Shichi-Go-San (七五三) – Il festival dei bambini in Giappone
Il Festival Shichi-Go-San (七五三)
Lo Shichi-Go-San è una pietra miliare della tradizione giapponese che celebra il benessere dei bambini di tre, cinque e sette anni, la cui data ufficiale è il 15 novembre.
Tradizionalmente, per celebrare questo evento, i bambini indossano i kimono, vengono fotografati dalle famiglie e visitano i santuari shintoisti.
Shici-go-san significa letteralmente “sette, cinque e tre”, in quanto questi anni di età sono considerati fondamentali nella vita di un bambino.
Le origini del festival
Si dice che il festival shichi-go-san abbia avuto inizio nel periodo Heian (794-1185), durante il quale esisteva la tradizione – tra i nobili – di celebrare la fine dell’infanzia dei propri figli.
La data venne istituita durante il periodo Kamakura (1185-1333) dallo Shogun Tsunayoshi Tokugawa, che scelse il 15 di novembre come giorno di celebrazione del rito di passaggio di età del figlio. Questa pratica si diffuse, nel corso del periodo Edo (1603-1868), anche nel resto della popolazione.
L’antica tradizione del shichi-go-san sopravvive e si continua a praticare anche ai giorni nostri. Tuttavia, attualmente il 15 novembre non è considerato giorno festivo e per questo motivo la celebrazione viene rimandata al weekend più vicino.
I genitori erano soliti celebrare lo shichi-go-san basandosi sull’antico metodo di conteggio giapponese di “kazoedoshi” (数え年; “Calcolo dell’età dell’Asia orientale”), in cui un bambino ha già 1 anno alla nascita e diventa un anno più vecchio ogni Capodanno.
Al giorno d’oggi invece, i genitori segnano lo shichi-go-san sulla base del modo occidentale di contare l’età.
Perché proprio gli anni 3, 5, 7?
Sin dai tempi antichi queste età hanno segnato il punto focale dei riti di passaggio. I genitori lasciavano crescere i capelli ai propri figli solo dopo aver compiuto i tre anni, come celebrazione della loro crescita – secondo il libro “Nenju Gyoji Girei Jiten” (年中行事・儀礼事典; “dizionario annuale della cerimonia degli eventi”). Questo evento è noto come “kamioki” (cerimonia in cui si lascia i capelli crescere.
All’età di cinque i bambini indossano il loro primo hakama (indumento tradizionale giapponese che somiglia ad una larga gonna-pantalone o una gonna a pieghe) in pubblico. Per quanto riguarda le bambine, compiuti i sette anni, indossando per la prima volta l’obi (fusciacca o cintura tipica giapponese indossata principalmente con i kimono).
La scelta di queste età specifiche è da ricercare nella filosofia cinese dello Yin-Yang, per la quale si ritiene che i numeri dispari portino fortuna.
Chitose Ame
Dopo la visita al santuario, i genitori comprano per i loro figli i chitose-ame (千年飴; “mille anni di caramelle”).
La caramella ha la forma di un bastoncino bianco e rosa, ed è racchiuso in un pacchetto raffigurante le gru e le tartarughe – due animali che nella tradizione giapponese simboleggiano la longevità.
Tsuru wa sennen, kame wa mannen.
鶴 は 千年, 亀 は 万年
Le gru vivono per 1.000 anni, le tartarughe per 10.000 anni.