Haiku - Di colui che aspetto –

Di colui che aspetto –

lontano suono di passi

su foglie cadute.

 

Machibito no

ashioto tooki

ochiba kana

 

-Yosa Buson


"Pagine Zen" non si ferma e torna online!

Pagine Zen esiste dal 2001 ed è stato pubblicato fino ad oggi in modo continuativo, per 122 numeri.
Ogni nuovo numero viene spedito a vari Dojo e ad Associazioni di cultura asiatica, Università del territorio italiano e viene anche distribuito in vari matsuri e feste giapponesi.

Anche durante l'emergenza, la sua attività non si è fermata, e nonostante le difficoltà, ha continuato a pubblicare online approfondimenti su diversi temi.

Ecco quelli dell'ultimo numero:

Tawaraya Sōtatsu (1570 – 1640)
Un artista all'avanguardia
di Marta Molinari
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/tawaraya-sotatsu-un-artista-all-avanguardia

- Johakyū 序破急
Introduzione, sviluppo, conclusione.
Calligrafia di Bruno Riva - shodo.it

- Il tavolo del letterato cinese (prima parte)
di Carla Gaggianesi - www.lagalliavola.com
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/il-tavolo-del-letterato-cinese-prima-parte

- Un’indagine su “Mottainai” (Prima parte)
di Rossella Marangoni - www.rossellamarangoni.it
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/un-indagine-su-mottainai-prima-parte

- Un Okimono di avorio del Museo d’Arte Orientale di Venezia
Figura femminile con acqua, arco e frecce.
di Silvia Begotto

- L’immagine della donna nello Shintō
di Giulia Zucconi
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/l-immagine-della-donna-nello-shinto

- Kaze no denwa
Il telefono del vento
di Giampiero Raganelli
https://temizen.zenworld.eu/paginezen/approfondimenti/kaze-no-denwa-il-telefono-del-vento

- Amae
Il lato dolce del Giappone
di Fabiola Palmeri - www.facebook.com/nipponstorytelling/

Pagine giapponesi
Immagini e racconti dal Giappone attraverso i libri della Biblioteca Braidense
Recensione di Anna Lisa Somma - www.bibliotecagiapponese.it

di Amanda De Luca


La pittura di Shoko Okumura: nuove mostre in arrivo

Nata nel 1983, Shoko Okumura è una delle artiste giapponesi più interessanti del panorama italiano. Nonostante utilizzi il linguaggio tradizionale della pittura, è riuscita a inserire nelle sue opere elementi di innovazione che nascono dal sapiente mix delle sue esperienze di studi giovanili.

Infatti, dopo la laurea alla Accademia delle Belle Arti di Tokyo in pittura tradizionale giapponese, si trasferisce giovanissima a Firenze per studiare le tecniche dell’affresco e della restaurazione delle opere. Proprio durante questa esperienza sperimenta l’unione di pigmenti di colore italiani con elementi tradizionali giapponesi, in particolare il supporto di metalli come l’oro e le foglie d’argento per creare una luminosità tutta originale, appassionandosi al risultato e rendendolo il suo tratto distintivo.

E non solo, anche stilisticamente i suoi dipinti, che cercano concettualmente di indagare la relazione tra uomo e natura, si polarizzano tra atmosfere tipicamente giapponesi e dettagli descrittivi derivati dalla tradizione figurativa occidentale.

Nel 2008 vince due prestigiose borse di studio dal Giappone e parte un’escalation di successi che la porteranno a esporre le proprie opere in mostra collettive con altri artisti e diverse personali sparse tra l’Italia e il Giappone.

Nel 2011 collabora con la rivista “Vanity Fair Italy” e nel 2013 realizza dei disegni per le copertine di Japanese food Magazine. Nel 2019 e nel 2020 collabora con TOMA Shoes per la Fashion Week di Milano.

Nonostante attualmente viva e lavori in Italia, non dimentica le sue origini e oltre al suo impegno come artista è anche insegnante di pittura tradizionale giapponese al Centro di Cultura Giapponese di Milano.

Attualmente la troviamo impegnata nella sua nuova personale “Finestre di luce nei boschi” dove propone una visione della relazione tra l’essere umano e la dicotomia esistenziale luce/tenebre, in cui spesso vi si ritrova. “Nella pittura di Shoko la luce non è mai piena perché accecherebbe, ma piuttosto annunciata, intraveduta come dalla finestra di una dimora, ove si coltivano e proteggono gli affetti umani. Allo stesso tempo, è l’invito a percorrere un cammino che dal buio volge verso una luminosità attesa, ma mai pienamente raggiunta. Un bosco è un’assenza di luce, ma non completa, perché pur nelle sue ombre, si rischiara a tratti.”

La mostra è ospitata dalla Galleria Manifiesto Blanco a Milano e sarà visitabile fino al 31 ottobre, ma non sarà l’ultima volta che sentiremo parlare di lei. Infatti, la rivedremo molto presto a Mantova per una nuova collettiva dedicata a opere pittoriche e fotografiche di artisti giapponesi e italiani dal titolo “Stile e Bellezza del Giappone” a partire dal 7 novembre.

di Amanda De Luca


Haiku - Sul ramo spoglio,

Sul ramo spoglio,

un corvo che si posa -

sera d'autunno.

 

Kare-eda ni

Karasu no tomarikeri

Aki no kure

 

-Matsuo Bashō


Tanka - C'è solamente 

C'è solamente 

un filo di nuvola 

chi sa mai perché - 

Sacra melodia 

che mi mostra la via.

 

Nani o naki 

tada hito hira no 

kumo ni minu 

michibiki satoshi 

seika no nioi 

 

-Yosano Akiko


Alla scoperta del buddhismo grazie ai tesori nascosti del Mao

Secondo un recente studio sui più importanti musei del mondo, vi è una quantità spropositata di opere d’arte che non vengono esposte, e che rimangono senza che nessuno possa vederle nei grandi depositi di queste istituzioni.

Ciò nasce dal fatto che a partire dal Seicento, quando le prime collezioni d’arte hanno cominciato a essere accessibili al pubblico, i musei hanno accumulato grandi quantità di opere al servizio della collettività, più di quante potessero effettivamente esporne. Così i beni acquisiti attraverso donazioni da privati o sul mercato dell’arte finiscono per rappresentare un enorme patrimonio non fruibile dal pubblico.

Per questo motivo, i musei hanno iniziato ad esporre a rotazione le opere più rilevanti, mentre quelle di nicchia tendono a non lasciare mai i depositi, a meno che non abbiano bisogno di interventi conservativi.

È questo il caso dell’esposizione al MAO, Museo d’Arte Orientale di Venezia, dal titolo “Tesori nascosti. Un’opera al mese dei depositi” che vede in mostra per un tempo limitato due sculture legate al buddhismo giapponese.

Si tratta di due statue di Kannon risalenti ad un periodo a cavallo del VII e VIII secolo in lacca dorata, recentemente restaurate, che saranno visibili al pubblico sino metà ottobre.

Entrambe le opere rappresentano la figura Avalokiteśvara, il bodhisattva della grande compassione, la cui origine è ancora tutt’oggi controversa.  Numerosi sono, infatti, i dubbi sull’esatta provenienza geografica del suo culto. La maggioranza degli studiosi ritiene che derivi dalle comunità buddhiste collocate ai confini nord-occidentali dell’India, altri invece credono che si colleghi alla tradizione religiosa iranica. Sta di fatto che, come è successo per altre figure religiose, il suo credo si è espanso fino ad arrivare negli angoli più remoti dell’Asia orientale, venendo indicato dalle popolazioni stesse con epiteti differenti, ma con un significato comune.  Avalokiteśvara, in sanscrito, Guānyīn in cinese, Gwan-se-eum in coreano, Quan Âm in vietnamita e Kannon in giapponese sono tutti appellativi che richiamano i valori della compassione e della misericordia, per cui il bodhisattva viene ricordato e venerato.

Al contrario della figura del Buddha che raggiunge l’illuminazione dopo aver esaurito il ciclo delle sue esistenze terrene, il bodhisattva è colui che sceglie di continuare a reincarnarsi per il bene degli esseri umani, spendendo per loro i propri meriti e aiutandoli a raggiungere il nirvana. Egli sacrifica sé stesso spinto dalla pietà e dall’amore verso gli uomini.

Secondo la tradizione buddhista di Nikāya, solo la sua figura può, per tale motivo, ascendere allo stato di Buddha. Gli uomini suoi discepoli, praticando per loro stessi, possono solo accedere allo stato di arhat, ovvero al nirvana, il fine ultimo della vita e luogo di estinzione di ogni dolore terreno.  Per le dottrine Mahayana, invece, ogni essere senziente è in grado di divenire Buddha, poiché possiede in sé tale natura. Essere bodhisattva, quindi, rappresenta solo un voto necessario, che, insieme alla costante pratica delle pāramitā, le virtù trascendenti, permette di raggiungere il massimo grado di illuminazione.

Nonostante la storia che si cela aldilà di queste due figure sia intrigante e ancora da chiarire, la possibilità di essere conosciuta e per le opere di essere ammirate ha un tempo circoscritto. Il “problema” dei tesori nascosti nei depositi deve ancora essere risolto, ma molte grandi istituzioni museali si stanno muovendo da questo punto di vista, pensando ad esempio a degli open storage, delle teche di vetro o scaffali scorrevoli che permettano al pubblico di fruire ugualmente in maniera più veloce delle opere depositate.

Staremo a vedere cos’altro si inventeranno, nel frattempo, però, vi invitiamo a visitare questa esposizione, la storia ora la conoscete!

 

di Amanda De Luca


Haiku - Il pino che ho piantato

Il pino che ho piantato

Ora com'è invecchiato -

Sera d'autunno.

 

Ware ueshi

matsu mo oikeri

aki no kure

 

-Kobayashi Issa


dal 21/09/2020 al 25/09/2020

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 21/09/2020 al 25/09/2020

 

A 53 ANNI GIOCA ANCORA NEL CALCIO PROFESSIONISTICO

Il 23 settembre, Kazuyoshi Miura dello YokohamaFC, ha giocato nella J1 della divisone J, il calcio professionistico in Giappone. Ha 53 anni ed è il giocatore più anziano che abbia mai partecipato alle partite della J1, fin'ora il record era stato 45 anni. Non giocava nelle partite della J1 dal 2008 ma in questa è stato capitano e, sebbene non sia riuscito a segnare, ha giocato in modo attivo e aiutato la squadra. Miura ha detto: “Ho potuto giocare la partita grazie a tutti." Mitsuru Murai, il presidente della divisione J, ha dichiarato : “è un ottimo record. Penso che sarà una luce per altri giocatori e bambini che vogliono diventare calciatori. È il nostro orgoglio”.

 

PIÙ DI 60 MILA DISOCCUPATI A CAUSA DEL COVID-19

Il Ministero della Sanità, Lavoro e Previdenza Sociale ha indagato su quante persone sono state licenziate o non hanno potuto rinnovare il contratto a causa del COVID-19: da fine gennaio al 22 maggio, erano più di 10 mila persone, al primo luglio, 30 mila, e per il 31 agosto avevano superato le 50 mila. Il 23 settembre il numero ha raggiunto le 60˙439 persone ed è ancora in aumento. Il Ministero della Sanità, Lavoro e Previdenza Sociale ritiene che in realtà ci siano più persone senza lavoro poiché i numeri presi in esame sono solo quelli dell’ufficio di collocamento; è stato richiesto alle aziende di utilizzare la “sovvenzione per il coordinamento dell’assunzione” e si pensa anche di promuovere supporti per trovare lavoro.

 

RIDOTTE LE RESTRIZIONI PER GLI SPETTATORI

Poiché il numero di contagi è diminuito, il governo ha dato il permesso di aumentare il numero di clienti che possono entrare nei luoghi in cui si tengono eventi. Fino ad ora nei cinema il numero di spettatori che potevano entrare in sala era inferiore alla metà dei posti disponibili, tuttavia, dal 19 settembre, è possibile riempirli tutti. Per i concerti di musica classica e spettacoli teatrali è ora possibile ospitare fino a 5.000 persone. Negli stadi che possono ospitare più di 10.000 persone, come quelli per il baseball e il calcio, è possibile occupare fino alla metà dei posti disponibili, per esempio, in un stadio con 40 mila posti, possono entrare fino a 20 mila persone.

 

INDAGINE SULLA FRODE ALLA JAPAN POST BANK

Con l'attivazione del servizio di pagamento elettronico che permette di fare acquisti utilizzando lo smartphone, la Japan Post Bank ha riscontrato diversi casi di prelievo fraudolento. Il 24 settembre, c'erano circa 380 casi di frode, per un totale di 60 milioni di yen. Inoltre, ha affermato che c’è la possibilità che molti soldi potrebbero essere stati inviati illegalmente dopo che il servizio di pagamento elettronico è stato attivato su circa 600 conti di persone anziane. La banca afferma che è possibile che stia girando una falsa e-mail che chiede password e numero di conto, quindi consiglia di fare attenzione.

 

Fonti:

A 53 ANNI GIOCA ANCORA NEL CALCIO PROFESSIONISTICO

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200923/k10012631101000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012631101000/k10012631101000.html

PIÙ DI 60 MILA DISOCCUPATI A CAUSA DEL COVID-19

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200924/k10012632061000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012632061000/k10012632061000.html

RIDOTTE LE RESTRIZIONI PER GLI SPETTATORI

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200919/k10012626791000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012626791000/k10012626791000.html

INDAGINE SULLA FRODE ALLA JAPAN POST BANK

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200925/k10012633581000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012633581000/k10012633581000.html


Tanka - Oh pastore che cammini 

Oh pastore che cammini 

lungo la spiaggia, canta

la tua canzone per me -

È troppo solitario 

questo lago d'autunno.

 

Migiwa kuru 

ushikai otoko

uta are na 

aki no mizuumi 

amari sabishiki 

 

-Yosano Akiko


Haiku - Autunno: un broccato

Autunno: un broccato

Si foglie d'acero rosse -

Vestito dei Tang.*

 

Momijiba no

nishiki no aki ya

karagoromo

 

-Yamamoto Ryōkan

 

* Tang: dinastia cinese (618-907)