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Kyōto, 22 ottobre.

Le strade che conducono dal Palazzo Imperiale fino al Santuario Heian si popolano di una moltitudine di spettatori in trepida attesa. Che cosa sta per succedere?

Qualcuno, dal ciglio della carreggiata, indica un punto laggiù, verso il Palazzo Imperiale: ecco che inizia la parata! La musica di tamburi e flauti tradizionali accompagna il passaggio del famoso condottiero Oda Nobunaga, che tentò di riunificare il Giappone, del samurai filo-imperiale Sakamoto Ryōma, considerato uno dei padri fondatori del Giappone moderno, della scrittrice e poetessa Murasaki Shikibu, dama di corte durante l’epoca Heian, e di tanti altri travestimenti che celebrano il vasto patrimonio storico e artistico del Giappone.

Stiamo parlando del Jidai Matsuri, tradotto come “Festival delle Ere”, riproposto ogni anno dal 1895 per ripercorrere i periodi storici attraversati dal Giappone nei secoli in cui Kyōto era capitale dell’impero (794-1868) e non solo: un potpourri di costumi, oggetti tradizionali e personaggi che attirano ogni anni giapponesi e turisti.

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DALL’ERA MEIJI ALL’ERA HEIAN

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La sfilata del Jidai Matsuri è suddivisa in blocchi, partendo dai rappresentanti dell’Era Meiji (1868-1912), la più recente nel tempo, arrivando alla più antica Era Heian (794-1185), nella quale Kyōto divenne capitale sostituendo la città di Nara, per passare poi da altre epoche di mezzo come i periodi Kamakura (1185-1333), Muromachi (1336-1573), Azuchi-Momoyama (1568-1600) ed Edo (1603-1868), quando la capitale si spostò da Kyōto a Edo, nome antico dell’attuale Tōkyō.

Il Festival delle Ere è un viaggio nel tempo che ricopre oltre 1000 anni di storia, tra kimono sfarzosi, armature e katane da samurai del periodo feudale, danze, canti e discipline sportive, ad esempio il tiro con l’arco a cavallo. I figuranti si impegnano per mesi nei preparativi del festival, studiando nei minimi dettagli la parte da interpretare durante la parata.

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SPIRITI IMPERIALI A SPASSO PER LA CITTÀ

I simboli sacri del Jidai Matsuri sono i mikoshi, santuari portatili importantissimi per il culto shintoista poiché unico mezzo per il trasporto di spiriti divini.

Durante il Festival delle Ere i mikoshi vengono adoperati per contenere gli spiriti di Kanmu e Kōmei, il primo e l’ultimo imperatore a governare dal Palazzo Imperiale di Kyōto. Per tutto l’anno, gli spiriti dei due imperatori albergano all’interno del Santuario Heian; l’unica ricorrenza in cui possono apparire per le strade della città e incontrare l’odierno popolo giapponese è proprio il Jidai Matsuri, quando vengono trasportati in processione all’interno dei mikoshi da figuranti preposti al ruolo, per poi fare ritorno alla loro dimora abituale fino al 22 ottobre dell’anno successivo.

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Testo di Martina Condello, martinacondello.cm@gmail.com

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