Giuseppe Piva Arte Giapponese: novità di maggio 2016
Ecco, anche per il mese di maggio 2016, tutte le novità riguardo le ultime acquisizioni della Galleria Giuseppe Piva Arte Giapponese, e gli eventi dedicati all’antiquariato giapponese in programma.
Per chi di voi sarà a Milano nei prossimi giorni, vi ricordiamo la mostra che si terrà alla galleria dal 12 al 31 maggio in occasione di &, Milano Asian Art dal titolo: Samurai, efficacia ed eleganza degli equipaggiamenti militari nell’antico Giappone.
Per l’occasione, nelle date 13, 23 e 30 maggio sarà possibile partecipare accompagnati da Giuseppe Piva a delle visite guidate presso i depositi del Mudec; é necessario prenotare indicando la data scrivendo a c.museocultere@comune.milano.it .
Come ultimo evento del mese, terrà poi una conferenza sulle armature giapponesi presso le Gallerie d’Italia (Piazza Scala, 6 Milano), il 31 maggio alle ore 18.00; ingresso libero fino a esaurimento posti.
Vi ricordiamo inoltre che parteciperemo alla convention sui netsuke che si terrà dal 6 al 9 maggio al Montcalm Hotel. Per l’occasione stiamo introducendo una nuova funzione nel nostro sito che vi permetterà di osservare gli oggetti come se li avesse in mano.
Come oggetto del mese La Galleria vi propone questa armatura di notevole livello, completa in tutte le sue parti.
Hotoke-dō tōsei gusoku
Armatura da samurai recante lo stemma della famiglia Inaba
Seconda metà del Periodo Edo (1615 -1867)
Bachi kabuto firmato “Masuda Myochin Minbu Ki no Munesada Saku”
e datato febbraio 1757
Provenienza:Clan Iyo no kami Inaba
Importante armatura da samurai realizzata interamente in hon-kozane (piastre individuali) e decorata in tutte le sue parti con kanamono incisi in metallo dorato. Gli interni sono laccati in oro, caratteristica che denota una prestigiosa provenienza.
L’armatura include un’ampia serie di accessori: due paia di suneate (uno più pesante e uno estremamente leggero), un nodowa (protezione per la gola), un paio di kutsu (scarpe) in pelliccia di orso, un saihai (bastone di comando), un jinbaori, un hakama (pantaloni) e molti altri vestiti originali.
Su ogni elemento dell’armatura è applicato il mon recante il carattere 三 (tre) appartenente al clan Inaba.
Il kabuto (elmo) è realizzato nello stile del periodo Kamakura: kabuto ō-boshi sujibachi kabuto, con un coppo semisferico a 18 piastre unite con rivetti grandi e sporgenti.
Il bellissimo maedate in legno dorato è a forma di shachihoko, una creatura mitica in grado di proteggere dal fuoco. Lo shikoro (protezione per il collo) è ricoperto da una rara decorazione rara da crine di cavallo rosso e bianco.
Il dō (corazza) è riccamente decorato in maki-e su sfondo nero, con la figura di Raijin, il dio del tuono, mentre crea una tempesta suonando i suoi tamburi tra le nuvole.
Le due grandi piastre di diverso formato che proteggono le allacciature, sendan no ita e kyūbi no ita, prendono spunto, come l’elmo dalle gloriose armature del periodo Kamakura.
L’armatura presenta un raro haidate (para cosce) di tipo hōdō, che include due sezioni pendenti nello stesso stile del kosazuri (protezione del bassoventre).
La famiglia Inaba ha origine nel XVI secolo nella provincia di Mino; durante il periodo Edo, in quanto vassalli ereditari dei Tokugawa, il clan fu classificato fudai e i suoi membri furono nominati daimyō di vaste e strategiche province. Ricoprirono inoltre diversi e importanti ruoli pollici, amministrativi e militari
Le opere di Myochin Muneseda, figlio del famoso Munekira, sono estremamente rare.