Musica giapponese
Un altro punto di particolare delicatezza e complessità, sia linguistica che concettuale è il ritmo del gagaku, ma anche questo potrebbe definirsi un facile mistero. Il ritmo, chiamato chōshi, è diviso in cinque tipi, regolari, chiamati haya hyōshi e nobe hyōshi, e irregolari, distinguibili dalla scansione ritmica delle percussioni e tutti riferiti alla musica del lato sinistro (il ritmo regolare del lato destro è un traslato di questi). I termini haya e nobe altro non sono che una traduzione quasi letterale di veloce e prolungato, il primo potrebbe essere letto come una scansione di solfeggio di uno-due-tre, ecc..., mentre il secondo come uno-e, due-e, tre-e, ecc... Se pensiamo in termini occidentali, i metri regolati possono essere segnati all'interno di uno schema fisso di quattro battute, haya yo hyōshi, od otto battute haya ya hyōshi (yo è quattro e ya è otto). In aggiunta a questo e per evitare schematismi si aggiunte un terzo ritmo regolare di sei battute, chiamato haya mu hyōshi (mu è sei). Leggere di più
Cinema giapponese
L’uomo che dorme / Nemuru otoko
Un uomo giace in coma, dopo un incidente avvenuto sulla montagna che sovrasta il suo villaggio natio, dove aveva fatto ritorno dopo lunghi viaggi. Il film segue i membri della sua famiglia, i suoi amici e altri personaggi di quella comunità rurale.
Il film sarà proiettato venerdì 4 dicembre alle ore 19.00 presso il Centro Incontri Culturali Oriente Occidente, Via Lovanio 8 (MM2 – Moscova) nel contesto della rassegna “Viaggio nel Giappone antico e moderno attraverso il cinema”, curata da Giampiero Raganelli.
Cucina giapponese
Teriyaki di pollo
Ingredienti
500 g di petto di pollo, 3 cucchiai di salsa di soia, ½ cucchiaino di zenzero grattugiato, 2 cucchiai di mirin, 2 cucchiai di maizena, 2 cucchiai di olio
Preparazione
Mescolate la salsa di soia, lo zenzero e il mirin e versate sul pollo tagliato in 4-6 pezzi. Marinate per mezz'ora. Sgocciolate il pollo, asciugatelo e passatelo nella maizena, premendo con le palme delle mani perché questa aderisca bene. Cuocete nel forno al grill. Scaldate l'olio nella placca da forno, adagiatevi il pollo, cuocetelo per 3 minuti da una parte. Voltatelo, aggiungete la salsa, cuocete altri 3 minuti; di nuovo voltate il pollo, di nuovo bagnate con la salsa, cuocete 2 minuti ancora.
Passate il pollo su un pezzo di carta assorbente, asciugatelo in fretta e tagliatelo in pezzi piccoli e molto sottili. Servite subito accompagnando con pomodoro affettato e sedano tagliato a filettini.
Tratto da cookaround.com
Cinema giapponese
Tardo autunno / Akibiyori
Akiko, vedova da sette anni, vive felice con la figlia Ayako. Tre vecchi amici di famiglia vogliono far sposare Ayako, ma lei rifiuta. Allora cercano di far risposare Akiko con uno di loro tre, il professor Hirayama, anche lui vedovo.
Il film sarà proiettato venerdì 20 novembre alle ore 19.00 presso il Centro Incontri Culturali Oriente Occidente, Via Lovanio 8 (MM2 – Moscova) nel contesto della rassegna “Viaggio nel Giappone antico e moderno attraverso il cinema”, curata da Giampiero Raganelli.
Dalla Cina al Giappone: le scale musicali nel gagaku
La questione delle scale musicali giapponesi antiche è una questione assai spinosa, per prima cosa è bene specificare che tali scale, unitamente all'intera teoria musicali, si svilupparono interamente in Cina e poi adottate in Giappone con quel sistema selettivo che contraddistingueva ogni parte dell'assimilazione culturale continentale. Il problema centrale è che durante ogni dinastia cinese si cambiava la nota di riferimento, cioè quella nota che permette la distribuzione di tutte le altre all'interno della scala. Essendo questa musica importata nel periodo T'ang si usa oggi la nota vigente durante la dinastia, ma essendo le musiche stesse composte in un vasto lasso temporale non possiamo dire in maniera univoca come potessero suonare originariamente. Leggere di più
L'apertura del ro
A novembre si inaugura il braciere invernale. Il ro è un braciere interrato che è più grande del braciere estivo. Un buco ricavato nel pavimento ospita il braciere e il calore che proviene dal fuoco del carbone riscalda il tatami dal di sotto e rende gradevole la stanza.
L’evento che segna l’apertura del ro è chiamato robiraki. È uno dei principali eventi del tè dell’anno. Rikyu diceva che quando lo yuzu (cedro) diventa giallo è tempo di inaugurare il ro. Di solito ciò accade verso il primo di novembre. Per prepararsi a questo evento, si pulisce la stanza da capo a piedi. Viene sostituita la carta degli shoji e i tatami sono ridisposti in modo da poter accogliere il taglio per il braciere interrato.Leggere di più
Cinema giapponese
5 centimetri al secondo / Byôsoku 5 centimeter
Tre momenti della vita di un ragazzo, il tempo della scuola media, il liceo e l’ingresso nel mondo del lavoro. La delicata storia con una ragazza, iniziata contemplando i ciliegi in fiore, viene interrotta prematuramente: le strade dei due divergono obbligatoriamente per il trasferimento del padre di lui.
Il film sarà proiettato venerdì 6 novembre ore 19.00 presso il Centro Incontri Culturali Oriente Occidente, Via Lovanio 8 (MM2 – Moscova) nel contesto della rassegna “5 centimetri al secondo. Viaggio nel Giappone antico e moderno attraverso il cinema”, curata da Giampiero RaganelliLeggere di più
Dì solo "hai"
Quando sono andata in Giappone, mi sono trovata piuttosto in difficoltà ad adeguarmi alla cultura giapponese. Dico alle persone che non ho vissuto in Giappone solo un anno, ho vissuto nel Giappone del XVIII secolo. Dovevo indossare il kimono ogni giorno e la stanza in cui vivevo era di quattro tatami e mezzo – circa 3 metri quadrati. Non capivo molto la lingua giapponese così le persone mi urlavano tutto il tempo perché pensavano che non le stessi ascoltando.
Alla fine, il mio sempai (studente senior) mi prese da parte e mi disse che era meglio che smettessi quello che stavo facendo e dicessi solo “hai” (che significa sì, anche se a volte è tradotto come no e talvolta solo come un riconoscimento). Molte volte cercavo di spiegarmi o di offrire una scusa quando mi dicevano che stavo facendo qualcosa di sbagliato, ma uno sguardo del mio sempai e io risposi solo “hai”. Pensai spesso che questa sottomissione nel concordare con la persona che mi stava riprendendo senza offrire qualcosa a mia difesa fosse avvilente e ingiusta.Leggere di più
Cucina giapponese
Ingredienti
12 vongole grosse, 5 tazze d’acqua, 1 cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di salsa di soia, 1 cucchiaino di saké, 8 bastoncini di zenzero
Preparazione
Lavate bene le vongole, strofinandole con una spazzolina dura per eliminare ogni traccia di sabbia. Lasciate cadere nell’acqua, portate a bollore in una larga casseruola, e mantenete l’acqua in ebollizione finché tutti i gusci sono aperti.
Togliete dal fuoco, gettate i gusci, insaporite l’acqua di cottura delle vongole con il sale, la salsa di soia, il saké; distribuitela in 4 ciotole individuali da minestra. In ogni ciotola mettete 3 vongole e guarnite con due bastoncini tagliati in un pezzo di zenzero fresco.
Kangen e bugaku
In precedenza abbiamo parlato di come il repertorio gagaku è stato puntualmente importato ed organizzato dalla nobiltà di corte. Ad oggi le musiche e le danze di questo repertorio sono state quasi tutte modificate, ricomposte sia musicalmente che coreograficamente. In generale però si può dire che l'assetto generale è rimasto quello originario datogli sotto l'imperatore Ninmyō, che conservava la classificazione tra i lati destro e sinistro. Questa classificazione divideva in due parti le danze bugaku, letteralmente “musica di danza”, provenienti dalla Corea (umai, danza del lato destro) e quelle provenienti dalla Cina (samai, danza del lato sinistro) con un'unica significativa eccezione, il lato sinistro poteva vantare anche un repertorio strumentale, kangen, letteralmente “fiati e corde”, composto ed eseguito per il piacere dell'esecuzione di cui il brano Etenraku è forse l'esempio più noto.Leggere di più