Approfondimenti: Nuovi modi per usare il miso, un mondo oltre la zuppa

Il miso è un ingrediente fondamentale per la cucina giapponese. È un prodotto che deriva dalla fermentazione della soia e che solitamente viene impiegato per realizzare gustosissime zuppe. La storia del miso ha più di 2500 anni, quando arrivò in Giappone portato da dei monaci buddisti provenienti dalla Cina. Tuttavia, non tutti sanno che il miso può essere utilizzato per moltissime altre preparazioni oltre che per zuppe e bordi: basta usare un pizzico di fantasia per trasformare questo prodotto in un vero e proprio jolly all’interno della nostra cucina. Scopriamo insieme dei modi innovativi per usare la pasta di miso!

miso

photo credits: sorgentenatura.it

Marinature

Il miso si presta molto bene per marinare pesce e carne. In Giappone viene utilizzato spesso in combinazione con zucchero, mirin e sakè per la preparazione di piatti al forno, in padella o al vapore. La sapidità e la nota fermentata del miso sono elementi molto apprezzati per la valorizzazione di ingredienti sia poveri che pregiati.

photo credits: bbq4all.it

Condimenti per insalate

Il miso può essere utilizzato anche come ingrediente per comporre una salsa dal tipico sapore giapponese. Tra le più popolari, il connubio di miso con zenzero e olio di sesamo. Questa combinazione darà alla vostra insalata il gusto tipico di quelle giapponesi.

miso

photo credits: japancentre.com

Dolci

Tra gli utilizzi più eccentrici del miso c’è senza dubbio l’utilizzo di questo ingrediente per la creazione di dolci. Infatti, può essere sostituito con il sale in determinati dolci, come brownies e caramello. La combinazione tra miso e zucchero esalterà l’armoniosità degli ingredienti, con una nota fermentata e piacevole.

miso

photo credits: mangioquindisono.it

E voi? Avete deciso come utilizzare il miso nella vostra cucina? Armatevi di passione e fantasia: questo nuovo ingrediente è pronto a rivoluzionare le vostre ricette!

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Approfondimenti: Cibo di strada e festival: cosa si mangia durante i matsuri?

Senza alcun dubbio, i festival giapponesi (in giapponese 祭り, matsuri) sono tra gli eventi più apprezzati dai turisti e dai giapponesi stessi, ma cos’è davvero il cibo da matsuri?

Con il termine matsuri si intendono vari eventi che hanno luogo in diverse regioni del Giappone, in diversi periodi dell’anno. È così che i matsuri raccolgono l’anima folkloristica del Paese del Sol Levante. Spesso legati a festività nazionali come quella del mare o dei bambini, raccolgono un ampissimo bacino di persone che si ritrova per festeggiare in un clima solare e di condivisione.

Matsuri

photo credits: japanistry.com

Cibo da matsuri, di cosa si tratta?

Camminando fra le bancarelle che colorano l’ambientazione dei matsuri, non si può non essere attratti dalla moltitudine di odori e colori dei cibi che vengono preparati in queste occasioni. Takoyaki, Karaage, Okonomiyaki, Dango e molti altri ancora. Certamente i matsuri giapponesi non deluderanno gli amanti del buon cibo!

Cibo da matsuri bancarelle

photo credits: learnjapanese123.com

Tra i piatti più apprezzati e sempre presenti in ogni matsuri vi sono quelli alla piastra (o yaki 焼き, in giapponese). Tra questi i più conosciuti sono i takoyaki たこ焼き, “frittelle” di polpo avvolte in una pastella e serviti con maionese, salsa yaki e katsuobushi (petali di tonno essiccato). Da non dimenticare gli Okonomiyaki, お好み焼き, letteralmente “alla piastra come piace a me”, solitamente una base di cavolo e pastella, con all’interno i più disparati condimenti, dalle verdure al pollo.

Menzione d’onore per tutti i prodotti che durante i matsuri vengono serviti fritti, dalle più tradizionali patatine fritte (disponibili in ogni formato), alle pepite di pollo marinate e fritte, il Karaage (唐揚げ). La preparazione di questo prodotto parte dalla marinatura del pollo, solitamente le cosce disossate o il petto, con aglio, mirin, sake e salsa di soia. Dopo una rapida impanatura di sola farina, il pollo viene tuffato in un bagno di olio bollente, per poi essere servito caldo.

Cibo da matsuri karaage

photo credits: ikidane-nippon.com

Ad ogni festival il suo cibo!

Infine, ogni matsuri è caratterizzato dalla presenza di cibi specifici per la festività ed il periodo. D’estate, quando le temperature sono torride e in Giappone si susseguono festival di fuochi d’artificio (o hanabi taikai 花火大会), è comune trovare bancarelle che vendono semplici cetrioli infilzati in uno stecchino di legno e mangiati passeggiando. In altre occasioni, come nei festival primaverili, i giapponesi degustano il dango (団子) palline di riso glutinoso condite con salsa di soia o marmellata di fagioli rossi. Da questa abitudine nasce il detto “Hana yori dango” (花より団子): è meglio ricevere come regalo dei dango piuttosto che dei fiori.

Cibo da matsuri dango

photo credits: sakura.co

Quando presto andrete in Giappone, il mio consiglio è quello di godere della bellezza e del clima dei matsuri. Il calendario delle festività giapponesi è molto fitto ed è probabile imbattersi in uno di questi eventi anche durante brevi periodi di soggiorno. Il divertimento, anche per i palati più esigenti, è assicurato. Il Giappone più autentico vi aspetta!

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Approfondimenti: Viaggio in Giappone attraverso il Ramen e le sue varianti regionali

Il ramen (ラーメン o 拉麺) è un piatto tipico giapponese introdotto dalla Cina a partire dagli inizi del Novecento. Il processo per la realizzazione è lungo e dispendioso: la complessità e il numero di ingredienti fa sì che spesso in Giappone vi siano locali specializzati nella realizzazione di questo piatto. Accompagnato da un ottimo piatto di gyoza o una birra, il ramen si configura come un perfetto comfort-food per chi vuole stare in compagnia e condividere un pasto con amici o colleghi. La versione più diffusa sia in Giappone che nel resto del mondo è lo Shoyu Ramen (醤油ラーメン; shōyū rāmen), con un brodo a base di soia, pasta di frumento e topping come uovo marinato, carne di maiale, bamboo, cipollotto e alga nori.

ramen

photo credits: tabizine.jp/

Un buon ramen è composto da tre parti principali: il brodo (汁; shiru), la pasta (麺; men), e i vari topping (トッピング; toppingu). In relazione alle proporzioni e alle tipologie di questi tre ingredienti possiamo quindi distinguere un’incredibile varietà di prodotti a seconda del luogo in cui questi ultimi vengono cucinati. Ne esistono quindi innumerevoli versioni, tanto da riuscire a compiere virtualmente un viaggio gastronomico da nord a sud del Giappone, per gustare e osservare le peculiarità e le caratteristiche di ogni piatto. In attesa di poter tornare di persona nel “paese del sol levante”, ripercorriamo alcuni dei ramen delle città più famose. Allacciate le cinture, prossima fermata: Sapporo!

Sapporo Ramen (Sapporo)

photo credits: taberukoto.jp

La prima tappa del nostro viaggio è Sapporo, in Hokkaidō, città famosa per la natura che la circonda, la freschezza degli ingredienti e gli innumerevoli festival invernali. A Sapporo, il ramen è considerato un piatto fondamentale per affrontare le temperature rigide dell’inverno e si caratterizza per una zuppa molto ricca a base di maiale, pollo o pesce. Solitamente vengono utilizzati noodle spessi e robusti e topping come carne di maiale, mais, cavolo verza e uovo bollito. Per un’esperienza autentica al 100% ci si può cimentare nell’aggiunta di burro per ingrassare ulteriormente il piatto.

Stamina Ramen (Sendai)

ramen

photo credits: ibarakiguide.jp

Scendendo più a sud, troviamo Sendai, nella prefettura di Miyagi. La città è tristemente ricordata per essere stato l’epicentro del Grande Terremoto del 2011, ma conta numerossime attrazioni turistiche relative al Giappone feudale. Il ramen tipico di questa città è lo Stamina Ramen che, come suggerisce il nome, è un piatto molto ricco e speziato. La pasta alla base è spessa ed è accompagnata da cipolle, zucca, cavolo, carote e fegato marinato. A coprire il tutto vi è la salsa Ankake, molto densa con dashi, soia e fecola di patate.

Hachijoji Ramen (Tokyo)

photo credits: taberukoto.jp

Tokyo è la capitale del Giappone, crocevia di culture e base dell’economia nazionale. Oltre che per i suoi numerosissimi spot turistici, è una città famosa anche per la cucina, influenzata da diverse culture e regioni. Tuttavia, esiste una tipologia di ramen caratteristica del Kansai, con una zuppa dal sapore molto forte a base di soia: l’Hachijoji Ramen. Oltre che per il bordo, questo piatto si differenzia per il fatto di avere una pasta molto liscia e saporita, solitamente guarnita con una fetta di maiale arrosto, cipolle fresche e bambù. L’Hajijoji Ramen è molto popolare tra gli abitanti della zona est di Tokyo, dove numerosi ristoranti a conduzione famigliare lo servono in locali molto piccoli e caratteristici.

Takaida di Osaka

ramen

photo credits: taberukoto.jp

Salendo ora su uno Shinkansen (il treno proiettile giapponese), spostiamoci ulteriormente verso sud. Dopo un viaggio di circa due ore, ci troviamo a Osaka, famosissima città del Kansai, nonché una delle più apprezzate tra turisti e non solo. Il ramen tipico di questa zona è il Takaida Ramen, con una pasta molto spessa e consistente, un brodo leggero a base di soia, carne di maiale tagliata fine e abbondanti cipollotti freschi. Camminando nella coloratissima e rumorosa zona di Nanban ad Osaka, sono numerosissimi i locali che servono questo tipico piatto, largamente apprezzato dai locali.

Onomachi di Hiroshima

photo credits: taberukoto.jp

La penultima tappa del nostro viaggio culinario è Hiroshima, capitale del Honshu e conosciuta come importante centro storico e culturale. Questa città è famosa per la sua cucina e i ristoranti tipici che ne rendono l’atmosfera unica e calorosa. Il ramen tipico di questa zona è lo Onomachi Ramen, la cui peculiarità principale è la presenza di noodle piatti e sottili, accompagnati da un brodo ricco a base di salsa di soia. I topping utilizzati sono semplici ma di estrema qualità e tipici del territorio: arrosto di maiale a fette, bamboo, uovo bollito e cipollotto.

Hakata Ramen (Fukuoka)

ramen

photo credits: taberukoto.jp

Salutiamo Hiroshima e prepariamoci a scendere verso Fukuoka, città che sorge sulla costa settentrionale, dalle temperature miti e dalla natura selvaggia. A contrapporsi con le bellissime spiagge e gli antichi templi vi sono i moderni centri commerciali dove ovviamente non può mancare del buonissimo cibo. Il ramen tipico di Fukuoka e l’Hakata ramen, uno dei piatti più conosciuti e amati del Giappone. La zuppa è realizzata con il maiale lasciato bollire per ore con l’aggiunta di latte. I noodle sono estremamente sottili e leggeri, solitamente accompagnati con fette di maiale, germogli di soia, cipollotto e sesamo. Lo “Stile Hakata”, è uno dei più apprezzati del Giappone, tanto da contare tantissime sottoversioni. Provare per credere!

Il nostro viaggio fra le tipologie di ramen giapponese giunge al termine! Quale versione del ramen preferiresti assaggiare? Spesso il cibo diventa un portale verso altre culture e mai come in questo caso si possono percepire le differenze di stile e personalità delle varie città giapponesi. Shoyu, Stamina, Hachijoji, Takaida, Hakata od Onomachi. Scegli il tuo ramen!

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