Zen Shiatsu: la riscoperta del contatto con se stessi
L’impostazione del vivere contemporaneo è molto mentale; tutto il nostro vivere ci porta a sentire con la testa e non con il corpo; i mass media utilizzano la comunicazione visiva e uditiva, questa sollecitazione è sovrana rispetto alle altre percezioni. I nostri ritmi spesso sono imposti, artificiali, distanti dal nostro ritmo naturale interno.
Abituati a pensare che la mente governi il corpo, gli imponiamo ritmi e movimenti meccanici. La nostra mobilità diventa così al servizio di ciò che “serve” fare, dimenticandoci dell’essere pulsante che siamo e che il nostro corpo esprime.
Utilizzato in modo meccanico, il corpo reagisce, manda segnali che se non ascoltati diventano squilibri o malattia. Perdiamo la possibilità di riconoscere più la nostra vera natura, coperta da un vestito che a seconda delle circostanze, sembra più comodo indossare, per affrontare la vita.
Ritornare a portare la propria attenzione all’interno del proprio essere, è forse il momento in cui si riconosce un pezzo di quell’intimità con se stessi, una parte di dialogo interrotto di cui si sente il bisogno di volersi riappropriare.
Sorge il desiderio di seguire una direzione che aiuti a muoversi in maniera consapevole, verso un libero fluire dell’ascolto interiore, per poi relazionarlo con la pluralità degli esseri. Sentire la “spiritualità” intesa come parte del sé più profondo e autentico.
La riscoperta del contatto con se stessi, è il punto iniziale per mantenere poi un contatto costante con questa sensibilità e far sì che diventi sempre più viva, fino a farla emergere nella quotidianità, con gli altri.
Attraverso la pratica dello Zen Shiatsu si apprende l’ascolto del proprio corpo, come unità corpo-mente-spirito; si apre una porta attraverso la quale si accede a una consapevolezza più profonda di sé.
Dalla pratica costante nasce un naturale senso di benessere, che si manifesta con armonia, equilibrio interiore, da vivere e condividere con gli altri.
Elisabetta Joshin Galani