Un tanka alla settimana
Se io aspettassi l'alba
schiudersi qual prezioso scrigno,
la gente sussurrerebbe il tuo nome,
e così me ne vado nella notte fonda,
ma sono in ansia per gli occhi indiscreti.
玉くしげ
あけばきみが名
たちぬべみ
夜ふかく来しを
人見けむかも
Anonimo
Portierra, la pelle etica Made in Japan amica dell’uomo e dell’ambiente
Portierra, la pelle etica Made in Japan amica dell’uomo e dell’ambiente, ha presentato a Lineapelle 2016 Portierra White
Il suo nome è Portierra ed è un innovativo tipo di pellame Made in Japan ricavato dalla pelle di cervo, che fa della sicurezza e del rispetto per l’uomo e l’ambiente la sua massima priorità. Il nome deriva dalla lingua spagnola e significa “per la terra”. Infatti, grazie alla messa a punto di una tecnica unica e originale, durante la concia non vengono utilizzati prodotti chimici dannosi come cromo o aldeidi, i quali vengono sostituiti anche nella fase di tintura con polifenoli e coloranti vegetali.
A Lineapelle 2016 IFB Co. Ltd, l’azienda giapponese produttrice di Portierra, ha presentato Portierra White, il nuovo progetto per la concia di pelle bianca che – pur non avvalendosi di decolorazioni o tinture con sostanze chimiche – riesce ad ottenere un colore bianco splendente, utilizzato anche per la realizzazione di scarpe e capi per bambini. La pelle Portierra è talmente sicura per l’uomo da essere stata rinominata “pelle commestibile”.
Parallelamente Portierra presenta anche il progetto “Cervi, animali preziosi” per la valorizzazione degli “animali nocivi” e il recupero e riutilizzo delle loro pelli. Il progetto Portierra è stato ideato e fortemente voluto da Fumio Miki, fondatore di IFB Co. Ltd, il quale dopo numerosi tentativi è riuscito a creare un processo sperimentale unico e originale per la concia della pelle, durante il quale non si utilizzano materiali dannosi.
Intervista a Junzo Shigeoka - Direttore della divisione internazionale Portierra
Come è nato il progetto Portierra? La nostra azienda è nata nella città di Tatsuno, nella prefettura di Hyogo, una delle zone più famose per la produzione di pelle in Giappone. Quando il mercato locale della pelle iniziò a entrare in crisi spostandosi in Cina e in altri paesi asiatici Fumio Miki, il fondatore, iniziò a pensare che servisse qualcosa di nuovo che potesse ridare vita al mercato della pelle giapponese nella nostra città. Fu determinante l’incontro con il produttore di una delle più importanti compagnie giapponesi di tessuti che perseguiva già lo scopo di diventare un’azienda ecosostenibile eliminando l’utilizzando di prodotti chimici dannosi per l’ambiente. Il signor Miki decise così di introdurre questa nuova tecnologia, applicandola alla concia delle pelli e alla loro colorazione, creando così una nuova metodologia per la lavorazione della pelle. Si tratta di una tecnologia in costante sviluppo e la stiamo sempre migliorando. La nostra tecnica di tintura ecologica è totalmente rispettosa dell’ambiente, il che significa che non utilizziamo sostanze chimiche tossiche né per l’uomo né per l’ambiente, come metalli pesanti o cromo. Miki decise di far conoscere questo metodo all’estero, ed è per questo motivo che partecipiamo a Lineapelle per il quinto anno consecutivo.
Dove vengono prese le pelli di cervo utilizzate nel progetto Portierra White? In Giappone il problema dei cervi selvatici è piuttosto grave: il loro numero continua ad aumentare e a danneggiare l’economia giapponese. Il governo ha così deciso di intraprendere una politica mirata allo sfoltimento del numero dei cervi in tutto il Giappone ed adesso la proporzione tra il numero di cervi e quello dei cacciatori, che è in diminuzione, sta trovando un nuovo bilanciamento. Noi recuperiamo le pelli di cervo direttamente dai cacciatori che ce le offrono talvolta gratuitamente, talvolta a un pezzo di favore.
E per quanto riguarda la carne dei cervi uccisi, viene consumata? Sì, talvolta viene mangiata anche se in Giappone non è popolare come quella di manzo, pollo o maiale. Alcune aziende stanno cercando un modo per poter trattare la carne di cervo e reimmetterla sul mercato, ma non è un business in particolare espansione.
Il progetto Portierra White fa del suo pilastro una pelle di cervo totalmente bianca. Qual è il concept dietro a questo progetto e perché è stato scelto il bianco come colore principale? La tintura al cromo utilizzata solitamente nella concia classica rende il colore della pelle tendente al blu. Al contrario, utilizzando il processo di concia l’acido fosforico la pelle assume un colore bianco puro. Il colore denota la differenza tra i due metodi di concia e tintura che subiscono le pelli. Abbiamo partecipato a questa fiera cinque volte e abbiamo sempre notato che i clienti erano molto interessati a questa pelle bianca, perché è un colore davvero insolito. Per ottenere il colore bianco generalmente è necessario tingere la pelle mentre la nostra pelle invece è bianca senza subire alcun processo di tintura.
Come si inseriscono in questo progetto i prodotti rivolti all’infanzia? Abbiamo scelto di dedicare dei una linea di prodotto ai bambini, come quella delle scarpe, perché la nostra pelle non fa appunto uso di sostanze chimiche dannose o tossiche per l’uomo. Anche se fosse ingerita sarebbe totalmente sicura per loro.
Come nasce dunque il concetto di “Pelle commestibile”? E’ stato il nostro presidente, il signor Miki Fumio a pensare a questo nome. Il concetto che sta dietro al nostro progetto è che la nostra pelle è totalmente innocua, non tossica e non fa uso di nessuna sostanza nociva, né per l’uomo né per l’ambiente, quindi volendo si potrebbe anche mangiare.
Quali sono i progetti futuri di Portierra? Il nostro obiettivo è di espandere il mercato delle nostre pelli, perché la concia al cromo è ancora molto utilizzata. È vero che è più economica ma è molto dannosa per l’ambiente. La nostra pelle è più costosa, ma utilizziamo un metodo ecologico che vorremmo esportare nelle altre aziende produttrici di pelli in modo da rispettare maggiormente l’ambiente in cui viviamo. Il nostro obiettivo finale è quindi fare in modo che l’ambiente venga rispettato grazie all’utilizzo di questa tecnologia di concia ecologia.
Come pensa di poter raggiungere questo obiettivo? Ci sono già molte compagnie interessate all’utilizzo di prodotti amici dell’ambiente, ad altre invece bisogna far cambiare idea e convincerle che dovrebbero rispettare l’ambiente. Potrebbe volerci molto tempo, molti anni, ma dobbiamo farlo, per proteggere l’ambiente e portare questi prodotti rispettosi dell’ambiente in tutto il mondo.
Portierra: http://www.portierra.com/
Un tanka alla settimana
Il chiaro di luna che solca
splendente il cielo infinito
è sì limpido,
che, seppure le nubi l'adombrino,
mai si spegne la fulgida luce.
おほぞらを
てり行月し
清ければ
雲かくせども
ひかりけなくに
Kyoshin
Un tanka alla settimana
Una minuscola barca a remi
che solca il canale
va e viene;
così io pure, ritornando,
bramerò sempre la stessa persona?
堀江こぐ
棚なし小舟
こぎかへり
おなじ人にや
庫こひわたり南
Anonimo
Prima missione da sindaco di Sala in Giappone, con Cracco e Costacurta
"Il Balletto della Scala, l’alta cucina, il grande calcio" (sì, Palazzo Marino scrive anche "grande calcio"). È con le sue eccellenze che Milano si presenta a Tokyo, meta della prima missione internazionale dell’Amministrazione Sala. Dal 21 al 24 settembre, infatti, il sindaco di Milano sarà nella capitale giapponese con l’assessore al Turismo, Sport e Tempo libero Roberta Guaineri per richiamare l’attenzione dei principali Tour Operator mondiali - in quei giorni presenti alla Fiera internazionale del Turismo Jata - sull’offerta turistica milanese e il suo potenziale.
Non solo promozione turistica, però. La missione avrà un rilevante profilo politico-istituzionale per le attuali e future relazioni tra le due città e i rispettivi Paesi: nel 2016 ricorrono, infatti, i 150 anni delle relazioni bilaterali Italia-Giappone. Le finalità e gli obiettivi di questo primo viaggio di promozione del brand Milano all’estero sono stati illustrati giovedì pomeriggio, a Palazzo Marino, nel corso di un incontro al quale hanno preso parte - insieme all’assessore Roberta Guaineri - il Sovrintendente del Teatro alla Scala Alexander Pereira, lo chef stellato Carlo Cracco e l’ex difensore del Milan e della Nazionale di calcio italiana Alessandro Costacurta. “Milano - ha commentato l’assessore Guaineri - è una delle città più apprezzate al mondo, visitata da 7,5 milioni di turisti solo nel 2015. Grazie anche all’incoming generato da Expo, oggi la nostra città sta vivendo un periodo positivo in termini di attrattività: si tratta di un trend in crescita, che abbiamo il dovere di rendere durevole nel tempo e potenziare. Gli incontri che caratterizzeranno questa e le future missioni all’estero della nostra Amministrazione saranno finalizzati a questo scopo. Occorre fare sistema, mettere a fattore comune esperienze di qualità e di livello internazionale. Ecco perché abbiamo legato la nostra presenza a Tokyo a quella del balletto della Scala e abbiamo voluto al nostro fianco due ‘fuoriclasse’ del mondo dell’alta cucina e dello sport, come Cracco e Costacurta. Milano ha, infatti, tutte le carte per rappresentare al meglio l’Italia all’estero: abbiamo arte, moda, design, musica, sport, alta ristorazione…i turisti di tutto il mondo hanno quindi ben più di un motivo per scegliere di visitare la nostra città. Il nostro compito sarà farglielo scoprire”.
Ai media e agli operatori turistici internazionali si racconterà la proposta turistica della città e la sua capacità di tenere il passo con le più grandi metropoli del mondo, in quanto a eventi culturali, musica, moda, design, enogastronomia, sport, arte e storia.
Sempre allo scopo di consolidare e potenziare l’attrattività di Milano, durante la sua permanenza a Tokyo, il sindaco Sala incontrerà, in appuntamenti privati, i rappresentanti dei primi cinque Top Tour Operator mondiali e delle due principali compagnie aeree nipponiche. Sono, inoltre, previsti colloqui con imprenditori ed esponenti del mondo tecnologico-scientifico. Appuntamenti di natura politico-istituzionale completeranno l’agenda.
Un tanka alla settimana
Vedo la luce
della luna che stilla
tra gli alberi:
ah, ecco l'autunno,
a logorare l'anima di tristezza!
この間より
もりくる月の
影みれば
心づくしのあ
秋はきにけり
Anonimo
Libro: L’arcipelago deserto. Il cinema sperimentale giapponese
Sebbene in Giappone la nascita del cinema sperimentale e dell’Underground non sia recente – essa risale a un film assurdo e singolare come Kurutta ippêji (1926) di Teinosuke Kinugasa – soltanto nei primi anni Sessanta si chiarisce il percorso di una vocazione che, dopo un lungo travaglio teorico interiore, diviene consapevole dei propri mezzi espressivi e del significato insito nei suoi archetipi concettuali. Sono gli anni della nouvelle vague nipponica e molti registi, indipendenti e non, seguono la via della sperimentazione e della ricerca formale dando vita a una vera e propria rivoluzione estetica. I registi d’avanguardia oltrepassano la logica diegetica per giungere a una concezione strutturale del cinema come sistema di relazioni semantiche, testando il libero uso dei materiali e spingendo la ricerca verso la realizzazione di un formalismo puro – caratterizzato dalla disposizione iconica del materiale espressivo – che veicola la loro critica sociale. Da Takahiko Iimura, precursore dello sperimentalismo, al cinema politico di Motoharu Jōnouchi; da Yoji Kuri, simbolo della controcultura, al talento visionario di Nobuhiko Obayashi; dal cinema multimediale di Yoko Ono al maestro del surrealismo Katsu Kanai; dal controverso Kazuo Hara a un inedito Donald Richie, attraverso il cinema radicale di Toshio Matsumoto e Shūji Terayama fino al patriottismo suicida di Yukio Mishima. Questo libro racconta una storia lunga mezzo secolo, dove il cinema diventa occasione di rinnovamento culturale, per svincolarsi da una tradizione incapace di parlare alle nuove generazioni.
Beniamino Biondi è nato e risiede ad Agrigento. Ha compiuto studi classici e si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Palermo. Scrittore e saggista, si occupa di poesia e di cinema. Collabora con riviste di letteratura e critica cinematografica, cura rassegne di cinema d’autore e ed è direttore di collana per alcuni editori. Ha curato l’edizione delle poesie complete del filosofo Aldo Braibanti ed ha pubblicato numerose opere di letteratura e di saggistica critica e teorica. È membro del Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici
Beniamino Biondi
L’arcipelago deserto. Il cinema sperimentale giapponese
Edizioni Orthotes
IL CONSOLE LOMBARDI INAUGURA LA MOSTRA DI ALBERTO MORO .- Osaka
GEMELLAGGIO MILANO – OSAKA: IL CONSOLE LOMBARDI INAUGURA LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI ALBERTO MORO
OSAKA\ aise\ - Nell’ambito delle celebrazioni per i 35 anni di gemellaggio tra Milano ed Osaka, il Console Generale Marco Lombardi, ha inaugurato il 1°settembre la mostra fotografica di Alberto Moro “Osaka e Milano viste da un milanese”.
La mostra, che presenta tutta una serie di scatti che mettono in evidenza le similitudini tra le due città, sarà ospitata nell’atrio d’onore del Comune di Osaka sino al 9 settembre.
Presenti alla inaugurazione, Alberto Moro, gli organizzatori dell’Associazione Culturale tra Giappone e Italia ed il Vice Presidente della Camera di Commercio di Osaka Shiga. Di fronte ad un folto pubblico di rappresentanti dei media, Lombardi ha presentato Milano e le importanti opportunità offerte dal capoluogo meneghino.
La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione con l'Associazione Culturale tra Giappone e Italia e il Comune di Osaka come uno dei festeggiamenti per le celebrazioni dei 35 anni di gemellaggio con Milano e ha visto la partecipazione di Alfa Romeo che, nell'occasione, ha realizzato una sfilata di Giulietta davanti al Comune di Osaka. Le celebrazioni per i 35 anni di gemellaggio tra Milano ed Osaka sono continuate anche il 5 settembre con un seminario sull'offerta immobiliare milanese presso la Camera di Commercio di Osaka.
Un tanka alla settimana
Anche la vibrazione della lira
che mesta si accorda
al vento d'autunno,
mi muove - ahi, perché? -
a vani sospiri d'amore.
秋風に
かきなす琴の
声にさへ
はかなく人の
こひしかるらむ
Mibu no Tadamine
“Milano-Osaka”: mostra fotografica di Alberto Moro – Osaka
In occasione del 35° anniversario del gemellaggio fra la città di Milano e quella di Osaka l’Associazione Culturale Giappone in Italia ha l’onore di omaggiare questo evento con la mostra fotografica del presidente Alberto Moro e verrà ospitata presso la prestigiosa sede del Municipio di Osaka.
In mostra saranno esposte 20 foto dedicate alle due città, alle loro differenze e ai loro punti in comune, al loro fascino e alla loro bellezza, alla loro tradizione e alla loro modernità, tutto colto da un personalissimo sguardo italiano.