NEWS dal 04/06/2021 al 05/06/2021
Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!
notizie raccolte dal 04/06/2021 al 05/06/2021
IL GIAPPONE HA FORNITO 1,24 MILIONI DI DOSI DI VACCINO A TAIWAN
Il governo giapponese ha annunciato il 4 giugno che avrebbe fornito 1,24 milioni di dosi del vaccino contro il Covid-19 di AstraZeneca a Taiwan, ed è arrivato nel pomeriggio dello stesso giorno. A Taiwan, l’infezione del Covid-19 si è diffusa rapidamente dalla metà del mese scorso, ma l’approvvigionamento dei vaccini è stato difficile. Il governo giapponese ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto molte donazioni velocemente dopo il grande terremoto del Giappone orientale. È una donazione basata sull’amicizia”. La notte del 4 giugno, dei messaggi sono apparsi sul muro dell’edificio più alto di Taiwan “Taipei 101” per esprimere ringraziamento per il vaccino fornito gratuitamente dal governo giapponese. Il messaggio è scritto in kanji nella lingua di Taiwan “Collaboriamo per prevenire la diffusione dell’infezione” e in giapponese “Grazie per il legame tra Taiwan e il Giappone”. Sono stati proiettati 5 tipi di messaggi, tra cui la gratitudine al Giappone e la valutazione delle relazioni amichevoli tra Giappone e Taiwan.
"CUP NOODLE" HA ANNUNCIATO L'ABOLIZIONE DELL'ADESIVO PER FERMARE IL COPERCHIO
Il 4 giugno, Nisshin Food Products ha annunciato che avrebbe abolito il famoso adesivo per fermare il coperchio per “Cup Noodle”, che ha raggiunto il suo cinquantesimo anniversario. In questo modo si riduce di 33 tonnellate l'uso di plastica all’anno. Ha anche annunciato il “W coperchio”, che ha una forma con due aperture in modo che possa essere fermato senza adesivo. Il 3 giugno, l’account ufficiale di “Cup Noodle” ha annunciato “Arrivederci a tutti gli adesivi per coperchi.♯Annuncio alle 11:00 del 4 giugno 2021”: è stato un grande argomento su social.
L'UCCELLO MOSTRO FINALMENTE CATTURATO
Un esemplare di bucorvo cafro, specie in via d’estinzione che vive in Sudafrica, era scappato da un negozio di rapaci nella prefettura di Ibaraki una anno e mezzo fa, ed è stato catturato il 5 giugno nella prefettura di Chiba. Era scomparso da più di un anno, ma recentemente era stato visto da tante persone a Kashiwa e Abiko. È stato confermato aggirarsi in questi luoghi mentre ingoiava rane e prendeva serpenti. Il 4 giugno, lo staff del negozio di animali ha fatto un’operazione di cattura che non è riuscita. Tuttavia, la cattura effettiva è avvenuta il 5 giugno. Ora l'uccello è tornato senza problemi al negozio di rapaci.
Fonti:
IL GIAPPONE HA FORNITO 1,24 MILIONI DI DOSI DI VACCINO A TAIWAN
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210605/k10013068911000.html
https://mainichi.jp/articles/20210604/k00/00m/030/120000c
https://www.nikkei.com/article/DGXZQODE03DNT0T00C21A6000000/
"CUP NOODLE" HA ANNUNCIATO L'ABOLIZIONE DELL'ADESIVO PER FERMARE IL COPERCHIO
https://www.watch.impress.co.jp/docs/news/1329238.html
https://www.oricon.co.jp/news/2195599/full/
L'UCCELLO MOSTRO FINALMENTE CATTURATO
https://www.nikkei.com/article/DGXZQOUE04DN40U1A600C2000000/
https://www.nikkansports.com/general/nikkan/news/202106050000734.html
https://www.fnn.jp/articles/-/192352
Tanka - Anche se so che alla dolce notte
Anche se so che alla dolce notte
seguirà sicuramente il mattino
quando il sole mi sveglia, tuttavia,
mi giro, mi stiracchio e sbadiglio -
Come detesto l'alba!
Akenureba
kururu mono to wa
shiri nagara
nao urameshiki
asaborake kana
-Michi-nobu Fujiwara
Haiku - Sesto mese
Sesto mese
giunto a vedere il mare,
i buddha del tempio
rokugatsu no umi
miyuru nari
tera no zou
-Masaoka Shiki
NEWS dal 02/06/2021 al 03/06/2021
Cos’è successo in Giappone questa settimana? Ecco alcune news!
notizie raccolte dal 02/06/2021 al 03/06/2021
IL NINTENDO MUSEUM APRIRÀ A UJI, NELLA PREFETTURA DI KYOTO
Nintendo ha annunciato il 2 giugno che rinnoverà la fabbrica Uji Ogura (città di Uji, prefettura di Kyoto), che produceva carte da gioco e Hanafuda, per creare un museo chiamato “Nintendo Shiryokan” (nome provvisorio). Sarà una struttura turistica dove verranno esposti prodotti venduti da Nintendo in passato, e i visitatori potranno provarli. Nintendo ha comunicato che i contenuti specifici del museo non sono ancora stati decisi. Nintendo in passato ha sviluppato vari prodotti come Hanafuda, carte da gioco, videogiochi come Color TV Game 15, Game & Watch. Il completamento è previsto per il 2023 (da aprile 2023 a marzo 2024).
CIRCA 10.000 PERSONE HANNO RIFIUTATO DI FARE I VOLONTARI ALLE OLIMPIADI
Il 2 giugno, il segretario generale del Comitato organizzatore delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo ha annunciato che circa 10.000 di 80.000 volontari previsti hanno rifiutato di partecipare. I motivi specifici del rifiuto non sono stati indagati, tuttavia: “Non c’è dubbio che ci sia preoccupazione per la diffusione del Covid-19”. Il Comitato organizzatore afferma che non ci sono problemi per le Olimpiadi e Paralimpiadi adottando misure di sicurezza. Inoltre, il segretario generale ha annunciato per la prima volta il numero di persone connazionali coinvolte nelle Olimpiadi e Paralimpiadi (esclusi gli atleti). Per le Olimpiadi si parla di 190.000 e le Paralimpiadi 110.000. Comprese quelle coinvolte all’estero, un totale di 250.000 persone saranno attive alle Olimpiadi e un totale di 130.000 persone alle Paralimpiadi.
"MATERNITÀ VERSIONE MASCHILE", APPROVATO NUOVO PROGETTO DI LEGGE
Un nuovo progetto di legge per stabilire il “congedo per l’assistenza all’infanzia durante il parto” (una sorta di maternità in versione maschile) è stato approvato nella sessione plenaria della Camera dei rappresentanti il 3 giugno. Ciò rende più facile per i padri prendere un congedo dopo la nascita di un bambino . Obbliga le aziende a incoraggiare ogni dipendente che ha un neonato a prendere un congedo per prendersi cura dei figli. L’obiettivo è incoraggiare la partecipazione del marito alle faccende domestiche e alla vita familiare. La versione maschile del congedo di maternità può essere presa fino 2 volte per un totale di 4 settimane, entro 8 settimane dalla nascita del bambino. Inoltre, se ne può usufruire fino a 4 volte, di cui 2 subito dopo il parto, in modo da poter continuare la cura dei figli. Attualmente, la domanda per richiedere il congedo parentale al luogo di lavoro dovrebbe essere presentata con un mese di anticipo, ma il periodo è stato ridotto a 2 settimane prima.
Fonti:
IL NINTENDO MUSEUM APRIRÀ A UJI, NELLA PREFETTURA DI KYOTO
https://www.fashion-press.net/news/73709
https://www.famitsu.com/news/202106/02222448.html
https://www.tokyo-np.co.jp/amp/article/108116
CIRCA 10.000 PERSONE HANNO RIFIUTATO DI FARE I VOLONTARI ALLE OLIMPIADI
https://www.nikkei.com/article/DGXZQOUE02A8D0S1A600C2000000/?n_cid=SNSTW001&n_tw=1622629002
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210602/k10013064561000.html
https://www.asahi.com/articles/ASP626JJCP62UTQP01X.html
"MATERNITÀ VERSIONE MASCHILE", APPROVATO NUOVO PROGETTO DI LEGGE
https://www.tokyo-np.co.jp/article/108370
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210603/k10013065591000.html
“JAPANORAMA. Ukiyo-e Today”, la mostra a ESH Gallery tra contemporaneità e tradizione
Il 20 aprile 2021 ESH Gallery ha inaugurato “JAPANORAMA. Ukiyo-e Today”, prima mostra collettiva dedicata alla stampa giapponese. La collezione rimarrà visitabile con prenotazione fino al 25 giugno, dal lunedì al venerdì 11-18.30.
La galleria, collocata nella zona di Milano Porta Genova, è uno spazio espositivo che dedica la sua attenzione ad artisti italiani e internazionali, con particolare cura per l’Oriente e la sua estetica. La proposta di ESH Gallery, ben rappresentata da “JAPANORAMA”, è quella di un dialogo tra tradizione e contemporaneità, nella scoperta di nuove forme espressive ed estetiche.
ESH Gallery e Ukiyo-e Project
“JAPANORAMA” unisce materie prime e tecnica tradizionale a visioni della contemporaneità. Le opere, infatti, sono realizzate nel genere Ukiyo-e: stampa artistica impressa su carta con matrici di legno, presente in Giappone a partire dal periodo Edo. Le immagini, però, non sono quelle di città, cortigiane, attori o paesaggi, ma rappresentano alcuni personaggi della scena musicale del XX secolo.
A partire dal XVII secolo le stampe Ukiyo-e rappresentano un tipo di forma artistica seriale ed economica, con temi riguardanti la quotidianità. Spaccati di vita dall’epoca Edo in poi, con alcuni temi tipici come la città, le cortigiane, attori, lottatori di sumo e samurai. Nel tempo l’evoluzione di questa forma d’arte inizia a includere anche scene di paesaggio.
Il progetto è in collaborazione con Ukiyo-e Project, azienda fondata da Yuka Mitsui. Dal 2014 vengono realizzate stampe di icone musicali moderne per cui il Giappone e la sua cultura sono stati fonte di ispirazione. L’intento è quello di preservare le tecniche di produzione antiche, con uno sguardo rivolto al presente. Come viene illustrato sul sito dell’azienda: «Le parole "ukiyo" ed "e" significano rispettivamente "ora" e "immagine" - così il termine ukiyo-e significa letteralmente "immagine che rappresenta il presente"». Così, come le stampe del periodo Edo erano uno spaccato di alcune realtà del tempo, Ukiyo-e Project si propone di soffermarsi su figure iconiche e paesaggi del presente.
La produzione delle stampe coinvolge differenti figure di artigiani: illustratore, intagliatore e stampatore. Ogni artigiano è specializzato in una specifica fase creativa. Viene utilizzata la carta giapponese washi, in una qualità particolare chiamata Echizen Kizuki Housho, prodotta nella prefettura di Fukui. Questa carta è forte e flessibile, particolarmente adatta a resistere a più passaggi di stampa. Viene usata per questo tipo di produzioni da più di trecento anni.
ESH Gallery, con "JAPANORAMA. Ukiyo-e Today", presenta tre serie di xilografie dedicate a David Bowie, i Kiss e gli Iron Maiden. Ciascuna stampa è prodotta a mano in serie limitata. L’esposizione ospita anche una serie dedicata a vedute contemporanee del quartiere Tsukuda di Tokyo: con questa visione sarà possibile comprendere il processo produttivo delle stampe.
Il mistico David Bowie
L’immagine di David Bowie e dei suoi diversi alter ego porta naturalmente con sé riferimenti all’Oriente, in particolare al Giappone. Nota la sua collaborazione con lo stilista Kansai Yamamoto, si pensa anche che il personaggio di Ziggy Stardust conservi elementi dell’estetica del teatro kabuki giapponese.
Davide Bowie viene ritratto come Takezawa Toji II, mago e illusionista del periodo Edo. La figura mistica e carismatica che Bowie incarnava porta a pensare che questo sia un accostamento particolarmente centrato. La stampa, in cui il cane è rappresentato come una volpe a nove code, è ispirata alle foto di Terry O’Neill di Diamond Dogs.
Il cantante è rappresentato anche come un’altra figura mistica del racconto popolare giapponese: lo stregone e incantatore di serpenti Kidomaru. La stampa questa volta è ispirata alla copertina dell’album Aladdin Sane, iconica immagine del viso di Bowie con un fulmine dipinto sul volto.
I Kiss e il kabuki
Quattro e diverse le stampe che ritraggono la band. In due di queste, i Kiss vengono ritratti come samurai e poi yokai, mostri giapponesi. Evocativa quella in cui il musicista Paul Stanley è intento a truccarsi allo specchio, motivo questo ispirato a Token Gonbei, Kuniyoshi Moyo Shofuda Tsuketari Genkin Otoko di Utagawa Kuniyoshi. Interessante notare come la poesia sullo sfondo sia la traduzione giapponese di “I wanna rock and roll all night and party everyday. You keep shoutin, you keep on shoutin”, testo di Rock and Roll All Nite (1975). Il trucco e il kimono indossati sono molto simili a quelli di un attore di kabuki.
Nell’ultima stampa viene ritratta una battaglia musicale tra i Kiss e il gruppo giapponese Momoiro Clover Z. L'illustrazione è ispirata alla copertina della loro collaborazione.
A ESH Gallery è presente una stampa con le firme degli stessi membri del gruppo dei Kiss, parte di una tiratura limitata di 100 copie.
Iron Maiden, Eddie infuria in Giappone
Il protagonista di entrambe le stampe è Eddie, la mascotte degli Iron Maiden. Come per la stampa dei Kiss, ritorna il tema dello specchio, molto popolare negli Ukiyo-e della tradizione. L’illustrazione fa riferimento alla storia di un uomo che, recatosi a Yoshiwara per incontrare una bellissima cortigiana, scopre – guardandola allo specchio – che il suo viso è solo una maschera. In un'ulteriore stampa, Eddie è ritratto come un samurai sanguinario, rende omaggio alla copertina dell’album Killers. Sono presenti simboli che ricordano la band.
Tokyo – Tsukuda ni Nokoru no Omokage (Vestigia di Edo a Tsukuda)
Questa serie, tra le opere presenti nello spazio espositivo, è di particolare interesse per apprezzare ancor meglio le tecniche di stampa degli artigiani.
Tsukuda è un fiume che nell’attuale Tokyo non esiste più. È stato da tempo bonificato, ma nella moderna metropoli il suo affluente continua a scorrere tra le strade e sotto a un ponte rosso vermiglio. La tradizione insita nella realizzazione di una stampa Ukiyo-e può riportarci al tempo in cui a Edo potevamo veder scorrere Tsukuda.
Il tempo scorre all’indietro, i grattacieli spariscono. Il nostro viaggio attraverso i secoli è facilitato dai colori del paesaggio in diverse stagioni, e della versione con solo il tratto nero, dove i grandi edifici sono assenti. A ESH Gallery è inoltre presente un album esplicativo delle tecniche artigianali di produzione: l’illustrazione viene colorata in fasi diverse di stampa, in ogni sua parte. Inoltre, l’attenzione è posta su una tecnica particolare degli artisti shin-hanga (dal XX secolo): l’obiettivo quello di ottenere colorazioni diverse con un unico set di tavole in legno. Così, con questo unico set iniziale, è possibile rappresentare lo scorrere del tempo, delle stagioni, il cambiamento.
“JAPANORAMA. Ukiyo-e Today” vi aspetta a ESH Gallery, tra tecniche artigianali tradizionali e visioni di contemporaneità, alla scoperta di un particolare tipo di produzione ed estetica del Giappone.
Fonti e link utili:
https://www.eshgallery.com/it/exhibitions/japanorama/
Foto credits: ©Ukiyo-e Project e ©ESH Gallery
Susanna Legnani
Giappone in Italia e ARC Academy: evento online “Uno sguardo sulla vita degli studenti di lingua in Giappone”
Vorreste provare a immergervi nella vita di uno studente di lingua in Giappone?
ARC Academy è una scuola di giapponese con sede a Tokyo (Iidabashi, Shinjuku) e Kyoto con cui Giappone in Italia collabora ormai da diversi anni. Sabato 22 maggio si è tenuto un evento online a proposito della vita degli studenti di lingua in Giappone.
La pandemia ha reso molto difficile programmare periodi di studio all’estero. In Giappone attualmente non è ancora permessa l’entrata agli studenti stranieri. Questa situazione ha chiaramente colpito scuole di lingua e studenti con programmi di studio all’estero. Nella speranza comune di una futura riapertura del Giappone per studenti, lavoratori e turisti, Giappone in Italia e ARC Academy hanno organizzato insieme un evento per mettere in luce benefici e difficoltà della vita di uno studente di lingua in terra nipponica.
L’evento si è svolto in modalità online sulla piattaforma ZOOM, e si è articolato in questo modo:
- introduzione con video-interviste di studenti
- mini-lezione a tema rakugo (genere teatrale giapponese)
- spazio Q&A per tutte le domande sulla scuola e vita in Giappone
L’atmosfera si è rivelata sin da subito amichevole: dopo brevi presentazioni è emerso come i partecipanti avessero background differenti e diverse motivazioni per partecipare. Sono stati presenti sostenitori di Giappone in Italia interessati all’aspetto culturale dell’argomento, studenti interessati in futuro a svolgere un periodo di studio all’estero, ma anche persone già iscritte a scuole di lingua in Giappone che stanno aspettando da tempo di entrare nel paese per cominciare i propri studi.
Interviste a studenti di lingua in Giappone
Il video introduttivo ha fornito uno spaccato della vita degli studenti di lingua. Abbiamo intervistato Vanessa, Marco, Cristina e Nicole, studenti attualmente residenti in Giappone che hanno avuto esperienze di vita diverse e affrontato percorsi differenti. Vanessa e Marco sono attualmente studenti in una scuola di lingua a Tokyo. Spiegano quale sia la giornata tipo di uno studente, come si svolgono le lezioni di lingua, dettagli sul lavoro part-time e sulle agevolazioni che può avere uno studente in Giappone. Nicole decide, dopo lo studio presso ARC Academy, di cominciare un percorso universitario proprio a Tokyo. Cristina, invece, parla di come abbia trovato un lavoro full-time a Kyoto.
In ognuno di questi casi la frequenza di una scuola di lingua giapponese è determinante nel percorso prescelto. Come ricorda Marco nel video: «Sicuramente una parte fondamentale del vivere in questo paese è la lingua giapponese. Senza di quella si fa molta fatica a comprendere la cultura principalmente e a comunicare con i giapponesi, che tendono ancora a non inglobare l’inglese».
https://www.youtube.com/watch?v=IVYQMENjmIQ&t=108s
La lezione in giapponese sul Rakugo
L'evento è proseguito con una mini-lezione a tema rakugo, un genere teatrale giapponese molto particolare. Atsuta sensei, professore all’ARC Academy di Tokyo Iidabashi, ha introdotto questa disciplina intrattenendo il pubblico con esempi e video suggestivi. Andrea, ex alunno della scuola attualmente impiegato come coordinatore degli studenti, è stato uno dei moderatori dell’evento e ha provveduto alla traduzione simultanea della lezione.
Rakugo 落語 è una parola che significa “parole cadute”. Questo, a indicare il modo di conclusione della performance, con una battuta tagliente, una freddura.
È una forma di intrattenimento popolare nata nel diciassettesimo secolo, nel periodo Edo. Un singolo attore, chiamato rakugoka 落語家, seduto su un palco intrattiene un intero pubblico, raccontando storie divertenti. Da solo interpreta differenti ruoli. Gli unici strumenti che utilizza per narrare i propri racconti sono un ventaglio (sensu 扇子) e un pezzo di stoffa (tenugui 手拭い): questi possono essere usati in diversi modi per mimare azioni. La maestria del rakugoka sta proprio nel riuscire a intrattenere il pubblico in una maniera estremamente semplice. Una sola persona, seduta, con due strumenti, modulando voce e movimenti a seconda del personaggio interpretato.
Spazio Q&A
A conclusione dell’evento, uno spazio Q&A ha permesso ai partecipanti di fare domande in merito allo studio in una scuola di lingua e alla situazione travel ban in Giappone.
Allo stato attuale, il Giappone non permette l’entrata da 152 paesi. Il problema non riguarda unicamente il turismo, ma colpisce anche studenti già iscritti in scuole e università e lavoratori con regolari contratti. Ad oggi, solo poche eccezioni vengono fatte a queste restrizioni, tra cui ad esempio l’ingresso nel paese degli atleti olimpici e del loro staff. Questa situazione persiste quasi del tutto immutata da metà marzo 2020, con un breve periodo di rilassamento delle restrizioni da ottobre 2020 a fine dicembre 2020.
Con l’arrivo della variante inglese, il Giappone richiude le proprie frontiere. Ciò è un problema che, chiaramente, colpisce non solo gli studenti con programmi di studio all’estero, ma anche le stesse scuole di lingua. Ad aggiungersi a questa situazione precaria è il fatto che il governo giapponese non stia fornendo una data possibile di riapertura per gli studenti, cosa che complica maggiormente le possibilità di pensare a un periodo di studi in Giappone.
Atsuta sensei e Andrea hanno provato a fornire il punto di vista di ARC Academy sulla situazione. I partecipanti hanno parlato della necessità di essere immersi in una cultura per comprenderne le caratteristiche, per far pratica con la lingua, conoscere persone del luogo, respirare e sperimentare la vita del posto. Tutti sono stati concordi nel testimoniare come, in un’esperienza di questo genere, lo scambio culturale sia un elemento essenziale.
Una domanda che Giappone in Italia si è posta sin dall’inizio è stata: concretamente le scuole di lingua che tipo di iniziative stanno prendendo in merito alla situazione?
Andrea, in quanto rappresentante di ARC Academy, ci ha risposto:
«Quello che la scuola sta facendo è muoversi in un contesto collegialmente ad altre scuole di lingua. Ciò che è stato fatto sono delle lettere in merito alla situazione. […] La prima lettera è stata inviata a settembre 2020, quando la situazione covid stava migliorando, e c’è stata successivamente l’apertura a ottobre. La seconda è stata inviata a febbraio/marzo 2021. In quel momento la sensazione che avevamo tutti qui era quella che, concluso il secondo stato di emergenza (che era stato dichiarato da gennaio 2021), ci sarebbe stato l’annuncio di una riapertura. È stata allora una grande delusione.
Effettivamente, a fine marzo abbiamo avuto la sensazione che, senza una riapertura dopo il sollevamento dello stato di emergenza, il governo avrebbe potuto decidere di tenere chiuso fin dopo le Olimpiadi. Le nostre energie si sono spostate di più sull’organizzazione dei corsi online. A questo punto, però, penso che sia il momento per noi di ricominciare con iniziative. [...]
Un altro punto importante di quello che la scuola sta facendo è cercare di aiutare economicamente gli studenti già presenti in Giappone. […] Ci sono borse di studio fisse, in più al momento ci sono molti annunci per borse di studio per studenti stranieri che con il covid hanno difficoltà o non trovano lavori part-time. […] A livello economico i supporti ci sono, come anche per i business che chiudono. [...]
Noi come scuola possiamo informare gli studenti e tenerli aggiornati. L’anno scorso abbiamo fatto seminari culturali online gratuiti. Sarebbe bello riproporre alcune iniziative anche quest’anno, per tenersi sempre in contatto».
https://www.youtube.com/watch?v=_HodVLQqj4A
Con la speranza comune di una futura riapertura del Giappone per studenti, lavoratori e turisti, Giappone in Italia e ARC Academy continueranno a collaborare con nuovi eventi e iniziative, cercando sempre di fornire informazioni in merito alla situazione attuale e le prospettive future per chi desidera studiare in Giappone.
Vi invitiamo, se non avete partecipato, a dare un’occhiata al video dell’evento sul nostro canale YouTube, e a consultare il sito di ARC Academy per avere informazioni in merito alle modalità di iscrizione alla scuola.
A presto con nuovi eventi e iniziative!
Susanna Legnani
Dalla conferenza stampa di The Foreign Correspondents’ Club of Japan (FCCJ): studenti bloccati fuori dal Giappone
16 maggio 2021: con un’ordinanza il governo italiano, successivamente ad accordi presi durante l’ultimo G7, permette a Canada, USA e Giappone l’entrata nel paese per turismo, senza bisogno di quarantena. Nel frattempo, in Giappone i confini rimangono chiusi per 152 paesi. Il blocco non è solamente nei confronti dei flussi turistici, ma colpisce anche studenti e lavoratori.
Alla data attuale, nessuna indicazione viene fornita dal governo giapponese in merito a possibili future aperture per queste categorie. Dettaglio, questo, che aggrava ulteriormente la situazione.
La conferenza stampa di The Foreign Corrspondents’ Club of Japan (FCCJ)
The Foreign Corrspondents’ Club of Japan (FCCJ), prestigiosa organizzazione della stampa estera in Giappone, ha tenuto il 26 maggio alle ore 7:00 italiane una conferenza stampa. Il tema sono state le difficoltà degli studenti stranieri che da più di un anno cercano di entrare in Giappone. Pio D’Emilia, famoso giornalista italiano in Giappone da molti anni, corrispondente per SkyTg24, è stato moderatore dell’evento.
Ospiti alla conferenza stampa due studenti universitari italiani, Giulia Luzzo e Filippo Pedretti, rispettivamente delle università di Torino e Padova/Ca’ Foscari Venezia. Giulia e Filippo non hanno rappresentato solo gli studenti italiani, ma tutti gli studenti internazionali, europei e non, bloccati fuori dal Giappone. Studenti che, nonostante abbiano ricevuto borse di studio, siano già iscritti e stati accettati in università e istituzioni scolastiche giapponesi, abbiano già pagato o stiano attualmente pagando i propri studi, non vengono comunque accettati nel paese. Gli studenti bloccati fuori dal Giappone a causa dei travel ban sono migliaia in tutto il mondo.
Il giornalista Pio D’Emilia introduce spiegando come il problema sia già stato preso in considerazione dalle Ambasciate nazionali e anche da quella europea. Tutto ciò senza ottenere risultati concreti. Afferma di aver invitato alla conferenza stampa i rappresentanti delle delegazioni europee in Giappone, i quali hanno declinato gentilmente l’invito. «Hanno detto che il problema è molto delicato. Esistono negoziati con il governo giapponese, ma nessuno vuole farsi avanti per dire esattamente cosa stia succedendo».
La parola agli studenti
Filippo, studente di studi religiosi a Ca’ Foscari, prende la parola per primo. Cerca di spiegare la situazione generale in cui si trovano gli studenti:
«[…] Gli entry ban sono stati messi in atto dall’anno scorso, intorno a marzo 2020, a causa del nuovo coronavirus. Questo, come tutti sappiamo, ha cominciato a diffondersi nei primi mesi dell’anno 2020. I travel ban erano a quel tempo una misura severa ma necessaria per proteggere la salute delle persone. Come il Giappone, tutti gli stati del mondo hanno adottato misure simili.
Da quel momento, i travel ban in Giappone sono sempre rimasti in atto, con solo pochi cambiamenti, ad esempio per i residenti stranieri e i partner sposati di cittadini giapponesi. C’è stato un rilassamento delle restrizioni per un paio di mesi, ma con il diffondersi delle varianti (come quella inglese, brasiliana e sudafricana) le chiusure sono state reintrodotte ancora una volta.
Gli entry ban hanno drammaticamente colpito migliaia di studenti e lavoratori stranieri. Li hanno costretti a mettere le loro vite in pausa per più di un anno. Le università hanno dovuto cancellare molte borse di studio e programmi di scambio. Anche se le università giapponesi hanno accettato studenti dall’estero, le Ambasciate del Giappone si rifiutano di convertire i CoE (Certificati di Eleggibilità) in visti.
Lo stesso succede con i lavoratori. Una volta accettati da aziende giapponesi, sono costretti a rimanere nel proprio paese di origine attendendo il sollevamento delle restrizioni.
Queste misure erano certamente comprensibili l’anno scorso, ora appaiono datate. Soprattutto se paragonate alle politiche di altri stati, che stanno da tempo cominciando ad accettare studenti. Ovviamente seguendo le necessarie misure di sicurezza. Il Giappone è l’unico paese che ancora mantiene restrizioni alle frontiere così severe, seguito da stati come Cina e Australia. Anche se attualmente l’Australia sta cercando di riammettere almeno gli studenti internazionali.
Il Giappone, per quanto riguarda queste politiche, rimane solo all’interno del G7, i cui stati stanno attualmente pensando a modi per ristabilire la mobilità internazionale. Questo attraverso misure di quarantena, e anche pensando a modi per riprendere i flussi turistici. Dato che USA e EU procedono speditamente con le vaccinazioni, si parla spesso anche di passaporti vaccinali. […]
L’eccezionalità della situazione giapponese sta creando evidenti contraddizioni. Per esempio, gli studenti stranieri sono bloccati fuori dal Giappone da oltre un anno, invece gli studenti giapponesi hanno sempre potuto andare a studiare all’estero. E ora vi sarà la possibilità per i turisti giapponesi di venire in Italia o in altri stati d’Europa, quando ancora gli studenti internazionali e i lavoratori non potranno cominciare i loro studi o il loro lavoro in Giappone.
Certamente siamo contenti che gli studenti giapponesi non abbiano dovuto soffrire quello che stiamo soffrendo noi. Tuttavia, penso che questo sia un punto centrale per far comprendere come ci sia assenza di reciprocità tra il Giappone e altri paesi.
Un’altra contraddizione che riscontriamo pensando alla nostra situazione sono le eccezioni che vengono fatte per gli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi. Sappiamo che al momento le Olimpiadi sono un argomento controverso, con molte persone che credono debbano essere cancellate o posposte. Comunque, noi studenti internazionali non esprimiamo alcuna visione particolare sui giochi. È solo una questione di interesse per noi il fatto che gli atleti e il loro staff possano beneficiare di esenzioni. Esenzioni come essere ammessi nel paese mentre noi non lo siamo, o ricevere vaccinazioni in anticipo. Anche in paesi come l’India, dove al momento persino i residenti stranieri soffrono per i travel ban, queste eccezioni vengono portate avanti […]
Quello che vorremmo in questo momento è un programma. Sono stati fatti piani molto dettagliati per la preparazione delle Olimpiadi, ma nessuna parola è stata spesa per noi studenti. Per un semestre universitario all’estero occorrono mesi di preparazione. Alcune università giapponesi stanno già cancellando i semestri autunnali data l’assenza di notizie da parte del governo. Ci chiediamo come mai il governo non metta lo stesso sforzo nel garantirci istruzione e lavoro per questo autunno, come quello che impiega per garantire le Olimpiadi a luglio […]
Oltre a questo, noi studenti vogliamo chiaramente seguire qualunque misura di sicurezza ci venga imposta per entrare in Giappone, come quarantene e test PCR […]».
Filippo conclude parlando delle numerose iniziative, lettere, colloqui avuti con autorità nella speranza di un cambiamento. Anche Giulia all’inizio del suo intervento parla dei contatti presi con i media, giornalisti spesso non consapevoli del problema, a causa della poca copertura conferita al tema. Entrambi ringraziano per l’aiuto e l’attenzione ricevuti da particolari figure di rilievo, come il genetista Pietro Carninci o lo stesso giornalista e moderatore della conferenza Pio d’Emilia.
Giulia Luzzo, studentessa di traduzione, approfondisce il discorso, facendo chiaramente emergere le difficoltà che gli studenti sono costretti ad affrontare:
«Prima della pandemia i nostri percorsi universitari procedevano in modo regolare. Nel mio caso intendevo fare domanda per un dottorato in Giappone dopo il mio anno all’estero […]. Sto aspettando di entrare in Giappone da marzo 2020. Lo sponsor della mia borsa di studio, il Ministero dell’Istruzione, la vuole cancellare (senza possibilità di farne richiesta di nuovo in futuro) se non sarò in Giappone per agosto 2021. E, guardiamo in faccia la realtà, questo non accadrà.
Ora sto facendo lezione online all’Università di Saitama durante la notte, e devo anche riuscire a gestire i miei 3 lavori part-time qui in Italia. […] Nel caso perderò la borsa di studio ho bisogno di risparmiare per permettermi di andare in Giappone in futuro. È una parte fondamentale della mia carriera universitaria e lavorativa. È davvero stressante e difficile andare avanti in questo modo».
Sfortunatamente, gli studenti nella situazione di Giulia sono migliaia. Gli scenari diventano anche peggiori se si pensa a chi è stato costretto a posporre interi programmi di ricerca, o chi - perdendo i finanziamenti – non potrà più avere la possibilità di completare i propri studi in Giappone, nonostante la dedizione costante per questa lingua e cultura.
«Studiare di notte è dannoso per i nostri risultati accademici e la nostra salute. Molti studenti hanno già rinunciato ai loro programmi di scambio, ciò perché sostenevano che vivere al limite di due fusi orari diversi poneva problemi alla loro salute mentale e fisica», commenta Giulia.
Futuro in bilico
I rapporti tra il Giappone e i paesi esteri si fanno sempre più complessi. Le sfide future si concentreranno nella ricerca di un equilibrio. In bilico tra la necessità di ritornare a una sorta di normalità, ristabilendo i rapporti con l’esterno, e le chiusure. Intanto, con le campagne vaccinali che avanzano e la situazione epidemiologica in miglioramento, diventerà sempre più difficile non notare le contraddizioni che queste politiche portano a galla.
La conferenza stampa di The Foreign Correspondents’ Club of Japan ci invita a riflettere sulle modalità di gestione degli spostamenti che dovremmo adottare in futuro, come anche sulle politiche di chiusura adottate nel mondo durante la crisi sanitaria.
Dopo più di un anno dallo scoppio della pandemia di Covid-19, considerate le misure di prevenzione ora disponibili, è ancora possibile pensare di mettere in pausa le nostre vite fino a che non ci sarà più traccia del virus?
https://www.youtube.com/watch?v=yf8z5a-p8tA&t=12s
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LUOGO FAMOSO PER LE ORTENSIE DI KAMAKURA "MEIGETSUIN"
Il tempio Meigetsuin a Kita-Kamakura è famoso come “tempio dei fiori”. Le ortensie a giugno sono particolarmente popolari, e molte persone visitano il tempio ogni anno per ammirarne la bellezza. Il periodo migliore per vederle è intorno a metà giugno, ma molte ortensie si sono tinte di blu alla fine di maggio quest’anno. La maggior parte delle ortensie sono della specie Hime Ajisai blu (principessa ortensia), e sono conosciute come “Meigetsuin Blue”. Ce ne sono circa 2500 cespi nel recinto del tempio.
VACCINAZIONE CONTRO IL COVID-19 DI PFIZER PER LE PERSONE DAI 12 AI 15 ANNI
Il 31 maggio, il Ministero della Sanità, Lavoro e Previdenza Sociale ha deciso di abbassare l’età per la vaccinazione di Pfizer, che al momento era permessa alle persone con più di 16 anni. Dal 1 giugno, i ragazzi tra i 12-15 anni possono essere vaccinati gratuitamente. Per evitare confusione, il Ministero chiede alle amministrazioni di considerare i tempi anche in base all’andamento della vaccinazione degli anziani. Per la vaccinazione dei bambini di età inferiore ai 15 anni è necessario il consenso dei genitori o dei tutori.
SOFTBALL, GLI ATLETI OLIMPICI AUSTRALIANI SONO ARRIVATI IN GIAPPONE
La squadra australiana di softball è arrivata all’aeroporto di Narita il 1 giugno per allenarsi in ritiro per le Olimpiadi di Tokyo. È la prima volta che una squadra straniera arriva in Giappone per l'allenamento da quando è stato deciso il rinvio. Sono 29 atleti e staff e tutti sono già vaccinati. I risultati del test dell’antigene all’aeroporto di Narita hanno confermato che tutte le persone della squadra sono negative per il Covid-19. La squadra australiana di softball si allena in ritiro a Ota, nella prefettura di Gumma, fino al 17 luglio, poco prima dell'inizio delle Olimpiadi di Tokyo. La città di Ota sostiene il ritiro della squadra per un mese e mezzo, adottando misure contro l’infezione. Ad esempio, gli atleti si dovrebbero astenere dall’uscire, ad eccezione dell’hotel e dello stadio di baseball. Fanno il tampone PCR tutti i giorni durante il periodo di permanenza.
Fonti:
LUOGO FAMOSO PER LE ORTENSIE DI KAMAKURA "MEIGETSUIN"
https://tabizine.jp/2021/05/31/403464/
https://www.trip-kamakura.com/place/230.html
VACCINAZIONE CONTRO IL COVID-19 DI PFIZER PER LE PERSONE DAI 12 AI 15 ANNI
https://www.jiji.com/jc/article?k=2021053100775&g=soc
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210531/k10013060851000.html
SOFTBALL, GLI ATLETI OLIMPICI AUSTRALIANI SONO ARRIVATI IN GIAPPONE
https://www.sponichi.co.jp/sports/news/2021/06/01/kiji/20210601s00025000249000c.html
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210601/k10013061531000.html
TRASPARENZA: Sou Fujimoto e House NA
Il quinto articolo della serie “La percezione dello spazio nella visione degli artisti giapponesi contemporanei” prende in considerazione uno spazio abitativo: House NA della Sou Fujimoto Architects.
House NA è una residenza costruita nel 2011 a Tokyo, nel quartiere di Koenji. La struttura complessa, in una relazione particolare tra piani e altezze, spazi visibili e nascosti, è stata realizzata per una giovane coppia del posto.
La casa non è decisamente ciò che ci si aspetterebbe di trovare in un quartiere residenziale, sebbene Koenji sia una zona in cui sperimentare un ambiente alternativo in Giappone. La struttura è composta da 21 piani sfalsati di differenti altezze, non sono presenti veri e propri muri all’interno e le stanze sono tutte collegate. Un unico spazio, dunque, ma anche molteplici spazi: in questa residenza è possibile sentirsi nello stesso momento vicini e lontani. I piani sono in relazione attraverso scale e l’uso del vetro.
Sou Fujimoto paragona la vita in questo edificio a quella su un albero: ci si può arrampicare sulla cima o rimanere sui rami più bassi, ma tutti gli spazi sono collegati al tronco, al terreno. Il colore prevalente è rigorosamente chiaro, bianco. La struttura interna è in acciaio, e il tutto è corredato da dettagli in legno di betulla. La trasparenza del vetro, oltre a garantire una buona luminosità all’interno della casa, restituisce la sensazione di continuità tra le stanze e con l’esterno.
La struttura di House NA si sviluppa in verticale, con un soffitto che arriva all’altezza di 5/6 metri. L’idea di Sou Fujimoto fu quella di creare uno spazio con cui fosse possibile dialogare. In un’intervista di Noriko Takiguchi egli afferma: «The resident is free to choose how to combine the steps, which makes the space more interactive. A house that allows you to rearrange its meaning in any way that you like is kind of contemporary» (Il residente è libero di scegliere come combinare i passi, il che rende lo spazio più interattivo. Una casa che permette di riorganizzare il suo significato in qualsiasi modo piaccia è un po' contemporanea).
Lo spazio è interattivo, non fortemente caratterizzato. In questo senso, ogni piano risulta inizialmente vuoto, attende che gli venga conferita una funzione, un significato, che può ogni volta cambiare. Questo potrebbe ricordare una caratteristica della casa tradizionale giapponese: l’utilizzo di alcuni spazi a seconda dell’occasione o del momento della giornata. House NA è la nuova casa giapponese, in cui le divisioni tra stanze sono sfumate e i luoghi vengono adattati alla necessità di chi vi abita. È il gioco di reinventare la propria casa in sempre nuovi e diversi modi.
Un concetto ampio di trasparenza
Il vetro utilizzato per House NA risulta elemento predominante. Potrebbe quasi sembrare che in questa struttura la privacy venga meno, ciò giunto al fatto che l’edificio sia sprovvisto di veri e propri muri interni. In realtà, nonostante ciò, la ramificazione dei piani permette un gioco di visione e nascondimento. Tuttavia, questa trasparenza è ciò che rende la struttura leggera, insieme alla verticalità e al telaio sottile in acciaio. Questo non significa che sia possibile vederci attraverso o cogliere tutto ciò che accade all’interno. Piuttosto, significa veicolare un senso di leggerezza e dialogo, sia tra le stanze della casa che verso l’esterno. Sebbene la casa sia una struttura del tutto particolare, è collocata nell’eccentrico quartiere di Koenji ed esprime tutta la vitalità di questa zona.
Sou Fujimoto afferma «It seems to me that an architect's job is based entirely on attentive looking and listening» (mi sembra che il lavoro di un architetto si basi interamente sul guardare e ascoltare attentamente). Guardare e ascoltare le necessità del cliente, ma anche il luogo e la temperie in cui l’edificio verrà inserito. Trasparenza, dunque, anche per le circostanze, per quello che si vede e si ascolta in quel luogo e per quelle persone.
«My personal orientation and my sense of values regarding architecture is inspired by the circumstances, and the climatic and natural features of the project. Even though the value my architecture creates is minimal, I want to establish a sense of diversity rooted in understanding and possibility» (Il mio orientamento personale e il mio senso dei valori riguardanti l'architettura sono ispirati dalle circostanze e dalle caratteristiche climatiche e naturali del progetto. Anche se il valore che la mia architettura crea è minimo, voglio stabilire un senso di diversità radicato nella comprensione e nella possibilità).
Gli spazi vuoti non caratterizzati e le strutture sottili sono altri elementi che alimentano questo senso di trasparenza. Lo spazio acquisisce il significato che gli si vuole conferire, di volta in volta, mentre i muri all’interno vengono meno in favore della continuità.
L’edificio sembra voglia protrarsi verso l’esterno e verso l’alto, ma allo stesso tempo possiede angoli nascosti agli sguardi dei passanti. È interessante quest’illusione per cui tutto appare esposto: l’uso delle trasparenze è proprio ciò che è utilizzato per celare. L’ambiguità degli spazi interni ne è ulteriore testimonianza. Una trasparenza apparente, che nasconde. Come in una casa tradizionale giapponese: gli spazi vuoti e connessi restituiscono la sensazione che tutto sia sotto ai nostri occhi, ma la realtà è ben diversa.
Susanna Legnani
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È POSSIBILE USUFRUIRE DELLE FERIE PER IL VACCINO DEI DIPENDENTI PUBBLICI
Per quanto riguarda la vaccinazione contro il Covid-19, si sta diffondendo il sistema cosiddetto “ferie vaccinali” tra le aziende. Ovvero, un sistema che consente ai dipendenti pubblici di prendere le ferie per il vaccino. È stato rivelato il 28 maggio che i dipendenti dello Stato e delle amministrazioni locali ora possono usufruire di questo sistema sia al momento della vaccinazione o in caso si stia male successivamente ad essa. È una misura temporanea, non è un "congedo vaccinale", ma piuttosto un'esenzione dall'obbligo di dedicarsi al propri compiti, ma ha lo stesso effetto nel senso che non si deve lavorare.
CONFERENZA STAMPA DEL PRIMO MINISTRO SUGA: "LE VACCINAZIONI PER IL GRANDE PUBBLICO INIZIERANNO A GIUGNO"
Il 28 maggio, il primo ministro Suga ha tenuto una conferenza stampa a seguito della decisione di prolungare il termine dello stato d’emergenza a 9 prefetture. Durante la conferenza stampa ha detto: “Le vaccinazioni per il grande pubblico inizieranno entro la fine del prossimo mese”. Ha affermato che i comuni con la prospettiva di completare le vaccinazioni per gli anziani di età pari o superiore a 65 anni passeranno gradualmente alle inoculazioni per la popolazione generale, cioè i minori di 65 anni comprese le persone con malattie pregresse. Per quanto riguarda l’obiettivo di un milione di vaccinazioni al giorno, ha comunicato: “Da metà giugno saremo pronti a gestire un milione di vaccinazioni”. Inoltre, ha ribadito la sua volontà di realizzare le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Tokyo in sicurezza.
SUSHI SU NASTRO TRASPORTATORE A CASA
Le aziende di Sushi su nastro trasportatore stanno, una dopo l’altra, annunciando servizi elaborati . "Kappa Sushi" ha avviato un servizio in cui è possibile noleggiare un nastro trasportatore con una lunghezza di circa 1 metro se l'ordine viene fatto in 5 negozi della catena (tra cui a Tokyo e Osaka), per un totale di più di 3000 yen di spesa. L'obiettivo è l'utilizzo per feste di compleanno, eventi familiari, riunioni di amici ecc. Inoltre, la catena di sushi “Sushiro” collabora con l'azienda che produce il giocattolo ferroviario “Plarail”, per rilasciare un prodotto in grado di trasportare sushi con trenino da luglio. Mentre il numero di clienti che frequentano ristoranti di sushi sta diminuendo a causa del Covid-19, ogni azienda sta lanciando servizi attraverso cui ci si può divertire con il sushi su nastro trasportatore a casa.
Fonti:
È POSSIBILE USUFRUIRE DELLE FERIE PER IL VACCINO DEI DIPENDENTI PUBBLICI
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210528/k10013055901000.html
https://www.asahi.com/articles/ASP5X41B8P5XULFA007.html
CONFERENZA STAMPA DEL PRIMO MINISTRO SUGA: "LE VACCINAZIONI PER IL GRANDE PUBBLICO INIZIERANNO A GIUGNO"
https://www3.nhk.or.jp/news/html/20210528/k10013057131000.html
https://mainichi.jp/articles/20210528/k00/00m/010/431000c
SUSHI SU NASTRO TRASPORTATORE A CASA
https://news.tv-asahi.co.jp/news_economy/articles/000217549.html
https://www.itmedia.co.jp/business/articles/2105/27/news075.html
https://www.famitsu.com/news/202105/27221820.html