Tanka - In una solitudine solitaria dimoro,

In una solitudine solitaria dimoro,

non vedo nessun volto umano;

e così noi due dobbiamo prenderci in simpatia,

oh ciliegio di montagna;

non ho altro amico che te

 

morotomo ni

aware to omoe

yama zakura

hana yori hoka ni

shiru hito mo nashi

 

-Daisoujou Gyouson


Haiku - Vetusti ciliegi

Vetusti ciliegi

del villaggio d’un tempo -

fioriscono ancora.

 

mikagirishi

kokyoo no sakura

saki ni keri

 

-Kobayashi Issa


Dall'Italia al Giappone: intervista all'artista Gianluca Malgeri

L’incontro tra Giappone in Italia e l’artista Gianluca Malgeri è avvenuto nel contesto di un recente progetto che ha coinvolto lo spazio espositivo di una delle vie più famose di Milano: Viavài, mostra di arte contemporanea nelle vetrine di Via della Spiga. Il progetto, ormai concluso, avveniva in piena emergenza covid19, con l’intento di utilizzare gli spazi dei negozi vuoti a causa della pandemia in prospettiva creativa. La mostra presentava opere di diversi artisti contemporanei, è stata presentata da VIA (Visiting Installation Art) e curata da Federica Sala, ospite insieme a Gianluca Malgeri in una delle dirette Instagram dell’Associazione.

Gianluca Malgeri, di origini calabresi, da anni lavora tra Firenze e Tokyo. Ha esposto le sue opere in Europa e Giappone. Attraverso Playground Project la sua produzione artistica si intreccia nel 2015 con quella di Arina Endo, artista giapponese e sua partner. Il punto di partenza della collaborazione artistica tra i due è la mostra tenuta a Venezia Edge of Chaos (2015), sebbene l’intuizione alla base di questa esposizione abbia radici più profonde. Prima in Danimarca e successivamente in un viaggio in India durato sei mesi, Gianluca e Arina incontrano per le prime volte quei luoghi che saranno di ispirazione per le loro successive opere: i playground. I playground sono parchi all’aperto per i bambini, aree progettate e dedicate al gioco.

Quella sui playground è una vera e propria ricerca, tra forme e percorsi quasi labirintici, che vengono divisi e assemblati da Gianluca nei propri collage. Proprio come un gioco, l’artista sperimenta, compone le parti delle strutture per ottenerne sempre di nuove e differenti. Le sculture in metallo sono la naturale continuazione di queste opere, come se la costruzione si protraesse fino al di fuori del collage e ne mantenesse le modalità di composizione.

Il progetto dei playground prosegue con la mostra a Roma nel 2015-2016, Homo ludens e negli ultimi anni, dal 2017 ad oggi, si concretizza nel lavoro di ricerca collocato proprio in Giappone, a Tokyo. Esemplificativa dell’evoluzione di questo progetto è la mostra Mery-Go-Round (Tokyo, 2019), in cui le sculture di Gianluca e Arina si fanno sempre più leggere, galleggiano sospese.

Di recente, nel 2020, Gianluca e Arina portano a termine anche un progetto per l’allestimento delle vetrine di Hermès in Giappone: Taking an Airing.

Proprio per la sua lunga esperienza in terra nipponica, Giappone in Italia invita Gianluca Malgeri al racconto della sua esperienza come artista in Giappone. Abbiamo incontrato Gianluca e gli abbiamo posto alcune domande.

 

 

Cosa ricordi maggiormente delle tue prime esperienze in Giappone?

Ci sono diverse cose che mi tornano alla mente se penso alle mie prime esperienze in Giappone. Una su tutte è il modo di comunicazione che sono stato quasi un po’ costretto ad adottare agli inizi, che mi ha fatto in un certo senso avvicinare alla cultura giapponese. Ho subito notato come il primo approccio alla comunicazione sia stato di tipo grafico: per me, che ancora non conoscevo nulla della lingua giapponese, l’unico modo per chiedere indicazioni o informazioni era quello di passare attraverso i disegni. I giapponesi credo siano abituati più di noi a questo tipo di mezzo comunicativo. Mi è capitato molto spesso che, di fronte alla realizzazione del fatto che io non potessi comprendere la loro lingua, pur di aiutarmi si siano messi a disegnare indicazioni stradali o informazioni di diverso genere. Questo mi ha fatto pensare all’approccio molto più diretto che questo popolo ha con il disegno: i kanji giapponesi sono vere e proprie miniature del mondo grafico, la scrittura è anche tecnica pittorica. Direzione, precisione, pressione maggiore o minore, velocità o lentezza del tratto, essenzialità della rappresentazione. A questo i giapponesi sono abituati sin da piccoli.

Questo tipo di comunicazione essenziale e orientativa mi ha fatto anche pensare alle descrizioni che Roland Barthes fa della lingua giapponese e delle città nel suo scritto “L’impero dei segni”. Lo scrittore fa subito notare come in Giappone i significati eccedano in un certo senso le parole. Come sia un’idea dell’Occidente il fatto che la comunicazione passi in prima istanza e in modo privilegiato dalla parola. In Giappone possiamo avere esperienza di come i significati comunicativi abbiano molte altre vie per essere espressi. Il disegno, ad esempio.

Riferimenti ambigui e per approssimazione, una definizione particolare dello spazio e un tipo di orientamento legato a punti di riferimento visivi: R. Barthes parla anche della difficoltà di orientamento nella città giapponese, senza indirizzi come li intendiamo noi, dove le vie non hanno un nome ma le città sono divise in quartieri, blocchi.

Ciò mi ricorda, oltre a tutte le volte che ho chiesto indicazioni e mi è stato risposto con una mappa disegnata ed essenziale del luogo, il modo in cui abbiamo stampato le locandine della mostra di Mery-Go-Round. Dietro agli inviti avevamo inserito, oltre all’indirizzo, una mappa, la quale era decisamente orientativa: segnava riferimenti visivi importanti come stazioni della metro o convenience store, che tutti avrebbero potuto riconoscere.

Mi piacerebbe in futuro lavorare a un progetto in questo senso, attraverso tutti i disegni che mi sono rimasti dalle mie visite in Giappone, spererei solo di non perdere la freschezza e spontaneità che stava dietro a queste espressioni grafiche.

 

 

Quali altre esperienze hanno segnato i tuoi primi viaggi/permanenze in Giappone?

Le prime volte che viaggiai in Giappone fu a Kyoto. Decisi di trasferirmi a Tokyo con Arina solo successivamente.

Ricordo che in un Bed & Breakfast in cui sono stato feci esperienza di ciò che Giappone penso significhi ospitalità: alla fine del mio soggiorno il proprietario mi salutò con un regalo. Mi sono dispiaciuto a posteriori di non aver pensato a qualcosa da lasciare a questo signore anch’io. Mi resi conto come in Giappone vigesse un vero e proprio culto dell’ospitalità, un’attenzione particolare alla persona. Compresi che non si trattava solo di gentilezza, ma di un vero e proprio codice.
Questa sensazione di essere sempre i benvenuti si è spesso intrecciata e scontrata con un’altra sensazione, che credo non si sperimenti solo in Giappone ma un po’ ovunque all’estero: quella dello smarrimento e del sentirsi straniero. Forse, in alcune situazioni, in Giappone questa sensazione potrebbe essere più accentuata che in altri luoghi, per diverse ragioni. Lo straniero, però, ancora oggi fa sempre un po’ curiosità e allo stesso tempo paura. Tuttavia, anche a livello artistico questo mi ha spinto ancor di più a cercare di comprendere la diversità. È un momento in cui la sensibilità si amplifica, si comincia a comprendere meglio l’altro e anche maggiormente se stessi. Ammetto che, in quanto persona del sud trasferita al nord, ho avuto in me questa sensazione di diversità in diverse occasioni. Il Giappone mi ha aiutato a comprendere questo ancora più profondamente.

Un’altra esperienza molto importante per me è stato l’incontro con la famiglia della mia fidanzata. Sentivo sarebbe stato un grande passo, soprattutto in una famiglia giapponese legata alle tradizioni.
Mi è sembrato di avvicinarmi ancora di più alla cultura giapponese, poiché ho avuto diverse occasioni di comprendere come queste tradizioni si leghino alla contemporaneità.

Non conoscevo Kyoto, in quell’occasione uscendo di casa e passeggiando nei dintorni trovammo per caso un Cafè. Questo luogo avrà avuto più di cinquant’anni, a conduzione familiare. Mi sembrò che fossimo entrati in un’altra epoca. Percepivo come a Kyoto tradizione e modernità convivessero, e questo in un certo senso mi aveva ricordato l’Italia con tutta la sua storia. Spesso si cerca l’autenticità e invece si trova il souvenir, ma non era questo ciò che mi ritrovavo a sperimentare ogni giorno per le strade di Kyoto.

 

 

Parliamo adesso un po’ delle tue opere. Mi piacerebbe che mi parlassi dei playground, fonte di ispirazione per i tuoi progetti.

Il progetto dei playground nasce da un viaggio che feci in India con Arina. L’idea di playground parte da quella di parco, giardino pubblico. In India il viaggio fu faticoso, nelle grandi capitali caotiche come Nuova Delhi un buon posto per riposare era proprio quello dei parchi, oasi di tranquillità rispetto al resto, dove le regole urbane si sfaldavano.
Anche in Giappone ho fatto esperienze di questo genere, anche qui i parchi e i playground sono luoghi determinanti. Usando l’immaginazione, potremmo dire che quando la società adulta si chiude negli uffici, rimangono due mondi: quello dell’infanzia e quello delle persone anziane. Ciò che immagino sono città incantate prese di possesso dai bambini quando l’adulto è chiuso in ufficio durante le ore di lavoro. Da una parte vi è il dovere e il dover produrre, dall’altra l’idea di conoscere il mondo tramite il gioco. I playground sono il luogo in cui questo avviene.

In Giappone il mondo dell’infanzia è una realtà molto curata e delicata. Dico questo solo da persona che osserva, mi sembra che in Giappone esistano veri e propri luoghi – come questi playground – in cui l’infanzia si sviluppa e affinché il gioco aiuti a conoscere. I bambini vengono molto responsabilizzati, ma allo stesso tempo il loro mondo è rispettato.

 

 

Come ti sei trovato a Tokyo e come ti approcci all’arte contemporanea giapponese? Ho notato che nella tua produzione più recente (come, ad esempio, nella mostra Mery-Go-Round), le sculture si fanno sempre più leggere. Come si è svolto questo cambiamento nelle opere?

L’arte contemporanea, il design e l’architettura giapponese mi affascinano molto, ma devo dire che ancora ho difficoltà nel comprenderne alcune declinazioni poiché possiedo un background estetico completamente differente. Sto cercando di entrare in questo codice visivo, di comprendere quale sia stato il percorso che dalla tradizione porta all’arte di oggi.

Piano piano ha iniziato a farsi strada tra noi la percezione che le nostre sculture non dovessero per forza essere dense ma è cominciato un processo di semplificazione. Già dal 2015 iniziamo a pensare a questo, dove “semplificare” non significa rendere semplice, ma piuttosto fa riferimento a un processo di sintesi.

In Mery-Go-Round alcune sculture sembrano galleggiare, sono sospese. L’intuizione della sintesi si è unita qui al fatto che in una delle sale della galleria non fu percorribile la scelta di posare le sculture a terra: era uno spazio in cui una volta era presente una cisterna d’acqua ed erano rimasti i pilastri che la sostenevano. Lo spazio ci ha portato a pensare che sarebbe stato interessante utilizzare il soffitto. Anche l’uso dei colori nelle sculture è stato pensato in relazione al fatto che nella sala della galleria predominasse il colore grigio. Ci sembrò l’occasione giusta per sperimentare con i colori.
L’intuizione, comunque, parte dai collage. I collage sono l’estensione pittorica delle sculture, come le sculture sono continuazione naturale dei collage. La libertà con cui compongo i collage è la stessa che ci ha portato a pensare di collocare le sculture nell’aria, invece che sul pavimento.

A volte credo che ci sia un fraintendimento del ruolo che hanno i collage nella nostra produzione. Il collage è un ritorno alla pittura e un’estensione pittorica (anche se li realizzo attraverso fotografie). La matrice dei miei progetti parte dai collage. Collage è ricerca di un’immagine che documenta, poi c’è la stampa, i ritagli, poi l’assemblaggio che avviene sempre in modo diverso. Collage è gioco intuitivo pittorico di forme e colori, è un infinito assemblabile. Un’infinita possibilità di forme e costruzioni, determinate dalla ricerca che faccio attraverso le fotografie, attraverso i luoghi di gioco.

Speriamo che presto si presenti l’occasione per realizzare sculture in scala reale per i parchi di qualche città.

 

 

Qual è l’approccio che avete tu e Arina nella produzione delle opere?

Il mio incontro con il Giappone avviene con Arina e nel modo che abbiamo di lavorare insieme.
Arina ha una predisposizione alla concentrazione. Ha un approccio di dialogo con il materiale, è molto precisa. Il mio approccio è, a volte, quasi un conflitto con la materia, ho l’arroganza di volerla dominare. Arina sembra avere un rapporto naturale con i materiali. La sua scultura è armoniosa, i migliori lavori vengono quando completo qualcosa che lei ha iniziato o viceversa.
L’interessante per noi è proprio trovare un nuovo linguaggio che comprenda i nostri due modi di operare.

 

 

 

Gianluca Malgeri 

Arina Endo

Playground Project

 

 

 

intervista di Susanna Legnani


NEWS dal 19/05/2021 al 20/05/2021

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 19/05/2021 al 20/05/2021

 

YUI ARAGAKI E GEN HOSHINO HANNO ANNUNCIATO IL FIDANZAMENTO

Il 19 maggio l’attrice Yui Aragaki e il cantautore e attore Gen Hoshino hanno annunciato tramite le loro agenzie che si sposeranno. Hanno recitato insieme nel teledramma popolare “Nigeru wa haji daga yaku ni tatsu" (逃げるは恥だが役に立つ, La fuga è vergognosa ma utile) trasmesso nel 2016. Il teledramma è tratto dal manga omonimo disegnato da Tsunami Umino. Nel teledramma la protagonista, diplomata alla scuola di specializzazione, ha perso un’opportunità di lavoro e non ha il fidanzato. Trova lavoro come domestica a casa di un uomo, un professionista single che non ha esperienze amorose da 35 anni. La ragazza ha anche bisogno di trovare un alloggio, quindi i due decidono di sposarsi “per finta”. Entrambi ne traggono vantaggio: lei trova un alloggio e continua il suo lavoro di domestica, mentre lui ha qualcuno che fa i lavori di casa e accontenta i suoi parenti che volevano si sposasse. Due persone si erano sposate per finta in un teledramma ora dunque si sposano nella realtà, e questo è diventato un argomento caldo sul web. Ci sono stati tanti commenti di congratulazioni per il fidanzamento sui social. Molte persone ricordavano il teledramma, perciò in tendenza su Twitter c’erano molti tag legati ad esso e al loro fidanzamento. In questo periodo ci sono molte notizie negative, ma questa news positiva ha fatto tornare dopo un lungo periodo un po’ di gioia in molte persone.

 

KENTARO MIURA FUMETTISTA DI "BERSEK" MORTO PER DISSEZIONE ACUTA DELL'AORTA

Kentaro Miura, il famoso fumettista che ha disegnato “Berserk”, è morto il 6 maggio alle 14:48 per dissezione acuta dell’aorta. Aveva 54 anni. Il 20 maggio, la casa editrice Hakusensha ha annunciato la notizia del suo decesso. Alla cerimonia funebre ha partecipato solo la famiglia. La sua opera rappresentativa “Berserk” è un dark fantasy ambientato in un mondo che ricorda l’Europa medievale. È caratterizzato da disegni dettagliati, ed è stato anche animato. Ha ottenuto molta popolarità. Era ancora fumetto a puntate, ma è diventato un capolavoro incompleto dopo la sta morte.

 

SISTEMA ROBOTICO AUTOMATICO DEI TAMPONI PCR ALL'AEROPORTO DEL KANSAI

Il 20 maggio Kawasaki Heavy Industries ha installato un sistema robotico automatico dei tamponi PCR al quarto piano del Terminal 1 dell’aeroporto internazionale del Kansai. Il sistema permette di eseguire i test in un breve periodo di tempo (circa 80 minuti) utilizzando il metodo di test RT-PCR in tempo reale, standard a livello mondiale. Monitorando da remoto e garantendo la sicurezza, il funzionamento è semplice e grava meno sul personale addetto. Il sistema di ispezione è dimensionato per adattarsi a un contenitore da 40 piedi e può anche essere spostato come un contenitore. L’efficacia di questo sistema è stata confermata in ricerche congiunte con l’Università Fujita Health, ed è stato utilizzato per i test effettivi da marzo. Se è utilizzato per 16 ore al giorno, è possibile ispezionare fino a 2500 campioni. Puntano a iniziare i test con quel sistema verso l’estate per i passeggeri in partenza per l’estero.

 

Fonti:

 

 

YURI ARAGAKI E GEN HOSHINO HANNO ANNUNCIATO IL FIDANZAMENTO

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210519/k10013039741000.html

https://www.oricon.co.jp/news/2193912/full/

https://www.nikkansports.com/entertainment/news/202105190000548.html

 

KENTARO MIURA FUMETTISTA DI "BERSEK" MORTO PER DISSEZIONE ACUTA DELL'AORTA

https://natalie.mu/comic/news/428955

https://www.oricon.co.jp/news/2193995/full/

https://www.sankei.com/life/news/210520/lif2105200010-n1.html

 

SISTEMA ROBOTICO AUTOMATICO DEI TAMPONI PCR ALL'AEROPORTO DEL KANSAI

https://www.traicy.com/posts/20210520209976/

https://travel.watch.impress.co.jp/docs/news/1325807.html


È morto Kentaro Miura, autore di Berserk

È solo di qualche giorno fa la notizia dell’improvvisa morte di Kentaro Miura, uno dei fumettisti giapponesi più influenti nel panorama internazionale e autore del famoso manga seinen ‘Berserk’.

A comunicarlo con profonda amarezza, è stato l’account twitter ufficiale della casa editrice nella giornata di giovedì 20 maggio:

“Kentaro Miura è deceduto il 6 maggio 2021 per dissezione aortica acuta. Aveva 54 anni. Miura-sensei era un maestro, artista e narratore e abbiamo avuto il grande privilegio di pubblicare molte delle sue opere più belle, incluso il suo capolavoro, Berserk. Ci mancherà molto. Le nostre condoglianze vanno alla sua famiglia e ai suoi cari.”

Una morte improvvisa, perciò, lo ha separato dalla sua più grande passione in vita, coltivata sin dall’infanzia, il disegno.

È noto a molti, infatti, che Miura realizzò il suo primo manga stampato all’età di soli dieci anni.

Ai tempi delle medie, pubblicò su una rivista Il suo primo dōjinshi (storie a fumetti) e dopo il liceo, fece domanda presso un collegio artistico, che venne subito accolta.

Il progetto che gli permise l’ammissione, gli fece anche guadagnare il premio di Miglior Nuovo Attore nella rivista Shounen Noa.

E in seguito ai primi successi, arrivarono anche le pubblicazioni ufficiali, tra cui troviamo Berserk - The Prototype, nel 1988: un manga di 48 pagine, che costruì le basi per il futuro successo planetario che diventerà Berserk.

Non unica opera dell’autore, ma da sempre considerata il suo capolavoro, Berserk è un manga horror fantasy ambientato in un universo di ispirazione medievale che segue le vicende di Gatsu, un guerriero maledetto costretto a vagare senza sosta per sopravvivere.

Nonostante la brutalità che lo caratterizza, Berserk riscontrò una notevole popolarità che portò alla produzione di un una serie anime nel 1997, due serie televisive nel 2012 e nel 2016 e numerosi videogiochi ad esso ispirati.

Inoltre, valse a Miura il premio culturale Osamu Tezuka nel 2002, un riconoscimento annuale conferito agli autori di manga più meritevoli.

È davvero un peccato, però, che purtroppo non ne conosceremo mai la conclusione.

 

Amanda De Luca


NEWS dal 16/05/2021 al 18/05/2021

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 16/05/2021 al 18/05/2021

 

GRANDE BAGNO PUBBLICO DELLA TORRE DI KYOTO CHIUDE IL 30 GIUGNO

Keihan Hotels & Resorts gestisce la torre di Kyoto e ha annunciato che chiuderà il “Kyoto Tower Daiyokujō〜〜YUU〜〜" (il grande bagno pubblico della torre di Kyoto). Si trova al terzo piano sotterraneo della torre di Kyoto di fronte alla stazione e si può utilizzare a un prezzo modico, a partire da 770 yen per gli adulti. Inoltre, poiché era aperto dalla mattina presto fino alla notte tardi, era popolare non solo tra gli ospiti dell’hotel ma anche tra gli utenti di autobus notturni in partenza e in arrivo alla stazione di Kyoto. Il responsabile ha affermato che il motivo della chiusura è stato “una diminuzione dei clienti a causa del Covid-19”. Dopo la chiusura gli ospiti dell’hotel utilizzeranno solo il bagno in camera.

 

SI È TENUTO IL FUNERALE PER UNA DONNA DELLO SRI LANKA MORTA DURANTE LA DETENZIONE PRESSO L'UFFICIO IMMIGRAZIONE

Il 16 maggio si è tenuto il funerale di Wishma Sandamali, singalese, deceduta a marzo presso l’ufficio immigrazione di Nagoya. Era stata arrestata per il suo soggiorno illegale. Al funerale hanno partecipato 80 persone venute dallo Sri Lanka, tra cui sostenitori e famiglia. Aveva comunicato che stava male da metà gennaio, ed è stata visitata da medici dell’ospedale dentro e fuori dall’ufficio immigrazione, ma è morta senza essere ricoverata. L’ufficio immigrazione sta indagando su se ci siano stati problemi con il trattamento. Il 17 maggio, la sorella e altri venuti in Giappone hanno visitato l’ufficio immigrazione. Secondo una conferenza stampa tenuta dopo, è stato permesso loro di visitare la stanza dove si trovava Wishma, ma l’ufficio non ha risposto alla richiesta di spiegazioni su cosa fosse stato fatto quando stava male. Inoltre, è stata rifiutata anche la richiesta di mostrare i video che mostrano lo stato di Wishma in detenzione, per “motivi di sicurezza”. La sorella ha criticato la risposta dell’ufficio immigrazione dicendo: “Stanno sfuggendo alle loro responsabilità. Non posso tornare a casa fino a che non si saprà la verità".

 

UN POSTO PER I TAMPONI PCR RISERVATO AI GIAPPONESI NELLA CAPITALE DELL'INDIA

In India, dove il Covid-19 si sta diffondendo rapidamente, la Camera di Commercio giapponese locale e altre istituzioni hanno istituito un posto per i tamponi PCR riservato ai giapponesi, nella parte di un hotel della periferia di Nuova Delhi. Serve ai giapponesi, in modo che possano prendere prontamente un certificato del risultato del tampone richiesto al ritorno in Giappone. Il governo del Giappone ha rilasciato informazioni sulla sicurezza all’estero che chiedono ai giapponesi residenti in India di ritornare in Giappone temporaneamente. Per il ritorno è necessario fare il test entro 72 ore prima della partenza dall’India e presentare un certificato in un formato speciale. In India ci vuole spesso tanto tempo per prenotare il tampone e sapere il risultato. È pagato dal governo giapponese e ogni persona può farlo una volta in modo gratuito. È per le persone che hanno prenotato un volo per il Giappone, saranno esaminati 2 giorni prima e verrà rilasciato un certificato il giorno successivo. A ottobre dell’anno scorso c’erano circa 9,000 giapponesi residenti in India, ma da aprile di quest’anno ci sono stati una serie di rimpatri.

 

Fonti:

 

GRANDE BAGNO PUBBLICO DELLA TORRE DI KYOTO CHIUDE IL 30 GIUGNO

https://nlab.itmedia.co.jp/nl/articles/2105/17/news122.html

https://www.traicy.com/posts/20210516209638/

https://www.kyoto-tower.jp/yuu/

 

SI È TENUTO IL FUNERALE PER UNA DONNA DELLO SRI LANKA MORTA DURANTE LA DETENZIONE PRESSO L'UFFICIO IMMIGRAZIONE

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210516/k10013034091000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10013034091000/k10013034091000.html

https://www.jiji.com/jc/article?k=2021051701021&g=soc

 

UN POSTO PER I TAMPONI PCR RISERVATO AI GIAPPONESI NELLA CAPITALE DELL'INDIA

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210517/k10013036061000.html

https://www.asahi.com/articles/ASP5K5WNQP5KUHBI00P.html


Tanka - Non essere dispiaciuto, ma perdonami,

Non essere dispiaciuto, ma perdonami,

se ancora le mie lacrime traboccano;

il mio amore se n'è andato, e il mio buon nome,

che un tempo apprezzavo tanto,

temo debba andarsene anch'esso.

 

urami wabi

hosanu sode dani

aru mono wo

koi ni kuchinamu

 

-Sagami


NEWS dal 14/05/2021 al 15/05/2021

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 14/05/2021 al 15/05/2021

 

SE LE PERSONE CHE PROVENGONO DALL'ESTERO PER LE OLIMPIADI NON RISPETTANO LE REGOLE, IL GOVERNO GIAPPONESE ORDINERÀ DI ABBANDONARE IL GIAPPONE

Il Primo Ministro Suga ha fatto una conferenza stampa presso la residenza ufficiale la notte del 14 maggio e, a proposito delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo, ha affermato che sta valutando misure per ordinare di abbandonare il Giappone obbligatoriamente nel caso che le persone che provengono dall’estero per le Olimpiadi (come media, atleti ecc) non rispettino le regole. Il Primo Ministro ha sottolineato che si sta cercando, attraverso diversi accorgimenti, di evitare il contatto di chi viene da fuori con il pubblico, tra cui designare hotel specifici.

 

IL GIORNALISTA KITAZUMI LIBERATO DALL'ESERCITO DEL MYANMAR È ARRIVATO ALL'AEROPORTO DI NARITA

Il giornalista Yuki Kitazumi, detenuto dall’esercito del Myanmar per circa un mese e liberato il 14 maggio, è arrivato all’aeroporto di Narita. Ha detto: “Molte persone hanno fatto del loro meglio per aiutarmi. Vorrei ringraziarle”. Inoltre, ha riferito: “Volevo raccontarvi cosa stava succedendo a Yangon. Mi dispiace essere tornato in Giappone”. Dopo aver comunicato che non gli è stata fatta violenza in prigione, ripensando alla situazione in cui è stato annunciato il rilascio ha riferito: “Mi hanno detto di fare le valigie in 10 minuti perché me ne sarei andato in Giappone e all’inizio ho pensato che fosse uno scherzo”. Il suo rilascio è stato improvviso. Per quanto riguardo il suo futuro, ha detto: “Vorrei lavorare su qualcosa che faccia sapere alla gente cosa è successo in Myanmar”.

 

INIZIO DELLA STAGIONE DELLE PIOGGE NEL KYUSHU SETTENTRIONALE, CHUGOKU E SHIKOKU

Alle 11 del 15 maggio, l’Osservatorio meteorologico ha annunciato che è arrivata la stagione delle piogge nella parte settentrionale del Kyusyu, nella regione di Chugoku e nella regione di Shikoku. Nella regione di Kyushu in questo momento piove molto forte localmente, perciò bisogna prendere misure precauzionali contro lo smottamento e le infiltrazioni. Dal 1951, quando si è cominciato a stilare le statistiche, si è notato che la regione di Shikoku è la prima e il Kyushu settentrionale e la regione di Chugoku sono i secondi per l'arrivo della stagione delle piogge. Rispetto agli anni normali, quest'anno è iniziata nella parte settentrionale del Kyushu 20 giorni prima, nella regione di Shikoku 21 giorni prima, nella regione di Chugoku 22 giorni prima.

 

Fonti:

 

SE LE PERSONE CHE PROVENGONO DALL'ESTERO PER LE OLIMPIADI NON RISPETTANO LE REGOLE, IL GOVERNO GIAPPONESE ORDINERÀ DI ABBANDONARE IL GIAPPONE

https://mainichi.jp/articles/20210514/k00/00m/010/329000c

https://www.daily.co.jp/gossip/2021/05/14/0014327280.shtml

 

IL GIORNALISTA KITAZUMI LIBERATO DALL'ESERCITO DEL MYANMAR È ARRIVATO ALL'AEROPORTO DI NARITA

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210514/k10013032051000.html

https://www.yomiuri.co.jp/national/20210514-OYT1T50197/

 

INIZIO DELLA STAGIONE DELLE PIOGGE NEL KYUSHU SETTENTRIONALE, CHUGOKU E SHIKOKU

https://weathernews.jp/s/topics/202105/120105/

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210515/k10013032231000.html

https://www.asahi.com/articles/ASP5H3QR4P5HUTIL009.html


Essere imperatore nel 2019

Essere imperatore nel 2019

... e continuare ad esserlo nel 2020 e 2021 (nota di Giappone in Italia)

Nato l’11 febbraio 660 a.C. - data mitica della fondazione dell’Impero giapponese per mano del leggendario imperatore Jinmu - il trono del Crisantemo dal primo maggio 2019 ospita Naruhito, il 126° erede al trono. Egli è salito al trono a 59 anni dopo che suo padre, l’imperatore emerito Akihito, ha abdicato il 30 aprile (prima volta dopo 202 anni). Con lui si è aperta l’era Reiwa o “dell’ordine e della pace”, che sarà anche il suo nome postumo come da tradizione. Qual è quindi il ruolo dell’imperatore
nel Giappone del ventunesimo secolo e perché esiste ancora? Originariamente considerato diretto discendente della dea del sole, è stato spogliato delle proprie vesti divine dopo la sconfitta nella Seconda
guerra mondiale. Secondo la Costituzione imposta dagli statunitensi, l’imperatore è simbolo dello Stato e dell’unità del popolo giapponese, è privo di poteri in materia statale, e riceve il suo mandato dal volere
del popolo sovrano. Svolge funzioni cerimoniali, tipiche del Capo di Stato. Da figura lontana e inarrivabile, dopo la Seconda guerra mondiale l’imperatore ha cominciato una graduale discesa tra la gente, fino ad assumere atteggiamenti di estrema vicinanza al popolo giapponese. L’imperatore è una figura storica che rappresenta la tradizione del Giappone ma che è rimasta al passo con i tempi aprendosi alla modernità.

Questo articolo è un breve estratto dell’originale che potete trovare nel sito della testata giornalistica Lo Spiegone. Questa collaborazione che siamo felici di inaugurare porterà a Giappone in Italia nuovi interessanti contenuti! Vi invitiamo a visitare la pagina de Lo Spiegone per ulteriori approfondimenti e a sostenere il loro costante e appassionato lavoro!

Fonte: Lo Spiegone - Essere imperatore nel 2019


Haiku - La rana

La rana

gioca con me

a guardarmi fisso.

 

ore to shite

nirami kurasuru

kawazu kana

 

-Kobayashi Issa