Ponyo sulla scogliera
Per i fans di Hayao Miyazaki, regista di punta della studio Ghibli, l’attesa è breve per poter vedere finalmente anche nelle nostre sale, il suo ultimo cortometraggio. Dopo il grande successo ottenuto con “La città incantata”(Sen to Chihiro no kamikakushi), “Il castello errante di Howl” (Hauru no ugoku shiro) e “I racconti di terramare” (Gedo senki), il papà di Totoro promette una nuova fiaba piena di magia e colore dal titolo Ponyo sulla scogliera (Gake no ue no Ponyo).
Il cartone, interamente realizzato a mano senza quindi l’aiuto della computer grafica, ricorda molto la celeberrima fiaba di Andersen, “La sirenetta”: Ponyo infatti è il nome di una ragazzina mezza pesce che vive nelle profondità del mare, e dopo aver conosciuto sulla spiaggia Sosuke ed essersene innamorata, decide di diventare un’umana. Il conflitto tra abitanti del mare e della terra, così come nel racconto dello scrittore danese, potrà essere placato solo dall’amore e dal coraggio dei due protagonisti. Pare che alcuni personaggi si ispirino ad alcuni collaboratori e amici di Miyazaki, mentre per l’ambientazione il regista si è rifatto alla cittadina di Tomonoura, in cui ha vissuto per un breve periodo nel 2004.
Elena Caloisi
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Il film è arrivato in Italia! Ho avuto il piacere di vederlo: Miyazaki ha saputo, come sempre, dare vita a un’opera che trascende il significato del cartoon per trasmettere, anche agli adulti, sentimenti delicati e alta poesia.
Anche a me è piaciuto moltissimo. Ho trovato molto tenera la storia di amicizia fra i due bambini. Per non parlare delle immagini che in Miyazaki sono veramente stupende.