Dall’adulto al bambino – Guida al Milano Manga Festival
Dall’adulto al bambino
Alla fine dell’Ottocento il Giappone venne in contatto con le pubblicazioni anglosassoni. Spesso i disegnatori giapponesi venivano assunti nelle redazioni che avevano aperto la propria sede o filiale in Giappone e, grazie alle loro capacità e qualità grafiche, venivano incaricati di illustrare le copertine delle riviste o dei quotidiani destinati principalmente ai lettori occidentali stabilitosi nel Sol Levante oppure per confezionare vignette che servivano da riempitivo quando la lunghezza degli articoli era scarsa.
E’ in quest’ambito che inevitabilmente avvenne un importante scambio culturale: gli artisti nipponici appresero dai redattori occidentali l’arte della satira. E’ questo il caso esemplare di Yasuji Kitazawa (北澤 保次, 20 luglio 1876 – 25 agosto 1955) che nel 1895 iniziò la propria carriera unendosi alla rivista Box of Curios.
Iniziò a disegnare fumetti sotto l’artista satirico australiano Frank Arthur Nankivell (1869–1959), che in seguito si trasferì negli Stati Uniti, impiegato presso per l’americana Puck. Così nel 1905 Rakuten, forse influenzato da Nankivell, fondò la prima rivista satirica a colori giapponese: Tokyo Puck, di cui possiamo ammirare una copia nella seconda sezione della mostra “200 anni di storia di arte manga”. La pubblicazione fu tradotta sia in inglese che in cinese e la sua diffusione comprese Paesi quali la Corea, la Cina e Taiwan.
Yasuji Kitazawa raggiunse alte vette di notorietà non soltanto in Giappone ma anche in Occidente, tanto che nel 1929 a Parigi fu insignito della Legione d’onore. Inizialmente la sua satira era aspra nei confronti del governo, ma in seguito sposò posizioni conservatrici, tanto che divenne presidente della Nihon Manga Hoko Kai, una società di vignettisti sostenuta dal governo stesso a favore dello sforzo bellico. Durante e dopo le due grandi guerre il governo nipponico incoraggiò il boom delle nascite, a seguito del quale si creò l’esigenza di un genere di fumetto dedicato all’infanzia. Nelle teche della seconda sezione della mostra compaiono personaggi estremamente amati dai bambini come la storia di Nero, cane di leva (のらくろ, Norakuro), che in seguito è diventato un cartone animato tuttora trasmesso. Un altro personaggio estremamente amato è Tankuro di Gajo Sakamoto, pubblicato tra il 1934 e il 1935, che si può considerare il papà di tutta la dinastia di robottoni che popolano gli attuali manga.
Paola Raverdino
Guida turistica
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