Venti regole per un training lungo una vita
Il training per il Chado è molto simile all’allenamento delle arti marziali. Anche se non è un’attività fisica, il Chado allena il corpo e rafforza il carattere esattamente come le arti marziali. È uno sforzo che dura una vita e, se non ci si allena costantemente, si retrocede inesorabilmente.
All’inizio della loro educazione formale, i giovani samurai erano istruiti a scrivere con il pennello una copia delle regole seguenti e quindi a firmare e datare il documento come un impegno per tutta la vita. Penso che si applichi anche all’addestramento per il tè.
- Non mentire mai.
- Non dimenticare mai di essere grati verso il proprio signore.
- Non dimenticare mai di essere grati verso i propri parenti.
- Non dimenticare mai di essere grati verso i propri insegnanti.
- Non dimenticare mai di essere grati verso i propri simili.
- Non fare nulla per offendere gli dei, i Buddha e i propri antenati.
- Non invidiare i bambini piccoli.
- Non caricare gli altri con i propri problemi.
- Non c’è posto per la rabbia o l’ira nella Via.
- Non gioire delle sfortune degli altri.
- Fai del tuo meglio per fare del tuo meglio.
- Non girare le spalle agli altri e non pensare soltanto a te stesso.
- Quando mangi, pensa al duro lavoro dei contadini che hanno coltivato il cibo. Non sprecare mai le piante, gli alberi, la terra o le pietre.
- Non vestire in abiti eleganti né perdere tempo con l’apparenza superficiale.
- Comportati sempre bene con buone maniere.
- Tratta sempre tutti come ospiti d’onore.
- Per superare l’ignoranza, impara da quante più persone è possibile.
- Non studiare né praticare le arti solo per farti un nome.
- Gli esseri umani hanno aspetti positivi e negativi. Non sottovalutare né deridere nessuno.
- Sforzati di comportarti bene ma tieni nascoste le buone azioni e non cercare le lodi altrui.
Da I segreti del Budo, gli insegnamenti dei maestri delle arti marziali di John Stevens
Tratto e tradotto dal Blog di Sweet Persimmon da Mariella Minna