Masunaga e la teoria dell’ameba
Il maestro Masunaga, per spiegare le spinte vitali dell’uomo, ha utilizzato quella che viene definita “teoria dell’ameba”.
Ogni movimento energetico, rappresentato dall’antica teoria dei cinque elementi, è presente nel movimento dell’ameba, pur essendo un organismo monocellulare.
Masunaga sceglie una forma semplice, una metafora di vita per simboleggiare il ciclo energetico di ogni essere umano, nonostante l’uomo abbia forme e sistemi più complessi; riconosce quindi il principio vitale con i suoi movimenti, in maniera identica in tutte le forme di vita, dalla più semplice a quella più articolata.
L’ameba cambia forma a seconda della necessità, la sua traduzione dal greco è infatti “mutamento”; in ogni suo cambiamento di forma rappresenta un movimento energetico delle coppie di meridiani e le relative funzioni vitali.
Nella prima fase l’ameba esprime la funzione di respirazione ed eliminazione, i meridiani di riferimento sono Polmone e Intestino Crasso
Nella fase successiva assume e trasforma il cibo, con l’ausilio dei meridiani di Stomaco e Milza
Nella terza fase integra e trasforma con i meridiani di Cuore e Intestino Tenue
Nella quarta fase l’ameba mantiene l’equilibrio tra movimento, riposo, e purificazione, attraverso i meridiani di Rene e Vescica.
Nella quinta fase l’energia ha funzioni di circolazione e protezione attraverso i meridiani di Triplice Riscaldatore e Mastro del Cuore.
Nella sesta e ultima fase l’ameba utilizza i meridiani di Fegato e Vescicola Biliare nelle loro espressioni di immagazzinamento e distribuzione
La circolazione dell’energia è presente in ogni forma di vita, così come nei suoi movimenti che nel loro svolgersi sono espressione del nostro esistere fisico e spirituale.
Elisabetta Joshin Galani