Il meglio del cinema asiatico è su Fareastream, la nuova Netflix dell'estremo Oriente
È stata lanciata questo mercoledì la prima piattaforma digitale interamente dedicata al cinema asiatico: il suo nome è FAREASTREAM e sarà presente solo sul territorio italiano grazie a una collaborazione tra il Far East Film Festival e Mymovies.it.
Il FEFF è la più importante rassegna della cinematografia asiatica d’Europa che si tiene ogni anno a Udine verso il mese di aprile. Per la prima volta da 22 anni, l’edizione corrente si è vista rinviata a fine giugno per motivi ormai noti, comuni a tutte le manifestazioni del genere, che sono stati sfruttati dagli organizzatori come stimolo per la creazione di questo progetto.
L’idea della “Netflix asiatica” è stata realizzata grazie a una partnership tecnica con il sito Mymovies, che da sempre si presenta come un database online di informazione cinematografica sui titoli dal 1985 a oggi.
La piattaforma digitale, disponibile da subito con una library di 30 titoli, accoglie le più varie categorie di film dell’estremo Oriente (Cina, Corea, Giappone, Indonesia, Filippine etc.) e si presta a presentare contenuti sempre nuovi che spaziano dai grandi classici agli evergreen, dai titoli rivelazione ai cult, senza dimenticare le ultime uscite. Tutti i film sono disponibili nella versione doppiata in italiano, se esistente e in lingua originale con i sottotitoli per gli amanti del genere.
Per accedere ai numerosi contenuti sul canale e avere il meglio del made in Asia a portata di click, bisogna abbonarsi. Al momento sono a disposizione un abbonamento mensile e un annuale a un prezzo speciale.
Una grande notizia, insomma, per gli appassionati al genere, ma anche per i più curiosi.
Per informazioni e approfondimenti qui il link:
https://www.fareastfilm.com/notizie/fareastream/
di Amanda De Luca
dal 12/10/2020 al 16/10/2020
Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!
notizie raccolte dal 12/10/2020 al 16/10/2020
PIÙ DI 700 BAMBINI SONO VOLONTARIAMENTE ASSENTI DA SCUOLA A CAUSA DELL’ANSIA PER IL COVID-19
Molti bambini sono volontariamente assenti da scuola per paura del contagio. NHK ha indagato nelle città a maggiore autonomia amministrativa per decreto governativo e ai 23 quartieri di Tokyo: è emerso che in 16 comuni un totale di 730 studenti delle scuole elementari e medie erano assenti da scuola; i bambini affetti da malattie croniche come l’asma o quelli che l’hanno in famiglia erano assenti da scuola, alcuni da circa 4 mesi. Questi bambini studiavano a casa facendo i compiti, guardando video e seguendo le lezioni online. In alcuni casi, l’insegnante andava a casa loro o insegnava a scuola dopo il ritorno di altri bambini. Gli esperti però temono che I numeri reali siano diversi e spingono per un’indagine più dettagliata.
È ARRIVATO IL VEICOLO DELLA METROPOLITANA DI FABBRICAZIONE GIAPPONESE A HO CHI MINH, VIETNAM
In Vietnam stanno costruendo una metropolitana con la collaborazione del Giappone poiché le strade a Ho Chi Minh sono molto trafficate, e sarà lunga circa 20 km dal centro città a fuori città. Il 13 ottobre, si è tenuta una cerimonia per commemorare l’arrivo nella capitale vietnamita del veicolo realizzato in Giappone. La popolazione vietnamita vede questa come un’occasione per rafforzare la relazione tra Giappone e Vietnam. Il veicolo sarebbe dovuto arrivare ad aprile di quest’anno ma è stato ritardato di 6 mesi a causa del Covid-19. La metropolitana dovrebbe aprire alla fine del prossimo anno.
È MORTO IZUMI MATSUMOTO, IL FUMETTISTA DI “KIMAGURE ORANGE⭐ROAD”
Il 13 ottobre, sul sito ufficiale è stato annunciata la morte di Izumi Matsumoto, un fumettista noto per “Kimagure Orange Road”. Stava combattendo contro un’ipovolemia del liquido cerebrospinale ma è morto il 6 ottobre in un ospedale in cui era ricoverato. Aveva 61 anni. Il funerale è stato tenuto dai parenti stretti. Originario della prefettura di Toyama ha debuttato nel 1982 con “Milk⭐Report︎” pubblicato su “Fresh Jump”, ma il successo è arrivato con “Kimagure Orange⭐Road”, un fumetto a puntate su Weekly Shonen Jump dal 1984, che negli anni ha superato le 20 milioni di copie. A renderlo uno dei manga più amati di sempre è stata la rappresentazione peculiare, spesso comica, dell’amore di un ragazzo nato in una famiglia con poteri soprannaturali, Kyōsuke, per una ragazza della sua classe, Madoka. Una trasposizione animata è andata in onda a partire dal 1987. Era in procinto di iniziare un nuovo fumetto a puntate nel 1999, ma l’attività è stata sospesa a causa di sintomi inspiegabili, come dolori alla testa e altri malori. A seguito dell’esame, è stata diagnosticata l’ipovolemia del liquido cerebrospinale, che sembra essere stata causata da un incidente stradale della sua infanzia. Il suo necrologico ha ricevuto moltissime risposte e messaggi di condoglianza da parte di altri fumettisti e i suoi fan.
AUMENTATI I CASI DI “DEPRESSIONE POSTPARTUM”
Un gruppo dell’Università Tsukuba ha indagato lo stato d’animo delle madri che hanno dato alla luce bambini nella situazione del Covid-19, insieme ad un’azienda che fornisce app legate alla crescita dei figli. È emerso che il 24% delle 2132 madri che hanno partorito da meno di un anno soffrono di depressione, probabilmente a causa della situazione del Covid-19, in cui hanno meno possibilita di parlare con gli altri e di uscire, o anche perché il loro reddito è diventato più precario. Secondo gli studiosi, più del 60% delle madri che potrebbero essere depresse non ne erano consapevoli.
IL RACCOLTO ABBONDANTE DI MATSUTAKE A IWAIZUMI-CHO , NELLA PREFETTURA DI IWATE
In autunno a Iwaizumi-cho, nella prefettura di Iwate, si può raccogliere Matsutake in quantità. un fungo che si gusta soprattutto godendosi il suo buon profumo. A Iwaizumi-cho si vende con il nome “Iwaizumi Matsutake”. Secondo le società cooperative di Matsutake la temperature estiva e la quantità di pioggia di quest’anno erano adatte alla crescita di Matsutake, e ne hanno favorito il raccolto abbondante. Questa specialità è venduta nella “Michi no Eki (lett. la stazione della via)” una struttura per il riposo sulla strada principale in cui è presente una sezione speciale di prodotti nella zona, e tanta gente l’ha comprato fin dalla mattina. Il più grande Matsutake della “Michi no Eki” di quella zona è stato di circa 20 cm. Il prezzo di un Matsutake adesso varia da circa1500 a 2000 yen, la metà degli anni precedenti. Secondo le società cooperative, il raccolto autunnale di Matsutake di solito termina intorno al 10 ottobre, ma quest’anno sta proseguendo.
Fonti:
PIÙ DI 700 BAMBINI SONO VOLONTARIAMENTE ASSENTI DA SCUOLA A CAUSA DELL’ANSIA PER IL COVID-19
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20201009/k10012656901000.html
https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012656901000/k10012656901000.html
È ARRIVATO IL VEICOLO DELLA METROPOLITANA DI FABBRICAZIONE GIAPPONESE A HO CHI MINH, VIETNAM
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20201013/k10012661031000.html
https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012661031000/k10012661031000.html
È MORTO IZUMI MATSUMOTO, IL FUMETTISTA DI “KIMAGURE ORANGE⭐ROAD”
https://news.yahoo.co.jp/articles/0d468f846c8269909caefaef602d138f4150e2dc
https://www.nikkansports.com/entertainment/news/202010130000130.html
AUMENTATI I CASI DI “DEPRESSIONE POSTPARTUM”
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20201014/k10012662971000.html
https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012662971000/k10012662971000.html
IL RACCOLTO ABBONDANTE DI MATSUTAKE A IWAIZUMI-CHO , NELLA PREFETTURA DI IWATE
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20201014/k10012662711000.html
https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012662711000/k10012662711000.html
Haiku - Di colui che aspetto –
Di colui che aspetto –
lontano suono di passi
su foglie cadute.
Machibito no
ashioto tooki
ochiba kana
-Yosa Buson
"Pagine Zen" non si ferma e torna online!
Pagine Zen esiste dal 2001 ed è stato pubblicato fino ad oggi in modo continuativo, per 122 numeri.
Ogni nuovo numero viene spedito a vari Dojo e ad Associazioni di cultura asiatica, Università del territorio italiano e viene anche distribuito in vari matsuri e feste giapponesi.
Anche durante l'emergenza, la sua attività non si è fermata, e nonostante le difficoltà, ha continuato a pubblicare online approfondimenti su diversi temi.
Ecco quelli dell'ultimo numero:
Tawaraya Sōtatsu (1570 – 1640)
Un artista all'avanguardia
di Marta Molinari
https://temizen.zenworld.eu/
- Johakyū 序破急
Introduzione, sviluppo, conclusione.
Calligrafia di Bruno Riva - shodo.it
- Il tavolo del letterato cinese (prima parte)
di Carla Gaggianesi - www.lagalliavola.com
https://temizen.zenworld.eu/
- Un’indagine su “Mottainai” (Prima parte)
di Rossella Marangoni - www.rossellamarangoni.it
https://temizen.zenworld.eu/
- Un Okimono di avorio del Museo d’Arte Orientale di Venezia
Figura femminile con acqua, arco e frecce.
di Silvia Begotto
- L’immagine della donna nello Shintō
di Giulia Zucconi
https://temizen.zenworld.eu/
- Kaze no denwa
Il telefono del vento
di Giampiero Raganelli
https://temizen.zenworld.eu/
- Amae
Il lato dolce del Giappone
di Fabiola Palmeri - www.facebook.com/
- Pagine giapponesi
Immagini e racconti dal Giappone attraverso i libri della Biblioteca Braidense
Recensione di Anna Lisa Somma - www.bibliotecagiapponese.it
di Amanda De Luca
La pittura di Shoko Okumura: nuove mostre in arrivo
Nata nel 1983, Shoko Okumura è una delle artiste giapponesi più interessanti del panorama italiano. Nonostante utilizzi il linguaggio tradizionale della pittura, è riuscita a inserire nelle sue opere elementi di innovazione che nascono dal sapiente mix delle sue esperienze di studi giovanili.
Infatti, dopo la laurea alla Accademia delle Belle Arti di Tokyo in pittura tradizionale giapponese, si trasferisce giovanissima a Firenze per studiare le tecniche dell’affresco e della restaurazione delle opere. Proprio durante questa esperienza sperimenta l’unione di pigmenti di colore italiani con elementi tradizionali giapponesi, in particolare il supporto di metalli come l’oro e le foglie d’argento per creare una luminosità tutta originale, appassionandosi al risultato e rendendolo il suo tratto distintivo.
E non solo, anche stilisticamente i suoi dipinti, che cercano concettualmente di indagare la relazione tra uomo e natura, si polarizzano tra atmosfere tipicamente giapponesi e dettagli descrittivi derivati dalla tradizione figurativa occidentale.
Nel 2008 vince due prestigiose borse di studio dal Giappone e parte un’escalation di successi che la porteranno a esporre le proprie opere in mostra collettive con altri artisti e diverse personali sparse tra l’Italia e il Giappone.
Nel 2011 collabora con la rivista “Vanity Fair Italy” e nel 2013 realizza dei disegni per le copertine di Japanese food Magazine. Nel 2019 e nel 2020 collabora con TOMA Shoes per la Fashion Week di Milano.
Nonostante attualmente viva e lavori in Italia, non dimentica le sue origini e oltre al suo impegno come artista è anche insegnante di pittura tradizionale giapponese al Centro di Cultura Giapponese di Milano.
Attualmente la troviamo impegnata nella sua nuova personale “Finestre di luce nei boschi” dove propone una visione della relazione tra l’essere umano e la dicotomia esistenziale luce/tenebre, in cui spesso vi si ritrova. “Nella pittura di Shoko la luce non è mai piena perché accecherebbe, ma piuttosto annunciata, intraveduta come dalla finestra di una dimora, ove si coltivano e proteggono gli affetti umani. Allo stesso tempo, è l’invito a percorrere un cammino che dal buio volge verso una luminosità attesa, ma mai pienamente raggiunta. Un bosco è un’assenza di luce, ma non completa, perché pur nelle sue ombre, si rischiara a tratti.”
La mostra è ospitata dalla Galleria Manifiesto Blanco a Milano e sarà visitabile fino al 31 ottobre, ma non sarà l’ultima volta che sentiremo parlare di lei. Infatti, la rivedremo molto presto a Mantova per una nuova collettiva dedicata a opere pittoriche e fotografiche di artisti giapponesi e italiani dal titolo “Stile e Bellezza del Giappone” a partire dal 7 novembre.
di Amanda De Luca
Haiku - Sul ramo spoglio,
Sul ramo spoglio,
un corvo che si posa -
sera d'autunno.
Kare-eda ni
Karasu no tomarikeri
Aki no kure
-Matsuo Bashō
Tanka - C'è solamente
C'è solamente
un filo di nuvola
chi sa mai perché -
Sacra melodia
che mi mostra la via.
Nani o naki
tada hito hira no
kumo ni minu
michibiki satoshi
seika no nioi
-Yosano Akiko
Alla scoperta del buddhismo grazie ai tesori nascosti del Mao
Secondo un recente studio sui più importanti musei del mondo, vi è una quantità spropositata di opere d’arte che non vengono esposte, e che rimangono senza che nessuno possa vederle nei grandi depositi di queste istituzioni.
Ciò nasce dal fatto che a partire dal Seicento, quando le prime collezioni d’arte hanno cominciato a essere accessibili al pubblico, i musei hanno accumulato grandi quantità di opere al servizio della collettività, più di quante potessero effettivamente esporne. Così i beni acquisiti attraverso donazioni da privati o sul mercato dell’arte finiscono per rappresentare un enorme patrimonio non fruibile dal pubblico.
Per questo motivo, i musei hanno iniziato ad esporre a rotazione le opere più rilevanti, mentre quelle di nicchia tendono a non lasciare mai i depositi, a meno che non abbiano bisogno di interventi conservativi.
È questo il caso dell’esposizione al MAO, Museo d’Arte Orientale di Venezia, dal titolo “Tesori nascosti. Un’opera al mese dei depositi” che vede in mostra per un tempo limitato due sculture legate al buddhismo giapponese.
Si tratta di due statue di Kannon risalenti ad un periodo a cavallo del VII e VIII secolo in lacca dorata, recentemente restaurate, che saranno visibili al pubblico sino metà ottobre.
Entrambe le opere rappresentano la figura Avalokiteśvara, il bodhisattva della grande compassione, la cui origine è ancora tutt’oggi controversa. Numerosi sono, infatti, i dubbi sull’esatta provenienza geografica del suo culto. La maggioranza degli studiosi ritiene che derivi dalle comunità buddhiste collocate ai confini nord-occidentali dell’India, altri invece credono che si colleghi alla tradizione religiosa iranica. Sta di fatto che, come è successo per altre figure religiose, il suo credo si è espanso fino ad arrivare negli angoli più remoti dell’Asia orientale, venendo indicato dalle popolazioni stesse con epiteti differenti, ma con un significato comune. Avalokiteśvara, in sanscrito, Guānyīn in cinese, Gwan-se-eum in coreano, Quan Âm in vietnamita e Kannon in giapponese sono tutti appellativi che richiamano i valori della compassione e della misericordia, per cui il bodhisattva viene ricordato e venerato.
Al contrario della figura del Buddha che raggiunge l’illuminazione dopo aver esaurito il ciclo delle sue esistenze terrene, il bodhisattva è colui che sceglie di continuare a reincarnarsi per il bene degli esseri umani, spendendo per loro i propri meriti e aiutandoli a raggiungere il nirvana. Egli sacrifica sé stesso spinto dalla pietà e dall’amore verso gli uomini.
Secondo la tradizione buddhista di Nikāya, solo la sua figura può, per tale motivo, ascendere allo stato di Buddha. Gli uomini suoi discepoli, praticando per loro stessi, possono solo accedere allo stato di arhat, ovvero al nirvana, il fine ultimo della vita e luogo di estinzione di ogni dolore terreno. Per le dottrine Mahayana, invece, ogni essere senziente è in grado di divenire Buddha, poiché possiede in sé tale natura. Essere bodhisattva, quindi, rappresenta solo un voto necessario, che, insieme alla costante pratica delle pāramitā, le virtù trascendenti, permette di raggiungere il massimo grado di illuminazione.
Nonostante la storia che si cela aldilà di queste due figure sia intrigante e ancora da chiarire, la possibilità di essere conosciuta e per le opere di essere ammirate ha un tempo circoscritto. Il “problema” dei tesori nascosti nei depositi deve ancora essere risolto, ma molte grandi istituzioni museali si stanno muovendo da questo punto di vista, pensando ad esempio a degli open storage, delle teche di vetro o scaffali scorrevoli che permettano al pubblico di fruire ugualmente in maniera più veloce delle opere depositate.
Staremo a vedere cos’altro si inventeranno, nel frattempo, però, vi invitiamo a visitare questa esposizione, la storia ora la conoscete!
di Amanda De Luca
Haiku - Il pino che ho piantato
Il pino che ho piantato
Ora com'è invecchiato -
Sera d'autunno.
Ware ueshi
matsu mo oikeri
aki no kure
-Kobayashi Issa
dal 21/09/2020 al 25/09/2020
Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!
notizie raccolte dal 21/09/2020 al 25/09/2020
A 53 ANNI GIOCA ANCORA NEL CALCIO PROFESSIONISTICO
Il 23 settembre, Kazuyoshi Miura dello YokohamaFC, ha giocato nella J1 della divisone J, il calcio professionistico in Giappone. Ha 53 anni ed è il giocatore più anziano che abbia mai partecipato alle partite della J1, fin'ora il record era stato 45 anni. Non giocava nelle partite della J1 dal 2008 ma in questa è stato capitano e, sebbene non sia riuscito a segnare, ha giocato in modo attivo e aiutato la squadra. Miura ha detto: “Ho potuto giocare la partita grazie a tutti." Mitsuru Murai, il presidente della divisione J, ha dichiarato : “è un ottimo record. Penso che sarà una luce per altri giocatori e bambini che vogliono diventare calciatori. È il nostro orgoglio”.
PIÙ DI 60 MILA DISOCCUPATI A CAUSA DEL COVID-19
Il Ministero della Sanità, Lavoro e Previdenza Sociale ha indagato su quante persone sono state licenziate o non hanno potuto rinnovare il contratto a causa del COVID-19: da fine gennaio al 22 maggio, erano più di 10 mila persone, al primo luglio, 30 mila, e per il 31 agosto avevano superato le 50 mila. Il 23 settembre il numero ha raggiunto le 60˙439 persone ed è ancora in aumento. Il Ministero della Sanità, Lavoro e Previdenza Sociale ritiene che in realtà ci siano più persone senza lavoro poiché i numeri presi in esame sono solo quelli dell’ufficio di collocamento; è stato richiesto alle aziende di utilizzare la “sovvenzione per il coordinamento dell’assunzione” e si pensa anche di promuovere supporti per trovare lavoro.
RIDOTTE LE RESTRIZIONI PER GLI SPETTATORI
Poiché il numero di contagi è diminuito, il governo ha dato il permesso di aumentare il numero di clienti che possono entrare nei luoghi in cui si tengono eventi. Fino ad ora nei cinema il numero di spettatori che potevano entrare in sala era inferiore alla metà dei posti disponibili, tuttavia, dal 19 settembre, è possibile riempirli tutti. Per i concerti di musica classica e spettacoli teatrali è ora possibile ospitare fino a 5.000 persone. Negli stadi che possono ospitare più di 10.000 persone, come quelli per il baseball e il calcio, è possibile occupare fino alla metà dei posti disponibili, per esempio, in un stadio con 40 mila posti, possono entrare fino a 20 mila persone.
INDAGINE SULLA FRODE ALLA JAPAN POST BANK
Con l'attivazione del servizio di pagamento elettronico che permette di fare acquisti utilizzando lo smartphone, la Japan Post Bank ha riscontrato diversi casi di prelievo fraudolento. Il 24 settembre, c'erano circa 380 casi di frode, per un totale di 60 milioni di yen. Inoltre, ha affermato che c’è la possibilità che molti soldi potrebbero essere stati inviati illegalmente dopo che il servizio di pagamento elettronico è stato attivato su circa 600 conti di persone anziane. La banca afferma che è possibile che stia girando una falsa e-mail che chiede password e numero di conto, quindi consiglia di fare attenzione.
Fonti:
A 53 ANNI GIOCA ANCORA NEL CALCIO PROFESSIONISTICO
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200923/k10012631101000.html
https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012631101000/k10012631101000.html
PIÙ DI 60 MILA DISOCCUPATI A CAUSA DEL COVID-19
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200924/k10012632061000.html
https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012632061000/k10012632061000.html
RIDOTTE LE RESTRIZIONI PER GLI SPETTATORI
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200919/k10012626791000.html
https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012626791000/k10012626791000.html
INDAGINE SULLA FRODE ALLA JAPAN POST BANK
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20200925/k10012633581000.html
https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012633581000/k10012633581000.html