Vivendo in questo mondo,
le dicerie sorgono fitte quali foglie
di bambù, ove, su ogni nodo,
si lamenta l’usignolo, così come io
piango a ogni momento di pena
Yo ni fureba
koto no ha shigeki
kuretake no
uki fushi goto ni
uguisu zo naku
世にふれば
事の葉しげき
くれ竹の
憂きふしごとに
鶯ぞなく
Anonimo.
L’immagine della natura e l’espressione del sentimento sono intrecciate in maniera complessa tramite una serie di locuzioni riferite ad ambedue le dimensioni: yo (“mondo umano” e “intervallo tra i nodi della canna di bambù”); koto no ha (“parola”) che contiene ha (“foglia”); shigeki (“fitte”) riferito sia alle foglie che alle dicerie; fushi (“nodo di bambù” e “momento, occasione”), naku (“cantare” dell’usignolo e “piangere” del soggetto della lirica).