Sogonari kabuto
Sogonari kabuto
Inizio del periodo Edo (1615 - 1876) XVII secolo
Questo kawari kabuto di tipo sogonari (capelluto) presenta un’elaborata acconciatura; il crine, di due colori distinti, è pettinato in direzioni diverse: mentre nella parte inferiore è raccolto all’indietro terminando in un codino rimovibile, nella parte superiore è tagliato più corto e lasciato sciolto. Questa pettinatura risulta alquanto insolita per la sua complessità: solitamente, infatti, gli elmi di questo genere presentano una composizione più semplice, con un'unica tipologia di crine. Il mandate in lacca argentata è a forma di fiocco.
Fonte: Piva Arte Giapponese
Lo Hinamatsuri
Il 3 marzo in Giappone si festeggia lo Hinamatsuri!
E' la "festa delle bambole" o "festa delle bambine": in questa occasione, in tutte le case in cui vive una bambina, vengono preparate delle piattaforme con un tappeto rosso sulle quali vengono esposte delle bambole ornamentali raffiguranti l'imperatore, l'imperatrice, gli attendenti e i musicisti dell'antica corte imperiale.
In questo stesso giorno i famigliari delle bambine pregano affinché vengano concesse alle giovani ragazze salute e bellezza.
Intervista a Kataoka Risa
https://vimeo.com/120544584
Nell'incantevole atmosfera del Salone degli Affreschi della Società Umanitaria di Milano, martedì 24 febbraio Giappone in Italia ha incontrato Kataoka Risa. Durante l'intervista Risa ci ha raccontato di come sin da piccola si sia avvicinata a questo affascinante strumento e di come per lei la musica costituisca un ponte tra culture diverse.
Risa Kataoka e Giappone in Italia vi aspettano venerdì 27 febbraio alle ore 20.45 presso la Società Umanitaria in via San Barnaba 48, Milano.
Murakami inedito sul New Yorker: pubblicato il racconto "Kino"
Parte di una raccolta di racconti mai uscita in inglese, "Kino" esce sul New Yorker e, in inglese, si può già leggere online. Nella storia tutte le passioni di Murakami: la musica jazz, la corsa, il silenzio come modo di essere.
Ci sono tutte le travi che reggono il mondo di Murakami: la corsa, il jazz di ieri, il gusto per un impianto stereo di ottima qualità, i dettagli che galleggiano in un silenzio sospeso. Il racconto inedito dello scrittore giapponese porta il nome del suo protagonista, Kino, ed è uscito sull'ultimo numero del New Yorker: parte di una raccolta pubblicata la scorsa primavera e mai tradotta negli Stati Uniti, come altri in precedenza - Scheherazade e Yesterday - vede la luce sul settimanale americano. E si può leggere anche online, in inglese.
Il bar di Kino: calmo, silenzioso, ordinato. Il bar che Kino apre dopo la separazione dalla moglie è una sorta di doppio. Come molti personaggi maschili di Murakami - basta pensare a Tengo di 1Q84 - è solitario senza essere votato alla meditazione, riempie i vuoti con le abitudini, si rapporta con discrezione al mondo. Il suo passato, il presente e "gli spazi intermedi" - che nella storia avranno un peso quasi superiore al dato reale - si srotolano dietro il bancone oppure osservando il salice davanti all'entrata. Con una colonna sonora che va da Coleman Hawkins a Billie Holiday.
Per leggere "Kino" clicca qui.
Fonte: RaiNews
Kataoka Risa, Musiche tra Oriente e Occidente
ASSOCIAZIONE CULTURALE GIAPPONE IN ITALIA
in collaborazione con M.A.P. EDITIONS
PRESENTA
Venerdì 27 febbraio 2015, ore 20,45
Milano, Società Umanitaria, Salone degli Affreschi (accesso da via San Barnaba 48)
"MUSICHE TRA ORIENTE E OCCIDENTE"
Kataoka Risa, Koto
Musiche della tradizione giapponese, Bach, Holst, Walker, Kataoka
Ingresso con sottoscrizione della quota associativa annuale di 15,00 €.
Ingresso gratuito per i Soci Sostenitori.
Il giorno 27 febbraio la giovane e già acclamata artista Risa Kataoka sarà protagonista del concerto dal titolo “Musiche tra oriente e occidente”. Sarà un appuntamento di livello internazionale che vedrà coinvolta una delle più importanti e raffinate interpreti di koto, arpa giapponese, per la prima volta in Europa dopo i numerosi tour in Asia.
Un appuntamento che permetterà per la prima volta al pubblico di Milano di apprezzare alcuni dei brani più significativi della tradizione musicale giapponese uniti a una personale rivisitazione di autori celebri quali J.S.Bach, G.Holst e il famoso inno “Amazin Grace” - nonché una composizione originale della stessa interprete dall'evocativo titolo “Canton Road”, brano che verrà eseguito in anteprima per l’Europa. I brani del concerto sono stati tutti creati o rielaborati sapientemente per lo strumento giapponese. Il koto, strumento raro in Europa e di difficile ascolto dal vivo, sarà quindi l'assoluto protagonista di questa speciale serata all'insegna del dialogo tra le culture musicali e del confronto tra due tradizioni lontane geograficamente ma forse non così tanto intellettualmente.
Il concerto si svolgerà all'interno della splendida cornice del Salone degli Affreschi della Società Umanitaria di Milano. Avrà il suo via alle ore 20.45 e sarà introdotto da una breve presentazione dell’attività dell’Associazione Culturale Giappone in Italia.
Un’occasione unica per ascoltare uno dei più importanti strumenti della musica giapponese attraverso il virtuosismo di una sua interprete di spicco quale Risa Kataoka.
Kataoka Risa
Kataoka Risa insegna all'Accademia musicale di Osaka, dove ha conseguito una laurea con specializzazione in koto.
Da giovanissima inizia gli studi di koto e shamisen e nel corso degli anni vince diversi premi nazionali come performer.
Nel 2000 vince il premio come miglior musicista giapponese al Festival Internazionale degli Studenti di Kyoto e l'anno dopo ottiene il primo premio nella sezione Nuovi Talenti al Festival delle Arti organizzato dal Ministero degli Affari Culturali Giapponese.
Ha studiato canto sia in stile tradizionale (jiuta) sia belcanto.
Tra i suoi concerti più importanti ricordiamo il tour in Asia e Pacifico organizzato dalla Japan Foundation, e la serie di concerti prodotta per la Kansai Opera Company.
Ha inciso un cd, già molto apprezzato, dal titolo "Kaguya".
Per maggiori informazioni potete visitare il sito personale di Risa Kataoka www.risakoto.com.
Su Youtube potrete inoltre ascoltare una sua reinterpretazione del famosissimo brano "Amazing Grace": http://bit.ly/1CHZiaU
Il Koto
Il koto è uno strumento cordofono appartenente alla famiglia della cetra, derivato dal guzheng cinese e introdotto in Giappone durante il periodo Nara.
San Valentino in Giappone
In Giappone la festa di San Valentino viene celebrata seguendo un preciso rituale: il 14 febbraio le ragazze offrono del cioccolato (industriale o fatto a mano, solitamente scuro) al ragazzo che amano come strumento di comunicazione non verbale. Se costui accetta l'amore della ragazza, può ricambiare con un altro gesto non verbale che consiste nel consegnare a sua volta un dono alla ragazza il 14 marzo, il White Day.
Solitamente il dono che viene consegnato per il White Day consiste in un pacchetto di cioccolato bianco (ma anche biscotti, dolci in genere o anche peluche, gioielli e biancheria intima, l'importante è che sia di colore bianco o chiaro), ed è più costoso di quello di San Valentino.
Anche se in Giappone San Valentino è considerata festa degli innamorati, le ragazze non regalano il cioccolato unicamente ai propri fidanzati ma anche a uomini con cui hanno semplice rapporto affettivo ad esempio agli amici, ai colleghi o al loro capo.
In genere i cioccolatini che vengono regalati all'innamorato o a un ragazzo a cui si vuole fare una dichiarazione ("Honmei choco") hanno una bella confezione e talvolta vengono anche realizzati a mano o comprati a caro prezzo.
Esistono poi i "Giri choco": questo tipo di cioccolatini sono legati a sentimenti meno intensi e vengono regalati ai colleghi, agli amici o al capo ufficio perché è considerato piacevole per gli uomini ricevere anche questo tipo di cioccolato. Anche in questo caso è tradizione che il White Day gli uomini ricambino, offrendo un regalo alle le donne da cui hanno ricevuto la cioccolato.
Fonti: Wikipedia, www.sulgiappone.it