Gli Edamame
Il termine “Edamame” sta a indicare i fagioli di soia che generalmente vengono cotti, lessati o al vapore, per pochi minuti e consumati da soli leggermente salati, oppure all’interno di zuppe o insalate.
I fagioli di soia sono un piatto tipico del Giappone. Durante l’epoca Edo, venivano venduti cotti come cibo veloce in strada insieme ai rami ai quali erano attaccati, una sorta di antico street food. Il nome deriva infatti dalla combinazione delle parole “eda” (枝) , che significa “ramo”, e “mame” (豆) che significa “fagiolo”.
I giapponesi consigliano di mangiarli come snack accostandoli alla birra (allo stesso modo in cui da noi si accostano le patatine all’aperitivo) ed effettivamente gli edamame, dal gusto delicato, sono molto apprezzati.
Gli edamame sono ricchi di vitamina C, di vitamina E, di magnesio e potassio e sono un’ottima fonte di proteine. Fondamentale è che i tempi di cottura non siano mai troppo lunghi (4/5 minuti al massimo) perché il prodotto deve comunque rimanere croccante. Non è facilissimo reperirli freschi, se non nei negozi dedicati alla cucina etnica, però è più facile trovarli surgelati. Uno dei modi più rapidi per cucinarli è quello di cucocerli al vapore con il loro baccello per una decina di minuti e salarli in superficie. Se invece li comprate surgelati e già sgranati sono perfetti in zuppe, minestre o in un sugo rosso per la pasta. Esistono anche delle ricette dolci realizzate con questi fagioli: una delle più famose è lo Zundamochi, dolce estivo tipico dell’area di Miyagi.