NEWS dal 03/05/2021 al 07/05/2021

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 03/05/2021 al 07/05/2021

 

"NIPPON MARU" HA ANNULLATO IL GIRO PER IL GIAPPONE

A causa del Covid-19, la nave “Nippon maru” ha deciso di annullare la “crociera del giro per il Giappone della Golden Week ”e tornare al porto di Yokohama nella prefettura di Kanagawa. Nessuno di circa 480 passeggeri e membri dell’equipaggio era positivo al tampone dopo la partenza, ma per la richiesta della città di Yokohama si è deciso di annullarla il primo maggio. È partita dal porto di Yokohama il 29 aprile e il programma era di visitare Kyushu, Tohoku, Hokkaido e altri, fino all’8 maggio. Dopo aver deciso la cancellazione, è tornata dal porto della prefettura di Oita al porto di Yokohama il 3 maggio. Anche “Asuka II”, un'altra nave da crociera, ha annullato il programma ed è tornata a Yokohama il primo maggio perché è stato trovato un passeggero infettato dal Covid-19 durante la navigazione. 

 

MESSAGGI RAZZISTI SU SNS AI FRATELLI HACHIMURA

Il fratello minore di Rui Hachimura, che è un membro della NBA, Aren Yamura, che gioca in Giappone nella Lega B, ha rivelato che un messaggio con contenuti discriminatori razziali è stato inviato ai suoi profili social. Il loro padre è del Benin in Africa e la loro madre è giapponese. Aren ha postato poi il messaggio che ha ricevuto, che includeva parole come “muori”, spiegando l'intenzione per cui aveva deciso di pubblicarlo: “Ci sono persone che pensano non esista il razzismo in Giappone, ma in realtà anche qui esiste chi fa commenti razzisti. Non credo che le cose possano risolversi solamente parlando del problema, ma vorrei che creare più interesse verso la questione della discriminazione razziale”. Anche suo fratello Rui ha scritto sui social che arrivano messaggi del genere ogni giorno.

 

L'IMPERATRICE HA VISITATO IL PALAZZO IMPERIALE PER "GOYŌSAN HAJIME NO GI" (IL RITO DELL'INIZIO DELLA SERICOLTURA)

Il 6 maggio, l’Imperatrice ha visitato il palazzo imperiale per fare “Goyōsan hajime no gi” (il rito dell’inizio della sericoltura). Prima delle 10 del mattino, mentre stava passando vicino al palazzo imperiale con la macchina, ha aperto la finestra e ha agitato la mano per salutare le persone lungo la strada. La sericoltura del palazzo imperiale è stata ereditata dalle imperatrici dall’era Meiji e la tradizione arriva fino a oggi. Come l’anno scorso, quest’anno è stato ridotto il numero di persone che aiutano la sericoltura dell’imperatrice a causa del Covid-19; inoltre, cresceranno solo “Koishimaru”, una specie giapponese pura. D’ora in poi, il lavoro di allevamento continuerà per circa 2 mesi fino alla raccolta dei bozzoli.  

 

IL PITONE DI 3,5 METRI È SCOMPARSO DALL'APPARTAMENTO DI YOKOHAMA

La notte del 6 maggio, un uomo che vive al secondo piano di un appartamento nel quartiere di Totsuka a Yokohama, ha avvertito la polizia che il suo pitone domestico è scomparso. È un pitone reticolato di circa 3,5 metri di lunghezza e 10 centimetri di diametro. La polizia della prefettura di Kanagawa lo sta cercando con i cani poliziotti, sono impiegate circa 20 persone in tutto. L’uomo è andato a lavorare intorno alle 8 del mattino del 6 maggio, e quando è tornato a casa verso le 21 ha notato che non c’era il pitone nella sua casetta di legno. Una chiave di metallo era attaccata alla casetta, ma sembra che questa sia stata rotta da una forte forza dall’interno, e che il serpente sia uscito dalla finestra sul lato del balcone, che era leggermente aperta. I pitoni reticolati sono “animali specifici” e bisogna avere un permesso per allevarli o tenerli in casa. L’uomo aveva richiesto questo permesso alla città di Yokohama con la premessa che l’avrebbe tenuto in una casetta simile a un acquario, circondato su tutti i lati da vetro rinforzato. La città di Yokohama gli aveva allora rilasciato il permesso nel 2017. Tuttavia, prima della fuga, veniva tenuto in una casetta di legno più grande di quella di vetro. Per cambiare la casetta bisognerebbe fare nuovamente richiesta alla città, ma l'uomo non l'aveva fatto. Egli ha spiegato : “L’ho messo in un contenitore grande perché era diventato troppo piccolo a causa della crescita del pitone. Ho dimenticato di fare una nuova richiesta”. 

 

Fonti:

 

"NIPPON MARU" HA ANNULLATO IL GIRO PER IL GIAPPONE

https://www.fnn.jp/articles/-/177501

https://www.nikkei.com/article/DGXZQOUE032KV0T00C21A5000000/

https://www.yomiuri.co.jp/national/20210503-OYT1T50090/

 

MESSAGGI RAZZISTI SU SNS AI FRATELLI HACHIMURA

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210506/k10013014471000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10013014471000/k10013014471000.html

https://www.nikkansports.com/sports/news/202105050001339.html

 

L'IMPERATRICE HA VISITATO IL PALAZZO IMPERIALE PER "GOYŌSAN HAJIME NO GI" (IL RITO DELL'INIZIO DELLA SERICOLTURA)

https://www.sankei.com/life/news/210506/lif2105060013-n1.html

https://www.asahi.com/articles/ASP565WF7P56UTIL019.html

https://www.jiji.com/jc/article?k=2021050600721&g=soc

 

IL PITONE DI 3,5 METRI È SCOMPARSO DALL'APPARTAMENTO DI YOKOHAMA

https://www.yomiuri.co.jp/national/20210506-OYT1T50264/

https://www.asahi.com/articles/ASP5775H0P57ULOB022.html

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210507/k10013017461000.html


Tanka - La mia vita sta per finire,

La mia vita sta per finire,

non posso più restare,

un piacevole ricordo di te

vorrei portarmi via volentieri;

vieni a farmi visita, per favore

 

Arazaramu

kono yo no hoka no

omoide ni

ima hito tabi no

au koto mo gana

 

-Izumi Shikibu


Haiku - Come d’ubriaco

Come d’ubriaco

è il mio passo leggero -

vento di primavera.

 

horoyoi no

hashimoto karushi

haru no kaze.

 

-Yamamoto Ryōkan


Il giardino del Ryōan-ji, forma e assenza di forma

Il giardino del tempio Ryōan-ji è sicuramente uno dei più famosi giardini zen. Variamente interpretato e studiato in diverse circostanze, cattura l’attenzione anche di artisti moderni e contemporanei. Il musicista John Cage gli dedica un pezzo silenzioso intervallato da suoni isolati, W. Gropius – scrivendo a Le Corbusier – vi individua gli stessi principi di semplicità ed essenzialità che animavano la sua produzione. L’origine di questo giardino è antica e si colloca nel periodo Muromachi; probabilmente in passato non aveva la forma che è possibile vedere oggi: diversi scritti testimoniano come esso avesse avuto l’aspetto di un paesaggio in prestito, uno shakkei. Oggi il giardino secco del Ryōan-ji è formato da una superficie rettangolare non attraversabile, composto da sabbia bianca e quindici pietre sistemate in diversi gruppi. Il muro e gli alberi alti all’esterno hanno oscurato quello che in tempi antichi fu un paesaggio catturato e incorporato nell’architettura, in continuità tra interni ed esterni, una moltiplicazione dello spazio.

Il giardino secco viene chiamato in giapponese karesansui 枯山水. È interessante soffermarsi sul significato di questa parola: se si considerano i kanji utilizzati, si può vedere che kare 枯significa “povero, secco”, mentre sansui 山水 è un accostamento dei kanji di “montagna” e “acqua”. Questa analisi della parola già dice molto sulle caratteristiche di questo tipo di giardino.

La natura in questo contesto è povera e secca, inorganica, non rappresenta la vita nel momento in cui è pulsante e rigogliosa. A prima vista, dunque, questo tipo di giardino è molto differente da quelli considerati finora in questa serie. Nello shakkei e nello tsubo-niwa la natura è viva, le cose qui sono lasciate al loro divenire, in un inevitabile scorrere del tempo; nel giardino secco invece sembra quasi che questo tempo si sia fermato.
Oltre a ciò, le parole “montagna-acqua” rappresentano un ideale paesaggio. Questa denominazione del paesaggio è utilizzata anche nella pittura cinese, a dimostrazione di come l’arte dei giardini sia molto vicina all’arte pittorica. Senza soffermarsi troppo su quest’ultima, è bene tenere presente come la pittura cinese tradizionale si fondi su equilibri particolari: gli spazi vuoti del foglio si alternano alle pennellate scure, creando una dinamica e armonia specifica. Montagne e acque sono due poli del dipinto, rappresentanti diversi tipi di paesaggi, vengono armonizzati attraverso gli spazi vuoti.

L’esempio del Ryōan-ji testimonia come il giardino sia uno spazio da contemplare, un’opera che può essere osservata come un dipinto, sebbene allo stesso tempo non ricopra solo una funzione decorativa rispetto all’edificio: non è percorribile, ma è solamente osservabile dalla veranda del tempio che è presente su uno solo dei lati del giardino. Da questa veranda è possibile osservare l’esterno, sedersi e meditare.

E, a proposito di meditazione, in questo contesto emerge come sia difficile parlare di giardino secco senza prendere in considerazione le dottrine zen più nello specifico. Sebbene l’arte giapponese antica non sia solo un’arte zen, nel caso di questi giardini è impossibile parlare di una cosa senza soffermarsi anche sull’altra. Cercando di evitare la semplificazione eccessiva, ma senza soffermarsi troppo su queste dottrine (cosa che richiederebbe una riflessione molto più ampia), è bene mettere in evidenza alcuni punti fermi dello zen. Il buddhismo zen è un insieme di dottrine che traggono le loro origini da culti importati dalla Cina (buddhismo chan), dove il buddhismo Mahāyāna subisce influenze dalle dottrine del taoismo. “Zen” significa “meditazione”, esperienza atta alla comprensione della realtà, da un punto di vista non prettamente speculativo. La dinamica e fondo della realtà è vuota, ed è comune ad ogni cosa, uomo e natura: attraverso diverse esperienze, dunque, l’individuo dovrà comprendersi come parte di una realtà più ampia e capire di non essere indipendente da ciò che lo circonda, ma di essere invece in relazione al resto. Oltre a ciò, è la qualità di questa realtà comune alle cose a interessare: vuota, in divenire, ciò che rende le cose non permanenti, effimere. Il giardino, dunque, può essere – più che attraversato – contemplato, e in questa contemplazione è possibile fare esperienza di quel vuoto di cui parlano le dottrine zen. È anche nell’esperienza artistica che si compie dunque la meditazione e si comprende qualità delle cose.

Si passi ora a una descrizione concreta: il giardino è di forma rettangolare, composto da sabbia, alcune rocce e muschio. Al di là del basso muro, che percorre due lati del giardino, si può scorgere invece una natura viva, differente da quella secca del karesansui, che probabilmente in passato – come si è detto – lasciava intravedere un paesaggio di sfondo, che veniva preso in prestito e inserito nel contesto. Gli elementi semplici che costituiscono il giardino richiamano subito alla vista l’esperienza del vuoto: la sabbia bianca e le rocce sono due poli del reale, pieno e vuoto. Questi due poli sono sempre in relazione e alla base di tutte le cose.  Come in un dipinto, le rocce sono i tratti d’inchiostro nero, e la sabbia è il foglio bianco, attraverso il vuoto essi si armonizzano e ne emerge il legame. L’essenziale in questa composizione, come è stato messo in evidenza da molti studiosi di giardini e di zen, è proprio il legame che intercorre tra gli elementi e non le istanze singole. Si dice che l’architetto del giardino del Ryōan-ji abbia pensato alla struttura in modo che nessuna delle pietre presenti avrebbe potuto essere osservata singolarmente, ma anzi sempre in gruppo. Questo restituisce visivamente quella parte della dottrina zen che prende in considerazione il rapporto tra le cose, l’interdipendenza e non autosussistenza dei singoli.

Il giardino del Ryōan-ji è un paesaggio che in un certo senso rappresenta tutti i paesaggi: ne mostra la parte essenziale, semplice, povera. Attraverso questa forma artistica si può comprendere quale sia la visione della realtà per le dottrine zen: dunque una struttura specifica, un giardino particolare, che allo stesso tempo però nasconde e mostra ciò che anche tutti gli altri giardini sono, emerge quell’esperienza del vuoto che sta al fondo delle cose. Per comprendere questo è molto utile fare riferimento a ciò che il filosofo Ryōsuke Ōhashi mette in evidenza nel suo scritto Kire: il bello in Giappone. Egli parla dell’espressione «formazione dell’assenza di forma». Cosa si vuole intendere con questa frase complessa? Nel suo essere povero, secco, nella sua semplicità ed essenzialità, questo giardino è come se contenesse in sé tutti i giardini, come se desse una certa rappresentazione della realtà. E in questa rappresentazione «lì, dove montagne e acque “seccano”, vale a dire scompaiono, vengono messe in forma; lì dove la forma viene annullata, essa viene abbozzata»: è proprio nella semplicità, dove la vita viene meno, dove le cose vengono rappresentate nella loro essenzialità che si comprendono le qualità della realtà. Queste qualità emergono proprio nel momento in cui viene meno la forma, la costruzione si fa semplice e povera: la forma viene abbozzata proprio quando diviene assente, poiché è il vuoto ad essere la forma delle cose. Questo vuoto che è tutte le cose attraverso il giardino ci restituisce una realtà provvisoria, effimera, impermanente e interconnessa, dove ogni elemento è interdipendente da altri. Il giardino del Ryōan-ji attraverso la sua composizione fa emergere le qualità delle cose nel senso che esso, mettendo degli elementi in forma, disponendoli in modo da farne emergere caratteristiche particolari, attraverso l’arte permette di intravedere che le cose sono al loro fondo vuote, interconnesse, provvisorie: le pietre sono collocate in gruppi e non possono essere percepite come singoli, lo spazio bianco della sabbia è come vuoto e si relaziona a questi elementi, i quali rappresentano la vita nella sua forma di provvisorietà, povertà, semplicità.

Ōhashi conclude: «attraverso il processo di essiccazione viene alla luce l’autentico modo d’essere del fiore. Fiorire rappresenta un accrescimento della vita. In questa somma attività si manifesta la forza vitale, e tuttavia al contempo la vita cela così uno dei suoi tratti essenziali: la mortalità».

 

Susanna Legnani


NEWS dal 26/04/2021 al 30/04/2021

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 26/04/2021 al 30/04/2021

 

MOLTE PERSONE SONO ANDATE AL LAVORO IL PRIMO LUNEDÌ DOPO CHE È STATO DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA

Il governo ha dichiarato il terzo stato di emergenza dal 25 aprile all’11 maggio nelle prefetture di Tokyo, Osaka, Hyogo e Kyoto dove si sta diffondendo il Covid-19. Si vorrebbe ridurre del 70% il numero di persone che vanno a lavorare in ufficio e chiedere di restare a casa il più possibile. Secondo i dati dei cellulari di NTT Docomo, il numero di persone nelle grandi stazioni in 4 prefetture la mattina del 26 aprile è stato dal 3% al 10% in meno rispetto a lunedì scorso. Tuttavia, nella maggior parte, è stato maggiore rispetto al primo e secondo stato di emergenza.

 

LA CITTÀ ADIBITA AL SURF OLIMPICO SI È RIFIUTATA DI COLLABORARE PER I TEST DEL COVID-19 PER GLI ATLETI: "NON CE LA FAREMO"

Il 28 aprile, il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpiaci di Tokyo ha annunciato una versione aggiornata del “Play book” che riassume le misure per prevenire il contagio e le regole per gli atleti. Gli atleti e gli allenatori dall’estero devono sottoporsi a un test anti-covid ogni giorno, nella città dove soggiornano gli atleti. La città di Ichinomiya, nella prefettura di Chiba, dove si trova il luogo adibito alle gare di surf, dista circa 2 ore dal villaggio olimpico di Tokyo. La squadra brasiliana di surf ha programmato il soggiorno in un hotel a Ichinomiya durante gli allenamenti e le partite. All’inizio di aprile, il team brasiliano ha chiesto di fare i test a Ichinomiya. Tuttavia, la città ha dichiarato di non poter collaborare perché non ci sono ospedali che possono effettuare questi test. Il Comitato Organizzatore sta valutando cosa fare con le squadre che si esercitano e alloggiano in luoghi dove non ci sono ospedali disponibili. Come in questo caso, ci sono altre aree in cui si verificano queste situazioni e si evidenzia la difficoltà di mantenere le misure anti-covid per gli atleti.

 

I DIPENDENTI DEL COMUNE DI SHIBUYA HANNO GIRATO INTORNO ALLA STAZIONE DICENDO: "NON BEVETE FUORI"

È stato dichiarato lo stato di emergenza per il Covid-19, perciò nel quartiere di Shibuya i negozi che servono alcolici sono chiusi. Il numero di persone che bevono alcolici in strada è in aumento e sta diventando un problema, sia per la situazione covid sia per il rumore e i rifiuti. Il 28 aprile, prima dell’inizio della Golden Week (settimana di vacanza tra la fine di aprile e l’inizio di maggio), dopo le 20:00, le luci e il grande schermo davanti alla stazione di Shibuya si sono spente. Tuttavia, le presone che bevono alcolici si sono riunite davanti ai conbini (Convenience store, minimarket). Per questo motivo, i dipendenti del comune di Shibuya hanno girato intorno alla stazione e hanno detto a ciascuno di smettere di bere e di tornare a casa. Poi, hanno raccolto le lattine gettate per la strada e altri rifiuti.

 

"AVVISO DI COLPO DI CALORE" È INIZIATO IL 28 APRILE

Dal 28 aprile, l’Agenzia meteorologica giapponese e il Ministero dell’ambiente emettono un “Avviso di colpo di calore” quando c’è un alto rischio in merito. Le “Informazioni di attenzione per temperatura elevata” rilasciate dall’Agenzia meteorologica giapponese fino all’anno scorso non consideravano l’umidità, che è fortemente collegata al colpo di calore. Invece il nuovo avviso considera anche quest'ultima. Nella regione del Kanto e altrove, l’estate scorsa si è testato il nuovo avviso. Tuttavia, quando è uscito molte persone erano già state portate in ospedale a causa del colpo di calore.

 

Fonti:

 

MOLTE PERSONE SONO ANDATE AL LAVORO IL PRIMO LUNEDÌ DOPO CHE È STATO DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210426/k10012997711000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012997711000/k10012997711000.html

 

LA CITTÀ ADIBITA AL SURF OLIMPICO SI È RIFIUTATA DI COLLABORARE PER I TEST DEL COVID-19 PER GLI ATLETI: "NON CE LA FAREMO"

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210430/k10013005481000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10013005481000/k10013005481000.html

 

I DIPENDENTI DEL COMUNE DI SHIBUYA HANNO GIRATO INTORNO ALLA STAZIONE DICENDO: "NON BEVETE FUORI"

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210429/k10013004231000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10013004231000/k10013004231000.html

 

"AVVISO DI COLPO DI CALORE" È INIZIATO IL 28 APRILE

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210428/k10013001911000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10013001911000/k10013001911000.html


Tanka - Le nostre maniche, tutte bagnate di lacrime, testimoniano

Le nostre maniche, tutte bagnate di lacrime, testimoniano

che tu ed io siamo d'accordo

che l'uno verso l'altro saremo fedeli,

finché la collina dei pini sarà 

affondata sotto il mare

 

Chigiriki na

katami-ni sode wo

shibori-tsutsu

sue no matsu-yama 

nami kosaji to wa

 

-Motosuke Kiyowara


CHALLENGE FOTOGRAFICA "L'Estate giapponese"

Il 2021 sarà l'anno in cui l'impegno di Giappone in Italia volgerà soprattutto verso una nuova idea di community! I nostri soci, che ogni anno gentilmente ci forniscono il loro supporto tesserandosi e partecipando alle nostre attività (anche virtuali!), saranno sempre più coinvolti nella costruzione e nell'arricchimento dei contenuti dell'Associazione, con articoli, immagini, esperienze.

La challenge dedicata alla Primavera ha riscosso un successo inaspettato! Gli scatti che ci avete inviato (potete vedere qui quelli selezionati dalla nostra redazione) raccontano in modi originali e ricchi di fascino una vostra particolare Primavera. Proseguiamo con la successiva delle challenge 2021, "L'Estate giapponese"

Una volta selezionate dalla redazione, in questa pagina saranno pubblicate le foto che andranno a far parte delle nostre pagine social!

Scaricate qui il bando di partecipazione.


Haiku - Rondini della sera.

Rondini della sera.

Non ho alcuna speranza

nel domani.

 

yū tsubame

ware ni wa asu no

ate wa naki

 

-Kobayashi Issa 


ANTI-OGGETTO: Kengo Kuma e il Teatro Nō nella foresta

Il terzo articolo della serie “La percezione dello spazio nella visione degli artisti giapponesi contemporanei” prende in considerazione il teatro Nō nella foresta dell’architetto Kengo Kuma.
Questo teatro è collocato nella città di Toyoma, nella prefettura di Miyagi. Non si trova all’interno di un edificio, ma è stato pensato sin dall’inizio per essere una struttura aperta, collocata nella foresta. Toyoma è una piccola città dalle diverse tradizioni, tra cui quella di avere uno stile particolare di esecuzione del Nō. Nonostante ciò, la città non ebbe un teatro adibito a questo tipo di spettacoli fino a che Kengo Kuma non decise di intraprendere il progetto nel 1996.

Per parlare di questa architettura è bene affidarsi a uno dei saggi di Kengo Kuma in merito alla sua poetica costruttiva: Anti-object, ovvero “anti-oggetto”. Cosa significano queste parole apparentemente complesse? Anti-oggetto come architettura che non si pone estranea rispetto a quello che la circonda. In ciò viene evitata sia l’opposizione tra osservatore e oggetto osservato, sia quella di oggetto tra oggetti. Nella contemporaneità ci si occupa spesso di erigere edifici considerandoli esattamente come oggetti, entità chiuse, separate da tutto il resto. È a volte assente un progetto che possa tenere conto delle caratteristiche dello spazio in cui la costruzione sorgerà. Questa dovrebbe mantenere un legame con i luoghi aperti: non va più trascurato il design di questi ultimi. Si vedrà nei paragrafi successivi un ulteriore significato che Kengo Kuma associa ad “anti-oggetto”: ciò che egli chiama “minimisation” (che spiega non essere minimalismo), un venir meno della materia.

Kengo Kuma scrive come in questo progetto «our goal was neither an object nor a building, but rather a garden in which three floor surfaces are carefully placed in a natural environment» (il nostro obiettivo non era né un oggetto né un edificio, ma piuttosto un giardino in cui tre superfici pavimentali sono accuratamente collocate in un ambiente naturale).

Il Nō è una forma teatrale sorta all’incirca nel XIV sec. in Giappone. È una disciplina artistica che è legata alla religione shintoista e implicitamente restituisce dei significati estetici che sono stati codificati nella modernità. “Yūgen” è un’esperienza estetica di difficile traduzione concettuale, che viene associata alle performance di Nō: questo termine viene spesso tradotto con “misteriosa profondità”. Questo sentire estetico porta a comprendere ancor meglio la scelta che è stata fatta a proposito del luogo in cui collocare il teatro di Kengo Kuma: la foresta. In ambito shintoista il luogo naturale incontaminato, non raggiunto dall’uomo, è spazio in cui la divinità si manifesta. In tal senso è bene menzionare il significato di oku, il quale fa a sua volta riferimento ad altri termini che rappresentano opposizioni. Nigi e ara rappresentano ciò che è toccato dall’uomo, costruito, rispetto al selvatico, mentre omote e ura hanno significati rispettivamente di superficie, esterno e interno. Oku, infine, fa riferimento a una profondità, spazio nascosto, intimo. Questo però non deve confondere: se pensando ad una abitazione oku può essere considerato lo spazio più interno e celato, nel caso del luogo di manifestazione del kami esso coincide sia con uno spazio nascosto sia con uno spazio inaccessibile: la natura dunque, in questo caso la foresta.

Il palco del teatro Nō è una finestra sul regno degli spiriti. L’equilibrio che si stabilisce è questo: il palco principale, chiamato butai, è cornice del mondo della morte, dello spirituale; il pavimento chiamato kenjo è il mondo dei vivi, dove siedono gli spettatori; di mezzo un passaggio, un tratto tra le due parti chiamato shirasu. Le strutture sono ben orientate verso la terra e non hanno alcuna propensione alla verticalità, sono completamente aperte alla foresta, non vi è alcun edificio a separarle da quest’ultima, dunque le persone possono accedervi in ogni momento, proprio come in un santuario shintoista. Le superfici sono in legno, esattamente come gli alberi intorno. Così Kengo Kuma si concentra su un design dello spazio aperto invece che sull’edificio come oggetto, e infatti scrive: «By opening up the space to the natural environment, I was able to dissolve the rigid framework of architecture» (attraverso l'apertura dello spazio all'ambiente naturale, sono stato in grado di dissolvere la rigida struttura dell'architettura).

Il bosco fa da sfondo al teatro, costruzione svuotata, con strutture semplici, cornice rispetto al paesaggio e a un mondo altro. Si vuole incorniciare con le strutture costruite sia il mondo spirituale che viene a presenza durante la celebrazione, sia il paesaggio oscuro circostante, che è sempre luogo in cui lo spirituale si cela. La foresta si perde nell’ombra, l'architetto spiega come essa suggerisca una «distanza eterna» che nessun oggetto può catturare. Kengo Kuma esplicita come il suo intento fosse quello di «Reduce the materiality of the stage until it approached the condition of an immaterial frame – ideally, a single thin floor floating over the shirasu» (ridurre la materialità del palco fino ad avvicinarlo alla condizione di una cornice immateriale - idealmente, un unico pavimento sottile che galleggia sopra lo shirasu).

Il materiale prevalente nella costruzione è il legno, utilizzato sia per il butai che per il kenjo. Per quanto riguarda il tratto mediano, ovvero lo shirasu, Kengo Kuma utilizza un materiale particolare. Egli nel suo saggio spiega come solitamente in questi tipi di teatro questa parte sia formata da ciottoli bianchi: ciò anche a indicare l’elemento dell’acqua, come segno di purificazione nel passaggio da un mondo a un altro. Tuttavia, l’architetto decide di utilizzare della pietra nera del luogo, affinché si armonizzi con l’oscurità che prevale nell’intreccio di rami e foglie della foresta. Lo shirasu va allora ad assomigliare ancora all’acqua, ma nella sua profondità. Ancora il focus si pone sul nascondimento, sull’impossibilità di identificazione e resa a oggetto. Il teatro Nō è un microcosmo in continuità con la stessa foresta e realtà quotidiana.

Kengo Kuma fa, in conclusione, un paragone molto interessante: anche nella stessa performance di Nō la materia viene ridotta fino quasi ad essere eliminata, poiché viene reso possibile l’andare e venire tra il mondo della quotidianità e quello degli spiriti. Allo stesso modo, le strutture dell’architettura sono semplici, sottili, dello stesso materiale che il paesaggio circostante offre, caratteristica che li porta ancor di più a farsi trasparenti: mentre le travi di legno richiamano i tronchi degli alberi, il materiale di cui è composto lo shirasu ricorda l’oscurità della foresta, il suo segreto.
Una materia, dunque, che non scompare ma diviene quasi fluida, si mescola a ciò che la circonda, rifugge la denominazione di oggetto, si disperde nel tempo.

Conclude il saggio con questa frase: «The result will be the emergence of something that is not so much architecture as landscape» (il risultato sarà l'emergere di qualcosa che non è tanto architettura quanto paesaggio).

 

 

 

Susanna Legnani


NEWS dal 19/04/2021 al 23/04/2021

Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!

notizie raccolte dal 19/04/2021 al 23/04/2021

 

NON C'È PIÙ UNO SPAZIO PER LA SCELTA DEL SESSO NEL CURRICULUM

Il curriculum lavorativo è stato campionato dalla “Japanese Standards Association”, azienda che definisce gli standard per vari prodotti. Nei curriculum c’era uno spazio dedicato alla scelta del genere, maschio o femmina. È capitato che le ditte revocassero talvolta l’assunzione ufficiosa di persone transgender data la discrepanza tra curriculum e apparenza. Per questo motivo molti pensano che la scelta del genere nel cv andrebbe eliminata. La Japanese Standards Association ha smesso di mostrare campioni di curriculum a luglio dell’anno scorso, poiché molte firme sono state raccolte in merito alla situazione. Per questo, il Ministero della Sanità, Lavoro e Previdenza Sociale ha creato per la prima volta un campione di curriculum differente: nel nuovo campione non c’è uno spazio dove si deve scegliere il genere e non è necessario specificarlo.

 

GIORNALISTA GIAPPONESE DETENUTO IN MYANMAR

Continuano le manifestazioni contro il colpo di stato militare in Myanmar. Yuki Kitazumi, giornalista giapponese, scriveva testimonianze su internet sullo stato delle manifestazioni pubbliche. La notte del 18 aprile si trovava nella sua casa ed è stato detenuto dall’esercito del Myanmar. Un programma televisivo nazionale in Myanmar ha riferito “Il signor Kitazumi ha fornito informazioni false”. Secondo l’ambasciata giapponese, la polizia del Myanmar ha comunicato il 19 aprile: “Il signor Kitazumi è in prigione e non è ferito”. È anche stato chiesto che venga liberato il prima possibile. L’esercito del Myanmar ha detenuto anche altri giornalisti che raccontano delle manifestazioni. Di notte di solito viene tolta la linea internet in modo che i cittadini non possano raccontare cosa sta succedendo in Myanmar.

 

NEL PARCO HIROSAKI I FIORI DI CILIEGIO SONO SBOCCIATI 

Nella città di Hirosaki, nella prefettura di Aomori, c’è un parco famoso per i fiori di ciliegio. Ci sono circa 50 tipi di alberi di ciliegio, in totale 2600 alberi. Il 19 aprile molti fiori chiamati Somei-yoshino sono sbocciati ed erano in piena fioritura. Nel parco, molte persone si sono godute lo spettacolo facendo una passeggiata e scattando foto. Secondo la città di Hirosaki, la fioritura si è verificata 8 giorni prima rispetto all’anno scorso, e di solito continua per circa 3 giorni dopo. Dopodiché, si potrà assistere allo spettacolo dei petali che volano nel vento che sembra nevichi, con l’acqua nel fossato piena di fiori.

 

LE REGOLE PER L'INGRESSO IN GIAPPONE SONO DIVENTATE PIÙ SEVERE

Il governo giapponese afferma che chiunque entri in Giappone dall’estero dovrebbero essere sottoposto all’esame per il Covid-19 entro 72 ore prima della partenza e consegnare un certificato negativo. Fino ad ora, se c’era un problema con i documenti o con il metodo di ispezione, la situazione veniva risolta mettendo il soggetto in quarantena per un periodo di tempo. Tuttavia dal 19 aprile le regole sono diventate più severe ed è diventato difficile rientrare in Giappone. Secondo il Ministero della Sanità, Lavoro e Previdenza Sociale, è necessario esaminare o un campione dalle cavità nasali o di saliva. Un giapponese che è arrivato all’aeroporto del Kansai dall’Olanda il 19 aprile è stato esaminato mescolando due o più campioni. Per questo motivo non è riuscito a entrare in Giappone ed è stato rimandato in Olanda. Una donna giapponese arrivata all’aeroporto di Narita dagli Stati Uniti il 19 aprile era stata esaminata più di 72 ore prima della partenza. Per questo è stata rimandata negli USA. Il Ministero della Sanità, Lavoro e Previdenza Sociale consiglia di controllare il sito web per i documenti di ispezione e certificazione richiesti.

 

DONAZIONE DI SCORTE ALIMENTARI ALLE PERSONE BISOGNOSE IN CASO DI DISASTRO 

Gli uffici del governo nazionale immagazzinano abbastanza cibo e acqua per circa un milione di persone in caso di disastro, come terremoti o tifoni. Circa il 20% di queste scorte ogni anno vengono cambiate per le scadenze. Spesso cibo ancora commestibile viene gettato via. Il 22 aprile, i ministri del governo Sakamoto e Inoue hanno parlato di aiutare persone che soffrono e non hanno mezzi adeguati per vivere. Hanno comunicato che non getteranno via i cibi e l’acqua in caso di disastro e li consegneranno a “Kodomo Shokudo” (una mensa per bambini) e “Food Bank”. Kodomo Shokudo e Food Bank stanno lavorando per aiutare le persone bisognose. A partire circa da maggio, informeranno sul loro sito web quando e che tipo di cibo possono consegnare.

 

IL GELATO CON "POLVERE DI FERRO" NELLA CITTÀ FABBRICA

Ci sono molte fabbriche a Tsubamesanjo, nella prefettura di Niigata, e la tecnica di produrre coltelli da cucina e stoviglie con il ferro è famosa. Tuttavia, a causa della pandemia, l’evento che presenta queste tecniche è stato annullato per 2 anni consecutivi. Inoltre, il numero di persone che vengono a visitare sta diminuendo. Per questo, studenti universitari di Niigata e un’azienda alimentare hanno realizzato insieme un gelato raro. La polvere nera, che è una miscela di carbone di bambù e polvere di ferro commestibile, utilizzata anche per gli integratori alimentari, viene cosparsa sul gelato al latte. L’azienda che l’ha realizzato vuole che il “gelato di ferro” divenga un’attrazione turistica. Le persone che hanno mangiato il gelato hanno detto: “Ha l’odore del ferro delle fabbriche” e “Il sapore del ferro sopraggiunge dopo il sapore del latte”.

 

Fonti:

NON C'È PIÙ UNO SPAZIO PER LA SCELTA DEL SESSO NEL CURRICULUM

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210416/k10012977991000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012977991000/k10012977991000.html

 

GIORNALISTA GIAPPONESE DETENUTO IN MYANMAR

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210420/k10012984791000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012984791000/k10012984791000.html

 

NEL PARCO HIROSAKI I FIORI DI CILIEGIO SONO SBOCCIATI 

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210419/k10012983261000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012983261000/k10012983261000.html

 

LE REGOLE PER L'INGRESSO IN GIAPPONE SONO DIVENTATE PIÙ SEVERE

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210420/k10012986131000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012986131000/k10012986131000.html

 

DONAZIONE DI SCORTE ALIMENTARI ALLE PERSONE BISOGNOSE IN CASO DI DISASTRO 

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210422/k10012990051000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012990051000/k10012990051000.html

 

IL GELATO CON "POLVERE DI FERRO" NELLA CITTÀ FABBRICA

https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210421/k10012988031000.html

https://www3.nhk.or.jp/news/easy/k10012988031000/k10012988031000.html