Da un’email nasce un romanzo: il fenomeno dei keitai shosetsu

I keitai shōsetsu sono il nuovo movimento letterario giapponese sviluppatosi nell’ultimo decennio. Il termine tradotto significa “romanzi per il cellulare”. Si tratta appunto di romanzi virtuali che, non solo vengono letti, ma anche scritti sullo schermo del proprio telefono cellulare da giovani autrici amatoriali, non necessariamente interessate alla letteratura, le quali narrano con genuina semplicità le loro esperienze di vita sociale, introducendo al tempo stesso un nuovo tipo di scrittura all’occidentale.

Lo stesso termine comprende anche gli e-book, ovvero libri nati in forma cartacea e poi trasposti in versione elettronica per essere letti principalmente sul PC o palmare, e recentemente anche con il cellulare. Per i keitai shōsetsu il procedimento è inverso, in quanto nascono in versione elettronica e quelli di maggior successo vengono pubblicati in forma cartacea.

Per pubblicare online il proprio romanzo per prima cosa ci si deve iscrivere a un sito web per keitai shōsetsu (tra i più famosi troviamo Mahō no I-rando oppure no-ichigo ) e si crea la propria homepage. Il romanzo viene scritto con il proprio cellulare, allo stesso modo di un e-mail, e i vari capitoli vengono caricati uno alla volta nella homepage. Chi desidera leggere il romanzo non deve far altro che connettersi a internet, accedere alla homepage dell’autore e scaricare il romanzo nel proprio cellulare, oppure leggerlo direttamente online. l’80% delle autrici e lettrici di keitai shōsetsu sono ragazze tra i quindici e ventiquattro anni, mentre i ragazzi sono solo il 9%.

Nella classifica dei best seller del 2007 ben cinque posti sono occupati da keitai shōsetsu.

Nel 2006 Koizora, scritto da Mika ha riscosso più successo in assoluto vendendo più di due milioni di copie. Nel 2007 il romanzo è stato trasposto in un film che ha ottenuto il medesimo successo commuovendo undici milioni di giapponesi, mentre nel 2008 è andata in onda anche la serie televisiva.

I keitai shōsetsu vengono sostenuti con tanto fervore dai ragazzi della nuova generazione innanzitutto perché non sono nati con base commerciale, ma si sono diffusi grazie ad un passaparola spontaneo. Deep Love, Koizora, Tenshi ga kureta mono prima di essere pubblicati si sono fatti conoscere in tutto il Giappone grazie allo scambio di informazioni con il cellulare da parte delle ragazze.

Ogni romanzo ha una trama diversa ma tocca punti d’interesse comune fra i giovani, come l’amore, il denaro, l’amicizia, il rapporto tra genitori e figli e la vita.

I generi spaziano dall’amore puro (jun’ai) a comici o i gialli, ma soltanto i keitai shōsetsu appartenenti al filone riaru kei, dal sapore reale, destano critiche per i loro contenuti e il loro linguaggio povero e infantile, caratterizzato da frasi molto corte, assenza di descrizioni di persone e situazioni e l’uso frequente di emoticons.

Le trame di tutti i romanzi sono una successione di eventi drammatici che tendono a riproporre sempre gli stessi motivi come, ad esempio, maltrattamenti a scuola, tradimento, stupro, gravidanza, aborto, droga, malattie terminali, la morte del fidanzato e tentato suicidio.

Si è visto quindi come quello dei keitai shōsetsu sia un terreno molto fertile e ancora in fase di sviluppo. E’ molto probabile che, grazie anche agli autori che sempre maggiormente si cimenteranno nella scrittura di essi, i keitai shōsetsu diventino un genere letterario a tutti gli effetti, riconosciuto come tale non solo dalla cultura popolare ma anche dalla letteratura ufficiale.

 

Giulia Pozzetto