Watsuji Tetsurō e l’etica dell’inter-essere
Oliviero Frattolillo
Watsuji Tetsurō e l’etica dell’inter-essere.
La costruzione di una relazionalità intersoggettiva (Mimesis Edizioni, 2013, Euro 12,00)
Watsuji Tetsurō (1889-1960), membro periferico della «Scuola di Kyōto» in prima fila negli anni compresi tra le due guerre, fu una figura assai controversa per diversi decenni dopo. Il sistema filosofico di Watsuji è stato in tempi più recenti “riabilitato” dalla responsabilità di un supposto geo-determinismo ed apprezzato per il suo carattere pionieristico che condurrebbe ad una sorta di costruttivismo sociale. Un graduale processo di revisionismo storico, basato sulla reinterpretazione delle fonti originali (che erano state spesso ignorate), ha fatto infatti nuova luce sul pensiero del filosofo. La teoria della coesistenza relazionale può essere oggi considerata espressione di un nuovo cosmopolitismo. L’etica dell’inter-essere e la ricerca di una nuova soggettività storica antitetica alla tradizione occidentale si rivelano in grado di abbracciare l’idea del Dasein heideggeriano con quella di coesistenza relazionale del filosofo giapponese.
Oliviero Frattolillo è ricercatore presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, dove insegna Storia politica e diplomatica dell’Asia orientale e Storia delle relazioni internazionali dell’Asia e dell’Africa. Già Guest Researcher alla Okinawa University of Arts, è Visiting Researcher presso la Aoyama Gakuin University di Tokyo e Invited Visiting Scholar presso il Nanzan Institute for Religion and Culture (Nagoya). Ha al suo attivo diverse pubblicazioni, tra cui Diplomacy in Japan-EU Relations, London-New York 2013; Interwar Japan Beyond the West, Newcastle 2012; Il Giappone e l’Occidente, Napoli 2006; Pellegrinaggio alle antiche chiese d’Italia, Palermo 2005 (traduzione di Watsuji T., Itaria koji junrei, 1935).