LE FORME DELLA POETICA CLASSICA
La poesia tradizionale giapponese si è sviluppata in epoca classica, in forma scritta, orale e cantata, dapprima influenzata dalla poesia cinese ed in seguito esplorando forme inedite, come il Tanka e l’Haiku.
IL TANKA
Nel romito borgo di montagna
ove la candida neve
stende una spessa coltre –
pur in chi vi dimora
si dilegua, forse, il tepore dell’animo.
しらゆきの
ふりてつもれる
山ざとは
住む人さへや
思きゆらむ
Questo è un esempio di Tanka (短歌, letteralmente "poesia breve") ovvero un componimento in versi diffusosi all’incirca nel periodo Nara (710-784 d.C.) e precursore del più famoso Haiku. Si tratta di poesia caratterizzata da una struttura in 5 versi, di metrica 5+7+5+7+7, dove i numeri corrispondono alle sillabe di ogni rigo. I primi tre versi compongono la prima strofa, mentre la seconda contiene gli ultimi due settenari. Ovviamente nella traduzione italiana tale schema si perde, ma nella versione giapponese è possibile ritrovare la suddivisione corretta se si ha dimestichezza con la lettura degli ideogrammi, come nell’esempio di cui sopra.
Le tematiche predilette dai compositori di Tanka sono legate soprattutto allo scorrere del tempo, alla natura e alla caduca bellezza delle cose (il concetto filosofico di Mono no Aware): si insiste sui numerosi parallelismi tra le condizioni stagionali della natura e i mutamenti dell’animo umano, come si può leggere nel componimento riportato ad inizio articolo, dove la spessa coltre di neve invernale raffredda anche i sentimenti degli uomini.
Photo credits: bottegadinazareth.com
L’HAIKU
古池や
蛙飛びこむ
水の音
Vecchio stagno
Una rana si tuffa
Rumore d’acqua
Sicuramente più conosciuto, l’Haiku, abbreviazione dell’espressione haikai no ku (俳諧の句, letteralmente "verso di un poema a carattere scherzoso") è una forma di poesia tradizionale giapponese che ha acquistato l’importanza ancora oggi riconosciutale grazie alla figura di Matsuo Bashō (1644-1694 d.C.), pseudonimo di un illustre poeta e monaco vissuto nel periodo Edo (1603-1868) che fece dell’haiku il suo cavallo di battaglia. Infatti è suo l’haiku preso ad esempio sopra: componimento brevissimo, consta soltanto di 3 versi rispettivamente di 5-7-5 sillabe, per cui risulta criptico ed evocativo. Anche l’Haiku, similmente al Tanka, riprende le sensazioni di cui il poeta fa esperienza nel suo esercizio di contemplazione della natura, proponendo una visione del mondo in cui uomo e natura sono in continuo e simbiotico divenire.
Photo credits: www.laquartacorda.it
Testo di Martina Condello, martinacondello.cm@gmail.com
Candide sono le nubi
Candide sono le nubi
e, battendo armoniose le ali,
volano le oche selvatiche,
sì nitide che si può contarle
nel chiaro della luna autunnale.
Shirakumo ni
hane uchikawashi
tobu kari no
kazu sae miyuru
aki no yo no tsuki
-Anonimo
Voci ridenti (chissà perché?).
Voci ridenti (chissà perché?).
Una cucina
in una lunga notte.
Nani warau
koe zo yonaga no
daidokoro
-Masaoka Shiki
Tanka - Da quando si è levato
Da quando si è levato
il vento d’autunno,
non c’è giorno
in cui non attenda
sulla riva del Fiume Celeste.
Akikaze no
fukinishi hi yori
hisakata no
ama no kawara ni
tatanu hi wa nashi
-Anonimo
Haiku - Mondo giusto!
Mondo giusto!
Un fior di loto
anche per un soldo bucato
Naoki yo ya
kozeni hodo demo
hasu no hana
-Kobayashi Issa
Tanka - Lumache:
Lumache:
bacchette che non si armonizzano
alle foglie di quercia!
Shii no ha ni
sorowanu hashi ya
katatsuburi
-Yosa Buson
Tanka - Con erba lunare
Con erba lunare
tingerò la mia veste;
non m’importa se all’alba,
bagnato dalla rugiada,
il colore svanirà.
Tsukikusa ni
koromo wa suramu
asatsuyu ni
nurete no nochi wa
utsuroinu tomo
-Anonimo
Tanka - Che il primo kimono a righe
Che il primo kimono a righe
diventi presto
un segno di prosperità!
Hatsu awase
nikumarezakari ni
hayaku nare
-Kobayashi Issa
Tanka - Lungo la via celeste, ove s’incrociano
Lungo la via celeste, ove s’incrociano
l’estate che va
e l’autunno che viene,
solo da una parte, penso,
soffia il fresco vento.
Natsu to aki to
yukikau sora no
kayoiji wa
katae suzushiki
kaze ya fukuramu
-Oushikoushi no Mitsune
Tanka - La notte d’estate,
La notte d’estate,
mentre è ancora sera,
già si schiude all’aurora.
Dove, fra le nubi,
si è rifugiata la luna?
Natsu no yo wa
mada yoi nagara
akenuru o
kumo no izuko ni
tsuki yadoruramu
-Kiyohara no Fukayabu