Gli articoli selezionati dalla redazione saranno pubblicati secondo calendario editoriale nelle settimane successive, previa eventuale revisione.
Scaricate qui il bando di partecipazione.
CHALLENGE FOTOGRAFICA "La Primavera giapponese"
Il 2021 sarà l'anno in cui l'impegno di Giappone in Italia volgerà soprattutto verso una nuova idea di community! I nostri soci, che ogni anno gentilmente ci forniscono il loro supporto tesserandosi e partecipando alle nostre attività (anche virtuali!), saranno sempre più coinvolti nella costruzione e nell'arricchimento dei contenuti dell'Associazione, con articoli, immagini, esperienze.
Aperta a tutti i nostri soci, inauguriamo quindi la prima di queste novità! Desideriamo dare spazio ad un Giappone che anche voi portate nel cuore: attraverso i vostri scatti lo potrete condividere grazie alla challenge fotografica dedicata alla stagione che meglio suggerisce questo senso di rinascita, "La Primavera giapponese".
Una volta selezionate dalla redazione, in questa pagina saranno pubblicate le foto che andranno a far parte delle nostre pagine social!
Scaricate qui il bando di partecipazione.
Giappone in Italia ringrazia tutti i numerosi partecipanti a questa prima challenge! Qui di seguito troverete le foto selezionate per arricchire i nostri canali social. Invitiamo coloro che non dovessero trovare la propria in questo elenco a seguire le nostre pagine per successive challenge!