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Le candide perle

sparpagliate dalla cascata

raccolgo e serbo

in prestito come lacrime

per i momenti di pena sconsolata

Kokichirasu

taki no shiratama

hiroiokite

yo no uki toki no

namida ni zokaru 

こき散らす

滝の白玉

ひろひをきて

世のうき時の

涙にぞかる

(Ariwara no Yukihara)

La cascata di Nunohiki (o Nonobiki) si trova nel corso superiore del fiume Ikuta, nell'attuale città di Kōbe. Il toponimo, che significa "stendere la tela", trae origine probabilmente dall'aspetto della cascata spumeggiante che somiglia a una candida stoffa stesa nell'acqua per essere candeggiata.

 


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Le perle della rugiada che si posa

su ogni foglia della parola

di esclamazione: "ah",

sono, ecco, le lacrime

della nostalgia per i tempi passati.

 

Aware chō

koto no ha goto ni 

oku tsuyu wa

mukashi o kouru

namida narikeri 

 

あはれてふ

事の葉ごとに

おく露は

昔を恋ふる

涙なりけり

(Anonimo)


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La mia dimora, ahimé,

è ormai così desolata,

che sparito è perfino il sentiero,

mentre indugiavo nell'attesa

di quella persona crudele

Wa ga yado wa

michi mo naki made

arenikeri

tsurenaki hito o

matsu to seshi ma ni

わが宿は

道もなきまで

荒れにけり

つれなき人を

待つとせしまに

Henjō


mig

Solo quando è finito

per sempre

il nostro incontro,

ho conosciuto davvero

che cos'è la brama d'amore.

 

Au koto no

mohara taenuru

toki ni koso 

hito no koishiki

koto mo shirikere 

 

遭ふことの専ら絶えぬる時にこそ

人のこひしき事も知りけれ

(Anonimo)


Il Giappone si prepara a lanciare in orbita Gundam in vista delle   Olimpiadi

Tokyo 2020. L’inizio dei nuovi Giochi Olimpici è ormai dietro l’angolo. E il Giappone sta giocando in anticipo preparando un inconsueto benvenuto per gli atleti che parteciperanno. Infatti in concomitanza con il 40esimo anniversario dell’uscita della prima serie di Mobile Suit Gundam, la Commissione Olimpica e Paralimpica il 15 maggio ha annunciato al mondo il progetto di lanciare nello spazio proprio dei modelli in scala dei robot dalla serie cult in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA). Entro l’anno i modelli in plastica rivestiti da materiali speciali adatti allo spazio verranno ultimati e spediti alla Stazione Spaziale Internazionale nel Marzo 2020 per poi cominciare il loro viaggio spaziale ad Aprile.

(source Soranews24 )

Gundam e la sua nemesi Zaku saranno trasportati da un micro-satellite (“G-satellite”) equipaggiato con ben sette macchine fotografiche per immortalarli durante il loro viaggio. Una volta iniziati Giochi a Luglio, messaggi di incoraggiamento e buona fortuna in diverse lingue saranno trasmessi su un piccolo schermo posto alla base dei due robot per poi essere immortalati dalle macchine fotografiche e postate sui social media nel corso delle Olimpiadi. Gli autori del progetto intendono chiedere alla gente di tutto il mondo di partecipare scrivendo proprio questi messaggi di buon auspicio.

“Le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono una manifestazione che porterà atleti da tutto il mondo a Tokyo e in Giappone per competere uno contro l’altro. Con l’aggiunta dello spazio come una nuova dimensione per Tokyo 2020, spero che i Giochi diventeranno un evento ancora più grande. Non vedo l’ora di ammirare Gundam e Zaku mentre sostengono gli altleti e i Giochi dallo spazio” ha dichiarato Koji Murofushi, il direttore sportivo di Tokyo 2020 alla stampa.

source  Geek.com )

L’idea del progetto è nata con Haruka Amano, un membro della Gruppo di Promozione e Innovazione della Commissione Organizzativa e grande fan di Gundam circa un anno fa. Prendendo ispirazione da Sochi 2014, quando la torcia olimpica venne portata a spasso nello spazio, Amano decise di alzare ancora di più l’asticella. Tuttavia si dovette ben presto scontrare con gli enormi costi del progetto. In suo soccorso arrivò però Shinichi Nakasuka, un professore di ingegneria dell’Università di Tokyo che è riuscito a ridurre sia il budget che le tempistiche impossibili inizialmente previste.

Oltre alla sfida concreta di superare i limiti per creare qualcosa di sensazione che unisse gli spettatori di tutto il mondo, Amano con questo progetto intende rompere gli stereotipi di un Giappone troppo serio o legato soltanto ai fiori di ciliegio o ai samurai. Amano vuole mostrare un Giappone che guarda al futuro, capace di sognare in grande e di lanciarsi in nuove avventure. In un certo senso Gundam stesso è il simbolo di questo ardente sogno perché è riuscito a trasmettere al suo pubblico il desiderio sognare al di là di ogni limite, anche di essere un pilota di un robot nel mezzo dell’universo.

(Immagine Privata... ebbene sì, sono andata alla sede ufficiale di Gundam a Odaiba)

Yoshiyuki Tomino, il creatore di Gundam, ha sottolineato come 50 anni fa quando uscì la prima serie di Gundam, l’idea di andare nello spazio fosse ancora qualcosa di irraggiungibile mentre al giorno d’oggi non è più soltanto una fantasia. Quello che spera è che sempre più sogni diventino realtà. E sicuramente Gundam trasmetterà questo messaggio a Tokyo 2020. Quello che bisogna chiedersi però è allora cosa verrà dopo, quale altro sogno impossibile decideremo di realizzare? Per adesso keep on dreaming.

Erika Micozzi

 


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Non dirò di non conoscerla,

ché, con animo limpido

come il fondo del Fiume Candido,

desidero rimanere con lei

nello scorrere eterno del tempo.

Shirakawa no

shirazu to mo iwaji

soko kiyomi

nagarete yoyo ni

sumamu to omoeba

白河の

しらずとも言はじ

そこきよみ

流れて世々に

すまむと思へば

(Taira no Sadafun)

Shirakawa, qui tradotto il Fiume Candido, nasce nel monte Hiei e confluisce nel fiume Kamo. Il toponimo introduce per assonanza shirazu ("non conosco"). L'immagine del fiume viene ripresa in una serie di kakekotoba: soko kiyomi ("il fondo è limpido", riferito anche alla purezza dell'animo), nagarete ("scorrendo" e "trascorrendo") e sumamu ("sarà limpido" e "vivrò"). La poesia apre una serie di sei componimenti in cui si esprime la decisione di rivelare ormai l'amore.


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Vivendo in questo mondo,

le dicerie sorgono fitte quali foglie

di bambù, ove, su ogni nodo,

si lamenta l'usignolo, così come io

piango a ogni momento di pena

 

Yo ni fureba

koto no ha shigeki

kuretake no

uki fushi goto ni

uguisu zo naku 

 

世にふれば

事の葉しげき

くれ竹の

憂きふしごとに

鶯ぞなく

 

Anonimo.

L'immagine della natura e l'espressione del sentimento sono intrecciate in maniera complessa tramite una serie di locuzioni riferite ad ambedue le dimensioni: yo ("mondo umano" e "intervallo tra i nodi della canna di bambù"); koto no ha ("parola") che contiene ha ("foglia"); shigeki ("fitte") riferito sia alle foglie che alle dicerie; fushi ("nodo di bambù" e "momento, occasione"), naku ("cantare" dell'usignolo e "piangere" del soggetto della lirica).


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Se dico: "aspetta",

desidero che resti almeno a dormire.

Al cavallo, su cui s'allontana

a forza, spezza le zampe,

o ponte di assi davanti a casa mia!

 

Mate to iwaba

nete mo yukanamu 

shiite yuku

koma no ashi ore

mae no tanahashi 

 

待てといわば

寝てもゆかなむ

強ひてゆく

駒の足おれ

前の棚橋

(Anonimo)


unpyou1927

Salutandoti,

già mi strugge la tua mancanza.

Dopo che sarai partito,

lontano come le bianche nuvole,

quale pena m'intriderà l'animo?

 

Oshimu kara 

koishiki mono o

shirakumo no

tachinamu nochi wa

nani kokochi semu 

 

おしむから

恋しき物を

白雲の

たちなむのちは

なに心地せむ

 

(Ki no Tsurayuki)

Alla festa di addio


Marie Kondo e il magico potere del riordino

La guru del clean-up giapponese Marie Kondo ha aiutato le persone di tutto il mondo a riordinare in grande stile. Qual è il segreto di tutto questo successo?

Tra il 2015 e il 2016, la scrittrice Marie Kondo diventa un caso letterario mondiale (tanto da venire inserita nella lista delle 100 persone più influenti secondo Time Magazine), grazie ai suoi manuali di "economia domestica" Il magico potere del riordino e 96 lezioni di felicità, due volumi che, oltre a fornire pratici consigli su come riordinare e organizzare l'ambiente domestico, aiutano a mettere ordine dentro noi stessi. 

"Secondo il metodo KonMari, infatti, il riordino fisico è un rito che produce incommensurabili vantaggi spirituali: aumenta la fiducia in noi stessi, libera la mente, solleva dall'attaccamento al passato, valorizza le cose preziose, spinge a fare meno acquisti inutili. Rimanere nel caos significa invece voler allontanare il momento dell'introspezione e della conoscenza. Il metodo KonMari si basa su 65 regole da seguire nella corretta sequenza. I segreti di base sono: eliminare tutto in un'unica sessione pulire a fondo e poi riorganizzare quello che rimane"

La caratteristica di questo metodo consiste nel criterio di scelta in base al quale conservare o buttare un oggetto, scegliendo di tenere solo gli oggetti che ci trasmettono gioia e felicità. Bisogna comunque sempre trattare con grande rispetto ciò che si possiede, anche le cose che si ha intenzione di buttare. I numerosi clienti che a lei si rivolgono, persone di tutte le età e professioni, sono accomunate dalla ricerca di un efficace metodo di riordino, collegato inconsciamente ad un modo per sentirsi meglio con sé stessi. Stando alle parole di Marie Kondo "durante il processo di riordino, spesso torna alla luce il passato dei miei clienti e dunque la mia diventa anche un'operazione di consulenza che comprende veri e propri consigli di vita". 

Oltre a lavorare ad un'app in grado di aiutare a mettere in ordine, Marie Kondo ha collaboratori in tutto il mondo, per aiutarla a diffondere il suo metodo e, perchè no, organizzare il mondo. Come Kondo, anche i suoi consulenti offrono consigli su tutto ciò che riguarda il riordino, da come sfruttare gli spazi a come creare e mantenere un ambiente ben ordinato. Lykke Anholm è l'unica consulente KonMari certificata ad operare in Italia e, al mondo, occupa il 40esimo posto tra i massimi esperti di questo metodo 

Cosa fa una consulente? Si comincia con una chiacchierata, dove si evidenziano le caratteristiche della persona, di come vorrebbe che fosse la sua vita ideale. Poi si passa ad una sorta di 'richiesta di aiuto' alla casa, il luogo che ci accoglie e ci protegge durante la nostra vita. Poi si procede al riordino per categoria. "E' questa la cosa davvero innovativa. Non si lavora per stanze ma per tipologia". Si parte con i vestiti, poi i libri, quindi i documenti e le varie carte. Si passa alle suppellettili (attrezzi vari, cose della cucina), infine i ricordi. "Spesso capita che chi è partito avendo 50 libri, alla fine rimane con lo stesso numero di testi perché sente che gli fa bene averli tutti. Magari ha tolto in altre categorie". Una volta eliminato il superfluo il metodo aiuta anche a conservare quello rimasto con ordine.

In occasione de La Festa del Giappone, che si terrà il 9 giugno presso il Circolo Magnolia di Segrate, Lykke sarà presente con un workshop di ben 90 minuti, in cui illustrerà il metodo e le migliori strategie, per categoria, di riordino. Inoltre, terrà per un numero ristretto di persone, incontri individuali per studiare in maniera più approfondita, casi specifici. Scoprite come partecipare cliccando qui.