Cinema giapponese

aruitemo1Camminando ancora / Aruitemo aruitemo

Un giorno d’estate, un cielo azzurro. Una riunione famigliare. Nella casa dove hanno sempre vissuto, gli anziani genitori ospitano il figlio e la figlia, entrambi sulla quarantina, con le rispettive famiglie a seguito. L’occasione è la commemorazione della tragica morte del primogenito, annegato in mare quindici anni prima. La casa è sempre quella, spaziosa e confortevole, e tutto sembra essere rimasto come una volta, a partire dal banchetto preparato dalla madre. In realtà tutti sono cambiati e, dietro i legami affettivi, covano risentimenti mai sopiti.

Il film sarà proiettato venerdì 15 gennaio alle ore 19.00 presso il Centro Incontri Culturali Oriente Occidente, Via Lovanio 8 (MM2 – Moscova) nel contesto della rassegna “5 centimetri al secondo. Viaggio nel Giappone antico e moderno attraverso il cinema”, curata da Giampiero Raganelli.

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Cinema giapponese

oyu-sama_posterLa signora Oyū / Oyū-sama

La famiglia del giovane Shinnosuke gli fa incontrare Shizu, avvenente ragazza, in vista di un matrimonio. Il ragazzo è in realtà affascinato dalla sorella maggiore, Oyū, ma si tratta di un amore impossibile per i vincoli che la legano alla famiglia del defunto marito. Si rassegna quindi al matrimonio con Shizu. Ma tra i tre si creerà una sorta di triangolo amoroso.

Il film sarà proiettato venerdì 18 dicembre alle ore 19.00 presso il Centro Incontri Culturali Oriente Occidente, Via Lovanio 8 (MM2 – Moscova) nel contesto della rassegna “Viaggio nel Giappone antico e moderno attraverso il cinema”, curata da Giampiero Raganelli.

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Cinema giapponese

nemuru-otokoL’uomo che dorme / Nemuru otoko

Un uomo giace in coma, dopo un incidente avvenuto sulla montagna che sovrasta il suo villaggio natio, dove aveva fatto ritorno dopo lunghi viaggi. Il film segue i membri della sua famiglia, i suoi amici e altri personaggi di quella comunità rurale.

Il film sarà proiettato venerdì 4 dicembre alle ore 19.00 presso il Centro Incontri Culturali Oriente Occidente, Via Lovanio 8 (MM2 – Moscova) nel contesto della rassegna “Viaggio nel Giappone antico e moderno attraverso il cinema”, curata da Giampiero Raganelli.

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Cinema giapponese

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Tardo autunno / Akibiyori

Akiko, vedova da sette anni, vive felice con la figlia Ayako. Tre vecchi amici di famiglia vogliono far sposare Ayako, ma lei rifiuta. Allora cercano di far risposare Akiko con uno di loro tre, il professor Hirayama, anche lui vedovo.

Il film sarà proiettato venerdì 20 novembre alle ore 19.00 presso il Centro Incontri Culturali Oriente Occidente, Via Lovanio 8 (MM2 – Moscova) nel contesto della rassegna “Viaggio nel Giappone antico e moderno attraverso il cinema”, curata da Giampiero Raganelli.

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Cinema giapponese

5centimeters15 centimetri al secondo / Byôsoku 5 centimeter

Tre momenti della vita di un ragazzo, il tempo della scuola media, il liceo e l’ingresso nel mondo del lavoro. La delicata storia con una ragazza, iniziata contemplando i ciliegi in fiore, viene interrotta prematuramente: le strade dei due divergono obbligatoriamente per il trasferimento del padre di lui.

Il film sarà proiettato venerdì 6 novembre ore 19.00 presso il Centro Incontri Culturali Oriente Occidente, Via Lovanio 8 (MM2 – Moscova) nel contesto della rassegna “5 centimetri al secondo. Viaggio nel Giappone antico e moderno attraverso il cinema”, curata da Giampiero RaganelliLeggere di più


Dì solo "hai"

cerimonia_del_te2Quando sono andata in Giappone, mi sono trovata piuttosto in difficoltà ad adeguarmi alla cultura giapponese. Dico alle persone che non ho vissuto in Giappone solo un anno, ho vissuto nel Giappone del XVIII secolo. Dovevo indossare il kimono ogni giorno e la stanza in cui vivevo era di quattro tatami e mezzo – circa 3 metri quadrati. Non capivo molto la lingua giapponese così le persone mi urlavano tutto il tempo perché pensavano che non le stessi ascoltando.

Alla fine, il mio sempai (studente senior) mi prese da parte e mi disse che era meglio che smettessi quello che stavo facendo e dicessi solo “hai” (che significa sì, anche se a volte è tradotto come no e talvolta solo come un riconoscimento). Molte volte cercavo di spiegarmi o di offrire una scusa quando mi dicevano che stavo facendo qualcosa di sbagliato, ma uno sguardo del mio sempai e io risposi solo “hai”. Pensai spesso che questa sottomissione nel concordare con la persona che mi stava riprendendo senza offrire qualcosa a mia difesa fosse avvilente e ingiusta.Leggere di più


"Effetto serra" sulla politica ambientale giapponese

yukio_hatoyama1La politica ambientale in Giappone riflette la necessità di coniugare uno sviluppo economico e tecnologico all'avanguardia ad una particolare attenzione nei confronti della natura e dell'ambiente.

Tutto ciò ha trovato nel Giappone non solo un modello di sviluppo economico su cui fare affidamento, ma anche delle solide basi culturali e una sensibilità sociale che hanno svolto il ruolo di energia vitale nei momenti più critici.

La chiave di lettura, che unisce la sensibilità per l’ambiente, una politica ambientale come modello da esportare, lo sviluppo economico, la società e l’identità di questo paese è lo Shintoismo, inteso anche come l’energia vitale del mercato giapponese, quel qualcosa che ha sempre distinto il Giappone nel suo essere e nel suo modo di porsi in qualsiasi situazione.Leggere di più


Gagaku, tra organizzazione e istituzione

32_lakesalonAffrontare la storia del Gagaku, come già scritto, è affrontare la storia musicale dell'Asia. Prima di addentrarci all'interno delle varie problematiche e classificazioni è bene chiarire come i giapponesi di allora approcciarono e in un primo momento risolsero l'importazione continua di musiche dall'estero. Poco prima dell'epoca Heian si rese necessario un codice che regolamentasse non solo l'apparato amministrativo statale ma anche la musica stessa. A questo scopo, su modello T'ang, venne stilato un codice penale e civile, chiamato Ritsu-ryō, in cui si prevedeva la costituzione di una vera e propria agenzia governativa preposta all'amministrazione musicale, ovviamente sempre in seno alla nobiltà di corte, chiamata Gagakuryō o utamai no tsukasa di competenza del Ministero per gli affari aristocratici ovvero il Jibushō. Leggere di più


Samurai contro Dragone: la sfida del secolo

giappone_e_cina1Prevedere la configurazione del potere in Asia orientale da qui al 2020 comporta due operazioni strettamente connesse tra loro: calcolare i livelli di potere degli attori principali e individuare la presenza o meno di un potenziale egemone tra loro.

Non risulta un'operazione di facile realizzazione, tuttavia, è sempre possibile esprimere giudizi sulle architetture geopolitiche che hanno maggiore possibilità di emergere e, in particolare, prestando attenzione allo sviluppo delle relazioni tra le due grandi potenze asiatiche: Cina e Giappone.Leggere di più


Venti regole per un training lungo una vita

Il training per il Chado è molto simile all’allenamento delle arti marziali. Anche se non è un’attività fisica, il Chado allena il corpo e rafforza il carattere esattamente come le arti marziali. È uno sforzo che dura una vita e, se non ci si allena costantemente, si retrocede inesorabilmente.

All’inizio della loro educazione formale, i giovani samurai erano istruiti a scrivere con il pennello una copia delle regole seguenti e quindi a firmare e datare il documento come un impegno per tutta la vita. Penso che si applichi anche all’addestramento per il tè.

 

  1. Non mentire mai.
  2. Non dimenticare mai di essere grati verso il proprio signore.
  3. Non dimenticare mai di essere grati verso i propri parenti.
  4. Non dimenticare mai di essere grati verso i propri insegnanti.
  5. Non dimenticare mai di essere grati verso i propri simili.
  6. Non fare nulla per offendere gli dei, i Buddha e i propri antenati.
  7. Non invidiare i bambini piccoli.
  8. Non caricare gli altri con i propri problemi.
  9. Non c’è posto per la rabbia o l’ira nella Via.
  10. Non gioire delle sfortune degli altri.
  11. Fai del tuo meglio per fare del tuo meglio.
  12. Non girare le spalle agli altri e non pensare soltanto a te stesso.
  13. Quando mangi, pensa al duro lavoro dei contadini che hanno coltivato il cibo. Non sprecare mai le piante, gli alberi, la terra o le pietre.
  14. Non vestire in abiti eleganti né perdere tempo con l’apparenza superficiale.
  15. Comportati sempre bene con buone maniere.
  16. Tratta sempre tutti come ospiti d’onore.
  17. Per superare l’ignoranza, impara da quante più persone è possibile.
  18. Non studiare né praticare le arti solo per farti un nome.
  19. Gli esseri umani hanno aspetti positivi e negativi. Non sottovalutare né deridere nessuno.
  20. Sforzati di comportarti bene ma tieni nascoste le buone azioni e non cercare le lodi altrui.

 

Da I segreti del Budo, gli insegnamenti dei maestri delle arti marziali di John Stevens

Tratto e tradotto dal Blog di Sweet Persimmon da Mariella Minna