Zen Shiatsu: l’utilizzo del Kata
È un sistema squisitamente giapponese, per vivere e mostrare delle arti, nella loro massima espressione, realizzandole pienamente.
Lo shiatsu del Maestro Masunaga, denominato in occidente “Zen Shiatsu”, è basato sui kata.
Il kata è una forma all’interno della quale vengono trattati in una sequenza precisa, i meridiani energetici, con diverse tecniche pressorie, differenti nei vari livelli di apprendimento.
Lo Zen Shiatsu viene definito un’arte, “arte per la salute”; per impararlo, si parte dalla tecnica, per poi trascenderla.
Lavorare sulla tecnica della ripetizione significa migliorare costantemente la forma essenziale e perfetta del kata.
Nel tempo, dopo la continua ripetizione, si memorizza e interiorizzano le diverse sequenze, si fanno proprie le posture corrette e si raggiunge un pieno respiro addominale.
Per un principiante, rapportarsi con la pratica del kata comporta un grosso impegno di tempo, memoria, lavoro con il proprio corpo, attenzione e pazienza.
La necessaria pazienza a cui mi riferisco non è riferita all’attesa di risultati migliori nel futuro, ma all’accettazione dei propri limiti in quel momento.
Ci si relaziona con la propria memoria e con il corpo, che viene rieducato a muoversi: ci si misura anche con le proprie reazioni, a seconda del temperamento, di sconforto, rinuncia o maggior impegno, passione.
Questa reattività è specchio dell’istante di pratica, ognuno manifesta quello che è: Chi sono ora? Posso migliorare me stesso?
Nelle arti orientali caratterizzate da kata si parla di “via” : un percorso che messo in atto muove un profondo ascolto per superare le difficoltà e sviluppare diversi stadi di realizzazione.
È nella realizzazione della conoscenza delle sequenze, che si manifesta l’armonia del movimento, ci si predisporrà ad una maggior apertura all’ascolto.
In una situazione armonica si possono cogliere tutte le sfumature delle sensazioni che arrivano sotto le proprie mani.
Entrare nell’ascolto profondo fa sbocciare quello stato particolare di coscienza che manifesta un trattamento spontaneo.
La risposta del proprio sentire, sarà una risposta libera e incondizionata dalla mente, che renderà ogni kata personalizzato ed unico per ogni persona che lo riceve.
Il profondo valore del kata risiede nella realizzazione di perdere il proprio senso di individualità per lasciare spazio all’unificazione mente-corpo-spirito; realizzare un’unione profonda con il proprio ricevente, sperimentando così un silenzio interiore nella propria realtà spirituale.
Elisabetta Joshin Galani