Cucina giapponese

zuppa_di_vongoleUshio-jiru

Ingredienti

12 vongole grosse, 5 tazze d'acqua, 1 cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di salsa di soia, 1 cucchiaino di saké, 8 bastoncini di zenzero

Preparazione

Lavate bene le vongole, strofinandole con una spazzolina dura per eliminare ogni traccia di sabbia. Lasciate cadere nell'acqua, portate a bollore in una larga casseruola, e mantenete l'acqua in ebollizione finché tutti i gusci sono aperti.
Togliete dal fuoco, gettate i gusci, insaporite l'acqua di cottura delle vongole con il sale, la salsa di soia, il saké; distribuitela in 4 ciotole individuali da minestra. In ogni ciotola mettete 3 vongole e guarnite con due bastoncini tagliati in un pezzo di zenzero fresco.

Tratto da cookaround.com


"Effetto serra" sulla politica ambientale giapponese

yukio_hatoyama1La politica ambientale in Giappone riflette la necessità di coniugare uno sviluppo economico e tecnologico all'avanguardia ad una particolare attenzione nei confronti della natura e dell'ambiente.

Tutto ciò ha trovato nel Giappone non solo un modello di sviluppo economico su cui fare affidamento, ma anche delle solide basi culturali e una sensibilità sociale che hanno svolto il ruolo di energia vitale nei momenti più critici.

La chiave di lettura, che unisce la sensibilità per l’ambiente, una politica ambientale come modello da esportare, lo sviluppo economico, la società e l’identità di questo paese è lo Shintoismo, inteso anche come l’energia vitale del mercato giapponese, quel qualcosa che ha sempre distinto il Giappone nel suo essere e nel suo modo di porsi in qualsiasi situazione.Leggere di più


Cucina giapponese

dolce_di_azuki21Dolce di azuki

Preparazione

Per il ripieno:
2 tazze di azuki, 2 tazze di zucchero, 1 tazza di castagne.

Tenete gli azuki a bagno in acqua fredda per almeno 8 ore; bolliteli finché sono teneri, scolateli e passateli al setaccio.
Rimettete la purea al fuoco per qualche istante, mescolando senza interruzione perché non bruci, e fatela asciugare bene; togliete dal fuoco, subito aggiungete lo zucchero e mescolate finché è sciolto.
Intanto avrete lessato, sbucciato e tritato finemente le castagne; unitele alla purea di azuki, mescolate ancora e lasciate raffreddare.Leggere di più


Gagaku, tra organizzazione e istituzione

32_lakesalonAffrontare la storia del Gagaku, come già scritto, è affrontare la storia musicale dell'Asia. Prima di addentrarci all'interno delle varie problematiche e classificazioni è bene chiarire come i giapponesi di allora approcciarono e in un primo momento risolsero l'importazione continua di musiche dall'estero. Poco prima dell'epoca Heian si rese necessario un codice che regolamentasse non solo l'apparato amministrativo statale ma anche la musica stessa. A questo scopo, su modello T'ang, venne stilato un codice penale e civile, chiamato Ritsu-ryō, in cui si prevedeva la costituzione di una vera e propria agenzia governativa preposta all'amministrazione musicale, ovviamente sempre in seno alla nobiltà di corte, chiamata Gagakuryō o utamai no tsukasa di competenza del Ministero per gli affari aristocratici ovvero il Jibushō. Leggere di più


Samurai contro Dragone: la sfida del secolo

giappone_e_cina1Prevedere la configurazione del potere in Asia orientale da qui al 2020 comporta due operazioni strettamente connesse tra loro: calcolare i livelli di potere degli attori principali e individuare la presenza o meno di un potenziale egemone tra loro.

Non risulta un'operazione di facile realizzazione, tuttavia, è sempre possibile esprimere giudizi sulle architetture geopolitiche che hanno maggiore possibilità di emergere e, in particolare, prestando attenzione allo sviluppo delle relazioni tra le due grandi potenze asiatiche: Cina e Giappone.Leggere di più


Venti regole per un training lungo una vita

Il training per il Chado è molto simile all’allenamento delle arti marziali. Anche se non è un’attività fisica, il Chado allena il corpo e rafforza il carattere esattamente come le arti marziali. È uno sforzo che dura una vita e, se non ci si allena costantemente, si retrocede inesorabilmente.

All’inizio della loro educazione formale, i giovani samurai erano istruiti a scrivere con il pennello una copia delle regole seguenti e quindi a firmare e datare il documento come un impegno per tutta la vita. Penso che si applichi anche all’addestramento per il tè.

 

  1. Non mentire mai.
  2. Non dimenticare mai di essere grati verso il proprio signore.
  3. Non dimenticare mai di essere grati verso i propri parenti.
  4. Non dimenticare mai di essere grati verso i propri insegnanti.
  5. Non dimenticare mai di essere grati verso i propri simili.
  6. Non fare nulla per offendere gli dei, i Buddha e i propri antenati.
  7. Non invidiare i bambini piccoli.
  8. Non caricare gli altri con i propri problemi.
  9. Non c’è posto per la rabbia o l’ira nella Via.
  10. Non gioire delle sfortune degli altri.
  11. Fai del tuo meglio per fare del tuo meglio.
  12. Non girare le spalle agli altri e non pensare soltanto a te stesso.
  13. Quando mangi, pensa al duro lavoro dei contadini che hanno coltivato il cibo. Non sprecare mai le piante, gli alberi, la terra o le pietre.
  14. Non vestire in abiti eleganti né perdere tempo con l’apparenza superficiale.
  15. Comportati sempre bene con buone maniere.
  16. Tratta sempre tutti come ospiti d’onore.
  17. Per superare l’ignoranza, impara da quante più persone è possibile.
  18. Non studiare né praticare le arti solo per farti un nome.
  19. Gli esseri umani hanno aspetti positivi e negativi. Non sottovalutare né deridere nessuno.
  20. Sforzati di comportarti bene ma tieni nascoste le buone azioni e non cercare le lodi altrui.

 

Da I segreti del Budo, gli insegnamenti dei maestri delle arti marziali di John Stevens

Tratto e tradotto dal Blog di Sweet Persimmon da Mariella Minna


Cucina giapponese

miso-shiruMiso-shiru

Minestra con pasta di soia

Ingredienti

100 g di gamberetti crudi, 5 tazze di brodo di manzo, 1 tazza di miso, ½ cucchiaino di glutammato monosodico, tofu, 4 porri

Preparazione

Sgusciate i gamberetti e tritateli. Uniteli al brodo che avrete portato a bollore in una casseruola; riducete la fiamma, cuocete 5 minuti. Mescolate al brodo il miso e il glutammato monosodico; cuocete altri 5 minuti.
Tagliate a cubetti il tofu, tritate i porri, aggiungete gli uni e gli altri alla minestra e immediatamente togliete dal fuoco. Servite caldo.

Tratto da cookaround.com


La musica dell'Impero: Il repertorio gagaku

Quest'anno, in occasione del Festival MiTo, è stato presentato un focus dedicato alle musiche del Giappone, al pubblico italiano sarà data quindi la possibilità di ascoltare in sala da concerto musiche come quelle per il teatro e Kabuki, ma una di queste rimane ai più sconosciuta non solo nel suono ma anche nel nome, il repertorio gagaku. Se infatti le prime due musiche citate sono state, in varia misura, già ascoltate in occidente grazie a media diversi ed eterogenei, in particolare il Kabuki, il repertorio gagaku è da sempre il meno nominato, sia perché è la musica più antica sopravvissutaci dell'arcipelago nipponico e sia perché la sua fruizione è sempre stata appannaggio di un élite nobiliare nell'antichità e pochissimi cultori oggi. In aggiunta la sua conoscenza al di fuori del Giappone, se non per la significativa eccezione della Cina che andremo a spiegare mano a mano, è estremamente limitata e si colloca in pochi brani raccolti in cd “folkloristici” e qualche tournée di troupes in Europa. Lo scopo di questa sezione del blog sarà quindi chiarirne la storia e le dinamiche, nonché svelarne, dove ce ne sia bisogno, le tematiche e la tecnica con cui il gagaku ci parla da un così remoto periodo, abbracciando sia le sue numerose danze che il repertorio strumentale, sia gli aspetti legati agli strumenti impiegati e la loro storia sia comprendendo la società in cui nacque e si sviluppò, imprescindibile per la corretta comprensione non solo di questa ma di tutte le musiche.

Edmondo Filippini

Dottore magistrale in Musicologia presso l'Università Statale di Milano.

E-mail: filippiniedmondo@yahoo.co.jp

 


Cucina giapponese

granchio_frittoGranchio fritto

Ingredienti

120 g di polpa di granchio in scatola, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, maionese, 2 fogli di nori, 1 uovo sbattuto, ¼ di tazza d'acqua, 1/3 di tazza di farina, olio per friggere

Preparazione

Scolate la polpa di granchio dal liquido e spezzettatela finemente. Mettetela in una ciotola con il prezzemolo e la quantità desiderata di maionese, amalgamate, dividete in parti.

Tagliate in 8 pezzi il foglio di nori e in ogni pezzo avvolgete una porzione del composto di polpa di granchio.

Preparate una pastella mescolando delicatamente l'uovo, l'acqua e la farina; tuffatevi gli involtini di granchio, friggeteli nell'olio già ben caldo. Sgocciolate su un pezzo di carta assorbente per eliminare l'unto in eccesso; servite caldo.

Tratto da cookaround.com