NEWS dal 04/07/2021 al 06/07/2021

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 04/07/2021 al 06/07/2021

 

GATTO GIGANTE 3D DI FRONTE ALLA STAZIONE DI SHINJUKU

“Cross Shinjuku Vision”, una nuova visione in strada vicino alla piazza dell’uscita est della stazione JR Shinjuku, ha iniziato il suo funzionamento preliminare il 1 luglio. È stato annunciato che inizierà ufficialmente una grande e spettacolare visione di immagini 3D, in cui un gatto gigante apparirà, il 12 luglio. Negli ultimi anni, le immagini 3D che utilizzano visioni applicabili su larga scala hanno attirato molta attenzione all’estero, ma in Giappone ci sono pochi mezzi di comunicazione su larga scala adatti a questo, e non se ne è parlato molto. Dall’inizio del progetto “Cross Shinjuku Vision”, gli ideatori sono stati consapevoli della posizione, forma e design adatti per la visualizzazione corretta delle immagini dalla piazza dell’uscita est della stazione di Shinjuku. Sarà possibile anche promuovere e commercializzare prodotti utilizzando immagini 3D ad alto impatto. Un gatto gigante 3D apparirà tra le trasmissioni normali come la dimostrazione di questa nuova tecnologia. Il gatto si sveglia al mattino e la notte si addormenta con la fine delle trasmissioni. Durante il giorno, a volte parla con i passanti.

 

ANNUNCIATI I NOMI DELLE PERSONE DISPERSE AD ATAMI

Il 5 luglio, a causa della grande frana avvenuta nella città di Atami, la prefettura di Shizuoka ha pubblicato un elenco di 64 persone. Queste si ritiene abbiano vissuto nell’area danneggiata (in base alla carta di residenza), l'obiettivo è ottenere informazioni che potrebbero essere un indizio per le persone ancora disperse. La città di Atami ha annunciato il 5 luglio che 2 donne sono state confermate morte, per un totale di 4. Dopodiché, dalla mattina del 6 luglio, è stato annunciato che ci sono 24 persone il cui stato non è confermato. Quando sono stati comunicati per la prima volta i nomi e il sesso di 64 persone cui stato non era confermato, sono stati ricevuti molti contatti dalla persona stessa o dalla famiglia e 41 persone sono state confermate al sicuro. Nel pomeriggio del 6 luglio, sono state annunciate nuove persone non confermate in base alle informazioni inviati alla polizia dai residenti e il numero totale ora è 29.

 

ANDARE ALL'UNIVERSITÀ IN YUKATA

Il 6 luglio, è iniziato “Andare all’Università in Yukata” che è un evento annuale in occasione di Tanabata all’Università di Mimasaka della città di Tsuyama, nella prefettura di Okayama. Gli studenti vestiti con Yukata colorati decorano il campus fino al 7 luglio. L’aula ha un’atmosfera meravigliosa e nel corridoio del campus sono stati esposti circa 60 bambù nani, adornati con strisce di carta con scritti desideri, come ad esempio “la fine del Covid-19” e “spero che la felicità del presente continui”. "Andare all’Università in Yukata" è iniziato nel 1993 dall’idea di alcuni studenti. Dal 50% al 60% di circa 1100 studenti indossano yukata o jinbei.

 

 

Fonti:

 

 

GATTO GIGANTE 3D DI FRONTE ALLA STAZIONE DI SHINJUKU

https://nlab.itmedia.co.jp/nl/articles/2107/05/news131.html

https://www.dreamnews.jp/press/0000239688/

https://news.livedoor.com/article/detail/20479370/

 

ANNUNCIATI I NOMI DELLE PERSONE DISPERSE AD ATAMI

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210705/k10013121341000.html

https://www.tokyo-np.co.jp/article/114744

https://www.sankei.com/article/20210706-DTEN457TMBM3POOIMYBSZ2GDIA/

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210706/k10013121601000.html?utm_int=all_contents_just-in_001

 

ANDARE ALL'UNIVERSITÀ IN YUKATA

https://www.sanyonews.jp/article/1148784


I luoghi del Gion matsuri: Yasaka jinja

Il Gion Matsuri

Il Gion Matsuri è un famoso evento religioso che si tiene nella città di Kyoto durante il mese di luglio. Partendo dal santuario di Yasaka, il matsuri comprende diversi tipi di festeggiamenti nel corso del mese. La celebrazione risale a tempi molto antichi: si dice che questi festeggiamenti si ripetano ogni anno da più di 1100 anni, dal primo all’ultimo giorno del mese di luglio. La prime testimonianze risalgono al 869, a meno di un secolo dalla fondazione della nuova capitale, tempi in cui una pestilenza imperversava in tutto il Giappone.

Kyoto, infatti, venne fondata dall’imperatore Kammu nel 794, il quale le diede il nome di “Heian-kyō” “capitale di pace e serenità”. La superficie di questa antica città non corrisponde esattamente a quella dell’attuale Kyoto moderna, molti cambiamenti sopraggiungerso nel tempo, e anche il santuario di Yasaka non fu sempre quello che è possibile vedere ai giorni nostri passeggiando per il quartiere di Gion.

La tradizione scavalca i cambiamenti e attraversa i secoli per arrivare sino ad oggi. Al tempo, si pensò che il disastro della pandemia fu provocato dalla maledizione di Gozu-Tennou: divinità legata alla malattia e guarigione. La città pregò allora il kami di Gion al fine di placarlo. Vennero costruite 66 hokos (un tipo di lancia) a Shinsen-en (un ampio giardino a Heian-kyō), e fu trasportato tra le strade della città un santuario. A quel tempo il Gion matsuri era chiamato “Goryo-e”, celebrazione atta a placare i kami avversi.

Il Gion matsuri diviene un evento annuale circa a partire dal 975. Dura un mese, dal 1 al 31 luglio, inizia con la cerimonia di Kippu-iri e finisce con l’Eki Jinja Nagoshi Matsuri. Durante questo mese si svolgono numerose feste religiosi, parate ed eventi.

La cerimonia di apertura si è tenuta quest'anno il primo di luglio nel santuario di Yasaka a Kyoto, in scala ridotta a causa della diffusione del Covid-19 in Giappone.

 

 

Breve storia del santuario

Si pensa che la fondazione del santuario di Yasaka risalga al 656, dunque ancor prima della fondazione della città di Heian-kyō come nuova capitale del Giappone. Con lo sviluppo della città, il culto di questo santuario si diffuse in tutta l’isola, stimando oggi ad avere 3000 santuari satellite in diverse parti del paese.

La struttura originale si data essere stata eretta intorno all’876: questo non deve sorprendere in quanto in origine i santuari shintoisti potevano essere nient’altro che strutture temporanee, costruite in occasione dei riti. La struttura attuale che è possibile vedere a Kyoto data 1654. Il fatto di poter difficilmente ammirare strutture originali è un altro dettaglio comune nella storia dei santuari shinto. Con le loro strutture prevalentemente in legno, spesso i santuari finivano distrutti a causa di devastazioni, terremoti o incendi. Il legno è un materiale naturale ed elastico. A volte resistente alle scosse di terremoto, ma fragile rispetto a incendi o altre calamità.

La divinità principale di questo santuario è Susanoo no Mitoko, con la sua sposa e otto bambini. In verità, in origine il kami del luogo era riconosciuto nella divinità sincretica Gozu-Tennou, a metà tra il culto buddhista e shintoista. Durante la restaurazione Meiji le forme religiose sincretiche vennero meno, in favore di una netta divisione tra culto autoctono e importato. Da quel momento in poi, dunque, il kami di Susanoo si sovrappose a quello di Gozu-Tennou, mantenendone alcune caratteristiche. Anche il santuario cambiò il suo nome, che da “Gion-sha” divenne “Yasaka-jinja”.

 

 

Struttura del santuario 

Yasaka jinja si trova nel quartiere di Gion a Kyoto, zona famosa per il suo antico fascino legato anche alla cultura delle geiko e maiko. Percorrendo la strada di Shijo fino alla fine, ai piedi delle colline di Higashiyama, è possibile incontrare una scalinata con cui accedere alle porte del santuario. Salendo queste scale si può vedere molto bene il quartiere da una posizione rialzata, fino all’altro capo della strada principale. Il santuario è un vero e proprio microcosmo, corredato da molti altari secondari e inserito in un contesto naturale, nonostante la collocazione nel centro della città.

L’entrata dalla strada di Shijo è chiamata nishi-romon (letteralmente "porta ovest"), a due piani e tre campate, di un acceso rosso vermiglio. Seduti ai due lati di questa porta, due guardiani arcieri shintoisti. Nonostante l’imponenza di questa entrata, quella principale è però quella a sud, che si affaccia direttamente sulla struttura dell’honden, vicina a un grosso torii di pietra, posto proprio all'ingresso. L'honden è considerata l'area più sacra del complesso, dove risiede e si manifesta il kami.

Considerata l’origine sincretica dei culti professati a Yasaka jinja (o meglio, Gion-sha al tempo), la struttura e l’honden mantengono caratteristiche dell’architettura buddhista. In particolare, l’honden è costruito nello stile yasaka-zukuri o gion-zukuri: honden e haiden sono combinati in un’unica struttura, al modo da somigliare alla sala principale di un tempio buddhista. Solitamente nei santuari shinto honden e haiden sono due edifici divisi: l’haiden è una struttura di avvicinamento al luogo sacro, il goshintai (oggetto o luogo in cui risiede il kami) è custodito invece nell’honden, struttura impenetrabile. Si pensa che inizialmente fossero divisi e giustapposti anche nel santuario di Yasaka. Tuttavia, probabilmente in seguito a ricostruzioni divennero combinati in una sola struttura, sebbene gli spazi interni rimangano diversi. Gli interni sono in legno, mentre l’esterno è anch’esso dipinto come il romon.

Di fronte all’honden è collocata una struttura molto particolare e appariscente, che spesso cattura l’attenzione anche più dell’altare principale, con tutte le sue lanterne: il palco per le danze shinto e le cerimonie, detto buden. Durante le ore serali, questa è la costruzione che maggiormente colpisce di tutto il complesso: tre file di lanterne di carta splendono nel buio, creando un’atmosfera magica e misteriosa. Come per i torii del Fushimi Inari Taisha, le lanterne portano i nomi dei donatori: questo sistema è molto diffuso nei santuari shinto, ed è un modo sia per il santuario di arricchirsi, sia per le persone che fanno donazioni di onorare i kami.

Il sito di Yasaka jinja è, come capita con strutture di grandi dimensioni, attorniato da moltissimi santuari satellite più piccoli. Soprattutto la notte, c'è un’atmosfera silenziosa e sacra: in un labirinto di strade, tra altari in pietra e legno e elementi naturali, la sensazione è quella si trovarsi immersi nella realtà delle divinità del Giappone, i kami che abitano i luoghi più diversi.
I santuari secondari di questo complesso rappresentano alcuni dei maggiori del Giappone in versione ridotta, come l’Ise Jinju e l’Izumo Taisha.

Curiosando tra gli scorci di questo complesso si può giungere al parco Maruyama. Luogo in cui ogni anno è possibile godersi un bellissimo spettacolo di ciliegi in fiore. Anche nelle altre stagioni è un posto molto tranquillo dove poter sostare. È il più antico parco di Kyoto, copre un’area di 8600 metri quadrati. Contiene anche alcuni stand e luoghi dove mangiare, panchine, un piccolo laghetto con un ponte per esplorare ancor più i dintorni.

 

 

 

Fonti e link utili:

http://www.yasaka-jinja.or.jp/en/

https://kyoto.travel/en/other_attractions/110.html

Guida ai santuari shintoisti: Cali, Joseph; Dougill, John. Shinto Shrines: A Guide to the Sacred Sites of Japan's Ancient Religion

 

 

a cura di Susanna Legnani


Kengo Kuma dà vita alle fiabe di Andersen

Biancaneve, Cenerentola, Cappuccetto rosso, la Sirenetta… Cos’hanno in comune queste note fiabe tradizionali con il Giappone? La Kengo Kuma & Associates dà forma agli scritti di Andersen con il progetto di un museo dedicato allo scrittore, che ha aperto il 30 giugno a Odense, in Danimarca, città natale di Hans Christian Andersen. Questo progetto nasce nel contesto di un rinnovamento per la città.

56000 metri quadrati di superficie e 7000 di giardino, la struttura è un vero e proprio mondo delle fiabe, dove il tipo di esperienza espositiva diviene centrale.

A causa della pandemia da covid19, gli spazi verranno aperti gradualmente e saranno completamente accessibili ai visitatori solo nelle prossime settimane. Dunque, un’apertura “soft” che non precluderà però al visitatore di potersi trovare davanti a un progetto in ampia scala tanto stupefacente.

 

L’architettura labirintica

Rendering, Copyright: Kengo Kuma & Associates, Cornelius Vöge, MASU planning, mir.no

Il progetto della H.C. Andersen House è della Kengo Kuma & Associates insieme a C&W Architects e CORNELIUS VÖGE APS (studi di architettura), MASU Planning (design del paesaggio) e Søren Jensen Rådgivende Ingeniørfirma (ingegnere). L’intento è quello di ricreare un tipo di struttura e percorso museale che possa rispecchiare i racconti di Andersen, nella sua forma stilistica e contenuto. Henrik Lüber, direttore creativo, introduce il museo

“H.C. Andersen’s House is not about Hans Christian Andersen – but it speaks as he speaks to us”:

non, dunque, un luogo espositivo a proposito dello scrittore, ma piuttosto un luogo che parla e racconta al modo in cui Andersen ha parlato a noi con le sue fiabe.

Il progetto è una interpretazione di un topos delle fiabe dello scrittore, da l’architetto Kengo Kuma prende ispirazione: la scoperta di un mondo altro accanto a quello che si è abituati a sperimentare, che si nasconde in luoghi che non avremmo mai immaginato, sotterranei, inusuali. Un esempio, la fiaba “L’acciarino magico”, in cui il cavo di un albero rivela a un soldato un altro mondo da esplorare. Kengo Kuma spiega

The idea behind the architectural design resembled Andersen’s method, where a small world suddenly expands to a bigger universe”.

Per questo, il museo include anche una parte sotterranea, un centro per i bambini e come parte integrante della struttura un grande giardino pensato - con i suoi scorci e angoli segreti - per stuzzicare l’immaginazione di ragazzi e adulti. L’idea è quella di stimolare l’immaginazione non solo attraverso i contenuti, ma anche nell’esperienza stessa della visita. Questa diviene essa stessa accesso privilegiato al mondo incantato e magico delle fiabe dello scrittore.

 

 

Natura e architettura, il paesaggio come parte del museo

Rendering, Copyright: Kengo Kuma & Associates, Cornelius Vöge, MASU planning, mir.no

Architettura danese e giapponese trovano la loro perfetta armonia in questo progetto congiunto, grazie all’attenzione che entrambe pongono su certe forme e materiali. Lo stesso sindaco di Odense, Anker Boye, che è stato anche presidente di giuria nel concorso per la presentazione del progetto, di fronte alla proposta di Kengo Kuma e i suoi partner danesi ha affermato:

“We have found a unique winning project. The fact that Kengo Kuma is from Japan only goes to show that sometimes you have to travel abroad to find home. The proposal has a unique quality that captures the spirit of both Hans Christian Andersen and Odense".

Kengo Kuma ha una storia di progetti in cui l’attenzione è posta al territorio, al paesaggio, che non è estraneo all’insediamento umano, il quale si struttura in forme e materiali leggeri, spazi cavi e aperti all’esterno e alla luce naturale. Il design degli esterni è importante tanto quanto quello dell’edificio. Vengono privilegiati materiali che possano armonizzarsi al paesaggio circostante, spesso legno e vetro almeno per le coperture esterne. L’uso del legno è un dettaglio tipico anche dell’architettura della Danimarca, accorgimento che permette a diverse poetiche di intersecarsi e dialogare in maniera inedita. A ciò si aggiunge l’anima stessa del progetto, il quale propone un dialogo tra la struttura architettonica e il giardino che la ospita: i volumi cilindrici, leggeri e trasparenti ma allo stesso tempo ben collocati al suolo, sono sovrastati dal verde, appaiono sbucare fuori da un mondo che si sviluppa invece sottoterra. Prendendo in considerazione le sole strutture esterne, si ha la sensazione che qualcosa ancora manchi da scoprire, che potrebbe celarsi all’interno degli edifici o tra i sentieri labirintici del giardino.

Questi spazi verdi sono concepiti anch’essi al modo di un rimando continuo a mondi altri o spazi segreti: sentieri labirintici, piante fitte, fonti d’acqua in cui specchiarsi e alberi alti tra cui perdersi. È la stessa vegetazione a strutturare i percorsi e l’esperienza del museo. Altri artisti hanno contribuito con installazioni per gli esterni e interni del museo, a rendere l’esperienza della visita ancor più incantata.

 

Se vi interessa l’architettura di Kengo Kuma o siete appassionati alle fiabe tradizionali di Andersen, o anche solo siete curiosi di scoprire i mille sentieri e scorci che prendono vita da questi racconti, il museo di H.C. Andersen è un luogo tutto da esplorare.

 

 

Fonti e link utili:

Sito del museo: https://hcandersenshus.dk/en/

Foto: https://hcandersenshus.dk/en/press/gallery/

Kengo Kuma & Associates: https://kkaa.co.jp

 

 

a cura di Susanna Legnani


NEWS dal 02/07/2021 al 03/07/2021

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 02/07/2021 al 03/07/2021

 

KISHIWADA DANJIRI MATSURI SI TERRÀ PER LA PRIMA VOLTA IN DUE ANNI

Il comitato organizzatore di “Kishiwada Danjiri Matsuri” ha annunciato il 2 luglio che la festa si terrà su scala ridotta questo autunno. È un evento tradizionale che si tiene ogni settembre nella città di Kishiwada, nella prefettura di Osaka, da 300 anni fa ad oggi (dal periodo Edo). È conosciuto per “Yarimawashi” dove un carro chiamato “Danjiri” da 4 tonnellate viene trasportato rapidamente per le strade trafficate della città. È stato annullato l’anno scorso a causa della pandemia e quest’anno si terrà per la prima volta in 2 anni. Se l’annullamento continua, sarà difficile ereditare la cultura e la tradizionale, perciò si è deciso di procedere nella direzione dell’attuazione anche in una forma diversa dal solito.

 

FRANA AD ATAMI, PIOGGIA RECORD NELLE REGIONI DI KANTO E TOKAI

Il 2 luglio è stata una pioggia da record nelle regioni di Kanto e Tokai. Si è verificata una grande frana nella città di Atami, nella prefettura di Shizuoka, verso le 10:30 del 3 luglio. È stata confermata la morte di 2 donne trovate in arresto cardiopolmonare e si stima che ci siano circa 20 persone il cui stato non è noto. Il luogo si trova lungo il fiume sul lato nord della stazione JR Atami: una grande quantità di terra e sabbia è scesa lungo il pendio verso il mare per circa 2 km. La frana sembra essersi verificata più volte ed è possibile che almeno una dozzina di edifici siano stati spazzati via. Oltre alla città di Atami sono previste forti piogge di livello di allerta sul lato del Pacifico del Giappone orientale.

 

OLIMPIADI DI TOKYO: "DOBBIAMO PENSARE ANCHE ALL'EVENTUALITÀ DELL'ASSENZA DI SPETTATORI", LA GOVERNATRICE KOIKE TORNA IN UFFICIO DOPO 10 GIORNI

La governatrice Yuriko Koike di Tokyo si è recata in ufficio il 2 luglio per la prima volta in 10 giorni da quando era stata ricoverata in ospedale a causa del superlavoro. In una regolare conferenza stampa, ha affermato che le Olimpiadi di Tokyo dovrebbero essere considerate anche senza spettatori, sulla base della nuova diffusione del Covid-19. Il governo giapponese e il Comitato Organizzatore delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo stanno adeguando il numero di spettatori per le Olimpiadi, che in precedenza era stato concordato fino a 10.000. Nella zona comprendente la metropoli di Tokyo e sette province nel raggio di 100 km dal suo centro si stanno operando adeguamenti in direzione della rinuncia agli spettatori. Alla riunione che si terrà l’8 luglio, si discuterà della gestione del numero di spettatori.

 

 

Fonti:

 

 

KISHIWADA DANJIRI MATSURI SI TERRÀ PER LA PRIMA VOLTA IN DUE ANNI

https://mainichi.jp/articles/20210702/k00/00m/040/051000c

https://www.asahi.com/articles/ASP7243LTP72PPTB001.html?iref=comtop_National_01

 

FRANA AD ATAMI, PIOGGIA RECORD NELLE REGIONI DI KANTO E TOKAI

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210703/k10013117711000.html

https://www.jiji.com/jc/article?k=2021070300349&g=soc

https://www.fnn.jp/articles/-/202084

 

OLIMPIADI DI TOKYO: "DOBBIAMO PENSARE ANCHE ALL'EVENTUALITÀ DELL'ASSENZA DI SPETTATORI", LA GOVERNATRICE KOIKE TORNA IN UFFICIO DOPO 10 GIORNI

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210702/k10013114751000.html

https://www.sankei.com/article/20210702-HMEYIHDCDJMQDI4UZ5IGNSMR4Y/

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210702/k10013115671000.html

https://www.jiji.com/jc/article?k=2021070200930&g=soc


Tanka - Se io aspettassi l’alba 

Se io aspettassi l’alba 

schiudersi qual prezioso scrigno, 

la gente sussurrerebbe il tuo nome, 

e così me ne vado nella notte fonda, 

ma sono in ansia per gli occhi indiscreti.   

 

Tamakushige 

akeba Kimi ga na 

tachinubemi 

yo fukaku koshi o 

hito mikemu ka mo

 

-Anonimo


Haiku - Come rapidamente

Come rapidamente

trascina l’estate!

Fiume Mogami.

 

Zunzun to natsu

o nagasu ya

mogamigawa

 

-Masaoka Shiki


NEWS dal 30/06/2021 al 01/07/2021

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 30/06/2021 al 01/07/2021

 

TEMPIO SAIKYOJI, OTSU: VIALE D'ACCESSO CON CAMPANELLE CHE TINTINNANO AL VENTO

Un viale d’accesso a un santuario con Fūrin (風鈴, campanelle che tintinnano al vento) è stato allestito al tempio Saikyoji nella città di Otsu, nella prefettura di Shiga. È un luogo noto per il cimitero di Mitsuhide Akechi. Il 30 giugno si è tenuta la cerimonia di commemorazione buddista per mettere in fuga l’epidemia, e i visitatori possono passare dal 1 luglio. Il viale d’accesso a un santuario con Fūrin e la cerimonia sono tentativi per disperdere il Covid-19. Circa 700 Fūrin in vetro in 8 colori sono stati appesi davanti all’edificio principale del tempio che è un monumento di grande importanza storica designato a livello nazionale. Sin dai tempi antichi, si pensava che il vento portasse l’epidemia, e si diceva che il suono avrebbe dissipato gli spiriti malvagi e che nell’area in cui si poteva udire il suono non ci sarebbero stati disastri. Prima queste si chiamavano Fūtaku (風鐸, campanelle formate a campana fatte di bronzo). Nel periodo Edo, Fūtaku furono trasformate in Fūrin e diffuse tra la gente comune come amuleto.

 

È INIZIATO IL GION MATSURI A KYOTO

“Osendo no gi” (お千度の儀) cerimonia che segna l’inizio del Gion Matsuri, festa in cui tengono vari eventi nel mese di luglio a Kyoto, si è tenuta il 1 luglio su scala ridotta. È un evento tradizionale in cui i bambini salgono sul carro di testa “Naginatahoko” (長刀鉾) nel giro Yamahoko (山鉾巡行), con altri che pregano per la sicurezza del Gion Matsuri. Si tiene ogni anno il 1 luglio presso il Santuario Yasaka nella città di Kyoto. Si è deciso di annullare il “giro Yamahoko” come l’anno scorso, perciò i bambini non hanno partecipato e i 3 funzionari hanno fatto il giro a piedi invece che sul carro. Al Gion Matsuri di quest’anno “Yamahokotate”, rito in cui si assembla il carro da corteo shintoista utilizzando tecniche tradizionali, dovrebbero essere messo in pratica in alcune aree per la prima volta in due anni per trasmettere queste tecniche.

 

LA GOVERNATRICE KOIKE DI TOKYO TORNA AI PUBBLICI AFFARI

La governatrice Koike di Tokyo, ricoverata in ospedale per circa una settimana per superlavoro è stata dimessa il 30 giugno, è tornata ai pubblici affari il 1 luglio. A discrezione del medico, per il momento lavora da remoto a casa. Al primo incontro a distanza dopo il ritorno, ha detto: “Scusate molto se ho causato preoccupazione a molte persone” e ha commentato: “Ora mi sento un po’ meglio”. Tuttavia, non è chiaro quando riprenderà a lavorare in ufficio e a rispondere ai media. La situazione è difficile: con le preoccupazioni per una nuova diffusione del Covid-19 e l’apertura delle Olimpiadi di Tokyo, tutto continua senza le apparizioni della governatrice Koike.

 

 

Fonti:

 

 

TEMPIO SAIKYOJI, OTSU: VIALE D'ACCESSO CON CAMPANELLE CHE TINTINNANO AL VENTO

https://biwako-otsu.keizai.biz/headline/2074/

https://jp.todayhot.news/local/155266.html

https://www.asahi.com/articles/ASP6Z72CRP6ZPTJB001.html

 

È INIZIATO IL GION MATSURI A KYOTO

https://www.kyoto-np.co.jp/articles/-/590791

https://kumanichi.com/articles/294753

https://www3.nhk.or.jp/kansai-news/20210701/2000047874.html

 

LA GOVERNATRICE KOIKE DI TOKYO TORNA AI PUBBLICI AFFARI

https://www.nikkei.com/article/DGXZQOCC015810R00C21A7000000/

https://www.jiji.com/jc/article?k=2021063001126&g=pol


Culture Gate to Japan: l’arte negli aeroporti

Culture Gate to Japan: Connect people and culture through art

Dal sito https://culture-gate.jp/

L’Agenzia degli Affari Culturali del Giappone lancia un progetto di promozione culturale chiamato “Culture Gate to Japan”, collocato negli aeroporti del paese e in altre strutture. L’intento è quello di diffondere l’arte contemporanea del Giappone, nella rappresentazione delle sue diverse varietà territoriali. Gli artisti interpellati rientrano nel campo delle Media Arts (arti, intrattenimento, animazione, manga), che attraverso opere moderne esplorano anche aspetti della cultura tradizionale dell’isola. 

I luoghi prescelti, prevalentemente aeroporti, sono proprio spazi di passaggio e connessione tra paesi e culture: ogni parte del Giappone ha un diverso panorama culturale da esplorare, che in questo progetto viene presentato in mostre temporanee a tema. 

Ovviamente, a causa della pandemia è impensabile credere che un progetto simile possa veramente sortire gli effetti desiderati, per cui il sito web si è tramutato esso stesso in una mostra online di tutte le installazioni presenti nelle diverse strutture in giro per il Giappone. L’augurio è quello di non rinunciare a interagire con altre culture, tramite le persone e anche l’arte, ma di conservare la meraviglia e la curiosità per il giorno in cui si tornerà a incontrarsi come prima. Nel frattempo, https://culture-gate.jp ci offre la possibilità di fare un salto tra le opere pensate proprio per alimentare l’interesse verso la cultura e arte giapponese. 

Il nome “Culture Gate to Japan” è dunque più che azzeccato che mai: un portale online dedicato alla promozione della cultura nipponica, allo stesso tempo collocato in luoghi di passaggio e incontro di persone e culture dove, dunque, il “gate” è proprio quello dell’aeroporto. 

 

L'arte delle nuove tecnologie

Le strutture coinvolte sono sei aeroporti e un terminal crociere: l’aeroporto di Shin-Chitose, l’aeroporto Internazionale di Chūbu-Centrair, l’aeroporto di Fukuoka, di Naha, di Haneda e Narita, l’aeroporto internazionale del Kansai e il Terminal crociere internazionale di Tokyo. 

Ogni luogo identifica un tema legato alla cultura tradizionale del Giappone, che viene presentato attraverso forme d’arte contemporanea. 

 

Shin-Chitose

L’aeroporto di Shin-Chitose, nella regione di Hokkaido, si concentra sulla cultura Ainu (nativi di quel territorio). Il tema è “INVISIBLE”: l’azienda creativa NAKED, INC. proietta questi temi in uno spazio interattivo. L’installazione si chiama “Imagine Ainu” (イマジンアイヌ) e si focalizza sulla tradizione orale e musicale di questo popolo. 

https://www.youtube.com/watch?v=7RSkzjduP64&list=TLGG27A9ObchUP0zMDA2MjAyMQ

 

Chūbu-Centrair

L’aeroporto Internazionale di Chūbu-Centrair prende in considerazione la tradizione di samurai e ninja, il cui tema è “MOTION”. La zona fu teatro di battaglie, tra cui quella di Sekigahara, e ospita numerosi castelli e strutture legate al periodo degli Stati Combattenti.
Il gruppo creativo EUPHRATES si occupa della cultura dei ninja, con un’installazione di luci in movimento nel buio: visione e nascondimento. L’artista Shigeta Yusuke invece propone un’installazione-video che ricorda i paraventi pieghevoli tradizionali che ritrae la battaglia di Sekigahara in movimento. 

https://www.youtube.com/watch?v=ElLNTJ8n8Tw&list=TLGG3MYYlDY5PoczMDA2MjAyMQ

 

Fukuoka

A Fukuoka si celebra l’artigianato del Kyushu, il cui tema è “PATTERN”. L’artista Mizue Mirai propone l’animazione di motivi trovati su prodotti di artigianato locale.

https://www.youtube.com/watch?v=y5OzhExRQh0&list=TLGGwggv7glFhWEzMDA2MjAyMQ

 

Naha

L’aeroporto di Naha, nella zona di Okianawa, ospita la narrazione della storia regno delle isole Ryukyu, a tema “Memory”. Higa Satoru realizza una video-installazione in cui è possibile riscoprire il castello di Shurijo, simbolo di quel regno, bruciato ormai nel 2019. 

https://www.youtube.com/watch?v=RtzWLIg8umM&list=TLGGUoeXuHfiHkczMDA2MjAyMQ

 

Haneda e Narita

I famosi aeroporti di Haneda e Narita a Tokyo ospitano un’installazione sonora (di Suzuki Yuri e Hosoi Miyu) e una serie di video, da cui il tema “VISION GATE”. L’idea quella di catapultare il visitatore nell’eclettica cultura nipponica, ancora prima di approdare in Giappone, dove tutto sembra molto diverso da casa e meno familiare. Sei video di sei artisti accompagnano il viaggiatore dal gate alle uscite e a vari luoghi dei terminal. 

https://www.youtube.com/watch?v=CJOR4nftwOo&list=TLGGUVm0YYxGe2UzMDA2MjAyMQ

 

Kansai

L’aeroporto Internazionale del Kansai si concentra sul tema della coesistenza con la natura, tipico della cultura del Giappone tradizionale. Il tema è “LIFE”, ed è articolato in pannelli di disegni/manga realizzati da otto artisti per otto aree diverse del Kansai. 

 

Back TOKYO Forth

Infine, il terminale internazionale crociere di Tokyo ospita la mostra “Back TOKYO Forth”.  Le protagoniste sono sempre le “Media Arts”, attraverso le quali si vuole rappresentare le dinamiche di una Tokyo “in the middle” tra passato (back) e futuro (forth). Le opere sono disponibili alla visione sul sito web dedicato

 

 

Date uno sguardo a tutte queste opere su https://culture-gate.jp, per immergervi nella cultura tradizionale e regionale del Giappone, ma anche per conoscere nuovi artisti che attraverso moderne tecnologiche rendono vivi anche oggi i costumi di un tempo. 

 

 

a cura di Susanna Legnani


NEWS dal 27/06/2021 al 29/06/2021

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 27/06/2021 al 29/06/2021

 

JAPAN POST RISARCISCE I DANNI CAUSATI DAL FURTO DELLA "CONSEGNA SENZA CONTATTO"

Japan Post ha annunciato il 28 giugno che introdurrà un servizio assicurativo che risarcisce i danni causati dal furto per “consegna senza contatto”, ovvero con consegna dei pacchi davanti alla porta d’ingresso. Il premio d’assicurazione è a carico di Japan Post e non  dell’ordinante. L’obiettivo è promuovere la diffusione della consegna senza contatto e ridurre le riconsegna. A causa della pandemia è aumentata la domanda della consegna senza contatto, che evita il contatto faccia a faccia, ma il suo utilizzo non è ancora diffuso a causa del timore di furti. Si è pensato allora a un modo di incentivare la diffusione di questo servizio.

 

UN CAMION SI È SCHIANTATO CONTRO UNA FILA DI STUDENTI DELLA SCUOLA ELEMENTARE

Intorno alle 15:30 del 28 giugno, un camion si è schiantato contro una fila di 5 studenti di scuola elementare che tornavano a casa per la strada della città di Yachimata, nella prefettura di Chiba. Due ragazzi sono morti e uno è in coma in un grave stato. Altri due sono gravemente feriti, ma non in pericolo di vita. Alcol superiore al valore standard è stato rivelato nel test dell’uomo di 60 anni che guidava il camion. Secondo la polizia, per qualche motivo, mentre guidava il camion si è scontrato con un palo della luce sul ciglio della strada. Dopodiché, sembra che si sia precipitato sulla fila di bambini che camminavano nelle vicinanze.

 

A FUJIKYU HIGHLAND RUOTA PANORAMICA DI 50 METRI CON "CABINE COME PRIGIONI"

Fujikyu Highland (parco divertimenti) ha annunciato che introdurrà due cabine simili a una prigione il 21 luglio nella ruota panoramica “Shining Flower” alta 50 metri. 2 su 32 cabine saranno sostituite con strutture fatte come “gabbie in rete di acciaio inossidabile”. I detenuti (passeggeri) possono provare l’emozione di vedere il terreno allontanarsi attraverso gli spazi vuoti per circa 11 minuti in una gabbia battuta dal vento.

 

 

Fonti:

 

 

JAPAN POST RISARCISCE I DANNI CAUSATI DAL FURTO DELLA "CONSEGNA SENZA CONTATTO"

https://www.jiji.com/jc/article?k=2021062800899&g=eco

https://www.watch.impress.co.jp/docs/news/1334543.html

 

UN CAMION SI È SCHIANTATO CONTRO UNA FILA DI STUDENTI DELLA SCUOLA ELEMENTARE

https://www.tokyo-np.co.jp/article/113342?rct=national

https://www.jiji.com/jc/article?k=2021062800768&g=soc

 

A FUJIKYU HIGHLAND RUOTA PANORAMICA DI 50 METRI CON "CABINE COME PRIGIONI"

https://www.fashion-press.net/news/74956

https://www.itmedia.co.jp/news/articles/2106/29/news078.html


Tokyo 2020 non ferma la sua corsa, le Olimpiadi si faranno

Nonostante le numerose polemiche che le hanno viste protagoniste, le Olimpiadi di Tokyo si faranno.
Dal passaggio del testimone alla cerimonia di chiusura di Rio 2016 in poi, dove per l’occasione il primo ministro Abe si era vestito da Super Mario, suscitando la simpatia di molti, l’evento sportivo mondiale di certo non ha avuto vita facile.
Dopo il Brasile, in Giappone l’entusiasmo era palpabile: i preparativi erano già in moto e si contavano i giorni; anche il governo era in fermento. Tokyo 2020, infatti, avrebbe dovuto rappresentare l’apice della rinascita del paese da un punto di vista economico, stimolata grazie alle politiche degli Abenomics. Ma come tutti sappiamo, a marzo del 2020 la pandemia globale ha portato alla necessaria cancellazione dei Giochi e al loro rinvio all’anno successivo, con la speranza di ritrovarsi in una situazione migliore.
A più di un anno di distanza, l’incertezza e la paura non sono andate via. Infatti, a meno di un mese dalla cerimonia di apertura, le Olimpiadi di Tokyo si trovano ancora nell’occhio del ciclone.
Molte erano state le polemiche già all’inizio del 2021, quando il Giappone ha chiuso le frontiere per motivi di turismo, studio o lavoro mettendo studenti, famiglie e lavoratori in una situazione difficile.
Nell’ultimo periodo, la situazione è andata a peggiorare: il paese, che non ha mai fatto un vero e proprio lockdown, sta attraversando un’ ondata di contagi e infezioni tale che l'associazione dei medici di Tokyo ha esortato il Comitato olimpico nazionale a cancellare nuovamente i Giochi.
Sembrerebbe, infatti, che il Giappone sia molto indietro rispetto ad altri paesi asiatici sul fronte vaccini e un evento del genere rischierebbe di aumentare in modo esponenziale le vittime della malattia.
D’altro canto, però, l’ipotesi di una cancellazione così a ridosso dall’inizio, preoccupa i vertici del paese che in un certo senso hanno le mani legate.
Annullare le Olimpiadi per una seconda volta, significherebbe portare in perdita il paese sotto vari aspetti. Primo fra tutti, quello economico. Infatti, l’opzione di cancellare o meno la manifestazione, se non presa dal Comitato Olimpico Internazionale, sarebbe ricaduta finanziariamente sul comitato organizzativo nazionale.
Il danno, però, non riguarderebbe solo debiti e mancati introiti, ma risulterebbe in una perdita di immagine e di quella narrativa di simbologia e riscatto su cui il Giappone aveva puntato fin dall’assegnazione. Quelli del 2020, infatti, avrebbero dovuto essere i “Giochi della rinascita” e “dell’unione nelle differenze”.
Anche gli atleti, giapponesi e non, sarebbero scontenti di un altro rinvio. Dobbiamo considerare che, oltre l’allenamento giornaliero di molti giovani che vorrebbero vedere ricompensati i loro sforzi o sognano sin da bambini di competere con altri campioni a livello internazionale, vi sono atleti più anziani, per cui un ulteriore anno di attesa diventerebbe insostenibile.
E poi, bisognerebbe riprogrammare tutte quelle manifestazioni sportive e i Mondiali di numerose discipline che si sarebbero dovute disputare nel 2021, con un effetto di slittamento a cascata.
Troppi, davvero troppi contro. Ma se le Olimpiadi si faranno, allora, necessitano di un forzato ridimensionamento. Si è discusso, pertanto, sulla migliore soluzione da attuare in tale situazione, ancora altamente delicata.
L’ipotesi di un’Olimpiade a porte chiuse o consentita al solo pubblico giapponese è stata presto soppiantata dall’idea di limitare l’ingresso a massimo dieci mila spettatori per gli eventi che saranno ospitati nelle aree dove è stato archiviato lo stato di emergenza causato dalla pandemia. Tale limitazione verrebbe applicata nei mesi di luglio e agosto, proprio durante i Giochi.
Nonostante ciò, la strada è ancora lunga e, anche se non manca molto, le cose potrebbero ancora cambiare. Per il resto, questo episodio ha reso evidente la contraddizione di questo paese, che si impegna nella promozione dell’integrazione nonostante le differenze, ma che chiude i confini a lavoratori e studenti stranieri. Tokyo 2020 avrebbe dovuto essere una “vetrina sul mondo”, ma cosa il Giappone ha fatto effettivamente vedere di sé?

Amanda De Luca