Penne del Sol Levante – Radio Imagination di Seiko Ito
Buongiorno lettori, ben tornati alla rubrica Penne del Sol Levante. Oggi vi racconto un libro unico nel suo genere, una storia fantasiosa ma iperealistica al tempo stesso. Vi presento Radio Imagination di Seiko Ito, edito da Neri Pozza.
Il romanzo è scritto in prima persona da un uomo imprigionato sulla cima di una cryptomeria giapponese, un albero sempreverde della famiglia dei cipressi. Il protagonista, che si darà il nome di DJ Ark, inizia a raccontare aneddoti ed eventi della sua vita come un vero e proprio speaker radiofonico. Tanto che ribattezza la sua radio Imagination. Al lettore, ma anche allo stesso DJ, è fin da subito chiaro che c’è qualcosa che non va nella sua stramba situazione: intanto non ha idea di come possa essere finito su un albero, né d’altro canto il motivo che lo tiene legato proprio lì. Lui però parla e racconta senza sosta al vuoto cosmico che lo circonda, alle persone che forse lo ascoltano…e in effetti un giorno iniziano ad arrivare delle “telefonate” a questa radio evanescente e immaginifica.
Persone, voci, intervengono e raccontano la loro vita, cosa gli è successo, perché si sono ritrovate d’improvviso a sentire Radio Imagination. Il romanzo da monologo si trasforma in coro.
Il mistero verrà svelato più avanti, grazie a una curiosa telefonata che renderà chiaro a tutti ciò che è già intuibile e lampante nel corso della lettura del romanzo di Seiko Ito.
Questo libro si inserisce benissimo in quella categoria di genere giapponese che io individuo nel post tragedia del marzo 2011, quando si susseguirono il terremoto, lo tsunami e la catastrofe nucleare della centrale di Fukushima. Come si può ben immaginare è stato un periodo terribile per i giapponesi (e non solo) e più autori hanno cercato di parlarne, nei modi più svariati. In questo caso la volontà è quella di pacificare gli spiriti dei tanti morti subiti dal paese e d’altra parte anche quella di accompagnare i vivi verso un futuro che ancora può e deve esistere, nonostante il dolore. A suo modo, e per questo motivo, è un libro che merita attenzione.
Nella speranza di avervi incuriosito, vi lascio con la recensione completa su Penne d’Oriente. Buon fine settimana!