With a little help from my friends
La tragedia che ha colpito il Giappone ci ha profondamente sconvolti e commossi. Desideriamo dare un aiuto concreto alla popolazione civile: nei prossimi giorni metteremo a disposizione il nostro sito e tutti i nostri contatti per mettere in comunicazione tutte le persone che vogliano dare un contributo. Nel frattempo, chi desidera fornire sostegno economico alle popolazioni colpite, può farlo attraverso la Croce Rossa Italiana, indicando che i fondi inviati sono da inoltrare alla Croce Rossa Giapponese:
http://cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/6873
Lo staff di Giappone in Italia
Le fasi di evoluzione nella storia dell’aikidō
La filosofia alla base dell’insegnamento e le tecniche di Ueshiba Morihei, il fondatore dell’aikidō, differirono grandemente a seconda delle epoche di evoluzione della sua pratica.
Primo periodo: Era Taishō (1912-1926)
Ueshiba praticò numerose forme di bujutsu e raggiunse la maturazione spirituale attraverso la pratica religiosa. Insegnò Daitoryū aikijūjutsu. In quest’epoca impostò la pratica sui kata.
Fra le scuole di jūjutsu, oltre a quelle che si basavano principalmente sul combattimento corpo a corpo e sul combattimento a terra, ne esistevano anche alcune che avevano tramutato i movimenti e le tecniche di spada in tecniche di lotta corpo a corpo, taijutsu, la scuola di Daitoryu di Aizu fu una delle più rappresentative.
Secondo periodo: I primi diciassette anni dell’epoca Showa (1926-1942)Leggere di più
Delle fioriture di pruno
Prima di ritirarsi come O-Iemoto (Gran Maestro) della XV generazione della Scuola del tè Urasenke, Hounsai Daisosho scrisse le seguenti parole sulla pratica del tè:
Il pruno piegato sotto il gelo invernale,
Con gli acquazzoni, improvvisamente apre i propri boccioli
La luna, attraverso la foschia, proietta la propria ombra;
Nel buio, le brezze trasportano il suo profumo
Qualche giorno prima, il tronco era sepolto nella neve;
Ora, i rami sostengono di nuovo i fiori,
Attraverso la difficoltà e l’amaro freddo –
Questa dignità, sulla prima linea della primavera.Leggere di più
Antiquariato giapponese
Ressei Sômen
MASCHERA DA ARMATURA A VOLTO INTERO
Scuola Myochin
Metà del periodo Edo (1603 - 1867)
Provenienza:
Kyoto, Arashiyama Bijutsukan
Letteratura:
Kyoto Arashiyama Bijutsukan, catalogo, pag. 28
Iida Kazuo, Katchû-men (Tokyo, 1991), cat. 141Leggere di più
Tendenze del cinema giovane nipponico
A giudicare dal barometro dei festival internazionali, sembra che stia venendo alla luce una nuova leva del cinema giapponese, giovani filmaker di belle speranze, con risultati incoraggianti. Segno di un rinnovamento di quella che è una delle più antiche e importanti cinematografie mondiali? Il regista ventitreenne Hirohara Satoru ha vinto il ‘Dragons & Tigers Award for Young Cinema’ all’ultimo Festival di Vancouver, con la sua opera d’esordio Sekai Good Morning!! - Good Morning to the World!!. Si tratta del romanzo di formazione di un adolescente introverso, la cui vita cambia a seguito del suicidio di un compagno e della morte di un homeless che incontrava nel tragitto per la scuola. Questi eventi traumatici lo portano a intraprendere un lungo viaggio nel mondo circostante, con ogni mezzo possibile. Il film aveva già vinto un premio speciale della giuria al Pia Film Festival di Tokyo e ora viene presentato anche alla Berlinale.Leggere di più
Lo Yin e lo Yang (seconda parte)
Ci sono degli aspetti fondamentali che regolano lo yin e lo yang:
COMPLEMENTARIETÁ E OPPOSIZIONE
Significa che sono due aspetti che si manifestano in maniera opposta ma che si attraggono.
RELATIVITÁ
Nulla è yin in senso assoluto e nulla è yang in senso assoluto, ma solo rispetto a qualcosa a cui viene comparato.
L’uomo è yang rispetto alla donna; ma l’uomo anziano è yin rispetto all’uomo giovane come del resto una donna giovane sarà yang rispetto ad una donna anziana, per cui
a) ogni fenomeno è definito yin o yang solo in rapporto ad un altro che vi si contrappone
b) ogni fenomeno definito yin o yang può essere a sua volta diviso in una componente yin o yangLeggere di più
Antiquariato giapponese
Jizai Okimono
Gambero snodabile
Fine del Periodo Edo (1615 - 1867), XIX secolo
Ferro
Lunghezza massima: 26 cm incluse le antenne.
Firma: Myochin
Gli jizai okimono sono figure di animali realisticamente realizzate in ferro o altro metallo. Le articolazioni sono dunque snodabili come avviene in natura e i modelli più utilizzati per queste opere sono draghi, uccelli, pesci, serpenti, aragoste, granchi e insetti.
Si conoscono solo pochi pezzi datati; il più antico è un drago che porta la firma di Myochin Muneaki e la data 1713; sempre del XVIII secolo esiste poi una farfalla firmata da Myochin Muneyasu (1753). Gli armaioli della famiglia Myochin hanno probabilmente iniziato a produrre questi okimono (figure ornamentali) come diversificazione della loro attività in tempo di pace a partire dalla metà del periodo Edo. Durante questo periodo - infatti - il calo della domanda di armi e armature consentì agli artigiani maestri nella lavorazione del ferro di esprimere la loro creatività nella produzione di tali affascinanti oggetti. Gli animali snodabili prodotti durante il XVIII e XIX secolo cominciarono ad essere esportati in occidente a partire dall’epoca Meiji (1868-1912), insieme a quelli prodotti in questo periodo, primi fra tutti quelli usciti dallo studio di Takase Kozan, uno dei principali produttori di jizai okimono. I pezzi prodotti in questo periodo sono generalmente più leggeri in quanto prodotti con piastre di metallo molto più sottili e malleabili.Leggere di più
Lo yin e lo yang (prima parte)
Il TAO rappresenta l’uno, mentre la vita si manifesta nella dualità.
Lo yin e lo yang rappresentano un principio dinamico, che è espressione diretta del TAO.
Lo yin e lo yang descrivono due facce della stessa medaglia: tutto ciò che esiste ha anche un opposto, senza il quale non esiterebbe e con cui forma un’unità, un tutto.
Tutti i fenomeni della cosmologia orientale sono considerati in due forze energetiche, lo yin e lo yang. L’equilibrio di queste due forze ed il modo in cui mutano, da una all’altra, sono ritenute necessarie per tutte le funzioni e gli stati dell’universo.
In Oriente anche il corpo umano è visto come un microcosmo dell’universo, anch’esso governato quindi dalle forze yin e yang: organi del corpo yin e yang, parti del corpo yin e yang, meridiani yin e yang.Leggere di più
Workshop con giochi tradizionali giapponesi
Sabato 12 febbraio, ore 16.00 - 18.30
Presso Il Ciani
Viale Cattaneo 5
Giochi tradizionali giapponesi per bambini
Ryoko Takano
Durante questo workshop sia i bambini che gli adulti potranno conoscere e cimentarsi attivamente con giochi tradizionali provenienti direttamente dal Giappone.
Saranno spiegate le origini e lo sviluppo dei vari giochi e saranno organizzate anche vere e proprie gare tra tutti i partecipanti al workshop. Tra i vari giochi che saranno presenti ricordiamo i più comuni: KENDAMA, OTEDAMA, DARUMA OTOSHI, KAMI FUSEN, TAKETOMBO, ITODENWA, FUKUWARAI…
Mettete alla prova con ironia la vostra abilità e la vostra concentrazione.
Per informazioni:
Telefono: +41 58 866 72 14
E-mail: cultura@lugano.ch
Sito: http://www.nipponlugano.ch
Le fasi di evoluzione nella storia dell’aikidō
La filosofia alla base dell’insegnamento e le tecniche di Ueshiba Morihei, il fondatore dell’aikidō, differirono grandemente a seconda delle epoche di evoluzione della sua pratica.
Primo periodo: Era Taishō (1912-1926)
Ueshiba praticò numerose forme di bujutsu e raggiunse la maturazione spirituale attraverso la pratica religiosa. Insegnò Daitoryū aikijūjutsu. In quest’epoca impostò la pratica sui kata.
Fra le scuole di jūjutsu, oltre a quelle che si basavano principalmente sul combattimento corpo a corpo e sul combattimento a terra, ne esistevano anche alcune che avevano tramutato i movimenti e le tecniche di spada in tecniche di lotta corpo a corpo, taijutsu, la scuola di Daitoryu di Aizu fu una delle più rappresentative.
Secondo periodo: I primi diciassette anni dell’epoca Showa (1926-1942)
Dal Daitoryū aikijūjutsu si entra nell’epoca del Ueshibaryū Aikijutsu, successivamente modificato in Aiki bujutsu e in seguito Aiki budō. Ueshiba aggiunse al Daitoryū le sue conoscenze relative alle tecniche di lancia (sojutsu), di cui era un rinomato esperto, creando così il metodo uchikomi, una sorta di “kata che vive” che viene considerato tipico dell’aikidō. Questa fu l’epoca in cui raggiunse un eccezionale livello di maestria e venne consacrato ai vertici del mondo delle arti marziali esercitando la propria autorità. Si racconta che Yamamoto Gonbe (1852-1933, Ammiraglio e Primo Ministro) assistendo a una dimostrazione del Maestro Ueshiba abbia detto “È la prima volta, dopo la Restaurazione Meiji, che vedo una lancia che ‘vive!” e che il Maestro Kanō Jigorō del Kōdōkan abbia affermato: “Questo è il vero budō che ho sempre desiderato praticare!”Leggere di più